Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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« "PAROLE AL PASSO"Quiz - INDIZI FINALI »

PAROLE AL PASSO

Post n°26 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da tuttiscrittori
 

Si è appena conclusa la prima puntata di "Parole al passo", la nuova trasmissione in collaborazione tra Radio Imago  e www.tuttiscrittori.it.

La puntata sarà disponibile per l'ascolto e il download tra un paio di giorni sul sito di Radio Imago. Nel frattempo, ecco i testi che abbiamo letto durante la trasmissione.

Due poesie di Luisa Fava:

Al mercato del venerdì

toccami
per quando la mia pelle
sarà come uno straccio secco
dimenticato sotto il lavandino

(ora con dita
di colibrì in festa
mescoli tempo e cannella)

guardami
e sigilla gli occhi
per quando le mie ali
saranno bende sfatte

(da sempre di te mi cattura l’odore)

trattienimi
come caramello in bocca
per quando sarò il ruvido
nocciolo la cui polpa percorri
ora con lacci tremendi

(ahi la noncuranza delle sbarre,
niente: né terra cielo tempo)

un coro muto
ti canta
mentre stringo mercato
e nella cesta sul banco
ho messo le mie caviglie
e tre grani di oblio blu

potrei scappare

comprami

 

Zoccoli di cometa

-Va bene va bene-
Il cavallo sul prato...
- E poi?-
Lo zoccolo sulla bambola
Le margherite mute in ginocchio
E tu di arenaria con la testa tra le gambe
Ti sgretolavi come un’Ogiva azzardata

Nella scia di una cometa
Che ancora nitrisce e mi spoglia
Scaglie di porcellana mutilata
Stelle di acqua marina e di sapone

Vento vorrei andare
Versoaltrodadove

 

Un racconto di Nicoletta Bartolini (elliy Writer):

 

Unica perfetta rosa

“Da quando l’ho incontrato, un solo fiore mi ha mandato...”

Era iniziata così, con un’unica perfetta rosa.

Una storia piccola, di passione  mai creduta possibile, prima di  allora.

Si erano incontrati all’alba di quel giorno così a lungo atteso, cercato, costruito.

Si erano volati incontro, senza pensare a chi potesse accorgersi di loro, dimenticando ogni prudenza, ogni attenzione. Soltanto braccia e corpo e labbra in quell’istante. Non esisteva altro.

E subito erano fuggiti via, verso quel “via” disperatamente rincorso e desiderato, un “altrove” dove nessuno potesse additarli, inseguirli, voltarsi e riconoscerli. Dove la vita potesse essere altro da quei “devo” e quei “non posso” e “scusa tanto”.

Una casa, un lago, una stanza calda e quell’unica perfetta rosa. Apparsa sul cuscino all’improvviso.

“Da tempo l’amore ha scelto come immagine preziosa / un’unica perfetta rosa...”

E poi un sorriso, che diventava immenso. Si guardavano negli occhi, poi gli occhi di entrambi si chiudevano piano. E diventavano labbra. Un bacio grande  e caldo, morbido da far tremare le braccia. Era sangue bollente e lo bevevano, quell’amore, respirandolo a fondo, lo assorbivano, stringendolo forte, ancora e ancora, tanto che altre carezze e altri baci, lontani da quelle braccia, da quelle labbra, sembravano persi ormai, svaporati, un niente.

Piccole ore di struggente passione, pelle che urlava, mormorii di due poveri cuori. Cuori che intrecciavano sogni e parole, in quella stanza in riva a un lago inventato, forse una baita sperduta in un sospiro, o una mansarda a strapiombo sul cielo... o un’unica perfetta rosa.

Non avrebbero mai voluto andare via da quell’altrove. Ma la rosa era caduta a terra ...

Andare.

Ecco l’ora.

Come fai a dire alla pelle “staccati, vattene, lasciami”?

Come fai a dire a un sogno “aspettami”?

Come fai a dire al cuore “torniamo indietro, dai!”. Come fai?

