“Amore per la scrittura” è stato l’argomento della puntata del 25 gennaio - tra qualche giorno scaricabile sul sito di RADIO IMAGO. Un amore, una passione, che può nascere in momenti diversi della vita , con motivazioni e finalità diverse, che porta a sperimentare, esplorando i sentimenti più profondi, mettendosi in gioco, qualche volta soffrendo ma anche divertendosi, perché no. Una passione che accomuna i tre personaggi che abbiamo presentato durante la serata: AUTORETESTI (Ottavio), KIKU (Giulia), ECCELSO86 (Germano).
Tre personaggi? Forse, meglio, tre amici con cui è stato bello incontrarsi e parlare. E da oggi lo sarà di più, perché aumenta la voglia di conoscersi, confrontarsi, crescere insieme, discutendo degli argomenti che più ci stanno a cuore... Come con tutti i nostri amici del blog e del sito. Forse abbiamo trovato il lato buono del web?
Intanto, ecco un assaggio della "sperimentazione" dei nostri amici.
AUTORETESTI E KIKU - Un testo (non una poesia, come tiene a precisare Ottavio) scritto in collaborazione, a quattro mani. Questa è una delle particolarità del suo blog, quella di far incontrare e fondere le diverse sensibilità.
GOCCIA NUDA
Le briglie dissolte
Tra le dita del vento
Appesa alla brezza
Che scartoccia pensieri
La tua voce graffiante...
Squarcio perimetri
Infrango sigilli
Dissolvo cancelli
Varco la soglia
Che dirada l'istante
In faccia ti strappo l'amore
In mille pezzi...coriandoli al sole
Giardini annaffiati di pazzia
Sbocciano liberi fiori
D'immenso dipingo le stanze
E tracce dei tuoi arredamenti
Lancio nel camino e sei fumo
Lucido i mattoni di vita
Nel bianco stupore
Di un valzer d'attese
Tracima in un raggio
Un nuovo destino
Che già ti divora
Il buio si frantuma
Nell'eco dell'alba
E suona il mondo
Goccia nuda in mente
Felice onda in me.
KIKU - Questo è uno dei componimenti di Giulia, tratto dalla vasta produzione che arricchisce il suo sito "La vita nel cuore", con il quale si ripromette di lanciare un messaggio di positività per tutti, anche per chi pensa di non avere nulla da dire, o da comunicare o da sperare... Questa è una delle poesie che la emoziona di più:
* Amaranto *
Ci sarà un posto dove andare
oltre la porta di casa
su quel taxi amaranto
che rubava comete
due passi nel vento
nel tormento d'un attimo
la mano nella mia tasca
a scucire canzoni
rumore di luci
una sciarpa di baci
e il taxi una slitta
fra steppe in discesa
culla di voglie
a plasmare l'assenza
nel cerchio bugiardo
d'un circo in attesa
nido di latta
per un istante da sposa
ECCELSO86 - Germano ha tanti sogni e una grande voglia di riuscire a emergere nella vita: vuole diventare famoso. E' antipatico? mmmm... direi di no. Ha 21 anni e una enorme carica di energia che convoglia nello studio e nella scrittura (oltre che nell'accudimento delle sue ammiratrici, naturalmente...), si dà un gran da fare e non ha paura di mettersi in gioco. Alla domanda "perchè scrivi?" lui risponde : "e perchè tu respiri?". Ha un progetto (tra i mille) che riguarda il suo libro, ancora in lavorazione: "Scartato". Eccone un brano:
TRA LUCI E OMBRE
Ascoltavo: "La valse d'Amèlie" di Yann Tiersen e nella mia testa avevo un pensiero limpido, terso e freddo come il cielo d'autunno; libero e bastardo come il vento che seduce le foglie e le rapisce, per poi lasciarle sole, sull'asfalto calpestato da piedi di passanti troppo distratti per comprenderne il senso di abbandono. Un pensiero bambino, fatto di zucchero filato alla fragola e di mani calde e grandi, mani che stringono le tue e ti guidano verso la giostra dove desideri andare...mani che vorresti non lasciare mai; le mani di tuo padre. Poi il pensiero si evolve: diventa frenetico e capriccioso, fa saltellare le tue percezioni e, con esse, le tue emozioni; ti fa ridere e piangere come un clown impazzito e confuso, in bilico tra l'essere qualcuno e il perdersi nel nulla. Luci ed ombre, il tuo viso scisso in un'espressione indescrivibile fatta di grazia e disgrazia, di allegria e tristezza, di amari sorrisi dovuti al momento di emotività ipocondriaca. Tu: luce ed ombra; uomo indifeso e bambino invincibile...tu: fermo alla metà esatta del tuo essere, tra il "luogo" che ti da la percezione autocosciente di ciò che stai diventando e quello dove esiste il ricordo scomodo di ciò che eri.
Tu: a ritagliare freneticamente foto mnemoniche del tuo passato e a ricomporle subito dopo, in una contraddizione sensoriale alienante e realista, angosciante e rassicurante; follemente razionale. Poi la musica finisce e con essa lo stato quasi mistico nel quale eri piombato... resta la realtà, nella sua sconcertante pesantezza post-alienazione e con essa la vita, la stessa che pareva aver smesso di aver senso e che, dopo tutto, ami con tutto te stesso. Oggi mi sono sentito così: con il volto buio e insieme luminoso, diviso come l'anima mia tra chiaro- scuri che noi, più semplicemente, chiamiamo dubbi!
E per concludere, non poteva mancare una chicca: una poesia di un filosofo, grande poeta e scrittore tedesco, suggerita da un caro amico...
Con parole diverse
dire la stessa cosa,
sempre la stessa.
Sempre con le stesse parole
dire una cosa del tutto diversa
o la stessa in modo diverso.
Molte cose non dirle,
o dire molto
con parole che non dicono niente.
Oppure tacere in modo eloquente.
*
"Opzioni per un poeta" - H. M. Enzensberger