Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Prove tecniche di laboratorio

Post n°114 pubblicato il 08 Settembre 2008 da tuttiscrittori
 

In attesa di conoscere il vincitore del concorso "Per un fetta di anguria gelata", che ne direste di dedicarci al destino di Elly e del Conte Bob, i due protagonisti del racconto "TREDICI CHILI DI ROSSO PER IL CONTE", nati da una strampalata idea di Elliy e BobSaintClair e inaspettatamente cresciuti grazie al generoso contributo di Gianpaolo, Sabin e Smile?
Dopo aver letto in sequenza i sei episodi di cui attualmente si compone il racconto, ci chiediamo: la storia funziona? le varie parti legano bene? i personaggi sono credibili? possiamo migliorare qualcosa? il finale proposto ci piace, vogliamo migliorarlo, cambiarlo?
Naturalmente TUTTI possono partecipare alla discussione: ogni proposta è bene accetta!
Oltre a stabilire la sorte dei due (o quattro?) protagonisti, provvederemo - successivamente o contestualmente, si vedrà -  a curare l'aspetto formale del testo. Cominciamo? Ecco la storia:

TREDICI CHILI DI ROSSO PER IL CONTE

( I)

- Fallo tu – le ordinò il Conte Bob appoggiando il coltello sul tavolo e gettando via il suo mantello nero – ho voglia di cambiare, stanotte.
- Allora lasciami sola un momento, esci, ti prego.
Il Conte le fece un inchino:
- Sbrigati, ne ho bisogno Miss Elly – sussurrò strizzandole l’occhio, con uno scintillante sorriso.
Arretrò di 13 passi, spense la luce, che lo abbagliava, e si accomodò sulla veranda.
Accese la penultima sigaretta della giornata, la dodicesima, e sbuffò una nuvola di fumo verso la luna piena.
La stessa luna che attraverso la grande finestra illuminava Elly, ancora immobile davanti al coltello.
- Préparati – le aveva ordinato al mattino.
Era tornato di nuovo, il Conte, come ogni anno, nelle notti di plenilunio, in estate: sempre più esigente, vorace.
Era arrivato puntuale la sera, bussando con i due soliti calci, robusti.
Lei aveva aperto la porta e lui era entrato con passo sicuro, un pesante involto tra le braccia, che aveva appoggiato con cura al centro del tavolo: la sua anguria ghiacciata.
- Tredici chili, perfetta!
- Sembra più piccola questa...
Lui si era voltato, durissimo:
- 13 chili! Non è mai stata più piccola. Mai.
Poi le si era avvicinato con fare insidioso, sfiorandole il collo, due parole all’orecchio.
Ed ecco Elly di fronte a una novità: doveva essere lei, questa volta, a tagliarla in tredici fette.
Improvvisa, un’idea!
Afferrò dunque il coltello e cercando di pensare e contare nello stesso tempo, cominciò a tagliare, tagliare, tagliare: 14! Ne prese una e la infilò nel freezer, disponendo le altre su un piatto: tra il buio, la sete e la tensione erotica il Conte non se ne sarebbe accorto.
Lasciò scivolare una spallina.
- Bob! E’ pronto!
La luna risplendeva a tratti su quei canini aguzzi che affondavano avidi nella polpa rossa e succosa e senza interrompersi continuavano ad azzannare, divorando tutto, bucce comprese.
- Ancora!
- E’ finita – e giù l’altra spallina.
- Finita? Uhm... va beh.. – e il Conte già allungava una mano.
- Aspetta – ed era andata di là.
Era tornata con i capelli sciolti e due gocce di profumo francese sul cuore, quando i primi conati già scuotevano il Conte.
- Vieni, alzati – lo invitò lei, lasciando scivolare il vestito.
Ma lui stentava, barcollando e ricadendo a sedere:
- Non... non... – rantolava, vomitando semi e pezzi di anguria.
- Alzati Bob! – gridò lei.
- Io non...
- Che sta succedendo, Conte Bob? Stai male? Ti è forse mancato qualcosa?? – ghignava.
Un lampo negli occhi di lui:
- Ma che stro... – ultime sillabe, prima di crollare con la testa nel piatto.
Lei sorrise.
Aprì il freezer, mise la fetta di anguria gelata su un piatto e uscì sulla veranda: aveva tempo e voleva godersela piano. Il Conte non sarebbe tornato, mai più.
Accese finalmente per sé la tredicesima sigaretta, rimasta in attesa sul dondolo, e sbuffò nuvole di fumo verso la luna piena.
La stessa luna che illuminava anche Bob, in piedi, immobile alle sue spalle. Sporco di vomito e anguria e molto, molto arrabbiato...
musica!!