E quando il cielo è azzurro o quando la pioggia cade e ti bagna il cappotto e i capelli, e quando sei in mezzo al traffico  e ascolti una musica che senti solo tu, e quando sei a casa e invece lì non senti niente e niente riesci più a vedere, e quando poi ti spogli e ti infili in mezzo alle lenzuola e poi spegni  la luce... come fai?

E quando la tua vita inutilmente scappa via, i giorni a consumare i giorni,  da quando ti ha detto “scusa tanto” e poi “non posso più”... quando ogni cosa perde senso perché il senso era soltanto lui?

Così a volte, nelle notti stanche, senza più sogni da intrecciare, né parole, lei a un tratto corre alla finestra: fame di aria, di respiri altrove.

Spalanca i vetri e guarda il cielo. Chiude gli occhi e pensa a un fiore. A un bacio, al più profondo. Poi aspetta il giusto soffio di vento e glielo affida.

“... a me tocca sempre e solo una cosa / un’unica perfetta rosa.”

 

 

 

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Commenti al Post:
matuna.2007
matuna.2007 il 08/12/07 alle 08:57 via WEB
Ho ascoltato in diretta sia la poesia che il racconto, che emozione diversa che leggerli qui.. il calore trasmesso dall'aurore, le inflessioni vocali, i tempi, uniti alla musica di sottofondo hanno creato un'atmosfera unica. Bella la poesia (guardami e sigilla gli occhi per quando le mie ali saranno bende sfatte), e bello il racconto (Come fai a dire alla pelle “staccati, vattene, lasciami”?) Che dire: Bravi!! Bravi veramente....!!! Grazie per questa nuova emozione!!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/12/07 alle 23:42 via WEB
Grazie a te Matuna per la gentilezza e l'attenzione che sempre ci riservi! Vorrei comunque precisare che questo racconto parte dalla citazione di una poesia di Dorothy Parker che riporto qui: "Un’unica perfetta rosa Da quando l’ho incontrato, un solo fiore mi ha mandato./ Teneramente ha scelto il suo messaggero,/ Pura, profonda, ancora bagnata di rugiada.../ Un’unica perfetta rosa/ Conosco il linguaggio di quel fiore;/ “I miei fragili petali,” dice, “racchiudono il suo cuore.”/ Da tempo l’amore ha scelto come immagine preziosa/ Un’unica perfetta rosa./ Ditemi però, secondo voi, perchè nessuno/ Mi ha ancora mai mandato un’unica perfetta limousine?/ Oh no, a me tocca sempre e solo una cosa/ Un’unica perfetta rosa."
 
carmen46c
carmen46c il 08/12/07 alle 15:51 via WEB
Ciao Elliy, dire che il tuo racconto mi ha emozionato è poco, non esagero, ad un certo punto avevo gli occhi umidi soprattutto verso la fine, ed è vero che sentire la tua voce e la musica di sottofondo hanno creato tutta un'altra atmosfera. Caspita, ma hai una voce così dolce, mi dispiace solo che la prima poesia non l'ho sentita, ma è riportata qui, purtroppo non ho sentito neanche l'altra. La prima perchè sono rimasta intrappolata nuda nei negozi del Bar Italia, volevo farmi bella ma non riuscivo a vestirmi, ho dovuto chiamare Diletta che però mi ha fatto aspettare parecchio tempo e sono arrivata in ritardo a RADIO IMAGO, l'altra poesia, alla fine, non so cosa ho cliccato , mi sono ritrovata catapultata tra montagne di sabbie e non riuscivo a venirne fuori. Sembravo Alice nel paese delle meraviglie, correvo di qua correvo di là e non arrivavo mai a destinazione.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/12/07 alle 23:45 via WEB
Grazie Carmen, riuscire a trasmettere un'emozione mi fa davvero felice. Grazie di esserci. Un sorriso a te :) elliy
 
