Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

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YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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INTERVISTA a WRITER (Claudio Martini)

Post n°1 pubblicato il 07 Ottobre 2007 da tuttiscrittori
 

L’intervista – Claudio “Writer” Martini

(di tuttiscrittori.it)

Roma 6 novembre 2007

Mi piace volare alto e guardare lontano. Adoro emozionarmi e vivere d’accordo con le mie emozioni. Amo scrivere delle mie emozioni, dei luoghi che mi sono cari, delle persone con cui ho condiviso un tratto di strada”.

Claudio Martini si presenta così, nel suo profilo di blogger e questo già ci piace molto, perché sapersi emozionare è un grande dono e decidere di trasmettere il proprio sentire attraverso la scrittura è qualcosa a cui non possiamo restare insensibili.

Lo abbiamo conosciuto attraverso il blog, strumento diffusissimo e di immediato approccio, che ci ha fatto apprezzare subito il suo entusiasmo e le sue capacità di coinvolgimento nel campo letterario.
Poi siamo andati oltre e dalla sua biografia abbiamo scoperto che è una persona ricca di storia personale e di cultura. Laureato in psicologia, ha vissuto e lavorato molti anni in America Latina prima di stabilirsi in Italia ed ha pubblicato: “El fin del manicomio” (1984); “Tra progettualità e quotidianità” (1989); “Il rischio educativo” (1995); “Sguardi” (2004) e “Diecimila e cento giorni” (2005).

Parliamo subito di questo tuo ultimo libro? ‘Diecimila e cento giorni’:  storie che si muovono nell’arco di 27 anni – dal 1977 al 2004 – legate tra loro da un filo comune; personaggi alla ricerca di qualcosa che forse ognuno di noi conosce bene... è così?

 La domanda è interessante. Il romanzo  e'  imperniato su due storie principali che si svolgono in parallelo, anche se in tempi e spazi diversi. Ma c'é qualcosa che accomuna quasi tutti i personaggi  del libro: la ricerca di una dimensione di vita più vicina ai propri desideri, la lotta contro l'indifferenza che avvolge le esistenze personali e gli eventi collettivi,  il recupero dei legami di senso e di appartenenza.

 E i tuoi personaggi trovano alla fine quello che cercano? 
E’ possibile, secondo te, vivere vicino ai propri desideri e abbattere quel muro di indifferenza che a volte isola il nostro cuore e ci fa rimanere chini sul nostro ombelico?

Alcuni sì, come Riccardo, Fatima e lo “studente”. Altri no, come succede a molti. E’ possibile vivere una vita non mortificante, però occorre investire molto su progetti che, a volte, si rivelano faticosi e impervi.

Come è nato questo libro e quanto tempo hai impiegato per scriverlo?

Il libro covava da tempo sotto le ceneri, anche se  non ne avevo piena consapevolezza. L'ho scritto in un mese esatto, nell'autunno del 2004, lavorando ogni giorno per un minimo di sette ore. L'ho scritto con urgenza,  come se  le mie mani bruciassero nel contatto con i  tasti del computer. Una volta terminata la prima bozza (abbastanza simile alla versione definitiva) ho iniziato la revisione e questa fase ha richiesto almeno tre o quattro mesi.

Già, l’urgenza della scrittura... è proprio questo il punto. Quanti di noi sentono spesso bruciare i tasti mentre scrivono! Purtroppo però i risultati non sempre sono incoraggianti, a livello di risposta esterna. Cosa pensi del mondo editoriale e di quello che gli ruota intorno?

Tutto il male possibile… J Il mondo editoriale ha tempi biblici, è un universo chiuso e autoreferenziale dove quelli che ce la fanno per davvero si contano sulla punta delle dita di due mani, non valorizza adeguatamente l’autore e, spesso, lo considera alla stregua di un seccatore  o di un cliente da mungere. C’è qualche eccezione, fortunatamente, ma si tratta di esperienze minoritarie. 

 E dell’America Latina, di tutta questa esperienza, cosa resta dentro il Claudio Martini scrittore?

 L'America Latina è la mia seconda patria e, dal punto di vista della significatività delle esperienze, la prima. Questo vale sia per la persona, sia per lo scrittore.  Amo il continente latinoamericano con intransigenza, intensamente. Non direi che "resta" qualcosa, il periodo vissuto in Messico è vivo dentro di me e i legami sono  ancora  forti e presenti. Torno in America Latina con frequenza e ritrovo sempre  "i miei luoghi", "le mie persone".  

Tornando a parlare di libri e racconti, uno dei crucci di chi scrive, in genere, sono le correzioni, gli aggiustamenti, piccole o grandi variazioni che fanno sembrare il lavoro della scrittura infinito. 
Per quanto ti riguarda, ad esempio, oggi, a una ragionevole distanza di tempo da quando hai digitato la parola “fine” su quell’ultima pagina, rileggendo il tuo libro, cambieresti qualcosa? Avresti voglia di apportare qualche modifica o ti ritieni completamente soddisfatto del risultato finale?

