Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

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YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Lo scrigno

Post n°51 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da tuttiscrittori
 

un racconto di Marittiello - Pensieroinespresso

Quando con un colpo di reni raggiunsi il cofanetto, il battito del cuore superò il livello di guardia.

Eravamo a non più di quattro metri di profondità con fondali sabbiosi e salmastri che rallentavano i movimenti del corpo e riducevano quasi a zero la visibilità.

Da dieci giorni stavamo esplorando il relitto, che era stato già spogliato di tutto da altri visitatori più esperti, più veloci e, sicuramente, più bravi di noi. Gavino, che conosceva quella costa palmo a palmo, ci aveva indicato, con sorprendente precisione, la zona dell’immersione. Guardando senza binocolo verso terra e fissando punti di riferimento che nessuno di noi riusciva a vedere, dopo quasi un’ora di mare, con una brusca virata, aveva puntato la prua verso il sole e gettato rapidamente l’àncora, senza dire nulla. “E’ qui?”, avevamo gridato in coro. Aveva annuito, ancora in silenzio. Ci eravamo preparati all’immersione un po’ scettici, ma con la voglia di saperne di più. Eravamo in quattro, oltre Gavino, ottimi nuotatori e buoni amici. “Andate giù! Che aspettate?” urlava, assicurandosi della tenuta dell’àncora. L’acqua era verde scuro e lasciava filtrare la luce per non più di due metri, mentre Gavino ci aveva detto che la profondità in quel punto era di circa quattro. Una piccola ferita in una secca che doveva essere lunga varie centinaia di metri. Dopo poche bracciate avevamo raggiunto la zona torbida fino ad arrivare a toccare la sabbia da cui emergevano, inquietanti, resti di fasciame e pezzi di albero conficcati ancora in profondità nel fondo marino. Freneticamente, con gesti convulsi, cercavamo di smuovere la sabbia che custodiva come uno scrigno, forse da secoli, il segreto di quella barca. Un’emozione fortissima durata i pochi minuti della riserva d’aria, ma destinata a ripetersi con la stessa intensità ogni qual volta, in quei dieci giorni, le nostre mani erano arrivate a sfiorare la superficie dello scrigno sabbioso. Ci immergevamo senza sosta, muovendoci su un’immaginaria linea orizzontale, cercando di sondare e smuovere la maggior quantità di sabbia, nella speranza di trovare…A dire il vero, non sapevamo neanche noi cosa sperassimo di trovare, ma eravamo certi che qualcosa sarebbe apparsa all’improvviso a dare un senso alla nostra immane fatica. E così fu. Durante una delle ultime risalite pomeridiane, mentre il corpo era ancora sul fondo in posizione orizzontale, prima di inarcarlo per puntare verso la luce, un colpo di pinna non era andato a vuoto, ma si era spezzato su qualcosa di duro che non era legno. Mi ero girato di scatto e avevo scorto, incastrato nel fasciame, un oggetto metallico che non ero riuscito a distinguere nettamente. Ero subito risalito senza compensare, per respirare a pieni polmoni e ritornare immediatamente giù, sperando di rivedere quello che avevo appena intravisto, mentre Gavino e gli altri dalla barca mi guardavano attoniti.

 

E così, quando con un colpo di reni raggiunsi il cofanetto, il battito del cuore superò il livello di guardia.

 

Dalla barca tutti mi tesero le mani per prendere l’oggetto che stringevo gelosamente sotto l’ascella destra, ma io lo tenni ben stretto e, con la spinta di un solo braccio, risalii a bordo stremato, lasciando cadere il cofanetto ai piedi degli amici. In realtà, vedemmo subito che non era un cofanetto, ma un bauletto metallico di colore indefinito, perché la ruggine e la salinità l’avevano rivestito nel tempo con una patina viscida di uno strano colore verdastro, che lo rendeva scivoloso come uno scoglio a pelo d’acqua coperto di piccole alghe. Cercammo inutilmente di aprirlo con le mani ma, non avendo ferri a disposizione in barca, non riuscimmo a spostare neanche di un millimetro il coperchio, che lasciava appena intravedere la fessura che lo separava dalla parte inferiore. Non vi erano feritoie per chiavi o anelli per lucchetti e dall’interno non proveniva alcun rumore. Sembrava pesantemente vuoto. Tornati in fretta a terra, Gavino si curò dell’apertura. Prese una lama tagliente e dura e con pazienza cominciò a disincrostare la fessura che separava il coperchio dalla piccola cassa. Un lavoro che durò quasi un’ora. Poi a colpi di martello riuscì ad entrare nella feritoia con due lame, facendo leva e, contemporaneamente, spingendole in senso orizzontale con un movimento ampio e risoluto dei polsi. Dopo un’altra ora circa il coperchio cedette.

