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Post n°4 pubblicato il 11 Maggio 2006 da TATOMATO
"...solo ieri c'era lei nella vita mia, solo ieri c'era un sole che metteva allegria, e io mai credevo proprio che mai, mai più andasse via..." Il suo ritorno segnò un altro bel periodo assieme, fatto di quotidianità e di consapevolezza che c'era la possibilità di andare avanti. Più volte la definii il mio "mondo complementare". Lei era tutto ciò che a me mancava e viceversa. Ma per il resto tutto rimaneva fermo nella bolla di sapone della sua dipendenza, sia economica che psicologica. La sua educazione, almeno così diceva, non le permetteva di affrontare alcune questioni, specialmente con i suoi genitori. Si diceva come una che "non si rompe tanto le scatole" di fronte ad alcuni problemi. Take it easy...quella sorta di suo motto a volte tradito dai comportamenti. Come poteva una persona che dichiarava andarle bene l'educazione ricevuta violare alcune regole quando non era con i suoi genitori? Sentii in cuor mio di volerla aiutare. Cominciai a darle tanti consigli che non la danneggiassero. Non poteva certo invertire le cose in un batter d'occhio, ma avrebbe potuto tagliare il cordone ombelicale piano piano. Avrebbe potuto raccontare della mia esistenza, poi magari conquistare quel pizzico di indipendenza facendo capire loro che a me ci teneva, che con me stava bene e che desiderava vedermi e frequentarmi. Lei pur dandomi ragione ostentava perplessità. Sembrava proprio che affrontare i suoi sarebbe stata la cosa più difficile del mondo. Io mi chiedevo che tipi fossero...perchè tutta questa resistenza. Ma cercai di darle tempo. Venne il periodo festivo di Natale. Stagione invernale che la portò nuovamente lontana e clandestina fino a metà gennaio. Nel frattempo nulla fu affrontato. I discorsi che sentiva fare in casa, anche se generici e non direttamente attinenti la scoraggiavano. Io pensai che forse lei si facesse più problemi del dovuto, forse era un blocco unicamente suo. La invitai a cercare un modo di non trascorrere l'estate futura allo stesso modo della precedente, ma lei rimandava....rimandava sempre......"ci penserò...."... i domani che non vennero mai, come quando le chiedevo di dimostrarmi di tenerci a me quando si era lontani...
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