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Post n°25 pubblicato il 11 Luglio 2011 da danbart
 
Foto di danbart

Lavoro la pelle da tanti anni e da un pò di tempo ,per chi vuole, faccio questo tipo di sandalo su misura.

 
 
 

SU LACELLULA.NET si parla di medicina alternativa

Post n°24 pubblicato il 19 Aprile 2011 da danbart
 

Per chi vuole si può partecipare a una discussione su un sito siciliano aperto a confronti con biologi dove ho scritto:   "Hai fatto bene a fare un blog per quello che tanti continuano col "meglio aver paura che toccarne"(come si dice qua)e al primo raffreddore, Bactrim...Il discorso sugli allergeni in pratica tenderebbe a non spaventarsi per esempio con le macchie sulla pelle chi va nei boschi, a causa di quello che noi chiamiamo selvaggiume, un fenomeno al quale poi si tende ad abituarci, ma che caccia molti cittadini dalla rusticità. Forse è anche meglio sennò i terreni "folk" verrebbero invasi da una massa sempre più assetata di pik-nik, ma poco propensa a dare aiuti nella gestione della terra. L'uomo tende ,come un pò tutte le specie viventi, a specializzarsi ed aver dei picchi evolutivi(apparenti) per poi decimarsi e tornare obbligatoriamente a piccoli nuclei. Sapevo delle formiche che in studi dove venivano sovralimentate, si trovavano poi quasi ad estinguersi come se la fatica fosse per loro necessaria. Purtroppo questo esempio non verrà mai capito dalla massa e ci si trova a regolare a piacimento la soglia di rischio per costruir centrali nucleari, sperando in un futuro facile( in questo credo responsabili i matematici che giudicano il termine"sufficenza", vedi legge dei grandi numeri, per dare una spiegazione all'infinitohttp://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CBcQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.lacellula.net%2F&ei=hdutTd7-F8fEswb7x-XXDA&usg=AFQjCNE9R1p30csK6Obp8GZmp1gsglewBA&sig2=qlR4nYD6Z5S3mva9c-S74A

 
 
 
 
 

UN MIO OMAGGIO AGLI AREA

Post n°21 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da danbart
Foto di danbart

http://www.youtube.com/watch?v=8X4_dfQy9Xk&feature=player_detailpage#t=5s

Una prova su youtube un pò abbricciata ,poi ci manca la voce

 
 
 

Lev Tolstoj

Post n°20 pubblicato il 17 Novembre 2010 da danbart
 

Curioso personaggio che non conoscevo tanto, Tolstoj 100 anni fa è morto. Dopo averne sentito parlare stasera in una scuola di Pisa ( riuscita a sopravvivere come scuola serale) da degli studiosi , incuriosisce saperne di più. Lo consiglio a chi ama pace, Gandi, religione, istinto e logica.

 
 
 

CAPIRSI

Post n°19 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da danbart
 

Lo spirito d'adattamento è tra le cose che nel progredire ,spesso, si dimentica.

Conoscere a senso la tolleranza di poter sbagliare cio che capiamo, può rendere metodici e categorici oltremisura, portandoci a una insindacabile posizione di autostima poco suscettibile di modifiche future.

L'abitudine diventa un vincolo che a volte scalza l'attaccamento alla propria costituzione ossea, unico riferimento per muscoli e tendini, sbilanciando quello che era per il corpo intero, un equilibrio nativo.

Quindi prima di capirsi, parliamone con qualcuno.

 
 
 

Collaborare con la propria assenza

Post n°18 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da danbart
 

Facendo qualcosa, nel proseguimento del suo impatto, può capitare che certe modifiche si rendono utili a situazioni poco prevedibili. Solo in una successiva analisi potremmo realizzare ciò che accade, in base all'interazione che il lavoro ha col territorio. Essendoci zone dove due o più strutturazioni si muovono con velocità diverse, può esser ritardato il franare di certe o il mantenersi di altre , affinchè il fare di piante e animali improntate a compattare o smuovere terreno,collabori col nostro, accelerando il processo di consolidamento dei rivoli meteorici, che se lasciati fare, spesso danno zone di difficile vivibilità. Infatti i lenti smottamenti tipici di certe parti del terreno, irrorati dall'occasionale formazione data da quel che accade spesso appunto solo modificato da tutte le altre specie viventi escluso la nostra, che si trova, con la continua costante di un cospicuo appagamento (grandi progetti, perchè"per i piccoli non ci sono fondi"),si vedono coperti di rovi o altre piante dalle radici avventizie, scavati da cinghiali, quando una semplice palizzata o una fila di pietre, sarebbe sufficente a regolare lo sviluppo pseudo"anarchico" di quello che chiamiamo infestazione vegetale o esubero biotico. Per questo risulta un pò stupida l'assenza di logica che porta a interventi( decespugliatori, cementificazioni) a casaccio, un pò come l'affanno che ha un governo generalmente nell'affrontare l'abbandono delle campagne 

