The Sunset Cafe'

Sentimenti fatti ?

Stamattina stavo mettendo ordine nell’armadio, cosa complicata e delicata, qualunque donna puo’ capire cosa intendo. Tra maglioni invernali che avevo dimenticato di mettere via e scarpe che spuntavano da ogni dove, dopo essere quasi rimasta soffocata da un cumulo di top straripati da un cassetto ed essermi quasi infilzata la gamba cadendo un centimetro piu’ in la’ di un tacco a spillo da 12 centimetri, ho adocchiato, in fondo in fondo al secondo ripiano di quel buco nero interminabile che e’ il mio armadio, una piccola scatolina rossa. Dentro la scatolina rossa c’erano miliardi di foglietti, appunti, impegni, biglietti del cinema ... ed una mail lunga 3 pagine che mi sono presa la briga di rileggere.
Successe che incontrai un tizio, in metropolitana o su un autobus, comunque in uno qualsiasi di quei luoghi affollati dove rischio ogni volta crisi di panico. Gli crollai letteralmente addosso durante una fermata, ed a me crollarono addosso i suoi occhi. Erano verdi, piu’ scuri dei miei, magnetici. Cominciammo a parlare ed i passi della tarantella li conosciamo tutti: numero di telefono, invito ad uscire, uscita, e poi di nuovo uscita ed ancora uscita, una cosetta di circa due mesi. Non ne ero proprio entusiasta, ma andava bene, e poi chissa’. Dopo un paio di mesi trovo una sua lunghissima mail nella casella di posta. Una mail davvero bella, dolce ma non sdolcinata. Sembrava uno di quegli uomini capace di prometterti tutto facendoti credere che fosse tutto senza impegno. Ovviamente, come tutte le donne, la prima cosa che feci dopo aver smesso di fissare la mail come una cretina per circa due ore fu stamparla e fare l’equivalente di un’affissione pubblica, e cioe’ portarla ad esaminare da tutta la mia rubrica telefonica. E ne venne fuori una cosa sconcertante: diverse mie amiche avevano la stessa identica mail nella loro casella di posta! La conclusione era scontata: altro che dolci pensieri privati, il bastardo aveva copiato la mail da un sito internet o__O e chissa’ a quante altre donne l’aveva o l’avrebbe mandata, prima, durante e dopo di me! Lo aspettai sotto casa e quando si fece vivo gli sventolai la mail e la mia scoperta sotto al naso. Mi guardo’ serafico e mi rispose:
“Non e’ mica colpa mia se voi donne volete provare certi sentimenti e sentirvi dire sempre le stesse cose, tutte quante...”
Tornai a casa furibonda e, appena arrivata, gli mandai anche io una mail. In verita’ molto piu’ personale della sua:
“Sai, hai ragione, anche voi uomini sembra vogliate sempre sentirvi dire la stessa cosa, tutti quanti: vaffanculo.”
Poche parole, non sono mai stata donna da 3 pagine di mail.
Adesso pero’, rivedendo questa carta straccia, mi sono venute in mente due cose. Primo: ho nostalgia delle vecchie, care lettere scritte. Gli uomini le evitano come se fossero un cliche’ romantico, e forse lo sono, pero’ sono cosi’ piu’ personali delle mail ... sara’ che le penne si scaricano e siamo tutti troppo pigri per andare a comprarne di nuove. O sara’ che con le lettere non si puo’ fare copia-incolla -.-°
Secondo: e se il bastardo avesse avuto ragione? Davvero le donne non vogliono altro che provare un certo tipo di sentimento, uguale per tutte, e che per provarlo vogliano sentirsi dire esattamente e sempre le stesse cose, tanto che una mail copia-incolla riesce a far colpo praticamente sulla totalita’ delle riceventi?

In un era in cui e’ tutto automatizzato e noi non siamo nemmeno piu’ tenuti a pensare con la nostra testa, perche’ c’e’ chi lo fa per noi, e siamo diventati la quintessenza della pigrizia, si sono impigriti anche i sentimenti, o, peggio, si sono omologati?
Dopo le frasi fatte dovremo fare i conti anche con i sentimenti fatti ?