Creato da trattoastratto il 11/02/2009

trattoastratto

parole in libertà

 

 

Il ladro

Post n°42 pubblicato il 26 Settembre 2009 da trattoastratto
 

"Caro signore, sì tu, che ieri sera sei penetrato in casa mia forzando la finestra della cucina hai e rubato le mie poche, povere, ricchezze ora ti scrivo nella speranza che tu mi legga sul portatile che mi hai sottratto così vigliaccamente.
Se, come penso, sei un uomo curioso (e non credo proprio che tu sia una donna), accenderai il mio computer e in automatico ti partirà il programma di messaggeria istantanea.

Ci sei, ladro?
Ci sei?"

"... Eccomi. Mi cercavi?"

"Lo sapevo! L'hai acceso... Ci frugherai dentro? "

"Dovrei? C'è qualcosa d’interessante che mi consiglieresti di visionare?”.

"Mi vergogno un po'. Certo sarai abituato a muoverti tra le cose altrui - voi ladri siete per le cose, un po' come i medici sono per i corpi dei pazienti: a proprio agio ... ma nonostante io sappia che sei un professionista non posso fare a meno di sentirmi in imbarazzo. Nel mio computer ci sono tutta io: pensieri, racconti, poesie, foto. "

"Non sono un guardone, io. Sono solo un onesto ladro."
"Cosa ci sarà di onesto nel fare il ladro me lo devi spiegare... “.

“Volevo dire … che sono solo un ladro. Scusami”

“Vuoi dire che per te le mie cose hanno solo un valore economico, giusto?”

“Sì è così scusami. Ho bisogno di soldi.”

“Forse potrei ricomperartele. Per me le mie cose hanno un grande valore sentimentale”.

“…”

“Che ne dici? Me le rivenderesti le mie cose?”

“… Fammi ci pensare …”

E poi non mi risponde più. Resto appesa allo schermo del vecchio Olidata che sto usando per scrivergli e che mi è rimasto solo perché  lui lo ha ritenuto senza mercato, e pertanto non lo ha rubato.

 Ha ragione lui, naturalmente, questo è un computer vecchissimo, con un sistema operativo obsoleto, lento e ingombrante, niente a che vedere con il mio portatile.

Rivoglio il mio portatile!

Alla fine vado a letto. Sono tristissima, però.

 Gli venisse un herpes al ladro!

Quando mi sveglio è già un nuovo giorno, ho mal di testa e sono consapevole che mi aspetta una lunga giornata di lavoro.

Passo davanti all’Olidata, che è rimasto acceso e mi piglia un colpo:  sullo schermo bianco c’è un sfilza di :

“Ci sei?”

“Ci sono, ci sono”

(continua)

 
 
 

Controvento - Parte terza - Evidenziare...come al solito :-)

Post n°41 pubblicato il 05 Maggio 2009 da trattoastratto
 

- Controvento.-
- ..azzo, che sfiga, sono sempre controvento -

Questa che parla sono io. Lo so posso sembrare lamentosa e insulsa, ma non è da tutti macinare chilometri e chilometri di volo come me. Senza sapere se troverò il prossimo approdo. Senza nessuna certezza del domani. Qui il mondo cambia, manca la materia prima, trovare un fiore spontaneo è sempre più difficile. Per non parlare dell'inquinamento dell'aria, dei pesticidi e cose così. Così, vedete, vado, però diventa più difficile. Ogni anno che passa siamo sempre meno, ogni anno diventa più complicato.

Stavo appunto volando controvento, mi sono abbassata per fare meno fatica e mi sono trovata davanti un muro all'improvviso. Non so come, un uomo si è eretto davanti a me. L'ho evitato all'ultimo minuto.Ma non ho potuto evitare di cadere malamente. Mi sono rialzata, stordita. Ho fatto un voletto di prova. Sul prato ce n'era un altro di uomo. Uno di quelli più bassi e sottili, uno di quelli che strillano forte e che hanno un prato di lunghi fili sottili che pendono dalla testa. Era steso sull'erba, immobile. Aveva  quei grossi occhi rotondi, che hanno gli uomini, spalancati e fissi. Gli ho girato intorno per un po'. Dalla bocca stupita aperta su una fila di bianchissimi sassi, pendeva un filo di bava. L'uomo più grosso, poco più in là, si sistemava quei grossi petali che lo ricoprono. Sembrava ignaro. Borbottava qualcosa che non capivo.
 
Sono strani questi animali giganti, che vanno in giro come i padroni del mondo. Non è la prima volta che li incontro. Purtuttavia la scena era molto triste. Non erano certo affari miei, ma ho sperato che piovesse. Talvolta l'erba, anche se calpestata, si rialza sotto lo stimolo gentile dell'acqua che cade. Ma non pioveva, anche se tirava vento e il cielo si scuriva, denso di nuvoloni grigi. Poi l'uomo grosso si è girato e se ne è andato, ed io che non capivo l'ho seguito. Gridavo "Fermati" "Aiuta quello piccolino che è caduto, o forse l'hai pestato proprio tu, che sei così ingombrante e prepotente sempre..."

Ma non capiva, o forse non voleva proprio. Comunque lì ho sentito che non avevo scelta. Che la solidarietà travalica la razza, la religione, il sesso e financo il genere...Così ho pensato che dovevo fermarlo ad ogni costo. E allora l'ho punto.

L'ho punto dietro al collo, subito sopra i petali che gli coprono la schiena e sotto  il prato che gli ripara la testa. Ma lui, di nuovo, non ha capito, mi ha dato una gran manata e se ne è andato via.  Io sono caduta a vite, il ventre squarciato, sopra una foglia tra i fili sottili allargati dell'uomo steso in mezzo  al prato.