(II)
Il Conte Bob, era offuscato nella mente, Elly non si era comportata come lui aveva creduto; lui cercava una donna che avesse avuto il coraggio di guardarlo negli occhi e nonostante il suo burbero comportamento, dichiarando ottemperanza e fedeltà al suo ruolo di complice indispensabile per la notte magica di plenilunio (solo un Saint Clair e una donna degna), in cui attraverso quel rito sacro si sarebbe celebrato il magico amor citrullo, grazie alle intense energie sprigionate dai cocomeri, che raggiungevano il loro apice di potenza citrulla in quella notte unica e rigenerativa per tutte le qualità umane e sovraumane dei 2 propiziatori.

Ma Elly non era all'altezza di poter fare questo, chiusa sempre più nel suo piccolo mondo antico, tra mummie e fantasmi di un'epoca ormai remota, non riusciva a tenere il passo di donna degna di tal blasonato Bob! La sua antica stirpe stava avendo la meglio su di lei; succube di un altro arcano, non era più libera di scegliere e non muoveva più un passo senza chieder consiglio ai vecchi numi del tempio dei funghi e al dispotico, capriccioso oracolo. Il suo gesto inequivocabile la catalogava tra le bieche Erinni. Il Conte Bob non avrebbe mai potuto perdonare un atto simile, offesa al suo alto rango, riconosciuto fin dall'undicesimo secolo a.c., di discendente e prosecutore della dinastia dei Saint Clair.

Per questo (AH AH AH AH) vedendola tronfia, seduta in veranda, compiaciuta della sua cupidigia fumeggiante, non potè resistere: prese con cura la mira e, con tutta la forza del suo orgoglio ferito, le sferrò un poderoso calcio con la punta dello stivale da cavallerizzo!
La sedia di vimini su cui poggiava il fondo schiena di Elly si sfondò, catapultandola come una pera cotta per terra, in mezzo al giardino, dolorante, come se 100 cavalli la avessero calpestata coi loro zoccoli di pietra. In quel preciso istante si disperse una forte energia nella stanza ancora illuminata dalla luna, che (e qui dobbiamo sottolinearlo) fu complice dell'ultima frase pronunciata dal Conte, la quale avrebbe segnato uno spartiacque definitivo tra sentimento e azione:
- Elly, non sei degna di un Saint Clair! Addio! - sentenziò il conte Bob, voltandole le spalle e ricongiungendo il mantello alla sua tenebrosa figura.

Elly sbalordita singhiozzava, invocando i suoi oscuri numi tutelari per qualche cupa maledizione, ma il Conte non conosceva il significato della parola pietà, né perdono, né tantomeno timore. Chiuso in uno sprezzante silenzio, montò sul suo fido quadrupede che lo attendeva fuori della veranda.... Levandosi alto in cielo, sulle ali del suo enorme destriero divino, si allontanò verso la luna splendente; Bob, il Conte Bob, attraversò l'orizzonte in attesa di un nuovo plenilunio rigoglioso di amore sincero nelle braccia di una futura "Lady Marianna" (?).

musica 

(III)
Stavolta lo aveva proprio fatto incazzare! Alzò il braccio con tutta la rabbia che aveva in corpo e cercò in un colpo solo e di conficcare il coltello in quella buccia, liscia e bagnata, e di liberarsi della voglia irrefrenabile che aveva di strozzarla. Qualcosa però andò storto, la sua mano sicuramente, e la lama deviò verso il suo addome. Fu solo un attimo, un istante solo, in cui la sua mente registrò impietrita la traiettoria impazzita del suo braccio, impossibile da fermare. Una fitta acutissima partì dal molle della pancia e lo lasciò senza fiato e con gli occhi sbarrati. Si piegò in due prima di riprendere il controllo dell'arto maledetto e finalmente riuscire a mollare la presa sul coltello: non sentì alcun rumore di ferraglia sul pavimento.