Due dita di sabbia impastata d’acqua e nient’altro. Ci guardammo allibiti. Poi Gavino, col palmo aperto della mano, tastò il fondo della piccola cassa, filtrando la melma con le dita, come un cercatore d’oro fa col setaccio. Vedemmo il suo volto all’improvviso cambiare espressione. “C’è qualcosa”, urlò con gli occhi fissi nel buio impenetrabile del bauletto. “Sento qualcosa di ruvido”, aggiunse, questa volta a voce bassa, parlando a se stesso. “Dai, forza, tira fuori la mano”, gridai, roso da una curiosità ormai incontrollabile, che mi pareva superiore a quella degli altri che, invece, in sacro silenzio aspettavano la mano di Gavino, come si attende quella di un prestigiatore dal cappello a cilindro. Dal fondo melmoso della cassa, lentamente emersero, prima, due piccole stelle marine, poi il palmo della mano che le reggeva, come su un piatto, offrendole al nostro sguardo.

Erano intrecciate fra loro per un lembo, rigide e ruvide, ma ancora colorate, procurando in noi la stessa impressione che di certo provarono gli archeologi alla comparsa dei corpi avvinghiati di Ercolano.

La mattina dopo, con la prua rivolta al sole, Gavino le riconsegnò al mare.

Un raggio di luce le avvolse, accompagnandole delicatamente sul fondo, mentre in superficie due monete di sole con i lembi intrecciati segnarono, ancora per qualche istante, il loro passaggio.

 

 

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>> Scartato: l'inizio su Bad side of my mind
Ricevuto in data 20/02/08 @ 13:24
Dopo questo pezzo, non credo che inserirò altre parti del mio libro qui su badmind...questo perch...

 
Commenti al Post:
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 17/02/08 alle 23:21 via WEB
Cara Elliy, ti saluto e ti ringrazio per aver pubblicato il racconto. Uno scrigno di sorrisi per te. Marittiello
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/02/08 alle 18:11 via WEB
Caro Marittiello, grazie a te. è davvero un piacere averti nel blog! e grazie per lo scrigno di sorrisi, lo custodirò gelosamente :) elliy
 
agylla
agylla il 18/02/08 alle 08:30 via WEB
Bello.. si legge tutto di un fiato!! Come essere in apnea assieme al protagonista della storia, lui alla ricerca di qualcosa in fondo al mare, noi qui alla ricerca del finale del racconto! Un piccola stella da aggiungere a quelle dello scrigno... Ciao :))
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 17:35 via WEB
Che bel commento! Ti ringrazio di cuore. Marittiello
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/02/08 alle 08:47 via WEB
Il racconto è affascinante e, nel finale, perfino poetico. Lo stile soffre un po' dell'approccio un po' da 'cronaca' che hai imposto, ma comunque è funzionale al tipo di storia. Bravo! Stefano S.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 17:56 via WEB
Ti ringrazio tanto, Stefano. Per quanto riguarda lo stile, ho preferito utilizzare il trapassato prossimo nella prima parte del racconto, tempo che può conferire alla narrazione l'andamento della cronaca. Il motivo di questa scelta é nella ripetizione dell'incipit che faccio alla fine della prima parte: "Quando con un colpo di reni..." Il passaggio dal passato remoto al trapassato per poi ritornare al passato remoto avrebbe dovuto dare maggiore dinamismo al racconto che, in realtà, vuole essere la cronaca trasfigurata di un fatto. Un sorriso…Marittiello
 
carmen46c
carmen46c il 18/02/08 alle 09:54 via WEB
Buongiorno a Elly, il racconto di Marittiello lo devo leggere con calma.......so già che mi piacerà, non è favoritismo, è che conoscendo la fonte, Marittiello, immagino che sarà avvincente. Buongiorno a tutti voi.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/02/08 alle 13:15 via WEB
con calma Carmen... ti aspettiamo :) elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/02/08 alle 16:36 via WEB
come hanno fatto le stelle marine a entrare nel cofanetto sigillato?
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 17:33 via WEB
Sul cofanetto non vi erano "feritoie per chiavi o anelli per lucchetti". Un tempo, quindi, e per molto tempo é rimasto aperto. Poi é stato chiuso dal mare e sigillato dai suoi sedimenti…Un sorriso per te…
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/02/08 alle 18:13 via WEB
a proposito, Marittiello, mi hai fatto venire voglia di andare al mare!!! elliy
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 18:16 via WEB
...ti prendo un appuntamento con Gavino...
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 18/02/08 alle 18:23 via WEB
ahahah! bella idea... tutto sommato non mi dispiace, quel Gavino. esperto lupo di mare, uomo dalle mille risorse e cuore romantico... "La mattina dopo, con la prua rivolta al sole, Gavino le riconsegnò al mare". elliy
 
