"I miei giorni son fette di melone profumato di vita grazie a te..."
- Nazim Hikmet-
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita - come tutti facciamo - per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d'avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo - quando ci piacerà - nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.
Richard Bach, Nessun luogo è lontano
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Post n°300 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da francymiaoo
"Vorrei sapere perché mi ha baciato. Non lo so, mormorò… Voleva una risposta, al limite un rifiuto, ma certo non quel nulla. Non può cavarsela così, senza una spiegazione. Ma non c’era niente da dire. Quel bacio era come l’arte moderna." ...io le so fare, le didascalie...è il mio lavoro...me l'hanno insegnato a scuola...so fare dida per foto, quadri, oggetti strani, insoliti, banali e ovvi, per quadri, disegni, incisioni, mosaici, lastre fotografiche, dipinti su tela - tavola - rame e chi più ne ha più ne metta, so fare dida per trame e orditi, edifici, architetture...ma in effetti non mi hanno insegnato a fare le dida degli uomini...quelle si imparano, come le altre, certo, in parte sul campo, e in parte sono innate... ...e quante volte non c'è stato nulla da dire...e quante volte non ci sono state spiegazioni...quante volte mi sono sgolata fino a perdere la voce per spiegarmi, per spiegarti...e quante volte, ancora e ancora, l'ho fatto anche dopo...e quante volte non c'era nulla da dire, o non c'èra più nulla da dire...e io a volte non l'ho capito, e a volte non lo capisco nemmeno ora, io che ho sempre bisogno di parlare, e parlare, e parlare...so anche stare in silenzio...e spesso, sempre più spesso, perdo le parole...ho perso le parole... ...e il mio bacio di arte moderna penso sia quello davanti alla casa del quattrocento, con me che non capivo...o non volevo capire...e il freddo gelido di una sera di dicembre...se ci avessero fatto una foto, sarebbe la mia preferita... |
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Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro. Dentro.
Alessandro Baricco
Il problema non è quanto aspetti. Ma chi aspetti.
Fabio Volo