Uno strano calore invece si stava espandendo dal ventre verso il basso, provocandogli un irresistibile impulso ad urinare. Terrorizzato, riaprì gli occhi e vide il manico di ciliegio del servizio buono sporgergli dalla maglietta. Anche Snoopy lo fissava, seduto sul tetto della sua cuccia: il rosso della sua casetta si era fatto molto più scuro intorno al manico e quello stesso colore si stava allargando sui pantaloni.

L'orrore gli piegò le ginocchia fino a farle sbattere per terra e picchiare di conseguenza la testa contro il bordo del tavolo. La botta scosse pure l'anguria in bilico sul ripiano del tavolo che, lentamente, iniziò a rotolare in modo sgangherato. L'ultima immagine che ebbe di questo mondo fu di una palla verde a strisce scure che si ingigantiva velocissimamente verso la sua faccia. Poi più nulla.

(IV)
Aprì il garage e trovò la Twingo parcheggiata di traverso, come al solito. Lasciò la Maserati sulla strada e, ancora dolorante, si precipitò furente in casa. Aprì l'uscio giusto in tempo per sentire un terribile cozzo: il cocomero si era appena schiantato sulla faccia di Bob!
- Siamo alle solite! – gli urlò – Hai rovinato un'altra maglietta della redazione e guarda in che condizioni è la cucina! Basta con questi giochetti erotici del c…! Non ti sopporto più, più!
Lui aprì piano piano un occhio, poi l'altro: l'effetto del cocomero – tra quello ingurgitato e quello spiaccicato sulla faccia - era stato salvifico e rigeneratore, come sempre. Si rialzò con un po' di fatica, appoggiandosi al tavolo, attento a non scivolare sui pezzi di anguria sparsi intorno. Si sfilò il coltello dalla pancia e lo pulì con un tovagliolo. Poi si tolse la maglietta:
- Magari con un po' di candeggiante e una cucitina può tornare buona per la prossima volta…
- Prossima volta?? Dobbiamo rifare tutta la sceneggiata? E come ti è venuto in mente di metterti quegli stivali da cavallerizzo, eh?? - era paonazza, furibonda.
- Ma sono quelli di…
- Di tuo nonno, lo so lo so! Conosco la storia e infatti è tutta colpa sua.
- Ah no! C'entra qualcosa anche quella finta bacchettona di tua zia, hai presente, si?
- Non parlare di mia zia, eh?
Erano faccia a faccia, vicinissimi: arrabbiati, sporchi e sudati. E improvvisamente…
- Miss Elly, la notte sta per terminare, non sprechiamo… - e la avvinghiò.
Lei lo sentì, imponente. La citrullina era entrata in azione!
- Conte Bob…
Le mancò il fiato e si lasciò trascinare giù, sul pavimento.
- Adoro questo tuo profumo francese… - sussurrò lui, insinuandosi.
- Lo so … - sospirò lei, invitandolo.
Ma, proprio in quel momento, il primo raggio di sole scintillò nella stanza, con un bagliore inopportuno.
- Conte Bob?
Non c'era bisogno di altre parole, né di perdere ancora tempo.
Lo scansò bruscamente e si rialzò.
Prima di uscire sbattendo la porta, andò di là e mise su un disco:
musica

