San Francesco di Assisi

fratello Sole e Sorella Luna

Altissimu, onnipotente bon Signore, Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumeni noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po' skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate. (Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi)

 

SINDONE

 

La figura di Goffredo de Charny, signore di Lirey, in Champagne, sembra uscire direttamente da un racconto cavalleresco. È tra le mani di questo eroico cavaliere che la Sacra Sindone fa ufficialmente la sua apparizione in Francia. Dopo una vita di avventure improntate ai più alti ideali della cavalleria medievale (ed intorno alle quali il nostro scriverà un libro di buon successo, sorta di manuale del perfetto Chevalier), nel 1355 viene incaricato dal re di portare il suo stendardo di battaglia.
È un grande riconoscimento, e il cavaliere non lo disonora: l'anno successivo muore eroicamente nella battaglia di Poitiers, nella strenua difesa dell'Orifiamma, la lingua di tessuto rosso fiammante simbolo del potere supremo e dell'onore di Francia. Come sia giunta, la Sacra Sindone, all'eroico vessillifero di Francia, rimane un mistero. Vediamo le ipotesi che sono state fatte in proposito. La Sacra Sindone potrebbe essere stato un bene di famiglia pervenuto a Goffredo tramite matrimonio o amicizia. Stretti legami collegano Goffredo ai discendenti di Otto de la Roche, feudatario francese e primo duca di Atene, ai tempi in cui proprio ad Atene della Sacra Sindone abbiamo avuto l’ultima segnalazione. La Sacra Sindone avrebbe potuto fare parte dei tesori di famiglia; Goffredo di Charny sposò una diretta discendente di Otto, che avrebbe potuto portargli la reliquia in dote,e fu grande amico di Gautier IV de Brienne, conestabile di Francia e fedele compagno d’armi, anche lui caduto a Poitiers. Se anche non fosse stata materialmente in loro possesso, Gautier IV de Brienne o la stessa consorte potrebbero aver rivelato all'indomito cavaliere il nascondiglio della Sacra Sindone in Oriente: questo spiegherebbe il rapido viaggio di Goffredo oltremare, fino a Smirne nel 1345, ufficialmente compiuto al seguito del Delfino. Ecco il possibile anello mancante della catena che, da Atene, porta il sudario direttamente nelle mani di un cavaliere francese del Trecento. La "pista templare" sostiene che la Sacra Sindone fosse stata affidata a Goffredo durante un periodo di prigionia in Inghilterra, nel castello di Goodrich. Qui essa sarebbe stata portata da quei Cavalieri Templari che scamparono ai roghi e alle carceri di Francia. In contrasto con i fitti misteri dei secoli precedenti, la storia "europea" del Sacro Tessuto, dopo la riapparizione in mano ai de Charny, è sufficientemente documentata: nel 1453 la reliquia viene ceduta da Margherita, ultima erede degli Charny, al duca Ludovico di Savoia. Le travagliate vicende del ducato dei Savoia porteranno in seguito la Sacra Sindone, a più riprese, da Chambéry, in Piemonte, in altre città della Francia e dell'Alta Italia, fino alla traslazione definitiva nella città di Torino nel 1578. La Sacra Sindone, di proprietà di Casa Savoia per oltre mezzo secolo, è stata assegnata, in un lascito testamentario del capo della Casata ed ultimo Re d'Italia S.A.R. Umberto II di Savoia, al Sommo Pontefice. Il re in esilio è morto a Ginevra nel 1983, anno dal quale la Sacra Sindone è divenuta, dunque, di proprietà pontificia.

 

IN FEDE

 

ANTICA SEDE

 

Nel  1102, il Re di Gerusalemme Baldovino II, concesse hai cavalieri di Cristo la custodia del Tempio di Salomone e la residenza nel  monastero fortificato di Nostra Signora di Sion situato a finaco al Tempio, con il passare degli anni il numero dei cavalieri aumentò, cosicchè dovettero trasferirsi a pochi metri, andando ad occupare tutta l'area di quella che era la spianata del Tempio di Salomone, ossia l'area fra la Moschea della Roccia e la Moschea di Al-Aqsaa. A questo punto il loro nome fu cambiato in "Ordine dei Cavalieri di Cristo a Cavalieri del Tempio di Gerusalemme". 

 

 

GOFFREDO DI BUGLIONE

BALDOVINO I

 

templari in Terrasanta

 

 

  


 

 

 

Il Krak dei cavalieri , così chiamato, imponente ancor oggi nonostante i millenni, sorge su un colle di 750 metri , conquistato nel 1109 da Tancredi di Antiochia; fu ceduto in seguito all’ordini cavallereschi. È un castello quasi senza fine, robusto; solo lo spessore della prima cerchia di mura è di 24 metri, la seconda cerchia domina la prima ed infine vi è un robusto mastio che controlla tutte e due; in pratica compongono il krak tre castelli costruiti uno sull’altro ed indipendenti tra loro. Il Krak era considerato il castello più grande tra le tante fortezze -forse il più bello del mondo-, nella valle della Becaa. Il suo nome in arabo significa dunque fortezza, “Karak”, cardine della difesa del porto di Tripoli e della valle d Becaa, inserito come un anello in una collana tra le cui maglie splendevano i castelli della Santa Milizia Templare.
 La fortezza KARAK come la chiamavano gli arabi-. KARAK è un palindromo, cioè una parola che si legge uguale sia da Occidente, sinistra a destra, che da Oriente, destra a sinistra. In sumero significa ‘anima (KA) Sole (sia RA che AR)’. KAR è la ‘forza dell’anima’ [Il nome Carlo ß KAR LU ‘soggetto forza’ comprova].

