« Una storia molto sconveniente | Il buio di Mirco » |
Era una sirena strana, melodiosa, suadente. Cantava un amore immateriale che non avrebbe consumato mai, impedito dalla sua stessa anatomia. Ma era così struggente, languida e appassionata che solo con il suo canto era in grado di provocare in ogni uomo travolgenti piaceri. Viveva su una roccia arrotondata, al largo della costa dell'Italia più meridionale. Chi ebbe la sventura di incontrarla disse che se ne stava mollemente adagiata, le rotondità bene in vista, i capelli verdi d'alghe, le mani abbandonate sul grembo lucente, gli occhi scintillanti d'amore e aveva parole, ohh parole che erano sospiri e gemiti. Purtroppo chi si gettava per raggiungerla per lo più periva nell'impresa. La leggenda racconta che alla fine essa stessa, consumata d'amore non corrisposto, pazza di desiderio si sia abbandonata tra i flutti, con l'intenzione di scivolare fino alle più nere profondità dove, si sa, vivono mostri marini, che delle sirene si cibano. Ma il destino è bislacco, proprio quando doveva finire, alla fine incontrò un tonno e se ne innamorò. Forse non fu la classica storia d'amore romantica che si pensa una donna desideri, ma il sesso era niente male.... |
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