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GLI ULTIMI SETTE CHILOMETRI
Post n°2 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da tiaulicchiu
“ “ Finchè ci sarò io non si farà il parco. Il parco è uno strumento che ingessa, è ciò che vogliono i fanatici, gli estremisti dell’ambiente ” ” Leggendo le parole pronunciate a Caorle dal presidente della regione Veneto, durante la firma del protocollo d’intesa fra le regione e il comune, nascono in me molteplici domande: Se analizziamo alcune precedenti situazioni che sono già state vissute nel territorio di Caorle, si veda a titolo d’esempio l’eclatante storia, pregna anche di risvolti giudiziari, di Duna Azzurra, ci si accorge subito che chi ha guadagnato dall’immensa area costruita sono pochissimi noti imprenditori. Essi rispondono a nomi che circolano viziosamente da anni nel locale sistema economico. Ma chi sono costoro? Chi ha avuto benefici dall’abbattimento di una bellissima pineta, dall’improvvisa cementificazione di un’area così vasta? Sicuramente gli imprenditori edili e le ditte commissionatrici. Va da sé che anche l’indotto ha avuto un effimero guadagno e se escludiamo qualche imprenditore che vende generi al minuto, costretto a pagare affitti salatissimi, questa ricchezza non ha toccato nessuno. Nella zona non c’è stato un reale miglioramento delle condizioni di vita. Chi doveva alzarsi la mattina alle sei per andare a lavorare, deve farlo ancora, con l’aggiunta, negativa, che oggi vive in mezzo al traffico, al caos, ad un aumento dei prezzi dato dal carattere turistico che ha assunto la zona. Oggi queste persone si chiedono dove sia finito quel diritto ad una qualità di vita propria e dei propri figli che, impropriamente, hanno ceduto ad altri nella certezza di vedersene ritornare una migliore ed accresciuta. Che fine ha fatto questa migliorata qualità? Per cosa è stata ceduta? PER NULLA!!! IN TASCA NON GLI E’ ENTRATO NULLA ED HANNOPERSO QUANTO DI BELLO AVEVANO. Questa è l’economia di questi anni e la politica ne è lo sponsor principale. Ti fanno credere che solo con loro c’è ricchezza e che c’è un’unica, sola, via per ottenerla. La democrazia, potere della maggioranza del popolo, con il voto pone loro il potere nelle mani, ma proprio la maggioranza che affida loro la propria crescita non vede tutelato il proprio interesse. Proprio questa maggioranza non verrà rappresentata da questa politica in quanto la ricchezza verrà spartita fra chi avrà soldi, potere, collusioni, amicizie. Dove sono finiti i nostri diritti? Dov’è finita la rappresentanza di un territorio, la sua valorizzazione? NON C’E’! NON ESISTE! E’ uno sviluppo economico distruttivo che ha bisogno continuamente d’espandersi perché possa apportare ricchezza a chi lo gestisce. Vallevecchia è un simbolo che dà un enorme fastidio. Sono gli ultimi sette chilometri di costa libera . Davvero sono così importanti? CERTO! LO VUOLE LA VORACITA’ DI QUESTI POLITICI CHE NON RAPPRESENTANO PIU’ IL POPOLO MA GLI INTERESSI DELL’ATTUALE POTENTATO ECONOMICO!!! Non potrebbero voltarsi altrove per i propri interessi? Sicuramente. In un paese nettamente turistico come quello di Caorle si potrebbe implementare una zona industriale che permetta un generale arricchimento. Si veda a titolo d’esempio Rimini! Ma questi politici non rispecchiano più un’imprenditoria sana che cresce e si sviluppa, ma rappresentano solo chi ha bisogno di fare soldi e alla svelta. Il mercato immobiliare e finanziario sono lo specchio di questi anni. Chi chiama “ingessatore” le PERSONE che desiderano uno sviluppo armonioso, che valorizzi il loro territorio, che arricchisca le realtà locali in via continuativa, mente spudoratamente sapendo di mentire, ma lo fa perché deve proteggere il proprio potentato economico. In Brussa, con i milioni di euro (dodici!) che sono stati investiti, si sono sviluppate realtà economiche che sono in via d’espansione. La valorizzazione del territorio per il turista è una calamita potentissima. Solo chi non viaggia all’estero non può avvedersi di quello che succede negli altri Stati. Questi non hanno assolutamente più di noi, ma ciò che posseggono lo valorizzano. Facendosi pagare, ti mostrano la piantina che da noi cresce rigogliosa, ti fanno vedere l’uccello che passa sopra la loro testa oggi e che, guarda caso, passerà sopra la nostra domattina. Il turismo si pone nuove mete e queste portano prosperità, in armonia con il territorio e creando ricchezza generalizzata. Le PERSONE, non viste come pedine, possono lavorare insieme, creare una società in cui ognuno fa la propria parte per accrescere il sistema. Diversamente dall’attuale sviluppo economico, vorace, che consuma e non valorizza, che è all’opposto di un sistema di valori. Questi ultimi sette chilometri sono un simbolo. Mario “Tiaulicchiu” Gallù
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