Creato da Tanysha il 15/01/2008
Scrivere è vivere e apprezzare ogni tipo di espressione.

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Ultime visite al Blog

cielostellepianetiapungi1950cassetta2godot620m12ps12poeta_sempliceGUATAMELA1iltuocognatino1Al3x5andr0bryseide2010sumyre1marabertowsuarez65Noir72dgldony686
 

Ultimi commenti

Una volta noi pseudo-intellettuali poetuncoli, avevamo...
Inviato da: cassetta2
il 24/07/2019 alle 12:44
 
Grazie mille!
Inviato da: Tanysha
il 09/12/2014 alle 14:55
 
auguri di successo !!
Inviato da: DJ_Ponhzi
il 09/12/2014 alle 14:53
 
ahaha!!! spiritosone
Inviato da: Tanysha
il 22/10/2014 alle 15:49
 
Il post lo hai chiuso lamentandoti che sei sola fino ...
Inviato da: misai
il 22/10/2014 alle 14:32
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Sirene - Laura Pugno

Un'autrice dimenticaat ma non troppo: Marie Corelli

Post n°91 pubblicato il 05 Febbraio 2019 da Tanysha

 

 

 

Marie Corelli, alias del più neutrale Mary Mills, nata a Londra nel 1855, in piena era vittoriana, ragazza dagli oscuri natali, pare fosse figlia illegittima di un famoso giornalista e di una sua inserviente, era una gran sognatrice, respingeva la sua triste realtà di povera figlia di enne enne, come si usava allora, e nella sua mente costruiva un mondo immaginario ricchissimo. Della sua vita il regista Francois Ozon ha tratto nel 2007 un film, Angel, un  biopic romanzato ma abbastanza fedele al personaggio, film, trasmesso su un canale tv a tarda notte, che mi ha fatto conoscere questa dibattuta autrice.

         Sembra che le sue opere al suo tempo venissero etichettate come mediocri o addirittura  di pessimo gusto (un po’ come accade quando disprezziamo certi noti autori moderni su cui sorvolo in questa sede,  che tuttavia, a dispetto della qualità di ciò che scrivono, godono di un vasto pubblico – scusate la nota personale, ma rabbrividisco al pensiero che tali nomi, di cui preferisco tacere, tra un secolo verranno ripescati e apprezzati come  sottovalutati e bistrattati nella nostra epoca, ma tant’è).

         La sua vita di ragazza senza padre (che comunque pensò bene a riconoscerla diversi anni dopo, quando era ormai famosa), si prestava a diventare oggetto di film, anche perché Marie (o Mary), nella sua triste vita di ospite di convitto, come molte ragazze orfane o senza padre, con l’immaginazione viveva in ben altra realtà. Questo suo continuo allenarsi a inventare esistenze fittizie formò il substrato della sua vena di  scrittrice, e per di più di un genere difficilmente incasellabile. Alcuni la definiscono addirittura come  archetipo della Rowlings, la creatrice del fortunato maghetto Harry Potter, anche se il suo non è un genere propriamente fantasy, ma una commistione tra mistery e fantastico, con una spruzzatina qua e là di horror. I suoi libri trattano di amori soprannaturali, di contatti con realtà aliene, di dissertazioni filosofiche sull’aldilà e l’aldiquà, insomma, un poupourrì di argomenti paranormali che affascinano molti ma respingono altrettanti, non a caso all’epoca venne spietatamente additata come kitsch e di dubbio gusto, ma anche e soprattutto perché surclassava con le sue vendite persino il grande Conrad. Tuttavia, il fatto che venisse apprezzata dalla Regina Vittoria contribuì a riabilitare la sua fama,  che ebbe il suo massimo exploit negli anni venti del secolo scorso. Dopodichè Marie Corelli precipitò a poco a poco nel dimenticatoio. I suoi argomenti metafisici nell’epoca tra le due grandi guerre non affascinavano più, non catturavano, il pubblico aveva bisogno di   ben altro per dissipare l’inerzia dell’indifferenza che precede ogni lettura e così Marie Corelli diventò un nome oscuro, o al massimo una sorta di patetica immaginetta demodè che rappresentava la decadenza di un’epoca, nulla più.

         Solo quasi cento anni dopo, in epoca recentissima, Marie Corelli viene riscoperta, diventa un baluardo della  misconosciuta e sottovalutata scrittura muliebre dell’ottocento, emblema della fantasia femminile sbrigliata e impareggiabile. Non più considerata kitsch, ma un reperto interessante, la testimonianza di un’epoca  dispersa, viene ricollocata tra gli autori gotico-romantici (a paragone dei nostri tempi mi viene in mente un nome contemporaneo: Lisa Tuttle, autrice inglese dell’ineffabile Codice delle fate o de La maledizione del ramo d’oro, due deliziosi urban fantasy scritti con mano agile e  molte credibili fantasticherie, ma chi segue con costanza tale genere avrà sicuramente in punta di penna molti

altri autori o autrici).

         L’unico suo romanzo che ho letto, L’idillio dei due mondi, il suo primo e di maggiore successo, scritto in uno stile abbastanza disinvolto e  quasi moderno, parla di una pianista curata per un esaurimento da una sorta di mago Caldeo (ma i caldei non erano un popolo scomparso da millenni? Ovviamente licenza fantastica), che in una specie di stato di trance la immette in un universo parallelo dove regna l’assoluto e non esiste più la dimensione dualista (allusione casuale all’induismo?). Si tratta di un romanzo ricco di riferimenti dotti e di teorie filosofiche, di dissertazioni sull’elettricità che domina in tutto l’universo e sull’amore visto come mezzo per raggiungere la più alta dimensione spirituale (una strizzatina d’occhio al nostro grande Poeta?), il tutto soffuso da una lieve carica erotica mai del tutto esplicitata, con allusioni appena velate e non dichiarate a un platonico amore saffico che la protagonista vive con uno dei personaggi femminili.  Insomma, c’è carne al fuoco per inserire a pieno diritto Marie Corelli nel filone della letteratura new age. Purtroppo i suoi romanzi, editi da piccole e specializzate case editrici, sono ancora pressochè introvabili in libreria e reperibili solo online. Ma questo aspetto non fa altro che renderla ancora più affascinante, sofisticata e di nicchia.

 

        

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/tanysha/trackback.php?msg=14206364

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 24/07/19 alle 12:44 via WEB
Una volta noi pseudo-intellettuali poetuncoli, avevamo bisogno di appositi circoli per fare voli pindarici reciproci. Ma era prima di internet.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963