 

templari lungo la via Francigena

 
La presenza dei Templari in Italia riguardava tanto le regioni settentrionali (ad esempio lungo la via Francigena, una delle arterie principali lungo le quali i pellegrini dalla Francia giungevano a Roma), quanto nelle regioni meridionali e, tra queste, un sicuro ruolo di preminenza fu svolto dalla Puglia per la posizione strategica occupata da questa regione da sempre crocevia tra Occidente ed Oriente. La causa dell'espansione dei Templari in Italia è da ricondurre a due motivazioni principali: la viabilità terrestre e la possibilità di adoperare i porti, in modo speciale quelli della costa pugliese (Manfredonia, Barletta, Trani, Molfetta, Bari, Brindisi), per l'imbarco verso la Terra Santa dei pellegrini e dei Crociati ed il loro rientro, nonché per la spedizione di vettovagliamento e derrate alimentari alle guarnigioni templari in Outremer. L'espansione dell'Ordine (tra la seconda metà del XII secolo sino alla fine del XIII secolo) avveniva secondo una logica ben precisa tendente a privilegiare in primo luogo le località costiere per poi procedere verso l'entroterra. Secondo una stima approssimata per difetto, in Italia erano presenti almeno 150 insediamenti appartenenti all'Ordine del Tempio, di questi meno di un terzo si trovavano nella parte meridionale della penisola.
La maggiore concentrazione di domus templari, molto probabilmente, era nella terra di Puglia ove, tra l'altro, avevano diverse sedi. Gli insediamenti dei Templari erano chiamati in Italia "precettorie" o "mansioni" a seconda della loro importanza, mentre in Francia prendevano il nome di "Commanderies". Anche in Puglia l'espansione sul territorio delle case templari seguì la dinamica sopra esposta: dagli avamposti sul mar Adriatico i Templari cominciarono a penetrare all'interno del territorio pugliese e, in particolare, nelle fertili pianure della Capitanata nell'entroterra garganico e della Murgia in Terra di Bari.I Cavalieri Templari sovente alloggiavano in chiese minori, oratori, cappelle dipendenti da episcopi o cattedrali o in monasteri cui spesso erano annessi ospizi per l'accoglienza dei pellegrini. Grazie all'intervento dei pontefici il Tempio riusciva ad ottenere in concessione perpetua o temporanea immobili appartenenti ad Enti ecclesiastici dietro pagamento di un censo annuo. A volte erano gli stessi Templari a costruire delle chiese, anche se in Italia tale attività sembra essere alquanto ridotta. Ma è soprattutto alle donazioni e ai lasciti dei benefattori che il patrimonio templare vide una rapida crescita sia nelle città che nelle campagne. Le domus templari italiane raramente erano isolate e sovente facevano parte di ecclesiae, con le quali finivano per confondersi. Le domus erano anche costituite nell'ambito delle mansiones, composte nella forma più elementare da un ricovero per i viaggiatori ed una stalla per i cavalli. Le domus-mansiones erano collocate nei centri di transito o confluenza delle principali correnti di traffici e pellegrinaggi che percorrevano l'Italia. La funzione assistenziale era altresì svolta con le domus con annessi degli hospitales.

 

Templari in Puglia

Castel del Monte

All'interno del cortile c'era una vasca ottagonale monolitica che serviva per contenere l'acqua; sotto il cortile vi era una cisterna grandissima. Su cinque delle otto torri c'erano cinque cisterne pensili collocate proprio su quelle torri dove c’erano i servizi igienici. Le cisterne raccoglievano l’acqua e quando erano troppo piene c’era un troppo pieno che scaricava fuori. Il terrazzo del castello è fatto a dorso d’asino: l’acqua che scorreva verso l’esterno riempiva queste cisterne, l’acqua che scorreva verso l’interno riempiva la cisterna situata sotto. Ciò dimostrerebbe che Castel del Monte non è un castello di difesa ma un edificio costruito come un Tempio.Fedeico II, Ordina la costruzione del castello nel gennaio del 1240 e muore nel 1250: c'erano dieci anni di tempo per terminare la costruzione del castello. Alla costruzione del castello hanno lavorato maestranze altamente qualificate come dimostrato dalla costruzione architettonica che è un gioiello di matematica. Le pareti del piano superiore erano tutte rivestite di marmi preziosi che sono stati rubati assieme a sculture e bassorilievi. In quel momento storico particolare in Puglia vi era una presenza molto massiccia dei Cavalieri Templari, i monaci guerrieri i quali erano padroni di tutta la Puglia come dimostrano le numerose testimonianze dal Foggiano al Leccese. La Puglia era una delle dieci province dei Cavalieri Templari disseminate dal centro Europa fino al medio Oriente e in più la Puglia a quel tempo era la cerniera tra oriente e occidente.