Adesso sto morendo piano e mi chiedo che senso abbia avuto questa mia vita. Non penso di aver sbagliato giocandomela tutta in un minuto. Sono abituata a pensare che nulla dura in eterno e che il mondo è un continuo divenire. L'unica cosa che mi dispiace è di essere stata un'ape che non ha fatto la differenza, piccola e insignificante ...

 
 
 

Punto - Parte seconda - Per leggere evidenziare il testo premendo il tasto sinistro del mouse e passandolo sopra :-)

Post n°40 pubblicato il 04 Maggio 2009 da trattoastratto
 

- Punto -
- ...azzo che sfiga, sono stato punto! -

Barcollo, devo andarmene, lasciare questo posto è una priorità. Mi lascio alle spalle il fagotto di un corpo scomposto. Non lo posso nemmeno guardare. Ci casco sempre, ogni volta ci ricasco. L'ho fatto ancora. Ho ucciso. Mio Dio, perchè succede questo? Perchè a me?

Fulminami qui, ora. Fermami prima che possa uccidere ancora. Tu lo sai che io sono una brava persona, tu lo sai. Trascorro molto tempo cercando di essere buono. E poi arriva un momento...arriva sempre il momento,  in cui la vedo. Pallida, bionda o bruna, flessuosa. Mi ossessiona il suo ventre piatto, la sua vita sottile, oppure il modo come scuote la testa, le mani. E' la fragilità che mi attira. Desidero subito toccarla , stringerla, stropicciarla.

E così me la prendo. Se nessuna mi ferma, allora vuol dire che è mia. Poi non posso più fermarmi, divento un'altra persona e uccido. Ora vorrei che non fosse mai successo. Mi gira la testa, ho la
nausea, scappo via di qui per non doverla più rivedere...

Trovo la macchina, l'ho parcheggiata poco distante. E' celata dalla fitta vegetazione. Ci salgo a fatica. Dentro il caldo è soffocante e mi pare di non poter respirare. Sto male. Ingrano la prima marcia e mi avvio traballando sulla strada sterrata.

 
 
 

Policlinico - Parte prima - Per leggere evidenziare il testo tenendo premuto il tasto sinistro del mouse :-) ...

Post n°39 pubblicato il 03 Maggio 2009 da trattoastratto
 

Policlinico di una grande città, reparto di medicina interna, stanza degli infermieri. Sono le dieci di una sera immobile, il caldo è estivo, il reparto è silenzioso.

Giuseppe è seduto al tavolo e sfoglia un giornale spiegazzato che ha raccattato nella saletta di ricevimento parenti. Si aprono le tende che schermano l'ingresso della stanza. Anna entra e chiede – Qualcosa di nuovo? - - Hanno trovata un'altra ragazza strangolata, giovanissima anche lei - Anna rabbrividisce nonostante il caldo – Ma quando finirà questa strage? C'è da aver paura ad uscire di casa. E non si sa più di chi fidarsi.- Non è normale, - osserva Luca - non rientra nella nostra cultura. L'omicidio seriale è un fenomeno tutto americano – Evidentemente dagli americani abbiamo assorbito il peggio- ironizza Anna – anche il fumo lo hanno portato loro...

Giuseppe sorride. Anna non sopporta il fumo e non manca occasione di ribadirlo. Arriva Sergio -oh ma 'ndo te sei 'mbucato?- Mi sto rilassando un attimo – T'ha cercato Il dottor Russo, voleva sapere dove hai trovato esattamente lo “ shock anafilattico ”- - Quello che ho preso su ieri pomeriggio? - Sì quello - - La macchina stava buttata di traverso su una stradina di campagna, una stradina un po' isolata. E lui lì dentro era svenuto sul volante e non respirava quasi più- - Non hanno ancora trovato i parenti?- - No, ed è morto.- - Sai la cosa strana? La sua macchina era poco distante dal punto dove hanno ritrovato quella povera ragazza strangolata - - Poveretto anche lui – sospira Anna - anche se la sua morte è stata una fatalità: era allergico alla puntura delle api , può capitare. Invece la ragazza ... - E poi : - Spero che qualcuno lo fermi quell'assassino, spero che chi può lo fermi...-

 
 
 

Finalmente ha smesso di piovere...

Post n°38 pubblicato il 01 Maggio 2009 da trattoastratto

Ora ho milioni di panni da la lavare.
Il  sole è una benedizione...
In questi giorni sembrava tornato l'inverno,
i caloriferi non si erano ancora spenti del tutto,
e la pioggia continua ha fatto temere una piena.


IMG_8891_x_bru
Il Ticino gonfio d'acqua

IMG_8900_x_bru
incuteva un certo rispetto...

IMG_8920_X_BRU
Dalla riva guardavo le case dall'altra parte, a filo dell'acqua...

IMG_8932_x_bru
e poi il cielo pieno di nuvole, con apprensione...

IMG_8920_X_BRU_bisfinalmente è passato.

 
 
 
Successivi »
 

AREA PERSONALE

 

CHI SONO

Non mangio nessuno.

Non sono appiccicosa.

Non sono snob.

Non penso di avere sempre ragione.

So quello che valgo.

Se non mi vogliono non insisto.

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI LINK PREFERITI

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

riccardo_60frederaickrfk1968trattoastrattoUomo_quarantaParStranoRoberto.3Damata.fuimartha76.mtgohansupremopoetellaecoromeo50zahaliafalco58dgl
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963