(V)
Elly, novella Thelma, scese in strada infilandosi un golfino e salì sulla Maserati.
Due chilometri appena ed era sotto casa di Lucia... o Luise, che dir si voglia, sua compagna di avventure o più spesso di sventure. Due colpi di clacson... oddio erano da poco passate le sei! Ma Lucia capì: chi altri poteva essere se non lei? Si affacciò mezza discinta: - Al citofono! - strillò.
- Dai Lucia, scendi, andiamo.
- Elly! ca' combinato?
- L'ho piantato !
- N'atra vota ? e datte 'na calmata , figlia mia!!!
- No basta! Dai scendi...
- Ma tu si scema! proprio ora? lo sai che stavamo affà ??
- E porca miseria!!! E non ti lamentare poi.... Vabbe' ho capito, scusa.
Elly rientrò in macchina, aprì il suo pacchetto con 13 sigarette, ne accese una, sentì un senso di nausea... la buttò dal finestrino ancora intera. Accese l'autoradio ed andò. Senza Lucia non sapeva nemmeno lei bene dove ed inoltre i pensieri le avrebbero corroso il cervello...
Imboccò la superstrada, cominciò a correre, poi, dopo un sorpasso azzardato, rallentò di botto. Ci teneva e come alla propria vita: nessuno gliel'avrebbe tolta o rovinata.
E andava, andava...canzone dopo canzone, sigaretta dopo sigaretta.
Guidò dall'alba al tramonto, come in un film, poi scese la sera....e scese vertiginosamente il numero delle sue sigarette. Avvertì la fame per la prima volta.
Non si rese conto neanche dove fosse, vide lontano un'insegna luminosa, si avvicinò: "Dal Conte - Trattoria - cucina casalinga - Nuova gestione". Fermò l'auto.
Entrò esausta nel locale, si sedette o meglio si accasciò su una sedia ad un tavolo quasi centrale.
In un angolo due camionisti, unici avventori presenti nel locale, si apprestavano ad andar via.
Lei si prese la testa tra le mani e restò immobile così, per un tempo indeterminabile.....
Sentì dei passi ... qualcuno le si avvicinò.
Lei alzò lo sguardo verso il tavolo: un enorme piatto con tredici fette di anguria rossa campeggiava nel mezzo!
Un brivido le percorse la schiena e guardò istintivamente fuori, oltre la finestra: l'unica luce esterna illuminava ora una Twingo...
Trasalì, ma non fece a tempo ad alzarsi: una mano le afferrò il braccio e una figura a lei ben nota si stagliò al suo fianco: - Gradisce qualche fetta di anguria, Miss Elly?
Il Conte fece qualche passo indietro, diede un calcio con la punta dello stivale al un vecchio juke-box e tornò a stringere con ancora più forza il braccio di Elly: - Togliti questo giacchettino - disse lui - Ti sta malissimo.
Elly guardò ancora oltre la finestra: la luna sembrava ancora piena.
La musica partì nel silenzio della sala:

musica

Qualcuno, da fuori, osservava la scena, in attesa...

(VI)
Le luci della sala si erano accese da qualche attimo, ma Smil e Renée erano ancora seduti uno accanto all’altra nella saletta di quel cinema di periferia, aspettando che defluisse il pubblico e ancora ragionando su quel film, un remake del Conte Drakula il Vampiro in chiave ironico-moderna: una storia di sangue ed anguria senza né arte né parte.
L’avevano capito subito che era una pessima pellicola, ma era stata comunque un’ottima scusa per uscire insieme e iniziare a conoscersi.
Smil, col sorriso sulla bocca, i modi bruschi e un po’ rozzi, continuava a parlare velocemente senza smettere di mangiare i pop corn: ne aveva preso un secchio gigante ed i semi di mais, oltre che in terra, erano anche ampiamente distribuiti sui pantaloni e sulla camicia e qualche semino si intravedeva anche tra quei denti sempre in movimento.
Renè, curata nei vestiti e nei minimi particolari, molto più giovane di lui, si esprimeva in un italiano perfetto, privo di inflessioni dialettali, sempre attenta nel formulare la giusta frase: probabilmente si stava chiedendo cosa ci stesse facendo lì con quello zoticone.
Lui, con la bocca mezza piena:
- Bah, non ci sono più i film di una volta!
Lei, con sguardo disgustato:
- Non dire banalità almeno..
Lui, mentre cercava di togliersi i semini dai denti:

- Ma questa storia non sta in piedi, i personaggi sono contraddittori ed hanno pure sbagliato le citazioni.
Renée, alzandosi di scatto, uscì per fumare una sigaretta.
Smil la raggiunse dopo l’ultima manciata di pop corn e, ingenuo, avrebbe voluto tentare, con una battuta, un approccio.
Lei con viso paonazzo:
- Ma che fai? Accompagnami in redazione, che abbiamo perso fin troppo tempo, ho del lavoro urgente da sbrigare: inserire un post nel blog, correggere i testi, verificare i messaggi...Lo sai che Elliy è in ferie, e tocca fare tutto a me!
Lui sbuffando:
- Va bene, ma domani usciamo di nuovo? Ti porto a mangiare una bella fetta di anguria gigante al Pincio!