 

RE RUGGERO II

Jolly Roger". La tradizione vuole che questo vessillo venisse utilizzato anche a bordo delle navi dei "Poveri Soldati di Cristo e del Tempio di Salomone", come i Templari erano conosciuti originariamente. I Templari combattevano le loro battaglie anche in mare, abbordando ed affondando le navi nemiche: di qui l'analogia coi Pirati e l'adozione della bandiera col teschio e le ossa, la bandiera usata da  re Ruggero II di Sicilia (1095-1154). Ruggero era un famoso Templare e di una flotta di seguaci dell'Ordine si separò in quattro unità indipendenti, quindi era una eredità, e le sue ossa incrociate rappresentavano un chiaro riferimento al logo templare della croce rossa con le estremità ingrossate.sempre legata ai Cavalieri Templari. La notte del 13 Ottobre 1307, prima dell'arresto di massa, in gran segreto, 18 galee templari navigarono lungo la Senna e presero il mare, dirette a La Rochelle, dov'era pronta una flotta templare. I Templari, segretamente avvertiti del tranello teso nei loro confronti dal Re Filippo il bello di Francia, avevano portato in salvo il loro Tesoro e le reliquie più preziose. Le loro vele erano state annerite con del catrame per non essere visti nella notte. Durante il viaggio in mare, i Templari superstiti si riunirono in consiglio per decidere sotto quale segno avrebbero navigato, non potendo più utilizzare la classica croce rossa in quanto ormai bandita. Al termine, fu decisa l'adozione dell'antico simbolo di pericolo, il teschio con le tibie incrociate, con il fondo mutato in nero in riferimento al colore delle vele.

 

 

Portogallo tomar

ORDINE SUPREMO del CRISTO

 E’ il più prestigioso fra gli Ordini Equestri Pontifici, riservato solo ai Sovrani ed ai Capi di Stato, di fede cattolica, che si siano resi particolarmente benemeriti verso la Santa Sede. L’ Ordine venne creato da Dionigi I re del Portogallo ( 1279 - 1325) e dedicato a Cristo, riunendo in tale Ordine tutti i cavalieri del Tempio ( templari ) . Alla nuova istituzione rimase la stessa regola dei Templari, quella Cistercense, come parimenti identici restarono il mantello e la croce patente di rosso, con la sola aggiunta di una piccola croce latina di bianco, caricata sulla prima, in cuore. L’Ordine ebbe l’approvazione del Sommo Pontefice Giovanni XXII il 14 marzo 1319, riservando lo stesso Papa anche alla Santa Sede, oltre che ai Sovrani portoghesi, la facoltà di conferire tale ambitissima distinzione cavalleresca. L’Ordine, con la destinazione di tutti i beni dei cavalieri del Tempio presenti in Portogallo e con lo scopo di difendere il Regno d’Algarve contro gl’infedeli scrisse, nella penisola iberica stupende pagine di eroismo e di gloria, nella dura e sanguinosa lotta contro i Mori. La sede originaria dell’istituzione cavalleresca era situata a Castro Marino, nell’Algarvia ed in seguito venne invece spostata a Tomar, nel vecchio convento dei templari, ribattezzato Monastero del Cristo, per meglio respingere gli assalti dei Mori. Il Sommo Pontefice Eugenio IV ( 1431 - 1455 )

 
Creato da: knighttemplar il 18/05/2008
RICERCHE STORICHE

 

 
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Ordine di Sion

Post n°129 pubblicato il 10 Novembre 2010 da knighttemplar

 