 
 
 

SPARTIACQUE

Post n°17 pubblicato il 19 Settembre 2010 da danbart
 
Foto di danbart

Cos'è che costituisce il territorio è si legato alla sua forma passata ma si orienta successivamente grazie al movimento dell'umidita, dalla cima delle montagne fino al livello del mare, viceversa e in modoradiale: interagire con la perseveranza degli agenti meteorici e il geomorfismo non è spesso supportato da buone logiche appropriate alle vicissitudini legate allo sviluppo naturale del terreno.                                                                                            Ogni oggetto nel suo continuo movimento fa opposizione a quel che più di lui si muove, formando nell'insieme il territorio, solo a grandi linee dettato dal suo vecchio stato.            Dato che ogni modifica improvvisa nutre possibili trasformazioni non necessariamente ben visibili, potremmo pensare ad interventi ispirati alla formazione della parte più viva della natura (animale e vegetale) per gestire ad esempio un anfratto scavato dalle acque simulando dei tendini che rendono più tenace il lavoro delle ossa, cioè costruendo dighe in grado di mantenere un'umidità costante alle "nervature"decise  nel tempo da morforfismo e soggetti di una zona, generalmente tendenti a separarsi e dare zone sterili o vitali.

 

 
 
 
 
 

AFFIORAMENTO METAMORFICO PROVOCATO

Post n°14 pubblicato il 09 Settembre 2010 da danbart
 

Forse anche perchè si tende ad un prodotto immediato, non è(credo) mai
stato mirato lo scopo che questo studio vuole approfondire. Ovunque
c'è un apporto/prelievo di materia col sottosuolo e l'atmosfera, ma
chiunque ha la possibilità di convivere con terreni antropizzati e
gestiti da dinamiche interagenti con falde, vene minerali e venti
sufficentemente stabili, può prospettarsi e magari usufruire (nella
giusta misura) di qualcosa più o meno prodotto grazie a questo. Tale
particolarità si nota con la formazione di boschi, funghi,
nidificazioni, ma anche trasudazioni minerali (Carbone, Caolino,
Argilla) che hanno una carica vitale esclusivamente utile al
mantenimento del suo stesso ecosistema quindi usufruibile solo nella
misura che non reca danno al proprio stato. Un tempo anche l'uomo
inseriva in zone adatte, materiali in grado di produrre un lavoro che
utilizzava queste proprietà, forse per la difficoltà di scavare pozzi
o reperire semi o spore, posizionando in posti freschi (poi coperti di
rifiuti) vetri allo scopo di mantenere quel dato ambiente per
sviluppare ciò che solo la terra era in grado di fare.
 Questo perchè ci si era accorti che la presenza di qualcosa
(indecopomponibile) acquista, grazie alla sua presenza nel tempo, un
valore per chi abita quel posto...in grado di modificare la
"trasudazione" di elementi difficilmente ingannabili da lavorazioni
manuali, le quali apportano lesioni al sistema lamellare tipico della
composizione terrestre. Un buon esempio si vede imprimendo una leggera
pressione( che può essere appunto anche prolungata ) ad un pò di
farina lievitata, che non cambierà la sua formazione, mentre basta un
piccolo taglio per far scendere in modo considerevole tutto
l'operato: la terra quindi se ha il suo tempo, mantiene certe
caratteristiche utili ad una sua crescita capace di dare appunto
affioramenti lenti minerali, ma anche sollecitazione alle falde per
non diventare quello che la scienza suo malgrado classista ha chiamato
fossili e intercedere con la granulometria, unico residuato di questa
tendenza, propria dei corsi d'acqua, la quale a causa di questa
mancanza del nostro credo ,si trova slegata dal contesto territoriale
fatto di pozzi, muri e interventi vari solo a piacimento dei nostri
costumi meno lungimiranti. Questi in Palestina e in altri paesi in
grado di captare queste sorgive stanno dando non pochi problemi
facendo contrapporre chi sull'immediato vorrebbe scavare pozzi (sempre
più profondi) per dare acqua e chi la vorrebbe aspettare dall'
assorbimento di opere antiche molto laboriose nel mantenimento ma in
grado di non denutrire l'habitat nel suo complesso mantenersi in vita.
Sta alla scienza unitamente a politici e garanti della legalità( non
armati ) far capire alla massa ( pericolosa per es. in Francia con
l'abbaglio di bollette gratis ha fatto legalizzare il nucleare...) la
strada meno disastrosa non solo per noi ma per tutti gli elementi che
permettono di pensarci vivi.
 