Salirono in macchina, in silenzio.  Smil infilò la chiave nel cruscotto e si voltò per fare retromarcia.
Fu la sua improvvisa esclamazione – un po’ troppo acuta  - a preoccupare Renée, facendola girare di scatto:

- E questo che vuole? Chi è? ma...
Una Twingo nera - arrivata misteriosamente, senza fare rumore - era ferma di traverso dietro di loro e impediva di andare...

 

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Commenti al Post:
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 08/09/08 alle 17:37 via WEB
tra l'altro mancherebbero anche due suggerimenti musicali alla fine del terzo e del sesto episodio. Non lasciamo troppo in sospeso quei due... ancora ballano sotto la luna apparentemente ancora piena? forse è meglio non disturbarli? oppure il Conte è nella Twingo nera alle spalle di Smil e Renée? ed Elly dov'è? ciaoo! elliy :))
 
sabinferraris
sabinferraris il 08/09/08 alle 20:25 via WEB
Pronto, prova... pronto prova. Prove tecniche di trasmissione
Perchè il link della mia parte non funziona e gli altri 2 si?
Osservazione...Smil e Renée sono proprio dei cattivoni.....
Sono usciti dal cinema alla fine del primo tempo....
Quel tipo misterioso che attendeva fuori dalla trattoria del Conte è rimasto esterefatto; e dopo un attimo di esitazione è uscito dallo schermo ed è andato a richiamare i due, pregandoli di rientrare in sala. Quel mascalzone del Conte li aveva già preceduti con tutta la Twingo.
Ma cos'è questo entrare ed uscire dallo schermo? Forse che i due si sentono un pò come Tom Baxter ne "La purpurea rosa del Cairo"?di Woody Allen?
(accidenti, mi è scappata la citazione cinematografica...) Vorrei dire agli unici due spettatori, che il secondo tempo del film è gratis (Ma l'avranno pagato il biglietto?)
 
bac.one
bac.one il 08/09/08 alle 23:04 via WEB
La solita tontolona! Mi sa che ho capito poco. Leggendo le parti in sequenza, ho come la sensazione che alcune siano la ripetizione/ diversa versione di altre. La scena II (uno stile, comunque, troppo diverso dal resto del racconto) potrebbe essere intercambiabile con la scena III. La scena IV (è la migliore, secondo me, e potrebbe terminare il racconto) è intercambiabile con la scena V. La scena VI, come post-finale, non è male. RICAPITOLO: Voto per I, III e IV.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/09/08 alle 00:26 via WEB
Bac, questa è una interessante ipotesi! Il racconto - specifico per chi non avesse seguito tutto il percorso nel post dedicato al gioco letterario - è nato spontaneamente da "penne" diverse e i sei episodi sono stati pensati in sequenza, ma... eheheh! tutto può succedere! Comunque, data l'ora, suggerirei di pensarci, anzi di dormirci su! a domani! elliy :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/09/08 alle 23:49 via WEB
Scusate, non so voi, ma ho difficoltà a leggere a video. Domattina vedo di stampare tutto e poi ... e poi vi faccio sapere. Mi piace quest'idea laboratoristica del blog. Basta che alla fine non ci si accapigli come fa la redazione. Che poi quelli dicono di volersi bene, di essere amici .... bah!!!!Alessandro F.
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/09/08 alle 00:34 via WEB
Alessandro F, hai fatto centro! Ecco il recondito scopo di questa "idea laboratoristica": condividere anche accapigliamenti e cazzottoni con chiunque abbia voglia di buttarsi nella mischia! (ah, sono i momenti più belli quelli delle nostre cordiali riunioni a base di cerotti e disinfettante! peccato che siamo quasi in dirittura d'arrivo, manca poco alla conclusione delle consultazioni per la proclamazione del vincitore!). E per quanto riguarda il leggere meglio sulla carta stampata... va beh, quella è discussione che riguarda un altro post! Aspettiamo il tuo parere! elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/09/08 alle 09:17 via WEB