Dal 1188 L'Ordine, sotto la guida di Jean de Gisors, modificò la sua denominazione adottando il nome di "Ormus", seguito da un simbolo che ricordava quello del segno zodiacale della Vergine. Sembra che il termine fosse stato un acrostico di parole segrete.  Ormus ,  una combinazione intelligente di Ursus (orso in latino, che è una riferendosi al merovingia e Dagoberto II. Si ricorda anche il monaco dalla Calabria che si stabilì a Orval), "Urmus (olmo in latino), sigillò con " Gold "e la firma con la lettera "M" che significa la nascita verginale  della Madonna. Una tradizione francese ben diffusa, però, sostiene che Ormus sia stato il nome di un saggio di Alessandria d'Egitto vissuto nei primi anni del Cristianesimo, un seguace delle dottrine gnostiche che, negli anni successivi alla morte, venne identificato nella persona dell'evangelista Marco, mescolando Cristianesimo e antiche credenze. Ma la cosa più interessante è che il suo simbolo era costituito da un colore rosso o rosa. Nel 1629, mentre la Confraternita della Rosa-Croce era al suo picco Denyau Robert, parroco di Gisors dichiarò per iscritto che Jean de Gisors è stato il fondatore della Rosa-Croce nel 1188. Questa tradizione fu fatta propria da alcune logge massoniche tedesche nel 18° secolo, le quali precisarono che il Priorato avrebbe assunto la denominazione di "Ordre de la Rose Croix Veritas " (ORCV) a partire dai primi anni del XIII secolo, anticipando  di oltre quattrocento anni la nascita ufficiale del movimento dei Rosacroce. Il Priorato di Sion Orleans - Ormus nel 1187, Gerusalemme fu riconquistata dai Saraceni (Disaster di Hattin) e Gerard de Ridefort per colpa, quindi del Gran Maestro dei Templari per tradimento e anche incompetenza fu anche la conseguenza dell' abbattimento dell' olmo e lo scisma nel 1188 Sion-Templari.Di fronte a questa sconfitta i cristiani di Gerusalemme, i monaci dell'abbazia del Monte di Sion dovettero fuggire dalla Terra Santa per  ritornare a New Orleans. Va notato Orléans era a quel tempo,  luogo privilegiato per militari e religiosi che partivano e ritornavano dalle Crociate. La battaglia di Hattin nel 1187, Così nel 1188 l'Odine di Sion - Ormus a Orleans.  Questa zona è conosciuta come  (Sain-Samson) che questo nominativo fù precedentemente dato dai canonici di Notre Dame (o di Sainte-Marie) Montagna - Sion Gerusalemme nel 1152 da Luigi VII. Nel 1567 la chiesa fu distrutta dagli ugonotti poi ricostruita. Purtroppo la chiesa fu demolita nel 1848 ed il cancello fù trasportato al parco Pastore. La posizione del Priorato di Saint Samson (S.Jean De Braye a Olivet   ), in Orléans, al limitare del Loiret. Questo piccolo convento (S. Sansone) dipendeva dalla abbazia di San Martino. La separazione tra Priorato e Ordine Templare non fu solamente formale. Jean de Gisors era stato eletto Gran Maestro di Sion 15 Agosto 1188, durante festa della Madonna. Questo è il primo Gran Maestro dell'ordine di Sion, dopo il taglio dell'olmo la famiglia passa a un altra importante famiglia della casata, Saint Clair ...2 St. Clair Maria (1192-1266 †) .Dalla nobiltà normanna, discendente da Henry de Saint Clair, il barone Rosslyn in Scozia e che ha accompagnò Goffredo di Buglione alla prima crociata. Rosslyn è situato vicino alla più grande Commanderia Templare in Scozia. La sua cappella del XV secolo è famosa, secondo la leggenda, essendo stato un luogo importante per i massoni e rosacrociani. La nonna di Maria de Saint Clair, a causa del suo matrimonio, entrò nella casata Francese dei Chaumont, e Jean de Gisors. Secondo i Dossiers Secrets Marie de Saint Clair è stata la seconda moglie di Giovanni di Gisors. St. Cappella di Rosslyn in Scozia 3 Guillaume de Gisors (1219-1307 †)Re normanno, fu il figlio di Hugues III de Gisors e il piccolo figlio di Giovanni Gisors. Secondo le genealogie dei Dossiers Secrets, sua sorella era sposata con Jean Plantard. Egli è stato coinvolto con l'arresto dei Templari nel 1307 e la misteriosa testa d'oro. Le genealogie di dossier segreti indicano che il nipote della moglie Guillaume de Gisors è Edouard de Bar ..4 Bar Edward de (1302-1336 †) Egli era il nipote del re d'Inghilterra Edoardo I Longshanks" (1272-1307) e la nipote di Edoardo II. Fu anche conte di Bar (Bar). Egli discende da una importante famiglia delle Ardenne ed è stato quindi legato alla dinastia merovingia. Nel 1308, all'età di 6 anni, fu catturato accompagnando il duca di Lorena. Un fatto curioso è che è stato nominato Gran Maestro di Sion nel 1307, all'età di 5 anni. un anno dopo costretto a cedere la contea di Bar a suo zio Giovanni Bar, allora reggente. La sorella maggiore di Edouard de Bar è Jeanne de Bar ...5 Jeanne de Bar (1295-1361 †) Dopo venne la nobiltà anglo-normanno, la nipote del Re Edoardo I d'Inghilterra "Longshanks" (1272-1307) e sorella maggiore di Edouard