teatrando... forse
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AMORE E LOGICA
dal post n. 66
l'0mu che circhia l'amore
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ABISSO REALTA.....PARTE 3^ INTRODUZIONE Ed eccoci di nuovo pronti a blaterare sul palcoscenico, da guitto ubriaco ed indecente che mette noia alla gente.... son Fetore da Correggio che della sua ricerca fatto ha il peggio; or infilo l’armatura: pannella a corpetto, elmo a scolapasta, e brandisco il mestolone da bravo coglione; eccomi, son pronto a duellare da ridicolo giullare; nel fetore delle fogne tiro colpi a destra e a manca e nel vuoto del mio colpo, alla fin della puntata, io... tocco; ma quel tocco, assai meschino, non trovando che miraggi, si rincula su sé stesso; ed il pubblico, invisibile, all’unisono: ecco, vedi.... bravo fesso! Dialogo in crescendo, narrato da un guitto errante delle fogne, fra le sue ossa e la luna
Dicevamo: la definizione che Platone, sull’onda degli antichi saggi da dell’ente=essente (ogni cosa esistente: sia minerale, vegetale, che animale) è la sintesi fra la determinazione e l’essere. Dice la luna: la determinazione è l’insieme delle qualità che costituiscono quell’ente in una certa misura. L’Essere è... l’Essere e... non può non essere.... ohibò: troppo difficile la definizione! la lascio agli eventuali lettori di buona volontà replicano le mie ossa. Riprende la luna: la sintesi, mi sembra ovvio... è la partecipazione dell’ente sia all’Essere che alla determinazione...... le mie ossa incallite, da pragmatiste ed utilitariste dicono: ma và a caghèr, un sasso è un sasso, una gnocca è una gnocca e il puzzo di fogna è il puzzo di fogna.... ecco brave, vedete care ossa, replica la luna, anche voi usate il principio d’identità e di non contraddizione e poi dite che la Verità, quella con la V maiuscola non esiste, che non c’è una ragione ultima dell’esistenza, che tutto è affidato al caso... alle combinazioni della materia.... però, care ossa, se permette, cos’è la materia? dove si muovono le particelle che la compongono? nel vuoto?..... embè!.... visto che io sono l’astro notturno degli illusi vaneggiatori e voi i razionalisti spiegateci cos’è il vuoto.... per noi sognatori il vuoto, come lo intendete voi, non contiene nulla ma.... il nulla.... come fa ad esistere!?.... poi.... la materia, ha qualità: colore, forma, bellezza, bruttezza o è solo quantità: peso e grandezza!?...... umhhhhhh!..... uhmmmmmmmmmm!.... a pensarci bene anche il peso e la grandezza sono qualità -esclamano interdette le ossa-..... maaaaa..... da dove viene la qualità!?...... si chiedono ancora più stupite le ossa.... allora la luna: Platone diceva: vediamo, forse,la grandezza, il peso, il colore, la bellezza, la funzione ecc. ecc. ecc. camminare per strada!? hanno, esse qualità, un corpo!?..... ed il pensiero poiiiiiiiii!?.... come farebbe a nascere dalla materia..... ancora: ammesso e non concesso che il pensiero nasca dalla materia: come fa a non essere limitato dallo spazio e dal tempo!?.... e sì, care le mie ossa –continua la luna- converrete che la materia è nello spazio e nel tempo.... ecco allora che, le ossa sono folgorate da un penssiero: essendo, noi, sempre chiuse nello spazio del corpo abbiamo sempre pensato che lo spazio sia tutta la realtà e, non potendo vedere, con i sensi, ciò che è oltre la pelle abbiamo sempre creduto che esso sia infinito e che, l’infinito, sia un abisso oscuro e insondabile come la bocca di un orrendo drago che divori ogni individuo che da esso sia risucchiato.... ohh! care, vecchie incallite ossa! se poteste elevarvi quassù, dov’io son la porta del cielo, ai confini dello spazio labirintico che v’imprigiona, mirereste che, lo spazio, altro non è che contenitore di corpi... se vi liberaste dalla solidità del vostro corpo, oltre i liquidi corpi fin nelle aereiformi di corpo forme e assaporaste l’area, il più sottil corpo, che tutto lo spazio in essa racchiude e penetra, dello spazio vedreste gli indefiniti confini che, per geometrica integrazione si risolvono nel senza forma e quinci corpo nel.... sidereo ciel che, come grande pancia, tutto comprende e genera e risolve in illusoria di sensi visione..... allor vedreste, con occhio terzo, che l’orrendo drago dell’abisso è magnifica bocca che le forme scioglie in sua benefica saliva e le digerisce tanto fino a quel punto sommo del ciel, immobile e fisso, imperturbabile ad ogni rivoluzione, che, come imbuto rovescio tutto scivola in Sé in completo di essere coscienza beatitudine..... |
Inviato da: teatron78
il 22/03/2013 alle 17:30
Inviato da: asia1958a
il 22/03/2013 alle 14:36
Inviato da: lamiapelle
il 06/03/2013 alle 14:34
Inviato da: lamiapelle
il 06/01/2013 alle 17:24
Inviato da: lamiapelle
il 06/01/2013 alle 17:18