Creato da Tanysha il 15/01/2008
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I diversamente sportivi –Togliete quei “crocifissi”!

Post n°55 pubblicato il 15 Novembre 2010 da Tanysha

Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio. (Winston Churchill)

                                   

Eccomi qua di nuovo a professare il mio credo a puntate. Eccomi qua di nuovo a mettere in piazza i miei no e i miei perché. Se vi interessa, vorrei fare il punto anche su una nuova questione.

Nei nuovi contesti multietnici si cerca di non far sentire diversi coloro che appartengono ad altre religioni. Si può essere d’accordo o no, ma  da tutte le parti piovono esortazioni in tal senso perché non si vuole escludere nessuno dalla nostra cultura consolidata di millenni. Giustissimo. Specie perché questa cultura sta invecchiando e rischiando l’estinzione. Bene.

So perfettamente che quando ci sono di mezzo molti quattrini è difficilissimo far valere anche la logica più calzante, ma ci proverò lo stesso.

Il calcio. Di sicuro non piace a tutti e non a tutti interessa quel mondo di identificazione in una squadra. Allora, di grazia, perché il sistema agisce come se tutti fossero interessati al calcio? Te lo propone a tutte le ore del giorno e della notte in tv, i telequiz sono infarciti di domande sul pallone,  i cruciverba abbondano di  quesiti sulla materia, quasi facesse parte della cultura ufficiale di questo paese, da tutte le parti piace convincere le masse che se non sei tifoso per una squadra in te c’è qualcosa che non va. Forse il sistema ignora che da molti versanti si erge la più inerte delle indifferenze, e non solo femminile, vi assicuro che anche molti uomini sono nettamente refrattari al problema. Anche perché, se non si è cresciuti in una famiglia tifosa, difficilmente si potrà ereditare il vizio, ve l’assicuro. Se nessuno fin da piccolo ti trasmette l’esaltazione per una squadra, difficile che da grande ti venga il prurito del tifoso.  Personalmente, mi sento trascurata da un sistema che fa diventare divi i calciatori – la maggior parte dei quali, almeno per me, sono dei perfetti sconosciuti. Non credo che gli indifferenti al pallone facciano squadra, e forse è per questo che il sistema li ignora.

 

