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Cose di creta - by PIOL
"I 4 elementi"
Terra, Fuoco, Aria, Acqua
www.cosacucino.it
OGGI CUCINI TU!!!
Un mito splendente
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali
Fabrizio de Andrè
MUSEO LUZZATI
Post n°25 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da sundezena
Oltre la tenda il mare d’estate Per colpa di questo quadro sono più di venti giorni che non scrivo sul mio blog. Mi sono fatto prendere, anzi direi assorbire totalmente, dalla pittura e dalla frenesia di completare questa idea che da tempo scorazzava nella mia testa. Per realizzare il quadro ho impiegato della schiuma espansa della quale non conoscevo le qualità d’uso per cui ho dovuto fare delle sperimentazioni che mi hanno sottratto parecchio tempo. Devo dire che nel complesso mi sono molto divertito e poi altre idee sono apparse all’orizzonte vista la duttilità del prodotto che permette di realizzare quella terza dimensione che con la sola pittura non si ottiene.
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Post n°24 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da sundezena
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Post n°23 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da sundezena
Addio! Emanuele Luzzati Addio allo scenografo Emanuele Luzzati da "la Repubblica" del 26/01/2007 GENOVA - E' morto questa sera a Genova Emanuele Luzzati, 85 anni, scenografo teatrale e disegnatore, uno degli artisti più ammirati in Italia. L'artista è morto a casa sua, colpito da un malore improvviso. Emanuele Luzzati avrebbe dovuto ricevere domani il Grifo d'oro, il massimo riconoscimento del comune di Genova che il sindaco Giuseppe Pericu aveva deciso di assegnargli in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria.
A Lui, per il Suo immenso patrimonio di fantasia, spesso mi sono rivolto e continuerò ad attingere finchè avrò vita, per dare corpo e colore alle mie, pur modeste, opere. |
Post n°22 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da sundezena
Da una risposta del dottor Corrado Augias del 14/02/2006 ad una lettera relativa ai problemi dell'amore tra i non "più giovani". Scriveva Augias:...lì ho trovato alcune righe dedicate all'amore tra anziani. Le trascrivo volentieri. L'argomento è difficile, per alcuni tabù. Auster lo sa trattare, mi sembra con commovente tenerezza. Giudicate voi stessi: "Il sesso tra persone non più giovani comporterà anche i suoi momenti di imbarazzo e le sue comiche longueurs, ma ha in se una tenerezza che spesso manca ai giovani. I seni possono afflosciarsi e il cazzo essere languido, ma la tua pelle è sempre la tua pelle, e quando una persona che ti piace si allunga per toccarti, o ti stringe fra le braccia, o ti bacia sulla bocca, puoi sdilinquirti ancora esattamente come ti succedeva quando credevi che saresti vissuto per sempre". "Joyce e io non eravamo ancora al dicembre della vita ma senza dubbio maggio era decisamente alle nostre spalle......" Quelle parole di Augias e Auster si sono subito trasformate in una immagine che ha preso consistenza, dopo diverse notti, nella mia testa fino a quando non mi sono deciso a fissarla sulla tela. Spero di aver trasferito, tra le mille pennellate, anche lo spirito e l'entusiasmo dovuto in quanto ogni età andrebbe vissuta intessamente con l'accettazione del tempo che, passando, ci ha cambiati. |
Post n°20 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da sundezena
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Post n°19 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da sundezena
Fabrizio de Andre’- un mito ispiratore Per uno della mia generazione, genovese fino al midollo, ascoltare per anni e anni Fabrizio de Andrè e le sue canzoni è stato come sfogliare dei libri di formazione nei quali si narra di momenti veri che ti maturano e nei quali ognuno ci si può identificare. Fabrizio con le sue canzoni/poesie ha raggiunto quello che all’uomo comune non è concesso di raggiungere: l’immortalità Da giovane, del primo album conoscevo a memoria praticamente tutti i brani, dei quali ero innamorato perso, ma quello che ancora oggi mi porto dentro e ha condizionato gran parte della mia pittura, è il famoso “via del Campo”. Io, fanciullo, ho visto e vissuto quelle atmosfere così sapientemente descritte da Fabrizio: i muri scrostati le pietre di strada consunte, unte, l’odore del basilico, dei letti disfatti dopo ore d’amore, le “bagasce”, l’edicole sacre, il grido du besagnin e il richiamo dei venditori di contrabbando: ”sigarette..sigarette, accendinii…”. Una “Zena” da lui cantata, anche in dialetto, in modo magistrale che vive ancora oggi grazie alle sue canzoni/poesie e anche se il tempo si è rosicchiato una parte di quel vissuto, quella “Zena”, grazie a lui, vivrà in eterno. Io, molto modestamente, ho cercato di dare forma e colore ad una scena, da me vissuta in giovinezza e che mi aveva particolarmente colpito, agitato o forse spaventato e che rivedo ogni volta che ascolto “via del Campo”, cercando di descriverla, per quanto mi è possibile, con le atmosfere forti, aspre ma dolci e tenere, della “mé vegia Zena”, da lui cantate. |
