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TESTIMONIANZA : MARIA MONTI - SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA – 69 ANNI – REGGIO EMILIA (IT)

Post n°5 pubblicato il 05 Maggio 2010 da mazzoleni54
 

MARIA MONTI - SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA – 69 ANNI – REGGIO EMILIA (IT)

Salve,
a mia madre dopo mille vicissitudini e controlli è stata diagnosticata la malattia più terribile: la Sclerosi Laterale Amiotrofica. 
Non avendo altre alternative decidiamo di comune accordo con con mio papà e mia sorella di tentare la strada delle staminali, valutando anche il problema non trascurabile di un viaggio lungo fino alla Thailandia . 

Arrivati, i primi di maggio 2009, ci siamo trovati un po' a disagio per la lingua, ma avevamo a che fare con il personale veramente stupendo dell’ospedale e questo non è stato un problema. 
Inoltre quello che ci ha veramente colpiti è stata la struttura: pulitissima e accogliente. 

Già il primo giorno le hanno fatto tutti gli esami ed il primo trattamento di staminali in endovena è stato fatto dopo quattro giorni, con nessun effetto collaterale, tranne un leggero di mal di testa. 

Tutti i giorni i pazienti vengono sottoposti a sedute di fisioterapia e agopuntura effettuati da personale molto meticoloso e professionale (questo detto da me e da altri pazienti con i quali abbiamo fatto amicizia), oltre che a farmaci a me sconosciuti. Tre visite giornaliere da parte dei medici.

Nessun miglioramento nella prima settimana, ma non pretendevo di vederne subito. Ero già soddisfatto di non aver visto peggioramenti, cosa che prima avveniva quasi giornalmente. La settimana seguente viene fatta la prima iniezione spinale, ben più complessa della precedente, non tanto per l’iniezione nel midollo con piccolo prelievo di esso (che detto da mia madre era indolore), ma per il fatto che poi ha dovuto rimanere immobile nelle sei ore successive . 

Nel corso della mattinata seguente un po' di mal di testa e poche linee di febbre, gli unici inconvenienti assieme ad un sintomo di stanchezza eccessiva, ma ho notato che era una cosa comune a quasi tutti gli altri 10 pazienti italiani che hanno fatto la spinale assieme a mia madre.

Nei giorni seguenti non so come sia stato possibile, ma pazienti affetti da Sclerosi Multipla e SLA, incapaci ormai di camminare, muovono nel reparto di fisioterapia i primi piccoli passi. Vedo mia mamma più sicura nel camminare e il braccio sinistro, che con la malattia aveva perso forza, lo muove con disinvoltura. Con quello destro più compromesso fatica di più, ma riesce a tenere la forchetta, cosa che prima era impensabile. 

Nel letto si muove con più facilità rispetto a prima. 

Dopo aver effettuato la terza spinale la vedo bene tenendo conto come stava prima e che, a detta dei medici thailandesi, i risultati più importanti si sarebbero visti dopo due/tre mesi, sebbene anche loro fin dall’inizio mi avessero avvertito che nella SLA non si guarisce, ma che c’è comunque una buona possibilità di rallentare la progressione della malattia. 

Nei giorni seguenti vengono effettuate le rimanenti due iniezioni prima del ritorno in Italia, ma già prima di partire si notano dei miglioramenti significativi.

Partiamo per il rientro e non nego da parte mia e di mia madre la tristezza nel lasciare persone stupende. 

Arrivati a casa si continua la fisioterapia e devo ammettere che mamma sta molto meglio, cammina senza stampelle, riesce salire le scale, usare le posate con entrambe le mani e altri movimenti che prima del trattamento non riusciva più fare. 

Comunque vada la terapia e quanto possono durare gli effetti non saremo mai pentiti di averci provato. 

Vorrei fare un ringraziamento a tutti coloro che lavorano in questo ospedale per la loro gentilezza e cordialità e ringrazio la Beike per aver dato una speranza a tutti i malati con questa patologia.

Daniele Turci

Per contatti con Daniele:
asturci@libero.it

 
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