 
 
 
 
 

IL VALORE DEL CONTRARIO

Post n°12 pubblicato il 26 Agosto 2010 da danbart
 

Se'ntendo parlar di qualcosa, quel che vien richiesto spesso è una posizione che definisca lo stato di un oggetto o di un atto, slegato da ciò che ne è il contorno, come quando la scienza eccede nell'isolare un elemento pensando di capirlo o un medico cerca il malore di qualcuno senza chiedere le sue abitudini.

Ad esempio eterne diatribe come l'utilità della guerra, dei partiti, della caccia, delle fonti di energia, della religione non trovano poso se non arroccandosi su scelte prodotte da visioni di mondi ideali dove: nessuna persona lede l'altro, la possibilità di governare non può cambiare radicalmente le abitudini, gli animali non hanno bisogno di nessun ciclo biologico, i sottoprodotti della produzione di energia non recano danno, lo sviluppo della perfezione morale non definisce e quindi promuove l'animo ribelle. Ci vuole calma e sangue freddo per gestirci in futuro senza prevaricare il valore dell'armonia della terra che solo di rado si fa sentire passando dall'apparente stasi, a noi utile per compiere scelte sbagliate, a un'evidente azione giustamente sproporzionata agli occhi di preti castigatori, ingegneri speculatori, cacciatori e ambientalisti troppo teorici, politici irruenti e travisatori, eserciti con solo armi.

 Eppure i cartoni animati ce l'hanno insegnato che per andare più forte avanti si deve a volte prendere la rincorsa...   

 
 
 

PER RISPIARMARE SU UNA VALVOLA...UN DISASTRO ECOLOGICO!

Post n°11 pubblicato il 03 Maggio 2010 da danbart
 

In via teorica è andata bene cosi', ma questo solo per ben definire il confine tra pratica e teoria. Tra qualche giorno le migrazioni di diverse specie acquatiche e non, avranno a che fare con il "voluto"disastro della piattaforma petrolifera B.P....Oggi leggevo il Venerdi di Repubblica(che oltretutto è un buon giornale), quando ho notato,come quasi tutte le settimane,2 pagine di pubblicità di auto "belle grosse"a derivati del petrolio, senza minimamente pensare al vero derivato di questo"vizio" della società, portata a non credere indispensabile la fine dell'oppressione sulla natura. Vedo meno Ecocidio nel comportamento sovversivo di chi è tenuto fuori dalla politica ufficiale (anarchici, talebani, religiosi vari) che non chi si firma partito solo per conquistare una posizione di comando cosi' da filtrare a pro proprio il traffico ritenuto indispensabile di sacra vitalità del pianeta ,cosa che dice anche E.Scalfari è di primaria importanza visto che è l'unica che abbiamo. Avremmo già la possibilità di sostituire con le rinnovabili la dipendenza dall'energia fossile, ma si preferisce sgassare ancora...

 
 
 

PENSARE PER LA TERRA

Post n°10 pubblicato il 09 Aprile 2010 da danbart

E' scontato che le forze innate del Mondo ci scappino di mano e rischino di diventare, almeno per noi, pericolose. Non si è riusciti un granchè a capire come, nell'insieme, i tre regni interagiscono e cosa valgono per loro i mutamenti fatti dall'uomo, dal più piccolo rivolo alle enormi opere idrauliche, nucleari e di estrazione mineraria.         Ogni elemento quando è statico, dà estremo valore a fattori come l'esposizione, la perseveranza delle sollecitazioni, la sinergia con l'ambiente, mentre spesso si tiene conto del nostro punto di vista, ci si dimentica di continuare l'intervento e si vede slegato dl resto del sistema. Proviamo a pensare come mi disse un vecchio "da sotto la terra" perchè è da li' che si forma tutto, poi all' esterno non ci siamo solo noi e il sole e l'ambiente sono spesso dimenticati. Continua...