de Bar. Nel 1310 sposò il Conte di Warren,  in Francia nel 1345 per diventare reggente del foro di contea. Durante la guerra dei cent'anni nel 1353 tornò in Inghilterra. Nel 1356, il re di Francia fu catturato a Poitiers e imprigionato a Londra. Jeanne de Bar tentò di soccorrerlo. Fù l'unico tra i Grandi Maestri per aver perso il titolo dimissioni o abdicazione 10 anni prima della sua morte. Morì a Londra nel 1361. La zia Jeanne de Bar era stata sposata con il nonno di Giovanni di St. Clair ...6 St. Clair Giovanni (1329-1366 †)  la nobiltà francese la famiglie Chaumont, Gisors e St. Clair-sur-Epte. Suo nonno era sposato con la zia di Giovanna di Bar. Jeanne de Bar e sapeva Re Filippo IV di Francia. Quest'ultimo è stato il marito di Blanche Evreux ...7 Blanche d'Evreux (1332-1398 †) la principessa francese, fù la moglie del re Filippo VI di Francia e il suo grande padre era Louis X. Era la figlia di Giovanna II di Navarra e Filippo Evreux, sorella di Jeanne de Navarra, Luigi 'Evreux Carlo II (The Bad), Agnese di Navarra, Maria e Filippo di Navarra. Suo padre, re di Navarra lasciò in eredità le contee di Longueville e Evreux vicino Gisors nel 1359, trascorse gran parte della sua vita nel castello di Neauphle nei pressi del castelloGisors. Castello si Neauphle rimane oggi una torre. Blanche d'Evreux, conosciuta anche come Bianca di Navarra, secondo la leggenda, aveva fama di alchimista e i castelli avevano diversi laboratori, era in possesso di un libro di alchimia raramente apparso nel Languedoc secolo XIV. Questo trattato sarebbe nato alla fine della dinastia merovingia. Blanche d'Evreux è il patrono di Nicolas Flamel ...8 Nicolas Flamel (1330-1418 †) Ecco il primo Gran Maestro di Sion non collegati con genealogie dei Dossiers Secrets. Libraio ed editore, fu uno dei più alchimisti del Medioevo. iniziato la sua carriera come copista a Parigi. Questo gli ha permesso di acquisire molte conoscenze in arte, poesia, matematica e architettura. Ma rimase affascinato rapidamente per l'alchimia e pensiero cabalistico. Nel 1361, scoprì la sua vita il libro "Il Libro Sacro di Abramo l'Ebreo",  l'originale è nella biblioteca dell'Arsenale a Parigi. Nicolas Flamel lavorerò per 21 anni su questo libro senza successo. Ma dopo un viaggio in Spagna nel 1382 dopo aver  incontrato un ebreo convertito che gli diede la chiave. Al suo ritorno a Parigi, Nicolas Flamel scoprì il segreto della fabbricazione dell'oro (Trasmutazione) ha prodotto per la prima volta 17 gennaio,simbolismo nella storia di Rennes-le-Château. Diventato immensamente ricco che possedeva alla fine della sua vita più di 30 case e terreni a Parigi e Boulogne. Alcuni storici ritengono che Nicolas Flamel mai praticò l'alchimia e che gli scritti a lui attribuiti sono gli autori corrispondente del XVI secolo che presero in prestito il suo nome non essere conosciuto come alchimista. Tuttavia stesso Isaac Newton ha dedicò lo studio le sue opere in dettaglio. Nicolas Flamel, molto colta ed esoterica,  incontrò Renato d'Angiò ...9 Renato d'Angiò (1409-1480 †). Si hanno altre notizie relative al Priorato intorno alla metà del XV secolo, segnatamente riguardo le attività del nobile Renato d'Angiò che alcuni documenti conservati nella Biblioteca Nazionale di Parigi segnalano come un capo dell'Ormus. Nato nel 1408, discendente per linea maschile dai Buglione, tra gli altri numerosissimi titoli nobiliari assunse anche quello di "re di Gerusalemme". Nel 1422 lo si ritrova membro dell'enigmatico "Ordine della Fedeltà", e quattro anni più tardi iniziato dell'"Ordine del Levriero Bianco". Nel 1448 avrebbe fondato un proprio ordine cavalleresco con venature marcatamente esoteriche, il così detto "Ordine della Mezzaluna", al quale avrebbero aderito successivamente personaggi come Francesco Sforza e Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli e Férrier Vaudémont, nonchè la di lui sposa Jolande de Bar, figlia dello stesso Renato. Questo Ordine venne soppresso dalla Chiesa agliinizi del 17° secolo. La vita di Renato d'Angiò fu turbolenta e ammantata di misteri. Si disse che fosse stato l'amante di Giovanna d'Arco. Questo particolare con molta probabilità fa parte della leggenda. E’ però certo che l'avesse aiutata nelle imprese militari con propri armati e con il proprio oro, facendo leva sull'ascendente che la pulzella avrebbe avuto presso sua madre Iolanda d'Angiò, considerata la donna più autorevole di Francia in quel periodo. Si disse anche che Renato si considerasse discendente diretto di Gesù Cristo, e che tutte la sue attività si muovessero in forza di tale consapevolezza. In considerazione che Renato fosse stato un personaggio molto significativo per produzione letteraria del tempo, potrebbe essere probabile la diceria che avesse creato e dato organizzazione al tema della così detta "Arcadia".