Come spesso succede nei libri scritti di getto, mi sono lasciato trasportare dall'entusiasmo e dal desiderio di raccontare. Ho condensato in 230 pagine 27 anni di storia. Probabilmente, avrei dovuto  scegliere un ritmo narrativo meno frenetico  e scrivere un centinaio di pagine in più oppure  accorciare il periodo di riferimento. Un recensore ha scritto che i temi trattati avrebbero giustificato la stesura di tre romanzi e probabilmente aveva ragione. Però, nonostante tutto, sono soddisfatto del risultato finale. 

 Veniamo al mondo dei bloggers. Nel tuo blog proponi, tra l’altro, giochi letterari che riscuotono notevole successo, senza essere competitivi né promettere vincite o pubblicazioni editoriali. Soltanto un confronto aperto e costruttivo tra tutte le “penne” in gioco.  Da dove è nata, e perché ti piace questa idea?

 Credo  che la blogosfera (per usare un orrido neologismo) sia interessante proprio perché permette relazioni orizzontali, di interazione "democratica" tra le varie realtà. In questo senso, un gioco letterario partecipato e non competitivo esalta le caratteristiche positive della rete, stimola i bloggers a dare il meglio di se' e genera meccanismi di scambio e conoscenza molto gratificanti per chi è coinvolto nell'iniziativa.  L'idea  è nata qualche anno fa su un newsgroup - Italia. Arti. Scrivere- e veniva allora chiamato "esercizio di stile", vale a dire,  scrivere un testo a partire da un certo tema, da un incipit prestabilito o in funzione di alcune caratteristiche particolari.

 Pensi che da questa sorta di “laboratori on line” possa nascere qualcosa di positivo in termini squisitamente letterari? Quali prospettive per i giovani aspiranti scrittori, spesso spaventati dall’idea che qualcuno possa rubare le loro idee, copiare i loro scritti....

 Il primo obiettivo  di questi giochi è  quello di divertirsi. In secondo luogo, chi ha la passione della scrittura può usarli per mettere alla prova le proprie capacità davanti a una platea vasta e interessata. Per quanto riguarda "come eravamo", il risultato, in termini squisitamente letterari, è stato molto buono e superiore alle mie aspettative. Il timore di essere plagiati è comprensibile per un giovane aspirante, ma mi fa un po'  sorridere, considerata la sterminata produzione  letteraria esistente su carta e sul web.

 Writer, noi l’abbiamo sentita forte, l’emozione di partecipare attivamente alle iniziative del tuo blog, ma per quanto ti riguarda, qual è il senso più profondo di questa avventura?

 Per me, scrivere sul blog  significa avere una finestra (letteraria e non) sul mondo. Mi affascina il rapporto con i lettori e con altri scrittori che intervengono nel mio spazio.  Mi  piace molto il sistema di scambi che si crea e che si consolida, fino a diventare rapporto di amicizia (in qualche caso anche reale)

 Il tuo autore preferito?

 Come faccio a rispondere a questa domanda? Ce ne saranno almeno venti che adoro. Vado alla prossima.

 Il tuo, o i tuoi, autori di riferimento?

 Sono molti. Sul versante latino americano,  Borges (un genio assoluto), Cortazar,  Fuentes, Rulfo, Paz, il primo Garcìa Marquez. Sabato, Mutis.  Nell'ambito europeo, Bulgakov (autore straordinario), Canetti, Marai, Saramago, Kafka neanche lo nomino  è un riferimento per la vita, più che per la scrittura, Hesse, Perez Reverte. Tra gli italiani, Calvino e Pavese. La lista potrebbe essere molto più lunga, ma non voglio abusare del vostro spazio J   

 Una citazione, un verso, una poesia che preferisci?

 Tra le tante, scelgo la parte finale di una poesia di José Gorostiza, poeta messicano, "Elementos".

 Tengo transida de rumor el alma
Como el árbol de pino la madera
y tengo más: las raices
anudadas a ti,
porqué tus ojos eran
mi aire
mi fuego
y mi agua,
pero también
mi tierra.

E qualcosa per chi non conosce lo spagnolo?

 Andiamo sul sicuro, anche se non è particolarmente allegra “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.

 Un augurio per tutti i bloggers e i lettori che ti seguono?

 Innanzi tutto, di fare una buona vita,  piena di eventi significativi e non banali. In secondo luogo, spero di poterli incontrare di persona in qualche presentazione o kermesse letteraria, magari in occasione della pubblicazione del mio nuovo romanzo - "I racconti del ripostiglio"- che avverrà all'inizio del 2008. 

 Ah, questa è una notizia che ci rallegra!  E ci teniamo pronti! Però qualche piccola anticipazione su questo nuovo lavoro? pur mantenendo uno scaramantico riserbo…

 Il protagonista del romanzo trova “casualmente” alcuni racconti nel ripostiglio di casa sua. Li legge, si domanda chi possa essere l’autore, formula congetture sulla sua identità, cerca di rintracciarlo. Mi sono ispirato, come struttura, a un romanzo che considero un vero capolavoro “Se una notte d’inverno un viaggiatore…”.

 E per ultima, ma non ultima, la domanda che facciamo a tutti gli autori e le autrici: cosa puoi consigliare a chi inizia a scrivere? Trucchi, manie, riti …quello che vuoi tu!