 
 
 
 
 

brav'Eno cambia poco ma trasporta

Post n°7 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da danbart

 

Non sono mai riuscito a suonarla e cantarla insieme, porta fuori! Geniale

 
 
 

Ho da poco perso la speranza nell'energia dall'idrogeno

Post n°6 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da danbart
 

In questo sito e in altri simili si pubblicizza la ricerca di batterie di carta a base di salehttp://dx.doi.org/10.1021/nl901852h per ora utilizzate solo in svizzera e non di certo costose come i materiali che costituiscono contenitori per Idrogeno(la ACTA delle mie parti mi interessava particolarmente), pannelli, biomasse e generatori eolici, per fare energia in piccolo.

 
 
 

La rugiada orienta la terra

Post n°5 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da danbart
 

E' utile considerare il continuo rimpinguimento del suolo da parte delle rugiade oltre che delle piogge, perchè lo sviluppo di infestanti, come Acacia, Rovo, Caprifoglio, si orienta con queste.      Quindi anche se sembra inutile la gestione di scorrimenti all'apparenza quasi sempre senz'acqua e non in continua pendenza, questa continuazione delle strutture passate viene capita da radici altrimenti ingestibili.        Le rugiade e i relativamente piccoli interventi umani e non, in confronto con la costanza e l'irruenza delle falde, alimentano e costituiscono lo sviluppo delle radici più superficiali, unico sostentamento per la parte più esposta delle piante che anche se enormi, utilizzano queste piccolezze come indicatore per avviare o ritardare il loro sviluppo , decidendo quantoe se infestare con stoloni invadenti o restare vicine alla madre (magari indebolendola) per fruttificare con più o meno energia.

 
 
 

Per utilizzare le acque si può fare anche cosi'

Post n°4 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da danbart

Da un sito(Edilbuild),un pò consigliato da un matematico che ha letto della mia ricerca di alternative nel capire l'ambiente o trovato questo: "Elettrosmosi passiva: I metodi di cui si è parlato sino ad ora comportano, al fine di attivare il trasferimento dell’acqua da un elemento all’altro, il passaggio di corrente elettrica. Si tratta dell’elettrosmosi attiva. Esistono, tuttavia, in commercio brevetti e sistemi più semplici con i quali, senza il passaggio di alcun tipo di tensione, si vuole attivare il richiamo dell’acqua capillare dal muro umido al terreno, facendole rifare, in discesa, il percorso già effettuato in salita per forza di capillarità. Questo secondo tipo di procedimento è noto con il nome di “elettrosmosi passiva” o di “elettrosmosi a corto circuito”. Anche in questo caso si vuole sfruttare la differenza di potenziale tra muratura e terreno. Non esistono però, al proposito, risultati scientifici certi sulla reale efficacia del sistema. Non solo risanamento: Il fenomeno elettrosmotico può essere con successo applicato anche in situazioni diverse rispetto a quella del risanamento di murature umide. Ottimi risultati, infatti, sono stati raggiunti, ad esempio, nel caso di consolidamento provvisorio di scarpate argillose durante i lavori di rivestimento murario. In queste circostanze il consolidamento è stato raggiunto previo l’infissione verticale di tubi di ferro con la parete crivellata, alternativamente connessi con polo positivo gli uni e con quello negativo gli altri di una adeguata sorgente di corrente continua. In questo modo l’acqua che impregna l’argilla e la fa smottare, si trasferisce gradatamente per elettrosmosi dai tubi di ferro positivi ai negativi, all’interno dei quali viene poi estratta tramite una pompa centrifuga. La scarpata viene così mantenuta asciutta per il tempo necessario a spingere avanti il rivestimento murario. La corrente elettrica impiegata è di tipo continuo. Sempre il processo elettrosmotico può essere applicato con successo nel caso in cui si debba prosciugare della torba. Partendo da torba contenete il 90% di acqua si può arrivare, a procedimento ultimato, a contenuti inferiori del 50-70%." Si potrebbe usare anche da sorgente a sorgente...magari con cariche tratte come per il sistema Voltree dallo stesso ambiente che alimentano il sistema.

 
 
 

provo a vedere meglio

Post n°3 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da danbart
Foto di danbart

curioso questo. Se si guarda in un punto si vede chiaro e  se ne perde un altro che si pensa scuro. Qualcuno sa come funziona?

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 09/08/2009
 

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