Post n°115 pubblicato il 31 Maggio 2017 da tronzanolagomaggiore
TRAIL 2017: La passione continua!
Sono partiti a giorno appena accennato, con l'umidità diffusa e la terra e l'erba, bagnate. Sono arrivati col sole abbacinante del primo pomeriggio. Chi? ..., come? ..., le classifiche? ... le lasciamo alla pagina ufficiale www.vmrunning.com Anche quest'anno abbiamo seguito questa specialità sportiva d'intensa passione atletica. Una gara che permette di cogliere lo sforzo agonistico sul volto di ciascun concorrente. La tensione che non nasconde la soddisfazione caparbia di esserci, di provarci, ma anche di far partecipe chi, fermo sul bordo del sentiero, si sente avvinghiare da un sorprendente "Ciao!... Che bei posti!"... .Allora, "grazie" a tutti i podisti, "complimenti" alla Veddasca e Molinera running. Ma anche un riconoscimento ai volontari che hanno contribuito affinché tutto, nei passaggi sul territorio di Tronzano Lago Maggiore, funzionasse alla perfezione: Ugo Balzarri; Maurizio Sartorio; Stefano Toini; Antonio Palmieri; Andrea Izzo; Roberto Stangalini; Fausto Valenti; Luca Bonapersona; Roberto Parigi; Matteo Bergamin. Arrivederci al prossimo anno!
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Post n°114 pubblicato il 24 Marzo 2017 da tronzanolagomaggiore
ENZO IACCHETTI HA REGALATO ALL'ANGOLO DI LETTURA DI TRONZANO LAGO MAGGIORE I LIBRI PRESENTATI IN TELEVISIONE
Sono un centinaio i volumi che Enzo Iacchetti ha donato a "più libri", l'ANGOLO DI LETTURA allestito nel locale della ex Posta di Tronzano. Testi che gli stessi autori hanno inviato alla popolare trasmissione televisiva, a scopo promozionale. Affrontano tutti i campi letterari: saggi, romanzi, poesie, biografie. Alcuni autori sono alla loro prima opera, altri, famosissimi, ma non sempre come scrittori. Qualche nome: Enrico Ruggeri, Sandro Luporini, Maria Perego, Vasco Rossi, Diego Abatantuono, Mario Calabresi, Francesco Guccini...
ALCUNI AUTORI FAMOSI
Enzino, con preghiera per il passaggio televisivo, per l'amicizia, alcune spiritose, altre affettuose, se ne potrebbe fare un saggio! UNA FIRMA FAMOSA: VASCO ROSSI
L'ANGOLO DI LETTURA è aperto al mattino: 10-12, da lunedì a venerdì, ma basta telefonare in Comune (0332 566 240) per accordarsi su altri orari/giorni possibili.
Ti annoi Apri Twitter Ti annoi Apri Facebook Ti annoi Apri il frigo Ti annoi Apri un libro Non ti annoi più. (Nicola Brunialti, scrittore e giornalista radio rai 2)
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Post n°113 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da tronzanolagomaggiore
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Post n°112 pubblicato il 14 Febbraio 2017 da tronzanolagomaggiore
La storia delle italiane e degli italiani in Svizzera non è ancora scritta fino in fondo, ma se si poteva offrire un ulteriore contributo - soprattutto in tempi in cui l'argomento non gode di particolari simpatie - sicuramente c'è riuscito il libro fotografico "Grazie a voi". Curato dalla sociologa Marina Widmer ed edito dalla Limmat Verlag di Zurigo il libro riconosce a priori che "gli italiani hanno coniato la Svizzera moderna". E lo fa ricorrendo all'iconografia meno "ufficiale"dell'immigrazione, percorrendo un periodo di tempo, dalla Seconda Guerra Mondiale agli anni '80, in cui gli italiani, chiamati dalla Svizzera, sono venuti di propria iniziativa contribuendo decisivamente allo sviluppo del Paese. Una Svizzera formato immigrazione che, dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso, ha accolto da sola quasi il cinquanta per cento del flusso migratorio italiano. Un flusso che, come ricorda lo storico delle migrazioni Toni Ricciardi (vedi intervista in pagina), "per lungo tempo è stato sottovalutato e quasi dimenticato dalla storiografia nazionale italiana, nonostante abbia attirato milioni di italiani, prevalentemente del Nord-Nordest e poi, a partire dagli anni Sessanta, del Sud". "Grazie a voi" testimonia una coesistenza, quella che contraddistingue il rapporto tra italiani e svizzeri, senza escludere il rifiuto e l'ostilità. Anche se nel Secondo Dopoguerra la pubblica opinione elvetica ha solo una percezione del mondo parallelo in cui vivono molti italiani. Quello che è certo è che in quei tempi di forte ripresa economica nessuno parlava di "integrazione", semmai la Svizzera si aspettava una loro "assimilazione". Confrontati con una società chiusa e una notevole xenofobia la risposta degli immigrati italiani fu quella di fondare delle loro associazioni per lo sport e il tempo libero, organizzare eventi culturali e feste, aprire proprie scuole e asili infantili. Insomma, come ricorda Marina Widmer, "si costruirono un loro mondo e, partendo da questo, cambiarono se stessi e la Svizzera". "Grazie a voi" diventa così non solo un capitolo dell'emigrazione italiana nella Confederazione, ma anche una lezione politica. Perché le foto, e i testi, raccontano la quotidianità, la famiglia, la scuola, le feste e le ambizioni d'eleganza, ma anche le attività di volontariato nelle associazioni, la partecipazione e l'impegno politico. E, naturalmente, il lavoro. Una presenza massiccia, fondamentale alla crescita e al benessere generale del Paese, quand'anche scandita da stagionalità e precarietà, oltre che da un alto tasso di clandestinità, soprattutto di bambini. Salvo poche eccezioni, tutte instantanee inedite, fotografie messe a disposizione da famiglie e singole persone. Nessuna ricerca artistica, ma estetica sì, soprattutto nel dimostrare un altro tipo di "ricchezza": quella della vita sociale che la comunità italiana è riuscita - contagiosamente - a condurre in quegli anni.
@EzioRocchiBalbi 12.02.2017 di EZIO ROCCHI BALBI
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Post n°111 pubblicato il 11 Febbraio 2017 da tronzanolagomaggiore
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