 Sapersi ascoltare, non scoraggiarsi, perseverare, ampliare le conoscenze nel mondo letterario, partecipare a esercizi di scrittura. Se hanno talento, prima o poi  verrà loro riconosciuto.

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Commenti al Post:
animafragile11
animafragile11 il 06/11/07 alle 13:16 via WEB
Che dirti Falco58, per l'occasione Claudio, leggerti tra le domande dell'intervistatore, è solo un modo per conoscerti meglio...realmente forse....Ma i tuoi racconti e i tuoi post e soprattutto i tuoi commenti, e i tuoi PASSAGGI SILENZIOSI, rivelano di te, più di quel che già gradevolemente appari....Uomo di spirito...e uomo di grande umanità...ne sono certa. E, non ti ho letto, (mea culpa...mea culpa) se non sul tuo blog...ma questo è certamente l'inizio....E l'interazione che crea un blog, credo per uno scrittore, sia ancora più soddisfacente, di sapere di essere letto da migliaia di persone...o no?? il commento, l'impressione, l'apprezzamento o la critica, lasciati da chi ti legge, sono già....uno stimolo...a dire...fare...e scrivere...e certamente...a migliorarsi...sempre...e a trasmettere, quel che dentro...si conserva e si elabora, continuamente!!baci Falco caro...e baci ai "gestori" di questo blog..che seguo spesso...
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 06/11/07 alle 23:18 via WEB
a me, per esempio, non dispiacerebbe mica essere letta da migliaia di persone... eheheh! ma credo che ci sia molto di vero in quello che dici, animafragile! baci a te! elliy
 
giornatadisole0
giornatadisole0 il 07/11/07 alle 21:24 via WEB
io avrei una domanda per Falco, se posso, se mi vuole rispondere. Ma pensi davvero che il talento venga sempre riconosciuto? prima o poi? ma nella vita non è spesso questione (anche) di fortuna? quelli che ce la fanno sono davvero in pochi.
 
falco58dgl
falco58dgl il 07/11/07 alle 23:20 via WEB
Un ringraziamento sincero a "tuttiscrittori" per l'opportunità che mi hanno dato pubblicando l'intervista. Ad Animafragile vorrei dire che il blog è una buona opportunità per farsi leggere e interagire con altri bloggers, anche se non sono migliaia... ma credo che avere qualche centinaio di lettori attenti sia già un ottimo risultato. A giornatadisole vorrei rispondere che il talento può essere riconosciuto in tanti modi, non necessariamente scrivendo un best seller. Avere un gruppo di lettori interessati che ti segnalano i pregi e i limiti della tua scrittura è già un traguardo iniziale interessante e apprezzabile. Writer.
 
pinguina_felice
pinguina_felice il 08/11/07 alle 10:22 via WEB
Non so perchè ma è come se stessi scoprendo un modo nuovo! Mi sento strana ma motivata ad inseguire e coltivare i miei sogni quando leggo questo blog e quando leggo ciò che falco scrive! E' davvero una bella sensazione!Grazie
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 08/11/07 alle 16:13 via WEB
pinguina, hai scritto una cosa bellissima! è così difficile a volte inseguire i nostri sogni e trovare in qualcuno o in qualcosa la forza e la determinazione - o semplicemnte uno sprone - per riuscire a farlo è qualcosa di prezioso. ma la forza vera è dentro ognuno di noi, è lì che dobbiamo andare a pescarla, non dimentichiamolo (lo dico a me stessa per prima, ovviamente...). può sembrare retorico, banale, trito e ritrito ma è proprio così! un bacio a te. elliy :)
 
matuna.2007
matuna.2007 il 08/11/07 alle 11:26 via WEB
"Sapersi ascoltare, non scoraggiarsi, perseverare, ampliare le conoscenze nel mondo letterario, partecipare a esercizi di scrittura. Se hanno talento, prima o poi verrà loro riconosciuto" Mi piace questa frase, è positiva, è di speranza, ma poi forse per emergere occorre avere del vero talento, qualcosa di tuo da dire veramente.. non è così?
 
unadonnaperAMICAdgl
unadonnaperAMICAdgl il 08/11/07 alle 18:44 via WEB
Grazie davvero per l' opportunità di conoscere un po' di più una persona davvero bella...grazie per la sensibilità, la delicatezza delle emozioni, l'enorme rispetto per l'animo umano. E grazie per la possibilità di alimentare la propria anima di tutto quello che viviamo leggendo i tuoi post.
 
herice
herice il 11/11/07 alle 19:22 via WEB
notevole l'incontro tra Writer e..tuttiscrittori. direi talenti a confronto :)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 12/11/07 alle 11:42 via WEB
io direi... magie delle sinergie! grazie herice :) elliy
 
   
ladymiss00
ladymiss00 il 14/11/07 alle 20:48 via WEB
si. è vero, magie delle sinergie :D me lo stampo e lo metto insieme alle pagine del libro di Claudio che sto (spero) finendo di leggere ;) un saluto a tutti! Milena
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 14/11/07 alle 23:47 via WEB
un saluto a te :) elliy
 
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