Creato da: enaai il 02/11/2012
Cosa c'è nella prossima ora come nella proxima centauri: I misteri che la morte lascia come tali.Perchè si vive nel nostro modo e Dio è un fatto democratico?.

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La carne

Post n°10 pubblicato il 23 Giugno 2013 da enaai
Foto di enaai

La gelosia della carne

Invecchia la carne sulle mia ossa,
gli occhi sbiaditi dagli anni.
Giganti del passato,
gnomi del futuro.
Se all'ora che passa
il leone più non ruggisce
l'inganno ha circuito la memoria
e già fatica a lusingare il domani.
Ogni sonno che viene richiede una preghiera in più
per ritrovare al risveglio
un'ora nuova, un sogno, un'ansia, un'emozione,
una semplice cosa.
Ma i venti soffiano sui miei capelli radi e lunghi
come stracci sfilacciati,
sbandati nell'aria con cui li tesso
per farne inesausti pensieri.
Poveri fili rosi e snervati dal tempo.
Ogni volta persi in una trama che sbadiglia nell'aria.
Io passo cieco e assorto tra le cose,
portando sotto il braccio il libro della vita.
Un piccolo volume, un capitolo, una pagina, una parola.
"Fine", perché l'inizio non ricordo.
Sfilano mucchi di calendari
girati ogni tanto dal tempo.
Vuote pagine di mesi ed anni.
Solo il petto, più ancor che la mente,
può forse trovare una storia.
Un poco di sé, ma tanto di non riconosciuto.
Quasi ripudiato.
Corse nel vento libere,
e tanto spalare sabbia dai mille ingranaggi della vita.
Amore, odio, indifferenza, azione, inazione
Vivere da vivo e da morto.
Specchiavo i miei occhi nei suoi,
assaporando la carnosa morbidezza
delle sue cosce stese sulle mie,
stretti su una sedia in cima al mondo.
D'improvviso uno squillo la scioglie,
parole allegre, complici altrove,
e perdo il mio mondo.
Strumento di sostegno e sensore
dell'anima, in bilico
sulle impercettibili vibrazioni
che una carica inconscia,
in divenire su e giù per il filo della memoria,
porta alla pelle stretta sull'informe.
Giocava con me facendo giocare un inconsapevole altro.
Titillava col piede, come un'appendice tattile.
Era il suo mondo, la sua fiaba e la fine della mia.

 

 
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