 

 
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Commenti al Post:
agnesx71
agnesx71 il 10/11/10 alle 20:57 via WEB
ciao interessante come al solito bravo...buona serata ciaoooooooooooo
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Lycantropos
Lycantropos il 12/11/10 alle 08:00 via WEB
L'unica cosa che mi vien in mente è solo il tittolo del mio posto preso da un romananzo Fantasy....Le guerre del Mondo Emerso........già perchè stiamo solo facendo delle guerre su ciò che è emerso.....ma credo che quando qualcosa come il Priorato di Sion oppure come i Rosacroce (anche qui una guerra), voglia restare segreto come molti altri "circoli" o "sette" o (sempre) come le vogliamo nominare facciano di proposito puntare il dito alla Luna , perchè sanno che ovviamente tutti guarderanno il dito e non la luna....un esempio un pò più "vicino" a noi.....Area 51 la cosi base più segreta che tutti sanno dove si trova e come arrivarci, dico non è un pò stupido da parte di un governo fare si che una base "segreta" , venga "scoperta" .....quando è scoperta non c'è nulla di segreto...si sà che in quella base vengono fatte cose "strane" ......oppure è quello che ci vogliono fare credere , mentre in realtà la base stà davanti agli occhi?......Sai il trucco dei templari quale era per tenere "celato" un segreto?......divulgarlo, perchè? semplicemente perchè quello che stà di fronte agli occhi non viene mai cercato . Quindi dal mio punto di vista tutto quello che nasconde mistero ed divulgato.....e quello che vogliono che NOI dobbiamo sapere , cosi una volta assetata la nostra "curiosità" , noi non cercheremmo più, perchè "sappiamo" già........quindi tecnicamente si potrebbe dire che quello hce è scritto è scritto perchè è vero oppure perchè vogliono che noi crediamo sia vero?
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knighttemplar
knighttemplar il 12/11/10 alle 18:14 via WEB
il tuo ragionamento non e sbagliato...però la storia deve essere in qualche modo interpretata in particolare quando si tratta di 2000 anni o 1000...la verità può essere accolta al giorno d'oggi. Dell'area 51 forse e ancora presto però molte tecnologie e conoscenze sono state divulgate.
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massimocoppa
massimocoppa il 12/11/10 alle 10:28 via WEB
articolo documentatissimo, come sempre. Non ho capito che c'entra il Maschio Angioino di Napoli (in una foto)
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knighttemplar
knighttemplar il 12/11/10 alle 17:59 via WEB
ho inserito questa foto del castello Angioino come presenza attuale dell'antica famiglia....Renato d'Angiò, anche noto con il nome di Renato I di Napoli, detto il Buono (Angers, 16 gennaio 1409 – Aix-en-Provence, 10 luglio 1480), fu duca d'Angiò e conte di Provenza (1434 - 1480), conte di Piemonte e duca di Bar (1430 - 1480), duca di Lorena (1431 - 1453), re di Napoli (1435 - 1442), re titolare di Gerusalemme (1438 - 1480), nonché re di Aragona (incluse Sicilia, Maiorca e Corsica dal 1466 al 1480). Renato nacque nel castello di Angers, terzogenito (secondo maschio) del conte di Provenza e re titolare di Napoli, Luigi II d'Angiò, e di Iolanda di Aragona
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STREGA25
STREGA25 il 13/11/10 alle 03:47 via WEB
hai saputo al meglio rievocare le nozioni del tempo che fu ... tempo di gloriosi e valorisi uomini al servizio di una nobile causa ... Rileggere un po' di storia non guasta mai .. grazie per l'invito ... a tal proposito vorrei rivolgerne uno anche a te ... Il 16 novembre c.m. ci sarà un piccolo ma simpatico ritrovo di amici dove ognuno posterà il proprio pensiero sulla tematica di " A CHI E A COSA CREDIAMO"... Ovviamente l'invito è aperto sia a te ( che mi farebbe molto piacere) sia a chiunque dei tuoi amici ... ;) Senza impegno ma il tutto con un sorriso .. buona luna Cavaliere §trega25
(Rispondi)
 
 
knighttemplar
knighttemplar il 17/11/10 alle 12:43 via WEB
grazie ci sarò....
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magia_vs
magia_vs il 14/11/10 alle 07:49 via WEB
è un piacere leggerti...articolo come sempre dettagliato e interessante...affettuosamente Magia :-))
(Rispondi)
 
 
knighttemplar
knighttemplar il 17/11/10 alle 12:41 via WEB
ciao cara e sempre un piacere...avere la tua presenza....grazie
(Rispondi)
 
SirenettaLaura
SirenettaLaura il 16/11/10 alle 21:12 via WEB
bellissimo blog sembra piu' un sito che un blog!! ciao
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SirenettaLaura
SirenettaLaura il 17/11/10 alle 09:30 via WEB
non ho mai letto queste notizie ed e' pure difficile trovarle su un comune libro anche universitario!! ci vogliono enciclopedie apposite complimenti ancora per la dedizione che metti ricche pure di immagini, ma se un esperto ricercatore per caso ? o è semplicemente passione?? un abbraccio
(Rispondi)
 
 
knighttemplar
knighttemplar il 17/11/10 alle 12:26 via WEB
ciao cara...grazie...niente nasce per caso la passione e la ricerca sono fondamentali per la fede...e la verità...un buon archeologo non si sacrifica per la ricerca anche se con duro lavoro poi trova solo dei frammenti...di storia...e la passione e fede...che vive in te
(Rispondi)
 
merlino600
merlino600 il 17/11/10 alle 12:16 via WEB
COMPLIMENTI! Interessante, e con molte notizie nuove; approfitterò delle tue ricerche. Ti dispiace?
(Rispondi)
 
 
knighttemplar
knighttemplar il 17/11/10 alle 12:37 via WEB
ciao amico...prego i miei articolo sono pubblicati per essere letti...però se li devi pubblicare nel tuo sito o in altri desidero che scrivi la fonte....e se possibile avere comunicazione...grazie
(Rispondi)
 
kalina_kn
kalina_kn il 19/11/10 alle 20:44 via WEB
BELL ARGOMENTO E X ME INTERESSANTE,CE FATTI CHE LEGGO X PRIMA VOLTA-SEI VERAMENTE BRAVO!
(Rispondi)
 