kiku0
kiku0 il 18/02/08 alle 19:05 via WEB
complimenti Marittiello!!!...hai liberato le stelle e anche il tuo cuore...e brava elliy che ha aperto il tuo scrigno....applausi... e un sorriso....:-) Giulia
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 22:32 via WEB
Giulia, i tuoi complimenti sono graditissimi. Ti ringrazio davvero tanto. Un abbraccio. Marittiello
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 01:09 via WEB
Cara Giulia, lo scrigno lo ha aperto Marittiello! e per fortuna che lo ha fatto! ciao a te :) elliy
 
johnfante1975
johnfante1975 il 18/02/08 alle 19:57 via WEB
Un abbraccio a te cara elliy!A presto.Baci......John.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 01:10 via WEB
Ciao John, grazie! ho visto che hai un post nuovo di zecca ma stasera sono ko! domani passo da te! bacii! elliy
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 18/02/08 alle 21:17 via WEB
Nei fondali marini si respira aria di mistero ed avventura a caccia di tesori, per poi scoprire che è la natura marina il gran tesoro. A tratti ero li con voi con la cinepresa subacquea, solo che c'era poco da riprendere :( ...
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 22:34 via WEB
...avevi tolto il tappo dall'obiettivo...? Un sorriso per te...
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 01:11 via WEB
eh si, a volte bob si distrae... grazie bob della tua lettura! elliy
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 18/02/08 alle 21:19 via WEB
E' sato simpatico tuffarsi in mare (be' di questi tempi è un lusso :))))...piacevole il racconto ed un saluto alla padroncina di casa Miss e.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 18/02/08 alle 22:37 via WEB
Grazie, Bob. Sei molto gentile...Un altro sorriso...Marittiello
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/02/08 alle 23:50 via WEB
Caro Marittiello/Pensieroinespresso, leggendolo si ha la sensazione di scivolare nell'acqua, immergersi e vedere il fondo sabbioso con i pesci e il classico forziere dei pirati che accende la fantasia dell'adolescente che è in noi. Bella e poetica l'immagine delle due stelle marine. Mi danno l'impressione dell'amore che resiste a tutti i costi, fino alla fine. Sicuramente sarebbe stato triste dividerle e non riportarle nel mare. Bravo davvero e complimenti. Alessandro F.
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 19/02/08 alle 11:24 via WEB
Caro Alessandro, il commento rivela in modo limpido la tua sensibilità, che già avevo avuto modo di apprezzare leggendo il tuo racconto. Ti ringrazio delle belle parole che mi hai regalato. Sono molto felice che tu abbia gradito il mio lavoro. Tieni presente che, a parte la partecipazione al gioco letterario di elliy, non avevo mai pensato di scrivere racconti. Ho scoperto che é estremamente divertente e rilassante. Grazie, Elliy. Credo che sia importante non dimenticare mai che scrivere è un bellissimo gioco e può rimanere tale e continuare ad essere divertente solo a patto di non sentirsi subito un grande “scrittore”. Ah dimenticavo… Gavino, che è anche un grande “sciupafemmine”, manda tanti saluti ad Angela. Se son rose fioriranno. Un sorriso per te. Marittiello
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 14:47 via WEB
sono felice che tu abbia scoperto l'aspetto divertente della scrittura! non sempre accade, anzi qualche volta la scrittura è dolorosa, spesso faticosa (se non stressante... quando vorresti evidenziare tutto e fare un bel CANC! oppure stracciare tutti i fogli già stampati e farne tanti coriandoliniiii..). ma quando ti rilassi e ti accorgi che scrivere può essere anche un bel gioco... baci Marittiello! elliy - (ma chi è questa Angela che riceve i saluti da Gavino? ehm... ho perso qualcosa?)
 