punto.gr
punto.gr il 08/12/07 alle 19:27 via WEB
Ho ascoltato ieri sera la prima parte della trasmissione, poi è caduta la linea, e nell'insieme mi è piaciuta molto. Ho ascoltato la prima poesia, e poi il racconto. Il racconto mi ha trasmesso una bella emozione, la poesia, no. Non l'ho capita, come non riesco a capirla ora leggendola, ne l'altra a seguire, la colpa è sicuramente della mia ignoranza. C'è stato una spiegazione delle poesie? Il mio computer purtroppo si è disconnesso, e non sono riuscito più a seguirvi. Se non c'è stata una spiegazione delle poesie, vi posso chiede di inserirla? Ve ne sarei grato.. in fin dei conti è il motivo che mi ha spinto a collegarmi qui oggi. Comunque devo riconoscervi, che la trasmissione è stata piena di contenuti, e l'accostamento lettura dei testi/musica è veramente riuscita, complimenti.. Un saluto a presto, Punto
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 09/12/07 alle 21:27 via WEB
caro punto, la poesia non ha un metro esatto né parametri universali per essere apprezzata e gustata, ma soprattutto non ha necessità di essere capita. ti dirò di più ...una poesia spiegata è una poesia non riuscita, mettere in fila dodici strofe in rima che parlano di amori e sofferenze strappalacrime ...sarei capace anch'io. no, anche a costo di essere disprezzato o deriso, il vero poeta è quello che si getta a capofitto dentro i suoi incubi e le sue emozioni, senza nascondersi. senza curarsi della forma a volte o delle parole, ma solo della giusta composizione delle stesse. La poesia è un po' come la musica o la pittura, dietro ogni nota e ogni pennellata c'è un'anima che vuole esprimere qualcosa ...a non tutti può darla ...non tutti l'accettano ...non tutti la vogliono. io quando ascolto o leggo una poesia cerco di lasciarmi andare, come quando ascolto un brano di chopin ...anche se non lo capissi mi piacerebbe lo stesso, lo sento che dietro quelle note c'era un uomo che urlava ...chissà cosa urlava? in fondo un neonato che piange ti fa ugualmente soffrire anche se non sai perché lo fa, e ti fa gioire quando sorride ...anche se non sai perché lo fa. Scusatemi, ho la mania di dilungarmi, volevo solo dire che le poesie di Luisa Fava a me piacciono, sono originali e potenti, a volte persino prepotenti ...qualche volta ermetiche ma mai brutte. un saluto, gf
 
 
carmen46c
carmen46c il 10/12/07 alle 14:40 via WEB
E le poesie che ci spiegavano a scuola erano tutte poesie mal riuscite? Ahahahahahahahahaha.....chiedo scusa alla padrona di casa, ma chi "chi domanda non fa errore e rispondere è cortesia?" Chi mi risponde?
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/12/07 alle 23:52 via WEB
Grazie Punto, sono davvero contenta che tu abbia apprezzato i contenuti della trasmissione, sei molto gentile! E grazie anche a Santiago per il suo intervento. In effetti la poesia va "sentita", percepita direi e... insomma, mi associo a quanto dice santiago. un saluto a entrambi. elliy :))
 
DolceA0
DolceA0 il 10/12/07 alle 08:17 via WEB
nn ho sentito, con grande rammarico, la trasmissione...speriamo che ce la faccio in replica. "Ma ditemi, perchè nessuno mai mi dona una perfetta limousine?" :)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/12/07 alle 08:38 via WEB
ciao Dolce! comunque la trasmissione è stata registrata e sarà disponibile, entro un paio di giorni, per essere ascoltata o scaricata sul sito di Radio Imago. e per quanto riguarda la limousine... ma dai, vuoi mettere la poesia di un'unica perfetta rosa? Un bacio Dolce, sei anche tra i blog amici da oggi :) elliy
 
