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Casalpusterlengo discariche abusive

Post n°6 pubblicato il 25 Agosto 2011 da santino.gobbi
 

 

 

 

Casalpusterlengo. È spuntata anche una lavatrice distrutta accanto a sacchi, imballaggi e pezzi di bici 

Il nuovo quartiere è invaso dai rifiuti 

Discariche abusive sono sorte fra le vie Moro, Scotti e Bruno. 

Casalpusterlengo. C’è di tutto, persino una lavatrice, nei meandri del nuovo quartiere residenziale sorto a Casale fra via Moro, via Scotti e via Bruno. Negli ultimi mesi si è accumulata una grande quantità di rifiuti in fondo alla via di ingresso del nuovo quartiere abitativo, di fronte al supermercato Famila, lungo la strada che conduce alla località di Borasca.Le palazzine costruite negli ultimi anni contano ormai diversi inquilini e la zona, prima completamente buia, è stata presto illuminata. Eppure, di nascosto, i soliti ignoti continuano ad abbandonare carte e cartacce, cartoni e imballaggi, pezzi di bici e sacchi neri. È spuntata negli ultimi tempi persino una lavatrice bianca, ormai distrutta. Nel quartiere insomma si è creata una sorta di discarica a cielo aperto che non è direttamente visibile da chi, in quella zona, non si reca di proposito, ma è sotto gli occhi di coloro che vivono in quel quartiere o lo frequentano per una corsa o una passeggiata col cane. A “mitigare” l’effetto discarica sono anche i lunghi fili d’erba della doppia rotatoria presente lungo la via che dalla rotonda principale di via Scotti conduce verso il quartiere residenziale di via Moro. Il problema dell’abbandono dei rifiuti a Casale però non riguarda soltanto questa zona: lo stesso problema si era verificato non moto tempo fa nella fascia verde accanto al cimitero, dove erano stati abbandonati persino pezzi di bicicletta e passeggini. Frequenti abbandoni negli anni scorsi si erano verificati anche nella zona di piazza Dante. Non resta che lanciare l’ennesimo appello agli eco-furbetti, di Casale o provenienti da altri paesi limitrofi del Lodigiano, che al posto di utilizzare la piazzola ecologica decidono di creare in città discariche abusive.

Sara Gambarini                      da Il Cittadino del 22/08/2011

Gentile Direttore,

la ringrazio anticipatamente se vorrà darmi spazio perché ritengo che le pagine, che un giornale riserva alle “lettere al Direttore”, siano un’opportunità di partecipazione offerta al lettore, il quale ha la possibilità di esporre la propria valutazione su fatti quotidiani, confidando che la sua visione sia d’interesse pubblico. A volte invece, l’oggetto delle lettere tende a dare voce ad un caso arrivato all’eccesso e di difficile soluzione. Sono molto amareggiato, quando ciò avviene, perché vuol dire che qualche cosa non ha funzionato e chi avrebbe dovuto farsi carico di una particolare problematica non ha fatto quanto doveva.

Un particolare problema, invece, è stato affrontato con l’articolo “Il nuovo quartiere è invaso dai rifiuti”, dalla vostra giornalista S.G. e sono d’accordo con lei, di lanciare un appello agli “ecofurbetti” affinché cessino di creare discariche in ogni dove. Questa “razza d’incivili” però non ascoltano appelli. Il degrado segnalato è la pura verità, basta girare a piedi per Casale. Specie nelle zone nuove succede quello che S.G. ha notato e molto delicatamente scrive: “A ‘mitigare’ l’effetto discarica sono anche i lunghi fili d’erba della doppia rotatoria presente lungo la via che dalla rotonda principale di via Scotti conduce verso via Moro”. Questo è il problema; in questo periodo non ci sono fili d’erba, ma erbacce infestanti (chiamiamole con il loro nome) che fanno da copertura a chi non conosce la strada della piattaforma ecologica.

Qualcuno non fa quello che dovrebbe fare. Ogni anno, da tre anni a questa parte, segnalo che in via Don Minzoni (foto 1) non viene fatta la manutenzione del verde. In via De Gasperi (foto 2) le erbacce invadono il marciapiede e una pianta ostacola il passaggio obbligando le persone a percorrere la sede stradale. In via Neruda il marciapiede è scomparso, è coperto dalle “rase”.

In via Scotti (foto 3) tre anni fa, forse quattro, è stato “tagliato” il marciapiede, per formare il passo carraio della futura sede della Polizia Municipale. In questo caso la proprietà, che intende utilizzare un bene pubblico (il marciapiede) per un proprio manufatto, deve chiedere l’autorizzazione, versare un deposito cauzionale e al termine dei lavori, ripristinare a regola d’arte. Tutto questo per il normale cittadino. Oggi il passo carraio è tracciato, le erbacce infestano, il ripristino non è stato effettuato e qualcuno ha già individuato una discarica personale.

Ecco perché chiedo la sua cortesia… qualcosa non ha funzionato.

PS mi correggo, le foto sono di ieri 22 agosto; mi riferiscono che la pianta (foto 2) è stata tagliata oggi 23 agosto, potenza delle “lettere al Direttore”, basta l’intenzione.

Santino Gobbi

 

   via don Minzoni 

via  Don Minzoni (foto1)

 

 

Via De Gasperi (foto 2)

 

 via Scotti

Via Scotti (foto 3)

Lettera inviata al Direttore de “Il Cittadino”, quotidiano del Lodigiano, pubblicata il 25 agosto 2011. Non sono state pubblicate le foto, ma ringrazio ugualmente della cortesia

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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