   
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 19/02/08 alle 19:30 via WEB
La scoperta l'ho fatta partecipando al gioco letterario delle paroline magiche. E’ tutto merito tuo. Ad un certo punto sono stato preso da un folle e gioioso raptus compositivo che ho dovuto, ad un tratto, autocensurare per non cadere in paranoia che, per quanto gioiosa, sempre paranoia é. Insomma posso dire che nel blog di Elliy il divertimento é assicurato. Grazie infinite. In generale, credo che il divertimento ed il piacere prodotti dalla scrittura possano, però, scemare quando si passa da una dimensione scanzonata e di puro diversivo ad un impegno oneroso, avvertito come un dovere. Quando da diletto, lo scrivere diventa lavoro. A quel punto possono subentrare altri fattori a mescolare le carte ed a modificare le sensazioni. Penso che quando subentri la voglia di cancellare tutto, bisogna farlo. Cancellare è annullare per ricostruire e può essere anche fonte di un’improbabile ed inattesa soddisfazione. Non farti sentire da Alessandro. Come, chi è Angela? L’autore della “Storia di Angela” potrebbe adirarsi. Alessandro, però, ha un animo delicato e perdonerà sicuramente il momentaneo oblio. Approfitto dell’occasione per dire ad Alessandro che Gavino scalpita e rinnova i saluti per Angela. Un sorriso ed un baciotto per te, Elliy. Marittiello
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 22:12 via WEB
ahahah! no speriamo che Alessandro non si offenda, ma non avevo collegato! un abbraccio Marittiello! elliy
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/02/08 alle 23:47 via WEB
Sarà mia premura trasmettere i tuoi saluti ad Angela. Alessandro F.
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 20/02/08 alle 00:13 via WEB
...i saluti non sono i miei, ma quelli di Gavino...Naturalmente aggiungo anche i miei...
 
errabondo.a
errabondo.a il 19/02/08 alle 13:07 via WEB
fino a qualche anno fa potevo fare immersioni e poi non ho più potuto e questo racconto mi ha fatto stare male perchè mi ha fatto rivivere quei ricordi, soprattutto nella prima parte (eliminando le stelle marine nel cofanetto, un pò troppo sdolcinato come finale per i miei gusti). nello stesso tempo devo ringraziarti per lo stesso motivo: mi hai fatto rivivere bei ricordi. le cose passano e vanno, la vita è in continuo movimento. che tristezza certe volte.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 19/02/08 alle 13:30 via WEB
Sono io a ringraziarti per l'attenzione e per il commento. Un sorriso (o é troppo "sdolcinato"?)...Marittiello
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 19/02/08 alle 14:48 via WEB
la vita è in continuo movimento, ma io direi: per fortuna. un saluto :) elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/02/08 alle 12:39 via WEB
Buongiorno Elly....ciao Marittiello, un saluto a tutti i frequentatori di questo blog da Carmen.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/02/08 alle 17:32 via WEB
ciao Carmen e buona serata! un abbraccio :) elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/02/08 alle 12:52 via WEB
Ho letto il racconto Marittiello ... uff...la porta, perchè mi bussano? Da Carmen
 
eccelso86
eccelso86 il 20/02/08 alle 13:24 via WEB
A.A.A atteso autorevole e preziosissimo parere della cara eliy al mio ultimo post;) Baciottini Ge
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 20/02/08 alle 17:33 via WEB
Eccelso, ho dato un'occhiata al volo, ma ora sto uscendo e non posso concentrarmi... ma quanto prima ti sistemo! elliy
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 00:07 via WEB
Un sorriso, cara Elliy, per una notte serena...Marittiello
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 21/02/08 alle 05:36 via WEB
Ecco, nn vorrei morire come una spigola sotto blog,.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 16:52 via WEB
Bob... ma come muore una spigola sotto blog??? bacione :) elliy
 
   
BobSaintClair
BobSaintClair il 21/02/08 alle 19:34 via WEB
..dovrai attendere un altro pochino eh eh! :)
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 20:58 via WEB
BOB! ma non puoi fare così... quale sarà il mistero della spigola sotto blog?? aiut! elliy
 
