PARAFERNALIA

Sfortunatamente non riuscirò mai a competere con la tua cultura musicale pre 91, ma grazie per il link, almeno un'occhiata la do volentieri...dunque, vediamo un pò...oh cacchio! A quanto pare Sigur Ros e Radiohead, da me ascoltati e apprezzati, suonano la stessa musica di Beatles, Pink Floyd e Led Zeppelin, le cui canzoni conosco complessivamente al 2,3 %...bè, è già qualcosa...

caro luigi, mi permetto alcune precisazioni. le reminiscenze tuttologhe francamente non le colgo. parlo e scrivo abitualmente cosi'. cerco, in genere, una terminologia la più aderente ed esplicativa del senso che ho in mente. i neologismi mi piacerebbe fossero più riconducibili ad un Gadda, vedi "l'Adalgisa" e dintorni. Tutto mi posso ascrivere tranne che delle influenze dannunziane. Tu difendi la categoria degli anziani ma, nota bene, io non faccio di tutta un erba un fascio; colgo semmai la sommatoria di alcune peculiarità proprie della terza età ad alcuni malvezzi che sicuramente erano preesistenti nelle persone che vedo ma che si sono acuite con il sovrapporsi ad una diversa visione e diverso sentire delle persone, come dire, sul viale del tramonto. io non so se arriveò a 65 anni, spero anche oltre e provisto di lucidità ed autoironia. saro' curioso di vedere, oltretutto, quelli che già adesso son dei ridicoli quarantenni con stempiatura e codino, tatuaggi e piercing come concilieranno questi marchi di ribellione con le pantofole principe di galles. vorrei farti inoltre notare quanto meno io sia indulgente verso il pecorume adolescenziale che non ha a parziale discolpa nemmeno un indurirsi delle arterie, per prodursi in comportamenti a dir poco censurabili. infine, il bar, l'edicola, io e i figuranti, la location è Prato, non Firenze... non con questo io voglia demotivarti dal leggere queste mie, ma se cerchi il colore fiorentino, dovrai accontentarti di nuances toscane. grazie comunque per l'attenzione e per il fatto di aver voluto intervenire in una forma articolata, seppur velatamente critica. sempre bene accetta ogni nota, quale che sia il segno.

Mamma che fatica ! A parte le puntuali reminiscenze tuttologhe, il sottile senso di malsopportazione verso la terza età (dimenticando che una persona su 5 in Italia ha superato i 65 anni : ci arriveremo noi?), il lessico infarcito di neologismi e "dannunzianismi" quasi impronunciabili, gli echi inconsapevoli di certe pesanti introduzioni salgariane -ciclo corsari e tremalnaik-, le sensazioni catturate dal totem sono vivide, sapide e ironiche. Emergono, inoltre, dalla lettura una inquieta tristezza esistenziale, un fatalismo decadente nonchè apprezzabili guizzi narrativi da "poeta maledetto". Ecco, se lo stile scribendi del totem si spogliasse di alcune pastoie elucubrative i suoi racconti potrebbero collocarsi con successo tra le pagine di una narrativa decisamente godibile e gratificante. A questo punto mi si potrebbe chiedere "Ma che' te frega leggere il totem, se fa venire il mal di testa?". Beh, la risposta è semplice. Amo Firenze e tutto ciò che la riguarda. Ad maiora. Louis.

:-)

inutile farti i complimenti, sei semplicemente esilarante !! Cape.

Notevole cronistoria :-) Aspetto con ansia la prossima puntata.

beh, la ricetta non ce l'ho e i baci sono già in appalto ad altri. ma i budini son veramente una mano santa, per le depressioni mattutine.

senti.....emmmm....non per andar fuori tema....ma ora mi hai dannatamente fatto venire un desiderio folle di questo budino di riso..... non è che mi faresti avere la ricetta? ;o) un bacio........

bel ritmo, qual è il sottofondo musicale? :-)

da come l hai descritto e' come se l avessi gia' visto ;-) baci