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Trascrivo un passaggio notevole tratto dal libro de “I Guermantes”, perché mi ha colpito e temo di dimenticarlo. Narra di una delusione d’amore del protagonista verso la signora di Stermaria, provocata dalla sua inaspettata defezione alla cena cui era stata invitata. Le parole di Proust ci insegnano che l’amore non è un sentimento divino, unico e irripetibile, come romanticamente vorremmo pensare. La presa di coscienza di ciò offusca la lucentezza del sentimento che, di lì a poco, l'Autore avrebbe provato per un’altra donna.
“Così, non fu lei che io amai; ma sarebbe potuta esser lei. E una delle cose che mi resero forse più crudele il grande amore che stavo presto per avere, fu, ricordandomi quella serata, il dirmi che esso avrebbe potuto, se certe semplicissime circostanze fossero state diverse, rivolgersi altrove, sulla signora di Stermaria; il che significa che, applicato a colei che me lo ispirò così poco tempo dopo, quell’amore non era – come tuttavia avrei avuto così voglia, così bisogno di credere – assolutamente necessario e predestinato.” |
Post n°38 pubblicato il 24 Giugno 2010 da IlCercatoreDiParole
Un cocktail di violenza e macabro senso dell'umorismo. Tuttavia, alcune scene e alcuni personaggi del film mi hanno molto colpito. Mi sentirei di sconsigliare la visione a chi è particolarmente sensibile alle scene di ultra-violenza.
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Post n°37 pubblicato il 01 Maggio 2010 da IlCercatoreDiParole
Ieri mi sono imbattuto in una citazione che mi ha fatto riflettere per qualche minuto. Ormai è diventato un rito: sorseggiare il caffè e al tempo stesso alzare lo sguardo verso la pagina di calendario che riporta la citazione del giorno. E' buffo come l'unico momento in cui mi avvicino alla letteratura sia la pausa caffè. L'altra mattina ho notato una ragazza incolonnata nel traffico fiorentino, che si distraeva leggendo le pagine di un romanzo. Certo, non si tratta di un esempio di guida virtuosa, ma chi se ne frega. Altre volte, invece, noto che gli impiegati trascorrono il tempo a disposizione durante la pausa pranzo intrattenendosi con la lettura di pagine più o meno famose. Sono barlumi di speranza, benché rari e flebili. "Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo" Napoleone |
D'innanzi alla prospettiva di un altro sabato pomeriggio in ufficio, mi consolo con le citazioni (che triste fine per un blogger...), pensando al tempo lieto, ormai perduto, in cui mi trastullavo a leggere i classici della letteratura. ...tornerà? Un po' ci spero! "Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso" Marcel Proust, Il tempo ritrovato. |
"Non c'è travestimento che possa alla lunga nascondere l'amore dov'è né fingerlo dove non è" François de La Rochefoucauld |
Inviato da: frfrciccio
il 19/09/2011 alle 23:54
Inviato da: shar.a.zad
il 18/12/2010 alle 18:11
Inviato da: dolceacida2
il 08/05/2010 alle 12:37
Inviato da: stradeperdute2
il 09/02/2010 alle 21:50
Inviato da: poetica_mente
il 17/11/2009 alle 10:34