« Controvento - Parte terz... |
Il ladro"Caro signore, sì tu, che ieri sera sei penetrato in casa mia forzando la finestra della cucina hai e rubato le mie poche, povere, ricchezze ora ti scrivo nella speranza che tu mi legga sul portatile che mi hai sottratto così vigliaccamente. “Volevo dire … che sono solo un ladro. Scusami” “Vuoi dire che per te le mie cose hanno solo un valore economico, giusto?” “Sì è così scusami. Ho bisogno di soldi.” “Forse potrei ricomperartele. Per me le mie cose hanno un grande valore sentimentale”. “…” “Che ne dici? Me le rivenderesti le mie cose?” “… Fammi ci pensare …” E poi non mi risponde più. Resto appesa allo schermo del vecchio Olidata che sto usando per scrivergli e che mi è rimasto solo perché lui lo ha ritenuto senza mercato, e pertanto non lo ha rubato. Ha ragione lui, naturalmente, questo è un computer vecchissimo, con un sistema operativo obsoleto, lento e ingombrante, niente a che vedere con il mio portatile. Rivoglio il mio portatile! Alla fine vado a letto. Sono tristissima, però. Gli venisse un herpes al ladro! Quando mi sveglio è già un nuovo giorno, ho mal di testa e sono consapevole che mi aspetta una lunga giornata di lavoro. Passo davanti all’Olidata, che è rimasto acceso e mi piglia un colpo: sullo schermo bianco c’è un sfilza di : “Ci sei?” “Ci sono, ci sono” (continua) |
AREA PERSONALE
CHI SONO
Non mangio nessuno.
Non sono appiccicosa.
Non sono snob.
Non penso di avere sempre ragione.
So quello che valgo.
Se non mi vogliono non insisto.
Inviato da: rossanadgl14
il 07/06/2009 alle 14:24
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il 03/05/2009 alle 22:35
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