Post n°18 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da sundezena
Anche questo Natale 2006 è archiviato. Come sempre, ma solamente per pochi giorni, ci sentiamo tutti più buoni, grazie alla festa del Natale e più disponibili ad accantonare tutti quei problemi che giornalmente ci assillano. Oggi però, passata la festa, è tutto tornato nella normalità e quindi possiamo abbandonare l'abito del buonismo e rientrare nella nostra solita corazza di protezzione dal vivere comune, dalle gratuite cattiverie della gente e dall'invidia che tangibilmente si libra nell'aria. Ora non ci restano che poche giornate per salutare anche l'Anno Vecchio che ci lascia definitivamente e per sempre ma lasciandoci una speranza, anche se debole, che il Nuovo sia migliore. |
Post n°17 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da sundezena
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Post n°14 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da sundezena
L’OMINO DI CERAMICA Alle soglie del terzo millennio, con una esperienza artistica da autodidatta, ed appassionato d’arte contemporanea, giungo a concretizzare una lunga e profonda riflessione intima sul mio mondo interiore. Nell’elaborazione del mio percorso sono stimolato dalle conoscenze con artisti campani, dalla frequentazione di mostre ed eventi artistici, dalle molteplici letture di carattere filosofico, narrativo e scientifico ma soprattutto dalle personali esperienze di vita. Non ho mai fatto studi sulle tecniche artistiche, anzi, ho voluto sperimentare in solitudine e in prima persona per rinnovarmi sempre e per non essere inevitabilmente influenzato e perdere la mia originalità. Pertanto non sono un pittore, né uno scultore, né un poeta, ma semplicemente un “artista” che, pur toccando aspetti appartenenti alle diverse forme artistiche, ricerco continuamente un linguaggio artistico personale avendo a disposizione come unico materiale quello da me ritenuto il più malleabile di tutti: “la fantasia”. Il mio prorompente bisogno espressivo si concretizza nella realizzazione di opere che definisco appunto “opere confessionali”. Nello spazio di una superfice assemblata con materiali vari e delimitata da assi in legno, quale una cornice, prendono forma un pensiero, una riflessione sul mondo, sulla vita, sull’arte, poeticamente interpretate dalla presenza costante dell’omino di ceramica. Si legge in quel manufatto ceramico il mio “alter ego” perché esso incarna il suo senso di precarietà, il suo sentirsi diverso, estraneo al quadro ed esterno rispetto al conformismo e al degrado materiale e spirituale del mondo contemporaneo. Nel panorama artistico attuale, caratterizzato troppo spesso da provocazioni gratuite, futilità e volgarità, attraverso un piccolo manufatto, lo stilema dell’omino di ceramica e forse, domani in un prossimo progetto che ho in mente da tempo, anche un omino in cartapesta, inserito nelle mie opere, riuscirò a concretizzare e materializzare un mondo sicuramente interiore ma certamente ricco di esperienze vissute e pieno di dolcissima poesia. O.Z. |
Post n°13 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da sundezena
GALLERIA E PENSIERI "Il palloncino rosso" Tu, io e il bacio |
Post n°12 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da sundezena
Galleria di Dipinti e Pensieri "ci vediamo al Francy'sBar" Questa opera prende vita grazie a mia figlia che mi ha ispirato con la sua nuova attività. Il personaggio è realizzato come scolpito nei blocchi di ghiaccio, che è uno degli elementi primari del bar assieme alle mille atmosfere fumose, le luci soffuse e le molteplici bottiglie dai contenuti colorati e misteriosi. CI VEDIAMO AL FRANCY’S-BAR Le atmosfere, i colori, le luci al neon, il fumo, le bottiglie su bottiglie e Francy fusa come ghiaccio nel suo mondo/bar. "a mia figlia Francesca" Olio su tela 50x70 |
Post n°11 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da sundezena
