Area personale
Tag
Menu
I miei Blog Amici
« Ci sentiamo... | Il signor Nessuno » |
Libri, libri e ancora libriLasciami andare, madre Un libro polveroso, la carta ingiallita, quell'odore di chiuso, di scantinato, ma anche di stampa, di vissuto, forse le orecchie sulle pagine, le tracce di mani già passate sulla copertina, forse tutto mi ha spinto verso questo libro che se ne stava placido ad aspettarmi su uno scaffale. La sera a casa, allungata sul divano, ho letteralmente aspirato ogni lettera, ogni parola, via via immersa nelle riflessioni, mille domande, se..incredibile un libricino, anonimo, vecchiotto..eppure così intenso, così capace di scatenare mille emozioni, mille dubbi, mille percorsi mentali. E' un libro autobiografico, di una donna abbandonata dai genitori a 8 anni, il padre nell'esercito di Hitler, la madre attivista politica nazista. A 18 anni, un figlio piccolo, decide di ritrovare la madre e la incontra, scoprendo in lei ancora quel fervore nazista (la madre stessa arriva a vantarsi dei sui servigi nei campi di concentramento e a offrirle l'oro rubato agli ebrei). Helga decide di rinnegare il suo passato, i suoi genitori, rinnega persino la sua lingua natale, si sposa con un'italiano e si stabilisce in Italia, chiudendo tutti i legami..o quasi. Ventisette anni dopo, viene contattata da Berlino...la madre sta male, è ricoverata in una casa di cura, chiedono la sua presenza..ed Helga va, nonostante i dubbi, nonostante i sentimenti contrastanti...ma forse quel filo sottile di sangue è ancora così forte da spingerla ad andare. L'incontro scatena emozioni forti, amore per quella madre che non ha avuto, che avrebbe voluto, odio per quella madre che l'ha abbandonata, per quella madre che ha servito una causa ignobile. Tutto questo scatena in Helga la voglia di sapere, di capire, capire i perchè di scelte, di azioni, sapere la verità di alcuni fatti, chiede domanda, forse anche nella speranza di un ridimensionamento di sua madre, di una sua presa di coscenza... Che non c'è, perchè nonostante la confusione,la malattia, la vecchiaia...la madre è ancora una nazista fervente, lo legge nei suoi occhi,lo sente, forse lo percepisce nel suo cuore, mentre esce dall'ospedale. L'avrei incontrata quella donna? avrei voluto anche io sapere la verità? forse veramente spinta dalla speranza, anche dalla speranza di poterla perdonare, forse si.. Ma dopo un incontro del genere, quali emozioni avrei avuto? L'avrei tacitamente perdonata, perchè ormai vecchia? L'avrei dimenticata? mmm difficile. L'avrei odiata? ma poi quest'odio..dove conduce? Decisamente un libro che apre molti spunti di riflessione, personali e non. |
Inviato da: cassetta2
il 02/07/2020 alle 10:37
Inviato da: Narciso_Ale
il 18/09/2012 alle 16:03
Inviato da: Altherea
il 28/04/2011 alle 13:56
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2011 alle 17:05
Inviato da: particella_3
il 30/03/2011 alle 21:49