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Dal 14 ottobre, in occasione dell'anniversario delle primarie, nasce Youdem, la tv del Partito democratico. Un palinsesto "leggero" di 4 ore e un portale aperto in cui chiunque potrà inserire video, contributi, cortometraggi, che poi potranno finire sul satellite. Walter Veltroni l'ha presentata insieme al responsabile comunicazione, Paolo Gentiloni, a Vincenzo Cerami e Francesco Verducci.

«È una parte importante del lavoro di costruzione del Pd - ha spiegato il segretario - perchè non sarà solo una tv ma qualcosa di più corposo, prenderà le mosse il 14 ottobre, anniversario delle primarie, dopo un anno intenso e interessante che ci ha consentito di consolidare il Pd, partirà lo strumento principe di comunicazione: una tv ma anche un grande portale e un quotidiano online. La scelta del nome Youdem non è casuale - ha aggiunto - perchè è l'idea di una tv aperta, sul modello Youtube, che non avrà un tradizionale palinsesto, perchè sarà fatta dal web, dalle persone, dai circoli, dai gruppi, dai giovani che potranno mettere il loro materiale e costruire banche dati di filmati».

Youdem.tv sarà online ma anche su un canale di Sky e sui telefonini, «non sarà la vecchia tv che arriva dall'alto - ha aggiunto Veltroni - perchè verranno trasmessi i filmati inviati dalle persone e selezionati dai frequentatori del sito. Non parteciperanno star, perchè il nostro obiettivo è fare la tv con le persone. Youdem assomiglia a quello che dovrebbe essere e che sarà il Pd, una struttura aperta in cui circolano idee nuove».

Gentiloni ha spiegato che esperienze simili in Europa non ci sono ancora, gli ideatori si sono ispirati alla tv di Barack Obama, cioè una «social tv, il social network applicato alla televisione» con lo scopo di creare una community, ma che potrà andare in onda anche sulle tv locali, e forse sul digitale terrestre.

Cerami ha annunciato che si occuperà di scoprire comici, terrà lezioni su come si scrive un racconto, come si fa una radio e un cortometraggio. «La rete non è di nicchia - ha concluso Veltroni - è sempre di più il luogo in cui si forma l'opinione pubblica», ma nello stesso tempo sarà un'operazione che «non costerà tanto, compatibile col bilancio del Pd».