a mé vegia "Zena" Sono genovese e la mia pittura assume spesso quei toni forti e asciutti derivanti dal carattere un po salmastro e scontroso di noi liguri. L' attaccamento alla nostra terra e alle nostre origini è così forte da far stare male chi è costretto a vivere lontano anche se per una scelta ponderata, come nel mio caso. Il così detto "magun" rappresenta lo stato nostalgico del genovese, ho cercato spesso di rappresentarlo nei miei quadri con la mia pittura accesa e definita conoscendo però la difficoltà di rappresentare visivamente quello stato d'animo. Ho deciso così di utilizzare come colore guida del dipinto quello dell'ardesia, tipica pietra ligure con la quale nei tempi passati si ornava tutto dai pavimenti ai tetti. Creando una lavagna come sfondo ho inciso, su di essa, scene indelebili della mia "Zena" che mi accompagnano attraverso il tempo colmando i vuoti dei decenni. "scorci de Zena" |
Post n°10 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da sundezena
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Post n°9 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da sundezena
PAzzO d’ ArTE In questo periodo ho inserito nei miei quadri ad olio anche degli inserti di ceramica e d'altra natura, nel tentativo di acquistare una "terza dimensione" e per dare più corpo e movimento alla bianca tela. La ceramica è la mia seconda passione che condivido parzialmente con mia moglie (il mondo di Piol) che si dedica ad un genere nel quale non trovo stimoli interessanti perchè ripetitivo e che io definisco ironicamente "lavoro da carcerati" . Ho bisogno di spingermi sempre alla ricerca di nuove imprese nelle quali cimentarmi e confrontarmi, così da una nuova idea ne scaturiscono altre cento da percorrere ma il tempo per realizzarle tutte resta sempre lo stesso anzi, purtroppo, ogni giorno sempre di meno.... Poi mi sono messo in testa di scrivere anche un libro narrativo/fotografico dedicato alla mia pittura cercando di analizzare quale influsso hanno avuto gli episodi della mia vita su di essa ripercorrendo la storia delle tele più significative. A pensare che la mia vita fino a trediciannni fa era solo Ingegneria e metropolitane leggere e la pittura... un hobby, serio, ma buona solo per scaricare lo stress del lavoro. Oggi, la pittura, mi prende più ore e impegno di un normale lavoro ma sono felice anzi: "pAzzO D'ArTE" |
Post n°8 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da sundezena
E' domenica e mancono solo quindici giorni a Natale e io, dipingendo l'ennesimo quadro, con la sola compagnia delle canzoni/poesie di deAndrè ho sentito la necessità di dedicarmi al "blog" per inviare un messaggio d'invito agli amici della comunità a intervenire criticamente e liberamente sul mio modo di fare pittura. Ho la necessità di confrontarmi per trarne nuovi stimoli creativi e per non inserirmi in un giro eternamente vizioso e noioso quale -"io e la pittura la pittura ed io"- Quando ho deciso di scrivere e pubblicarmi ho avuto subito un notevole successo di visite, nelle prime ore e devo dire anche di commenti positivi e divertenti da amici pronti e stimolati dalla curiosità e della novità, ora quel flusso di commenti, si è interrotto mentre le visite continuano. Forse i miei tag o il mio profilo non sono ritenuti d'interesse ma solo di curiosità, della qual cosa ne faccio a meno. |
Post n°7 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da sundezena
Perchè la mia "Arte" in un Blog
Molte sono le ore che dedico alla creazione delle mie opere, ora dipingendo e ora modellando dei piccoli alter-ego in creta che entreranno, appena cotti, nei miei quadri tra le mille pennellate di colore andando a completare l'opera che acquisirà così una terza dimensione. Ogni opera completata diventa, come per diritto, una parte di me, inscindibile e questo mi crea un problema non risolvibile: quello di non vendere le mie opere. Solo pensare di privarmene mi fa stare male ma nello stesso tempo ho la necessità di esporre per mostrare i miei lavori al fine d' essere criticato, per ciò che realizzo, sia nel bene che nel male. Forse c'è un fondo di verità quando dicono che gli artisti sono un pò pazzi. Mi domando spesso se anche altri artisti provano gli stessi tormenti e se si come risolvono il problema sapendo che " l'Arte nasce libera per poi essere liberamente goduta da tutti". |
Post n°4 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da sundezena
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Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 16:08
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 22:18
Inviato da: Anonimo
il 25/11/2007 alle 19:20
Inviato da: Anonimo
il 30/09/2007 alle 18:09
Inviato da: TheCatsWillKnow
il 03/03/2007 alle 11:17