 
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esesoyyo
esesoyyo il 27/12/10 alle 08:05 via WEB
Scusami tanto Tanysha... ma hai la casella piena e io ho contribuito. :o] Molti corteggiatori o scarsa manutenzione? Nel tuo caso probabilmente tutt'e due! :o] Volevo concludere il mio discorso e la mia risposta al tuo messaggio. Lo farò qui sul tuo Post. Questa è la versione integrale poi tu la cancellerai se credi. Buongiorno Tanysha! Sono contento di rileggerti pensavo mi avessi obliato. Ho alcune cose da dirti e da risponderti. Non avendo un filo conduttore, le dirò così come mi vengono... in ordine sparso. Ripensando a quello che ho scritto forse sono stato un tantino debordante. Ma è il mio carattere passionale e il mio sangue latino. Passionale nello scrivere e nel parlare. Vedila così. E se la vedi così, capirai che qualche cazzatina di troppo ci può sempre scappare nel contesto. :o] Riconosco che si poteva (mal)interpretate come una critica al tuo illuminato pensiero. :o] Ma non siamo in disaccordo almeno su questo. Io credo che pagare dei giocatori, solo quelli di Serie A veramente, e solo alcuni, cifre così esorbitanti e "incontrollate" e dargli una visibilità così eccessiva sia la rappresentazione di un mondo alla rovescia. Ma io applico questo ragionamento a qualsiasi sport qualunque esso sia. Per me è sbagliato pagare delle borse così alte anche ai golfisti e lo sarebbe anche per i surfisti se fosse. Perché è il metodo che è sbagliato non la categoria. Sembrerebbe leggendo il tuo Post che a te stiano particolarmente sulle palle (in modo del tutto figurato s'intende) quei 22 mutandati che si insultano e si picchiano in campo e che mandano a fare in culo l'arbitro... sai cosa deciderei io per la categoria se fossi il Governatore dell'Universo? A chi vuole giocare a pallone darei un rimborso spese e uno stipendio di 5000 Euro al mese, per fargli avere una vita dignitosa e decorosa, ma niente di più. Lo sport si nobilita se giocato per amore dello sport non per amore del denaro o per il sogno di fidanzarsi un giorno con una Velina e incontrare Lele Mora. Questo è il mio pensiero. Poi metteri anche una regola che chi voglia fare sport a livello professionale debba possedere almeno una licenza media superiore. Così quando lo intervistano i giornalisti sarebbe in grado di rispondere in italiano. Questo farei da Governatore dell'Universo con poteri assoluti (il sogno di tutti). Ma lo farei per chiunque non solo per i calciatori Tanysha. Per me è un discorso sociale. Comunque riconosco che il tuo Post era uno sfogo che mi trova perfettamente allineato nelle sue conclusioni. Quindi vedi che non siamo in disaccordo? Per quanto riguarda invece l'amore per la "parola" e la tua domanda rivolta a me. Se mi dici così Tanysha mi fai un torto. Il mio cuore sanguina! :o] Perché vuol dire che di quello che ho scritto io tu non hai guardato NIENTE! Io ho letto, almeno qualcosa, di quello che hai scritto tu. E se tu ti fossi presa la briga di guardare, almeno qualcosa non dico tutto, che io scrivo più di Dickens e di Stendhal messi assieme se sono ispirato, :o] di quello che ho scritto io... ti saresti accorta che molto se non tutto di quello che ho pubblicato sia sul profilo che sul Blog è un vero e proprio inno alla parola! Sono figlio di un linguista e ho mangiato pane e linguaggio dall'età di 8 anni. Credo che in pochi in Italia siano interessati al misero declino della nostra lingua come lo sono io. Credo che saremo non più di 600, 650 elementi, guarda! :o] E se tu mi fai questa domanda è perché non hai letto un tubo di quello che ho scritto. Poco male non andrai all'inferno per questo! :o] È una caratteristica del nostro scorcio di secolo che vede le donne avvitate sul proprio IO in modo quasi maniacale. Solo io io io! Ne conosco parecchie che si esaltano sui loro Blog come una forma di auto erotismo ma di altri leggono poco o nulla. Per concludere sulla parola e i suoi apprezzatori. :o] È strano che mi porti l'esempio di Bonolis come un caso. Io per apprezzare le parole o il loro ascolto potrei dire che è un piacere ascoltare Ascanio Celestini, o Domenico De Masi, o il professor Sartori, o Gigi Proietti nella sua versione teatrale più alta, non quella del Commissario Rocca o del caffè Kimbo. :o] Questi e moltri altri nobilitano la parola. Cazzo (scusa il francese) ma Bonolis è un abile imbonitore, uno con lo scilinguagnolo e nulla più! In una tavolata di amici sicuramente dirà cose interessanti perché cultura ne ha sicuramente. Ma noi stiamo parlando di un Bonolis che fa aprire i pacchi alla signora Gina e al signor Pino per trovare soldi dentro, mentre sciorina il suo vasto repertorio di stronzate da intrattenitore (di lusso) per la famiglia media italiana. E no! Se vuoi portarmi degli esempi di amore per la parola devi trovarne uno un po' più alto di Paolo Bonolis mia cara Tanysha. Concludo sul clima. Anche qui ti do ragione. La lunga estate calda, purché non così calda da spalmarti per terra... ahahah! La soffro anch'io l'estate negli ultimi anni. Credo sia perché sia da ragazzi si ha una sensibilità al freddo e al caldo diversa. Mi ricordo bene che da ragazzo il caldo mi rimbalzava. Adesso a 49 anni, ma anche prima, dopo i 40, mi sono sensibilizzato di più a questi fenomeni. Quando fa tanto caldo rimando privo di forze quasi. Però preferisco sempre il caldo eccessivo al freddo eccessivo, perché il freddo eccessivo mi impedisce di fare qualsiasi cosa. Mi paralizza. Vivo in una casa fredda ecco perché lo dico. E siamo giunti ai saluti. "Oh, GRAZIE! Grazie Dio!" esclamerai tu... lo so! :o] Scusa per questa lunga e noiosissima spiegazione. Non so tu a leggerla ma io mi sono addormentato un paio di volte mentre la scrivevo. :o] Spero che un giorno potremmo sotterrare l'ascia di guerra e fumare il calumet della pace io e te. Ne approfitto per fare i miei migliori auguri di un meraviglioso Anno Nuovo a te e ai tuoi cari, e ti saluto romanamente: A più alti destini e a mete più elevate.
 
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