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« La viola nel giardino del Re | Titolo » |
Caro Dottore
L'insensibilità è una malattia? Un virus aerobico? Se la risposta è affermativa devo seriamente preoccuparmi e prendere seri provvedimenti, perché ho ragionevoli argomenti per sostenere di aver contratto il virus! È già da qualche tempo che ho delle nauseanti difficoltà a relazionarmi con il prossimo, non riesco più a farmi coinvolgere da come girano le cose, e soprattutto da tutti questi psicodrammi collettivi, ce l'ho messa tutta, impegnandomi al massimo, ma senza raggiungere nessun risultato. E qui casca l'asino.. perchè se si trattava di mancanza di applicazione, di scarso impegno, già poteva suonare positivo, invece si tratta di causa interna irresistibile, ci vuole un farmaco?
Non compro più giornali e guardo poca TV (se lo faccio sono solo telefilm) Il miserabile show del dolore ha invaso qualsiasi mezzo di comunicazione, giriamo tra foto strazianti e video di "morti in diretta" che possono bastare a ripugnarmi, entriamo nelle case dove si sono consumate tragedie familiari terrificanti, di madri che uccidono i propri figli, di figli che uccidono i propri genitori, di violenza su donne e uomini, di terrorismo e distruzioni, e lo spettatore davanti a tutto questo cosa prova? Sdegno o istigazione? Sinceramente non lo so, anche se una mezza idea ce l'ho.
Però la mia insensibilità non c'entra con quelle povere vittime, specialmente se a morire è un bambino per mano di una madre, la morte di un'innocente strazia l'anima e la coscienza di tutti, e ci impoverisce nel pensare che l'essere umano possa arrivare a tanto. Parlarne per esprimere la propria opinione (con rispetto), lo ritenevo fino a poco tempo fa, un atto di partecipazione al dolore. Adesso mi sono ammalata, come ho gia scritto penso di aver contratto quello strano virus che si chiama insensibilità, indifferenza. Ero d'accordo con la libertà di espressione, adesso non lo sono più! Lei invece caro dottore, può lasciarmi un briciolo di speranza di poter guarire? |
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