Cagazomenos vagava sulle coste frastagliate e a picco sul mare delle terre barbariche della Liguria.
vagava e si interrogava sulle barbare usanze di questi popoli la cui stoltezza è facilmente esemplificata dallo scritto in cui il sommo enuncia:
"...e di tal stoltezza, poichè saggio è chi di tanto mi da tanto e non chi di poco mi da tanto o viceversa, che per davvero ho visto che sui pummadori non ci misero mai l'aceto..."
Vagava e vergava...vergava e vagava...a tratti veniva vergato ma Cagazomenos trascendeva la caducità delle cose materiali e con esse il dolore fisico.
Trascendeva molto il saggissimo Cagazomenos. Trascendeva e trasaliva perchè, cito il maestro: "dopo ogni trascesa c'è sempre una trasalita".
E i suoi discepoli lo interrogavano seguendolo in stormi tumefatti come era duopo fare. E il maestro li illuminava poichè loro erano i suoi prediletti.
"Oh maestro cosa significa quella scritta? "fluctibus irruit in hostem"
"Discepolo...significa 'Per i liquidi lanciati contro l'oste'...ossia, caro discepolo, non badare allo stolto che chiede moneta per una brocca di vino, ma con arguzia prendila e ripagalo della tua sola gratitudine!"
E il discepolo irrompeva nell'osteria e l'oste irrompeva il discepolo.
"ohhh maestro...cosa simboleggia quella statua?"
"discepolo...quella statua simboleggia il buon discepolo che nutre con la focaccia il maestro Cagazomenos stanco e affamato!"
E il discepolo correva nella pizzeria di "Mimmo 'u Ricchione" e dopo un paio d'ore ritornava zoppicante con una pizza fumante per sfamare il saggio maestro.
MW
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