Forse anche perchè si tende ad un prodotto immediato, non è(credo) mai
stato mirato lo scopo che questo studio vuole approfondire. Ovunque
c'è un apporto/prelievo di materia col sottosuolo e l'atmosfera, ma
chiunque ha la possibilità di convivere con terreni antropizzati e
gestiti da dinamiche interagenti con falde, vene minerali e venti
sufficentemente stabili, può prospettarsi e magari usufruire (nella
giusta misura) di qualcosa più o meno prodotto grazie a questo. Tale
particolarità si nota con la formazione di boschi, funghi,
nidificazioni, ma anche trasudazioni minerali (Carbone, Caolino,
Argilla) che hanno una carica vitale esclusivamente utile al
mantenimento del suo stesso ecosistema quindi usufruibile solo nella
misura che non reca danno al proprio stato. Un tempo anche l'uomo
inseriva in zone adatte, materiali in grado di produrre un lavoro che
utilizzava queste proprietà, forse per la difficoltà di scavare pozzi
o reperire semi o spore, posizionando in posti freschi (poi coperti di
rifiuti) vetri allo scopo di mantenere quel dato ambiente per
sviluppare ciò che solo la terra era in grado di fare.
Questo perchè ci si era accorti che la presenza di qualcosa
(indecopomponibile) acquista, grazie alla sua presenza nel tempo, un
valore per chi abita quel posto...in grado di modificare la
"trasudazione" di elementi difficilmente ingannabili da lavorazioni
manuali, le quali apportano lesioni al sistema lamellare tipico della
composizione terrestre. Un buon esempio si vede imprimendo una leggera
pressione( che può essere appunto anche prolungata ) ad un pò di
farina lievitata, che non cambierà la sua formazione, mentre basta un
piccolo taglio per far scendere in modo considerevole tutto
l'operato: la terra quindi se ha il suo tempo, mantiene certe
caratteristiche utili ad una sua crescita capace di dare appunto
affioramenti lenti minerali, ma anche sollecitazione alle falde per
non diventare quello che la scienza suo malgrado classista ha chiamato
fossili e intercedere con la granulometria, unico residuato di questa
tendenza, propria dei corsi d'acqua, la quale a causa di questa
mancanza del nostro credo ,si trova slegata dal contesto territoriale
fatto di pozzi, muri e interventi vari solo a piacimento dei nostri
costumi meno lungimiranti. Questi in Palestina e in altri paesi in
grado di captare queste sorgive stanno dando non pochi problemi
facendo contrapporre chi sull'immediato vorrebbe scavare pozzi (sempre
più profondi) per dare acqua e chi la vorrebbe aspettare dall'
assorbimento di opere antiche molto laboriose nel mantenimento ma in
grado di non denutrire l'habitat nel suo complesso mantenersi in vita.
Sta alla scienza unitamente a politici e garanti della legalità( non
armati ) far capire alla massa ( pericolosa per es. in Francia con
l'abbaglio di bollette gratis ha fatto legalizzare il nucleare...) la
strada meno disastrosa non solo per noi ma per tutti gli elementi che
permettono di pensarci vivi.
Inviato da: cielostellepianeti
il 26/03/2013 alle 16:36
Inviato da: danbart
il 31/03/2012 alle 21:52
Inviato da: andrew_mehrtens
il 30/03/2012 alle 23:54
Inviato da: PERLASNAKE
il 04/02/2012 alle 18:12
Inviato da: dueoreper1Nick
il 22/01/2012 alle 10:04