La rivista "Esquire" sta per uscire con un numero speciale la cui copertina-display avrà immagini animate grazie al meccanismo dell' "e-ink".
Il lettore di testi digitali scelto da Amazon per i suoi e-book, "Kindle" si basa proprio su questa nuova tecnologia.
Per saperne di più suggerisco una piccola esplorazione nel sito web della sezione media del MIT
Buona lettura ;-)
Manfredi Alter

 
lauro_58
lauro_58 il 09/09/08 alle 12:52 via WEB
A me è venuto in mente un finale così:

La voce che si levò dalla Twingo fece rabbrividire Smil e Renée.
"Ti è piaciuto il film Smil?"
"Chi sei, mi conosci ?"
"RISPONDI, ti è piaciuto il film Smil ?"
"Ecco stavo appunto dicendo a Renè che forse qualcosa ... "
Non riuscì a finire la frase, quella voce lo interruppe.
"Sei un miscredende sai ? Quante erano le fette tagliate a Miss Elly, Smil ?"
"Tredici" ma venne corretto subito da Renee. "Quattordici, ma ne portò tredici!"
"E quanto pesava l'anguria , Smil ?"
"Tredici, tredici chili"
"Ed arretrò 13 passi quando spenta la luce si accomodò sulla veranda ed aveva 13 sigarette." continuò Renee.
"Brava Reneeee ...."
Smil cominciava ad innervosirsi, Renee se ne accorse ed evitò di continuare dicendo, in segno di sfida, che il 13 è anche il numero della Sommossa di Lucifero.
Non fece neanche in tempo a pensarlo ...
"Partita a tresette?" fu la proposta che venne dalla Twingo ed ancora ..
"Si arriva a trentuno cosi, giusto per non cambiare numeri!!"
Seguì una doppia risata, una era femminile e non aveva nulla di rassicurante.

Un salutone a tutti Lauro
 
 
lauro_58
lauro_58 il 09/09/08 alle 12:56 via WEB
Refuso :-)) sarebbe meglio ... "Sei un miscredente sai ? Quante erano le fette tagliate a Miss Elly, Smil ?"

Lauro
 
   
smile.new
smile.new il 09/09/08 alle 15:04 via WEB
Ciao Lauro, ho provato a capire di che refuso parlavi, confrontando le tue frasi, forse non leggo bene, a me sembrano proprio identiche... :)
Forse volevi intendere: Sei un miscredente sai? Quante erano le fette tagliate da Miss Elly, Smil ?"
ciaooo :)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/09/08 alle 15:21 via WEB
Miscredende ... miscredente :-))) Ciao Lauro
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 09/09/08 alle 15:26 via WEB
Ah ecco! Stavo giusto cercando un odontoiatra sulla pagine gialle...appena lo trovo te lo segnalo. Nel fraddempo sdade in campana...
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/09/08 alle 15:42 via WEB
C'è qualche errore.
Sdavo giusdo cercanto un otondoiadra sulle pagine gialle (oppure a piacere "sulla pagina gialla") sulla pagine gialle è sbagliato... appena la drovo de lo segnalo. Nel ....
il resto è giusto>/i> :-))))) Lauro
 
   
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 09/09/08 alle 16:03 via WEB
Sulla pagine gialle non zolo è giuzto, ma soddende la guita delle pagine gialle. Inzomma: Renée ha zempre ragione o vi spatasso un'anguriada sul dolce visino.
Spatasso voce del verbo spatassare. Sinonimi: sciacugnare - spataflonare - patonare.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/09/08 alle 16:13 via WEB
Okkei non ho trovato nemmeno un errore stavolta, selvaggia di una Renèe che non sei altro!!!! Lauro
 
     
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 09/09/08 alle 16:33 via WEB
Infatti. Il titolame 13 kili di rosso per il Conte non funziona, ce lo vedete il Conte che si camala (voce del verbo camalare) 13 kili di kianti sulla skiena? Lo skianta, il kianti al konte. Sikké è meglio Anguriada Selvaggia. Il titolastro ha da essere Anguriada Selvaggia...e già vedo Kostantino Vitagliano venirmi inkontro mentre Gabbana piglia la Twingo e la distrugge trasformandola in una ypsilon, pardon in un'anguria.

Fate konto ke questo post non esista.