animafragile11
animafragile11 il 10/12/07 alle 12:49 via WEB
elliy carissima!!!che tristezza non potervi ascoltare!!sia per questioni di orario..che di tecnologia!!sai, era una cosa che volevo dirVI da tempo...a te, santiago, falco...e tutti quelli che collaborare per rendere quanto più "ricco" questo mondo di parole............SIETE VERAMENTE APPREZZABILI...VERAMENTE...VERAMENTE....VERAMENTE........Gente come voi....arricchisce di senso l'essere approdata in questo mondo...sul serio!!!baci e in bocca al lupo per la vs. trasmissione....
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/12/07 alle 12:57 via WEB
dolce anima, perchè per questioni di orario?? appena la trasmissione verrà inserita nel sito di radio imago, potrai scaricarla e ascoltarla quando vuoi, anche su i-pod o semplicemente dal pc o su un dischetto... e se hai bisogno di aiuto tecnico manda un "help" nella messaggeria! grazie comunque e baci a te! elliy
 
santiago.gamboa
santiago.gamboa il 10/12/07 alle 16:36 via WEB
(premetto che se fosse per me, buona parte delle poesie che ho letto a scuola le farei stampare sulla carta igienica) però mia cara carmen ...immagina una cosa: se un cavaliere ti facesse una dichiarazione d'amore e tu non la capissi ...dopo l'eventuale spiegazione avrebbero lo stesso valore quelle parole? ognuno è capace di sentire o meno quel che vuole sentire. Per esempio a me non piacciono le canzoni di battiato degli ultimi anni ...pensi forse che se qualcuno me le spiegasse mi piacerebbero? lo hanno fatto e il risultato è stato che mi piacciono ancora meno, questi si spiega col fatto che il messaggio trasmesso e le modalità del come viene trasmesso a ME non soddisfa, ma questo non vuol dire che battiato non sia capace di trasmettere emozioni!!! Ripeto, e non mi stancherò mai di farlo, che in alcune attività artistiche comunicative c'è una sfera insondabile di percezione delle emozioni e sarebbe "banale" e inutile cercare di spiegarla. stiamo parlando di "poesia" --- copio e incollo dal dizionario garzanti =Definizione , s. f. ...l'arte e la tecnica di comporre versi o, più generalmente, di esprimere in forme ritmiche estranee alla prosa idee, sentimenti e realtà secondo la propria visione del mondo: poesia lirica, epica, satirica; la poesia dantesca, leopardiana; di UNGARETTI "poesia è il mondo / l'umanità / la propria vita / fioriti dalla parola" --- serve altro? --- spero di aver risposto :)
 
 
carmen46c
carmen46c il 10/12/07 alle 22:46 via WEB
Ho compreso pienamente Santiago, la domanda che ho fatto era una provocazione ed ha sortito il suo effetto perchè vedo che mi hai dato una risposta soddisfacente. Grazie.
 
punto.gr
punto.gr il 10/12/07 alle 19:51 via WEB
Ciao, è la terza volta che provo ad inserire un commento ma non riesco ad inviarlo, ci provo di nuovo. Volevo rispondere a Santiago, e dire che non mi ha convinto, anzi la ritengo un risposta qualunquista, e un pò menefreghista. Voglio dire che la poesia, come la pittura, o le canzoni sono arte, e secondo me debbono essere fruibili a tutti, ma anche nell'interesse dell'artista, che ha speso tempo ed energia nel fare la poesia, che esprime le sue emozioni, il suo "urlo" alla vita, che ha cercato le parole, le ha messe in rima, o ha cercato la metrica giusta, le lette e rilette fino a quando secondo lui la stessa poesia aveva raggiunto il suo scopo. E' vero ci sono a volte dei dipinti che non si comprendono, mi soffermo a guardarli cerco di capirne il senso, mi faccio una mia idea, poi ci torno con una esperta d'arte, che mi spiega il contesto, la tecnica, la luce, e quel dipinto si illumina, diventa vivo. Ecco vorrei poter rileggere la poesia di Luisa Fava e sentire il suo "Urlo", capire il perchè. Solo questo. Punto
 
