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L'amore di Dio

Ricorda che per quanto tu possa avere commesso i più gravi peccati, Gesù è sempre pronto a perdonarti. Non esiste peccato che Dio non perdoni. Coraggio! Gli occhi di Dio, sono sempre fissi su di te, perchè ti ama. Vivi nella gioia, poichè Dio veglia su di te.

 

 

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NOI E DIO

Post n°98 pubblicato il 27 Aprile 2012 da teologo76

                     

 

Sant'Agostino nel suo libro intitolato " Le confessioni" al capitolo V, scrive:<< Che cosa sei, Tu, per me? Usami pietà, fà che io parli. E che cosa sono io per Te, perchè tu voglia essere amato da me e ti sdegni meco se non lo faccio,e mi minacci grandi calamità? Forse che il non amarti è piccola calamità? >>. 
Questa considerazione ci mette in luce una verità comune ad ogni uomo, ossia l'unicità dell'uomo di fronte a Dio. Agostino non fa altro che chiedersi, con commozione, che cosa sia lui per Dio, per quale motivo Dio si dia tanto da fare per amarlo. Non solo si chiede fino a che punto la sua vita sia così preziosa agli occhi di Dio, ebbene la risposta la trova nella sua conversione, ovvero nella persona di Cristo. Egli, nella sua incarnazione, passione, morte e resurrezione comprende che Dio lo vuole salvo e con Lui in cielo. Se ci pensate bene, queste sue considerazioni se le pongono anche gli innamorati, in quanto ognuno pensa e si chiede che cos'ha di così speciale per piacere. Dio è il nostro innamorato e ci ama di un amore esclusivo e speciale e come tale si dona tutto senza nulla per sè, perchè nella sua offerta noi possiamo ricevere tutto, cioè il suo amore misericordioso che è vita e gioia di ogni uomo e donna. L'uomo è fatto per amare ed essere amato e Dio ci ha fatto per Lui e capaci di Lui. Come il santo vescovo Agostino, riflettiamo su che cosa siamo noi per Dio e cerchiamo ci capire quanto facciamo per ricambiare questo suo infinito amore.

 
 
 
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Una candela per le anime del purgatorio. Le anime del purgatorio, traggono molto sollievo dall'ardere di una candela benedetta, in quanto costituisce per loro una sorte di luce in mezzo alle tenebre in cui si trovano, prima di andare in cielo ove vi è luce che è Dio stesso.

 

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