     
BobSaintClair
BobSaintClair il 22/02/08 alle 04:00 via WEB
;)))) help! :) che simpatia *
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 22/02/08 alle 17:05 via WEB
si, lo so Bob, grazie. mentre pensi alla spigola sotto blog, però... guarda che regalino! aspetto il tuo parere su questi racconti, eh? (non ti defilare con la scusa della macchina...) elliy :))
 
giornatadisole0
giornatadisole0 il 21/02/08 alle 09:39 via WEB
una riflessione/domanda sull'articolo di Pensieroinespresso - Atarassia e disincanto. è che qualche volta il disincanto può essere una conseguenza dovuta a troppe delusioni oppure a una presa di coscienza di quello che la vita è realmente al di là di tutte le teorie filosofiche, che secondo me restano comunque delle teorie perchè poi la pratica è generalmente una cosa diversa. complimenti comunque per le profonde riflessioni.
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 12:23 via WEB
Le delusioni senz’altro modificano il nostro modo di guardare le cose, come lo modificano anche i successi. Credo che ogni esperienza sia un bene prezioso di cui fare tesoro per andare avanti in un percorso esistenziale che non è mai lineare, né prefigurabile. Se le delusioni possono produrre disincanto, i successi possono indurre esaltazione. Successi e delusioni alla lunga si compensano, determinando nuovi equilibri psichici e rinnovate spinte emozionali. La filosofia senz’altro aiuta, ma non fornisce mai ricette, né soluzioni. Pone problemi e prospettive di ricerca che ciascuno di noi deve poi calare nel proprio vissuto e far lievitare a contatto con i propri desideri ed aspettative. Tu dici che la pratica è qualcosa di diverso dalla teoria. In realtà, la “pratica”, ciò che praticamente facciamo, il nostro agire e le nostre azioni concrete, è la conseguenza diretta di ciò che pensiamo, del nostro atteggiamento mentale, cioè della “teoria”, anche se molto spesso questo nesso non è percepibile a livello di coscienza. Pertanto, agendo sulla teoria, cioè sul piano delle idee e degli atteggiamenti mentali, di conseguenza e di riflesso, si finisce per agire anche sul piano delle azioni concrete. La filosofia svolge appunto questa funzione: nutre il pensiero per corroborare l’azione, secondo una dinamica, i cui tempi e i cui effetti non sono controllabili a priori. Ti ringrazio dei complimenti, dell’attenzione e della possibilità che mi hai dato di riflettere insieme a te. Un sorriso. Marittiello
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/02/08 alle 12:39 via WEB
Ciao Marittiello, ieri volevo dirti che il racconto mi è piaciuto tanto, quando potevo muovermi con una sola gamba ho provato anche io a fare delle immersioni, era doppiamente faticoso e non potevo arrivare a più di 4 metri di profondità, ma l'emozione era grande. Mi hai fatto ricordare l'atmosfera in cui venivo a trovarmi, pensa, in quei momenti mi sentivo persino più vicina a Dio, mi veniva voglia di pregare. La pressione dell'acqua sul mio corpo mi dava un senso di piacevole torpore, era come se mille mani insieme massaggiassero il mio corpo. Mi sentivo finalmente libera dalla schivitù che la forza di gravità esercita sulla mia schiena. Quasi quasi, mi trasformo in pesce, un bel pesce, una sirena, che ne dici Marittiello? Ops, dimenticavo! La mia bacchetta magica si è rotta! ;-)Ahahahaha (Da Carmen)
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 13:47 via WEB
Cara Carmen, sono molto contento di averti fatto rivivere sensazioni piacevoli. Non ti dimenticare mai che tu sia nuotare benissimo anche nel mare della fantasia e delle emozioni...Un sorriso...Marittiello
 
   
carmen46c
carmen46c il 21/02/08 alle 18:33 via WEB
Hai ragione Marittiello, non devo dimenticarlo. Un saluto alla padrona di casa, Elly ti ho scritto una mail. Rispondimi il più presto possibile.
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 18:48 via WEB
carmen, ti ho risposto subito!! elliy
 
     
johnfante1975
johnfante1975 il 21/02/08 alle 19:01 via WEB
Grazie del commento amica..ti abbraccio.......John.Ciao Carmen...
 