 
knighttemplar
knighttemplar il 20/11/10 alle 11:53 via WEB
ciao cara, ti ringrazio..certo sono cenni storici di verità...che provengono da fonti certe.....da manoscritti dagli archivi privati e nazionali...che probabilmente non li troverai sui libri in genere...scritti da venditori di best seller
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maria.carrassi
maria.carrassi il 21/11/10 alle 23:45 via WEB
Preciso, puntuale, attento come sempre ... la passione e la fede sono i due elementi che si evidenziano ... infatti non si potrebbe dedicare tanta attenzione se non ci fosse la passione ad alimentare questa incessante ricerca della verità ... il testo è interessante e ti ringrazio perchè mi stai permettendo di capire molte cose che diversamente non potrei... grazie per questo tuo istruirmi su temi che conosco molto superficialmente ...
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knighttemplar
knighttemplar il 22/11/10 alle 12:47 via WEB
grazie mia cara amica, condivido ed e un piacere...ciao un abbraccio
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erededellaselva
erededellaselva il 24/11/10 alle 11:04 via WEB
amico mio resto molto ammirato dalla conoscenza della materia che si vede ti appassiona molto sarebbe interessante se tu sviluppassi le implicazioni storiche che quel lontano passato lascia ai giorni nostri, un abbraccio Davide"erededellaselva"
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knighttemplar
knighttemplar il 24/11/10 alle 12:54 via WEB
grazie sicuramente...hai ragione un abbraccio
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BRAY

 

 

Sceau (SIGILLO) de la baronnie de Bray

La baronnie de Bray s'étend le long d'axes stratégiques comme la Seine, la voie romaine de Sens à Meaux qui permet de passer le pont en marquant le c'ur de la châtellenie de la vallée de l'Oreuse, la limite du comté de Champagne et l'Yonne. Ses barons Henri le Libéral, comte de Champagne, puis Jacques, duc de Savoie, gèrent les territoires autour de dix places principales : Passy, Montigny, Bazoches, Les Ormes, Dontilly, la Villeneuve-du-Comte, Égligny, Vin-neuf, Courlon et Bray-sur-Seine.

 

 

CENNI STORICI SUL MIO CASATO BRAY

 Il casato BRAY-BRAI, cognome sembra essere derivante dal francese (e prima da quello, Celtico). Il nome proviene da diversi periodi storici nei paesi d'Europa. Contea Wicklow, l'Irlanda, vicino a Brayhead. Nelle annotazioni antiche il nome era Bree, preso dal vecchio bri o brigh irlandese, una collina. Questa parola è simile nelle vecchie lingue gaeliche e celtiche; In Inghilterra il nome è trovato applicato alle parrocchie in contee Devon e Berks. Molti città e distretti in Francia impiegano il Bray o certa forma del nome, come: Bray-sur-Somme, Bray-sur-Seine, Bre-Cotes-du-Nord, Bray-La-Campagne, Bray-Calvados e paga de Bray. Ci sono parecchi posti chiamati BRAY in Europa, la città Bray in Inghilterra è in Berkshire sul fiume di Tamigi vicino a Windsor, Bray in Irlanda è sul sud del litorale appena di Dublino in contea Wicklow e ci è un distretto chiamato paga de Bray vicino a Rouen e ad un villaggio Bray vicino a Parigi in Francia in Lilla."La gente normanna„ dal Re", condizioni il nome deriva da un posto denominato Bray vicino ad Evreux, Normandia; Milo de Brai 1064 era signore di Montlhéry a partire dal 1095 sua moglie era Lithuise figlia di Stephes conte di Blois e di Adela della Normandia, figlia di William il conquistatore ed il suo figlio dello stesso nome Milo II de Brai 1118 signore di Montlhéry e di Braye, visconte di Troyes 1096,  il figlio maggiore Trousseau de Brai, signore di Monthléry  sua figlia Elizabeth di Montlhéry nel 1103 sposò Philip, Conte di Mantes, figlio di Philip I della Francia e di Bertrada de Momtfort, parteciparono alla 1^ crociata nel 1096. Nel  1066, sir Guillaume de Brai, successivamente in inglese William de Bray e sir Thomas de Bray, parteciparono alla conquista dell'Inghilterra a fianco del Duca di Normandia William. Sul rotolo nell'abbazia i nomi di coloro che hanno partecipato alla battaglia di  hastings. Al Servizio dei Re d'Inghlilterra dal (1066 - 1485): In un villaggio vicino Berkshire Bray vi è una chiesa del XII secolo costruita da Bray, in cornovaglia. sir Richard Bray cavaliere della giarrettiera e Consigliere al servio di Henry VI e della sua moglie Joan Troughton. Nel Concistoro del 22 maggio 1262 fù nominato Cardinale Guillaume de Bray da Papa Urbano IV . Il casato si stabilì in Puglia in Gravina e nel salento. Nominis reliquiae supersunt planissime, Bibracte Galliae etiam nunc in Bray contrahitur, et non procul hinc Caesar Tamisim cum suis transmisit ...",

 

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Papa Benedictus XVI

Joseph Ratzinger


Il Santo Padre con il Vescovo di Ugento (LE) Mons. VITO DE GRISANTIS in occasione della visita a Santa Maria di Leuca (LE) "de finibus terrae"14 Giugno 2008


 

SIGILLUM MILITUM

 

A Troyes Francia nel 1127, i Cavalieri Templari adottarono il motto: "Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam", ossia "Non a noi, Signore, non a noi, ma al Tuo nome da gloria". E’ facile immaginare come un simile motto potesse accendere gli animi.
San Bernardo da Chiaravalle inoltre trasmise ai cavalieri la devozione a Maria e il grande rispetto per la donna, la Regola infatti cita: "Maria presiedette al principio del nostro Ordine

 

INVESTITURE

 

Nel medioevo il cavaliere veniva istruito nell’uso delle armi; egli era sottoposto a studi che ingentilivano gli animi e di ordine morale. Altre caratteristiche della cavalleria erano: cortesia, difesa della giustizia, appoggio alla debolezza, omaggio alla bellezza, idealizzazione dell’amore come mezzo di elevazione morale. L’incontro con il soprannaturale, secondo le credenze d’epoca, avrebbe completato l’iniziazione del cavaliere.