cuoredigabbiano
cuoredigabbiano il 10/12/07 alle 20:54 via WEB
Ho solo letto purtroppo, spero di ascoltare presto la registrazione. Credo che una voce che recita una poesia dia qualcosa in più, arricchisca la poesia stessa. Sulla comprensione o meno di una poesia, anche io credo che una poesia sia tale se riesce a comunicare qualcosa, sia esso il contenuto sia essa un'emozione... a volte basta una parola chiave per aprire il significato di una lirica... a volte si tratta solo di parole effetto messe insieme senza dare nulla a chi legge. Bacioni.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/12/07 alle 00:28 via WEB
La poesia è un tema delicato, difficile, che sfiora o incide la sensibilità di ognuno, proprio come la pittura, la scultura, la musica e ogni forma di arte, che nasce dall’anima e per l’anima crea nutrimento. A scuola ci hanno parlato delle varie correnti letterarie, dei periodi storici, degli elementi per poterla decifrare... abbiamo studiato (più o meno...) i classici, gli ermetici, ecc. ecc., imparando forse a porre attenzione all’importanza della parola, della metrica e così via. Abbiamo insomma acquisito (almeno questa era l’intenzione dei proff.) degli strumenti di valutazione, ma... adesso? quando, molto lontani dai banchi di scuola, ci troviamo di fronte a una poesia? Non ci resta che tirar fuori quegli strumenti, ma, soprattutto, aprire il cuore e lasciarci andare alle emozioni che l'autore di volta in volta ci suggerisce, ci mormora o grida... Qui di seguito ecco una interpretazione di Santiago Gamboa, una delle interpretazioni possibili, della poesia "Al mercato del Venerdì". "L’autrice viaggia su una poetica di piani paralleli che trovano la congiunzione nello sviscerare il concetto di amore “adesso e per sempre”. Gioca con le parole in un’alternanza sadica di dare e avere, faccio e non faccio, voglio e non voglio. La poesia infatti racconta, in modo forse ermetico e complesso, un classico nelle storie d’amore maledette e senza tempo. C’è inframmezzata, le frasi tra parentesi, un’altra poesia che racconta quel che è in questo momento la loro relazione. Con questa musica d’accompagnamento la ragazza chiede, senza veli, a un partner sognato o immaginato o reale di essere apprezzata, presa e guardata, vuole che lui la ricordi così come è adesso …prima che diventi vecchia, prima che il suo corpo e la sua anima rinsecchiscano. Chissà? Un amore che forse sta finendo o forse sta iniziando o è ancora di là da venire. Largo spazio è pure concesso alla metafora della prigione, che incute timore, ma è in fondo desiderata. L’attendono prove crudeli che mordono la carne e l’anima ma infondono sicurezza, l’unico modo per prolungare la provvidenza è il restarne schiavi e rimanere dietro quelle sbarre. Fino a desiderare di esserne mangiata e gustata da quel desiderio, comprata come un animale che potrebbe scappare. E questo, in un mondo senza luogo e tempo, può accadere e accadeva e accadrà al mercato del venerdì, un mercato profano e prosaico che nulla ha a che vedere con quello sacro della domenica. La chiave di volta di questa mia interpretazione è data da alcuni termini “topici”: toccami, straccio secco, cannella, bende sfatte, ruvido nocciolo, caramello, sbarre, coro muto, mercato, caviglie, comprami. Le parole utilizzate, esposte in una ricercata sequenza, evocano immagini e sensazioni forti e crude, seppure addolcite dal desiderio e dalla tristezza. O forse ce n’è una più semplice, non sarà che la coprotagonista è una gallina faraona legata per le caviglie che aspetta con rassegnazione un acquirente? Però, anche questa stupida ipotesi, adesso non mi fa più ridere, perché?". Un saluto e un bacio a tutti! e un grazie :) elliy
 
 
carmen46c
carmen46c il 11/12/07 alle 19:40 via WEB
Ma dove sta questa poesia "Al mercato del venerdi"...mi hai fatto venire una curiosita....sul sito? Ma io l'ho esplorato il sito, le poesie non le vedo.
 
   
carmen46c
carmen46c il 12/12/07 alle 12:33 via WEB
Ops...che sbadata! ce l'avevo proprio sotto il naso. Mi piace la prima, la seconda la devo ancora leggere.
 