socrate52
socrate52 il 21/02/08 alle 20:14 via WEB
Geniale!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 20:58 via WEB
ehm... socrate scusa... geniale che? a che era riferito? lo so, ho i riflessi lenti in questo periodo ma... :)) kiss! elliy
 
   
socrate52
socrate52 il 21/02/08 alle 21:19 via WEB
Devo essera sincero! La prima volta che ho letto il racconto , mi ero piaciuto moltissimo nel suo sviluppo generale .. però avevo trovato il finale sottotono , rispetto a quello che Marittiello , ci aveva abituato a leggere e per questo mi ero astenuto...ahahah! Invece , rileggerlo è stata una scoperta .. si trovo geniale la trovata delle stelle marine , come metafora della vita che è concretezza ... in contrapposizione ai noostri sogni! Dite la verità , vi sareste aspettati chissà che ..uscire da quello scrigno! Ed invece niente! Solo quello che era piu logico ci fosse ! Una forma di vita marina ... il finale poi .. con quella barca che le riporta nel loro posto ... rivela un rispetto silenzioso ed autentico per la vita ( anche le stelle marine sono vita)e mi fà apprezzare ancora di più l'uomo ..oltre lo scrittore! Ciao a tutti!
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 21:36 via WEB
ma erano morte, le stelle marine. socrate non vorrei spezzarti questo sogno, ma scrive Marittiello "Erano intrecciate fra loro per un lembo, rigide e ruvide, ma ancora colorate" e ancora "procurando in noi la stessa impressione che di certo provarono gli archeologi alla comparsa dei corpi avvinghiati di Ercolano". secondo me erano morte insieme, allacciate, in quello scrigno. sigh! elliy
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 23:15 via WEB
Elliy, é proprio così come dici...Gavino conferma...e dice che sei una splendida archeologa del pensiero testuale...sorrisi...Marittiello
 
     
socrate52
socrate52 il 23/02/08 alle 20:53 via WEB
..credevo fosse amore ..ed invece era un Granchio ! Preso dal sottoscritto! Comunque confesso la mia ignoranza in materia di stelle alpine e fosse solo li ... Ciao a tutti!
 
     
socrate52
socrate52 il 23/02/08 alle 20:55 via WEB
...ecco anhe perchè le stelle erano MARINE (ah! l'alzhaimer!)
 
     
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 23:08 via WEB
Grazie, Socrate, per la duplice lettura e per l'attenzione, di cui ti sono grato. Le stelle erano morte, imprigionate nello scrigno. Gavino le libera, ma non può ridare loro la vita. Comunque, quello che dici tu é molto bello lo stesso e, in parte, si ritrova nel racconto. Un abbraccio maieutico. Marittiello
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/02/08 alle 20:14 via WEB
A proposito di scrivere e di capacità nel farlo ... i miei complimenti al nostro Pensieroinespresso. Ho letto il suo bell' articolo su Epicuro. Gli dobbiamo riconoscere una conoscenza della filosofia notevole e una altrettanto abile capacità di spiegare concetti non proprio semplici. Capacità di gran valore. Ma che lavoro fai? Relativamente al contenuto e ad Epicuro, e alla sua visione della felicità, ...la felicità è un argomento difficile. Confesso comunque di essere più vicino alle posizioni filosofiche buddiste e taoiste per le quali, la vita è comunque sofferenza e meno si ha che fare con essa, meglio si vive. Certo, Epicuro propone una formula molto interessante e intelligente, ma poi alla fine si pone il problema della scelta delle persone e delle cose sulle quali vale la pena riporre la nostra attenzione. E qui nascono i problemi. Il discorso poi apre ovviamente anche un universo di discussione relativo al rapporto fra ragione ed emozione. In ogni caso, Epicuro, ci suggerisce una cosa fondamentale: valutare con cura le nostre scelte su persone e cose. Credo che questo suggerimento sia davvero importante, visto che pensare non fa mai male. Beh, …. quasi mai, visto che le persone che pensano possono anche essere rispettate ed ascoltate, ma non sono mai tanto amate!!!! ….. Alessandro F.
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 20:52 via WEB
Grazie, Alessandro. Sono contento che l’articolo abbia suscitato il tuo interesse. Voleva essere solo uno spunto per affrontare una tematica, come quella del piacere, della felicità e del “disincanto”, che può essere considerata secondo prospettive molteplici. Credo che quella epicurea possa ancora oggi interrogare e provocare le nostre coscienze. Un sorriso. Marittiello (che lavoro faccio? cerca di indovinarlo e non dirlo ad alta voce...ricordati... sono pensieroinespresso...)
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 21/02/08 alle 20:57 via WEB
in effetti Marittiello hai un nick eloquente e (consentimi questo aggettivo che molti odiano) intrigante: pensieroinespresso. grande! un abbraccio :) elliy
 
 
pensieroinespresso
pensieroinespresso il 21/02/08 alle 23:34 via WEB
Felice notte a te, Elliy, e a tutti gli amici del blog...Marittiello
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 22/02/08 alle 00:33 via WEB
Grazie Marittiello, dolce notte e ... buongiorno! elliy
 
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