Iniziazione cavalleresca
La vestizione - com’era chiamata l’iniziazione cavalleresca - era considerata già alla fine del XI -XII secolo con la fondazione degli Ordini un "ottavo sacramento". Il candidato vi si preparava con una notte di veglia in armi nella cappella di famiglia, inginocchiato davanti all’altare. Veniva poi purificato con un bagno rituale, confessato e comunicato. Seguiva una messa solenne, al termine della quale avveniva la vestizione vera e propria, che consisteva nella consegna da parte del sacerdote della spada consacrata, degli speroni, dello scudo, della lancia e delle varie parti dell’armatura, che appunto il giovane indossava.
La cerimonia si concludeva infine con l’accollata o palmata, cioè con un colpo inferto col palmo della mano dal padrino sulla nuca del neofita, o anche di piatto con la spada sulla spalla. Era consuetudine che il colpo fosse di una certa forza, tanto da far vacillare il ricevente.
 
Bisognava alimentare tra i cavalieri rapporti di solidarietà, lealtà, fratellanza, oltre che naturalmente di fedeltà incondizionata. Non importava che la compagnia fosse numerosa; importava che fossero saldi i legami al suo interno e che ne facessero parte, soprattutto, quei pochi vassalli davvero in grado - per valore, potere, prestigio personale - di controllare tutti gli altri.

 

 

RE CRISTIANI

 

 

CATTEDRALI GOTICHE

 

I Cavalieri Templari, si ritiene avessero rinvenuto documenti relativi alle "LEGGI DIVINE DEI NUMERI,DEI PESI E DELLE MISURE" sotto le rovine del Tempio di Salomone a Gerusalemme e li avrebbero forniti ai costruttori di cattedrali.

Le cattedrali gotiche sono dei veri e propri libri di pietra, per tramandare straordinarie conoscenze che solo poche persone iniziate a simboli ed a codici particolari, avrebbero potuto comprendere. Infatti la grandiosità, l'imponenza e tutta una serie di misteri non risolti hanno fatto diffondere attorno alle cattedrali gotiche numerose leggende legate a figure ed oggetti leggendari della storia del Cristianesimo, dai Cavalieri Templari al Santo Graal.

Furono costruite improvvisamente in Europa, intorno al 1128 (cattedrale di Sens), proprio dopo il ritorno dei Cavalieri Templari dalla Terrasanta, con una maestria costruttiva tecnica e architettonica completamente diversa dalle precedenti chiese romaniche. Una dopo l'altra, sorsero le cattedrali di Evreux, di Rouen, di Reims, di Amiens, di Bayeux, di Parigi, fino ad arrivare al trionfo della cattedrale di Chartres. I piani di costruzione e tutti progetti originali di esecuzione di queste cattedrali non sono mai stati trovati. Le opere murarie erano fatte con una maestria eccezionale. Per i tecnici, come gli architetti, ad esempio, possiamo vedere come i contrafforti esterni esercitano una spinta sulle pareti laterali della navata, e così facendo il peso, anziché gravare verso il basso, viene come spinto verso l'alto, e tutta la struttura appare proiettata verso il cielo. Le Cattedrali inoltre sono tutte poste allo stesso modo: con l’abside rivolto verso est (cioè verso la luce), sono tutte dedicate a Notre Dame, cioè alla Vergine Maria e se unite insieme formano esattamente la costellazione della Vergine.

Inoltre vennero costruite su luoghi già considerati sacri al culto della "Grande Madre", ritenuto il culto unitario più diffuso prima del Cristianesimo; molti di questi luoghi inoltre sono dei veri e propri nodi di correnti terrestri, ovvero punti in cui l'energia terrestre è molto forte (grandi allineamenti di megaliti). Hanno pianta a croce latina: la croce "é il geroglifico alchemico del crogiuolo" (Fulcanelli), ed è nel crogiuolo che la materia prima necessaria per la Grande Opera alchemica muore, per poi rinascere trasformata in un qualcosa di più elevato.

Sono adornate da un gran numero di statue o bassorilievi raffiguranti figure altamente simboliche e simboli magici ed esoterici, che poco hanno a che vedere con la loro funzione di chiese cristiane ed hanno un particolare orientamento in modo che il fedele, entrando nell'edificio sacro, cammini verso l'Oriente, ovvero verso la Palestina, luogo di nascita del Cristianesimo.

Ciascuna cattedrale è dotata di una cripta in cui secondo alcune tradizioni sarebbero nascosti degli oggetti sacri molto importanti (ad esempio si dice che in una delle cripte della Cattedrale di Chartres sia custodita l'Arca dell'Alleanza, e che quando questa cripta sarà scoperta la cattedrale crollerà al suolo). Ma le cripte sono legate ad un altro elemento molto misterioso: le "Vergini Nere", statue o bassorilievi, che raffigurano appunto la vergine Maria, con la particolarità della carnagione scura.

 

Francia Parigi

 

 

Notre Dame

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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