Creato da l.UomoDellaSabbia il 05/10/2005
l'Uomo della Sabbia così ti chiamavo tu eri l'Uomo della Sabbia tu hai fatto il castello un castello bellissimo crollato spazzato via no non ancora perduto niente è ancora perduto

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« I quattro cicliMessaggio #34 »

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 02 Gennaio 2006 da l.UomoDellaSabbia
Foto di l.UomoDellaSabbia

Appunti sparsi.

Un'altra, che si ricollega alla prima, è quella di un ritorno... La terza storia è quella di una ricerca. Possiamo vedere in essa una variante della forma precedente...

Ma le storie sono sempre intrecciate tra loro. Salvate il soldato Ryan è la storia del sacrificio di un dio (il capitano Miller), ma è anche la storia di una ricerca, e se vogliamo inizia come la storia di un assedio (lo sbarco in Normandia).

Sentieri selvaggi è la storia di una ricerca ("ma Ethan Edwards va alla ricerca di se stesso più che della nipotina Debbie", Morandini), ma anche di un impossibile ritorno a casa, cioè alla purezza originaria.

Anche L'uomo che uccise Liberty Valance è la storia tanto di un assedio - quello di Liberty che cerca Ramson Stoddard per ucciderlo - quanto del sacrificio di Tom Doniphon, che rinuncia alla fama e alla donna che ama.

E Un uomo tranquillo è la storia di un ritorno a casa, quello di Sean Thornton, e dell'assedio che deve stringere attorno al cognato Red Will per avere ciò che gli spetta, assedio spezzato dall'epico scontro pugilistico finale.

In Titanic poi le storie ci sono tutte e quattro: la ricerca (del gioiello, che fa da cornice alla vicenda); l'assedio (al cuore di Rose, perché le storie d'amore sono strutturalmente storie di assedi e di conflitti, altrimenti non sarebbero storie...); il ritorno a casa (al Titanic, dove Jack attende Rose); e su tutte, naturalmente, il sacrificio di Jack.

Jerome Bruner ha osservato che sono i generi narrativi a generare (nomen omen) le storie, e che quindi "i generi sono dei modi specializzati di concepire e di comunicare la condizione umana". In altre parole, è la realtà a imitare la letteratura, semplicemente perché ciò che chiamiamo realtà è il modo in cui diamo senso agli eventi.

Già, "quattro sono le storie. Per tutto il tempo che ci rimane continueremo a narrarle, trasformate"...

 
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