dimanto70
dimanto70 il 11/12/07 alle 10:38 via WEB
La poesia è un doppio atto creativo. La crea l'autore e noi che la "riceviamo" la rielaboriamo (la ri-creiamo) a seconda di quello che è il ns. sentire (che è dato non solo dal ns. bagaglio culturale, ma anche dalle ns. esperienze di vita, dal contesto in cui viviamo e,soprattutto, dal ns. gusto). E' come un profumo che ha caratteristiche tutte sue, ma sulla ns. pelle assume una connotazione diversa. Quando scelgo un profumo mi piace su di me e basta; non sto a preoccuparmi più di tanto di quali siano gli ingredienti o di chi l'ha creato o della tecnica usata. Per la poesia ci sono due tipi di approccio. Quello "anatomico", didattico, là dove si smembra, si seziona la poesia, se ne analizza lo stile, il contesto storico, il retaggio dell'autore e quant'altro. C'è poi l'approccio "sensoriale" (chè è quello che preferisco) dove, a seconda dei casi, ti lasci investire, accarezzare o penetrare dalle parole senza chiederti tanto e quanto. Con questa seconda modalità la poesia è fruibile per chiunque. La poesia ermetica si presta a scivolarti addosso o ad entrare prepotentemente in tutti i tuoi pori. Significato e significante non sono più legati fra loro nella maniera classica e credo che nessun poeta si presterebbe mai a spiegare o ad interpretare se stesso. La poesia perderebbe la sua essenza, la sua magia. Tanto varrebbe aver fatto prosa. un abbraccio :)
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/12/07 alle 10:47 via WEB
a me piace definirlo approccio "animale", direttamente dall'anima. un saluto :) elliy
 
   
dimanto70
dimanto70 il 11/12/07 alle 10:56 via WEB
per me è "sensoriale" perchè certe parole entrano dagli occhi e sento fisicamente stringermi lo stomaco o il cuore...dipende dalle parole. :)
 
agylla
agylla il 11/12/07 alle 11:29 via WEB
Salve a tutti, mi dispiace di non aver potuto ascoltare in diretta la trasmissione, ma li riprometto di scaricarla quando sarà disponibile. Volevo intervenire però sulla discussione in merito alle poesie, che ho letto inizialmente senza capire granchè. Successivamente poi ho letto l'interpretazione di Santiago, mi sono stampato la poesia, e l'ho divisa, l'ho riletta cercando di analizzarla meglio, e sicuramente ora la vivo con un altro spirito, quello che prima non avevo nemmeno avvertito ora prende significato. Ora sto facendo la stessa cosa con l'altra. Non sono una persona esperta di poesia, forse perchè fino ad ora se non mi entrava subito nell'anima mi rifiutavo di capirla, forse questo mi aiuterà in futuro... grazie :)
 
punto.gr
punto.gr il 11/12/07 alle 20:43 via WEB
Volevo ringraziare per l'interpretazione, forse sono stato un pò caustico nel commento, non è mio costume farlo e mi scuso, ma a me piace capire, e se non capisco chiedo, se ci fosse stato un muro l'avrei rotto, ma sarei passato per vedere cosa c'era dall'altra parte.. Mi domandavo se invece di una poesia fosse stato un dipinto di Picasso cosa avrei fatto, forse mi sarei messo dietro alla guida del museo per capire per poi passare al quadro successivo. Pensavo che questa fosse un pò la vostra funzione. Punto
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/12/07 alle 22:11 via WEB
il ringraziamento va all'Arte - in questo caso alla Poesia - che riesce a sollevare discussioni appassionate come questa: non è poco, anzi, è un importante regalo di Natale per tutti! E se è vero che non si può spiegare l'Arte, è anche vero che esiste un approccio "didattico" ad essa e che è comunque apprezzabile lo sforzo razionale di chi - come agylla per esempio - cerca caparbiamente almeno di "studiarla". o come Punto, che sfonderebbe i muri o pedinerebbe senza sosta una guida del museo, pur di avere risposta alle sue domande :) un saluto a tutti! - per carmen: la prima in alto! - elliy
 
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