Creato da Tanysha il 15/01/2008
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IN COMPAGNIA DA SOLI, SOLI TRA GLI ALTRI

Post n°47 pubblicato il 28 Luglio 2010 da Tanysha

 Non è uno stato oggettivo. Si può stare in compagnia dei propri pensieri, le grida dei bambini per strada possono essere una compagnia. La tv accesa è una compagnia, il cane o il gatto lo possono essere. Basta sintonizzarsi con l’esistenza degli altri.

         Si può star soli in mezzo agli altri e nessuno in grado di penetrare il nostro stato. Possiamo non passare un minuto in un giorno senza la presenza fisica degli altri e vedere gli altri come dietro a un vetro dello spessore di dieci centimetri. Non sentire voci, non avvertire pensieri. Vederli ondeggiare attraverso uno schermo piatto, remoti, lontani, un’altra dimensione. Poi, di colpo, se cambiamo prospettiva e ci lasciamo trapassare dalla loro realtà, accade come quando ci si levano i tappi dalle orecchie:suoni roboanti e colori violenti ci aggrediscono e vediamo di nuovo scorrere la vita davanti ai nostri occhi.

         E’ tutto subordinato alla nostra volontà. Basta volerlo e abbiamo sotto i nostri occhi la realtà che vogliamo.

         Paradossale?

         In questo mondo recepito dalle impressioni, mediato dagli stati d’animo attraverso il filtro dei sensi, cosa ci può essere di vero e di oggettivo, se persino la presenza degli altri, concreta o meno, diventa un optional?

 

 
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Commenti al Post:
sandroccia
sandroccia il 29/07/10 alle 16:50 via WEB
Il concetto di solitudine è relativo. Come dici giustamente tu si può essere spaventosamente soli anche se circondati da amici e familiari mentre si può riuscire a farsi accompagnare da eventi o cose che abbiamo intorno. A me ad esempio quando solno da sola in casa fa molta compagnia il rumore del treno che passa, specialmente i treni merci che viaggiano di notte. Ciao, Sandra.
(Rispondi)
Tanysha
Tanysha il 30/07/10 alle 15:06 via WEB
i treni specialmente, con i loro carichi di vita, fanno una compagnia incredibile
(Rispondi)
supermoscio11
supermoscio11 il 03/08/10 alle 15:36 via WEB
Ogni tanto ti fai una canna e ti ritorna a portata di mano il surrealismo reale. Se tu facessi un po' di più all'amore, il bruciore alle tue parti più delicate ti farebbe tornare con i piedi per terra. Ho l'impressione che Sandra è più realista di te e cerca sempre di farsi strapazzare da chiunque, maschio o femmina che siano. Comunque, quando vuoi, fammi capire da quale pianeta vieni...
(Rispondi)
Tanysha
Tanysha il 04/08/10 alle 09:53 via WEB
Non ho capito il paragone: io e Sandra non siamo neanche parenti
(Rispondi)
supermoscio11
supermoscio11 il 04/08/10 alle 10:37 via WEB
Che centra Sandra? Sandra la uso come punto di riferimento della normalità materialistica terrena. I tuoi parenti non potrebbero essere presi come punti di riferimento se anche loro, come te, vanno facilmente e spesso in estasi. Mi piace la tua immagine...antica; sarebbe tutta da scoprire sessualmente!
(Rispondi)
Tanysha
Tanysha il 04/08/10 alle 11:53 via WEB
Mi sforzo di non usare una maschera nè antica nè moderna.
(Rispondi)
 
supermoscio11
supermoscio11 il 06/08/10 alle 11:55 via WEB
Come sempre non sono riuscito a capire di quale maschera parli e nè ho capito se l'immagine è una tua foto degli anni cinquanta o una fotografia presa dagli archivi di mediaset... per fare bella figura!
(Rispondi)
Tanysha
Tanysha il 07/08/10 alle 22:19 via WEB
DAGLI ARCHIVI MEDIASET???? Wow, che complimento!!!!!
(Rispondi)
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