 
     
smile.new
smile.new il 09/09/08 alle 19:27 via WEB
Renée .... a te forse ci vuole un Odontoiatra ....
a me sicuramente un Oculista, ma di quelli bravi però!! :(((
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 09/09/08 alle 20:37 via WEB
Riassumendo, mi sembra che finora abbiamo due suggerimenti: Bac che propone di ridurre il racconto eliminandone alcune parti e Lauro che invece suggerisce un ulteriore finale... uhm... Diciamo che personalmente - pur apprezzando l'idea di Bac - preferirei evitare di tagliare di netto un episodio o l'altro... per non eliminare dal gioco nessuno dei partecipanti!
Per quanto riguarda il finale, mi sembra che stiano emergendo due nuovi personaggi molto interessanti: l'accoppiata Renée-Smil stuzzica la fantasia e promette scintillanti avventure!! chissà, magari si potrebbe proporre una seconda parte tutta dedicata a loro, prossimamente...
Intanto però concentriamoci su questo. Domanda: considerando che la soluzione finale del sogno o del film in genere non è particolarmente consigliabile (è un espediente abbastanza comune per risolvere molti problemi), in questo caso - dato il tono, il ritmo e lo spirito del racconto - potrebbe essere una valida soluzione anche per ovviare a qualche debolezza del testo, dovuta alle diverse voci e a qualche inciampo qui e là?
In poche parole: ma chi ha girato questo filmetto da quattro soldi, buono giusto per un cinemino di periferia?? (certo Smil che ti sei sprecato: come primo appuntamento hai fatto un figurone! Renée è stata fin troppo cortese...) elliy
 
bac.one
bac.one il 09/09/08 alle 22:27 via WEB
Il problema è che le diverse parti, scritte così come sono state scritte, dovrebbero essere rivisitate, almeno alcune. Perché nella II il Conte esce di scena sulla scopa e non fa più ritorno (o sì?). All'inizio della IV non si capisce bene chi e perché "aprì il garage", dopo che per tutta la parte III si parla solo del Conte che si piglia l'anguria in faccia. Forse i pezzi dovrebbero essere "raccordati" meglio ma è naturale, in un racconto a più mani ;-)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/09/08 alle 23:12 via WEB
...scopa...??? sgrunt!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/09/08 alle 00:34 via WEB
D'accordo con te, Bac. Giustamente in un racconto a più mani e per di più venuto fuori un po' casualmente manca qualche raccordo e sarà necessaria qualche aggiustatina.
In effetti all'inizio del IV basterebbe forse specificare il soggetto, ma per quanto riguarda il Conte Bob... cavoli! come sulla scopa?? quello vola via "sulle ali del suo enorme destriero divino"!!! che nella sfrenata fantasia erotica sviluppata dai due protagonisti dovrebbe essere un cavallo alato, poi rivelatosi una semplice Twingo... (forse).
Conte che - rincasato per primo - ritroviamo in cucina (nella III parte), alle prese con il coltello nella pancia e il cocomero in faccia, proprio mentre Elly sta aprendo la porta, subito dopo aver parcheggiato la Maserati per strada...
Tutto si dovrebbe giocare un po' tra superpoteri veri o presunti e umane debolezze... Il Conte Bob è il Conte Bob soltanto nelle notti di luna: allo spuntare del giorno ridiventa semplicemente Bob! ok, raccorderemo... grazie Bac! elliy :)
 
sabinferraris
sabinferraris il 10/09/08 alle 00:30 via WEB
Insomma, devo dedurre che l'idea che fosse finito solo il primo tempo del film e che il Conte acchiappa i due unìci e malcapitati spettatori per risbatterli in sala a vedersi volenti o nolenti il secondo tempo... dicevo quest'idea non attizza nessuno? Poi magari i due poveri sciagurati escono dalla sala e si lamentano di persona con tutti gli attori che una volta finito il film sono più liberi e finalmente vorrebbero tornarsene a casa , magari a sbafarsi un bel pò di fette di anguria... Finale.... e vissero tutti felici e citrulli.......
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 10/09/08 alle 00:43 via WEB
Certo che sei crudele Sabin: vuoi costringere Smil e Renèe a sciropparsi pure il secondo tempo? Però nel finale proposto da Lauro non c'era solo il Conte nella Twingo, ma si udiva anche una risata femminile poco rassicurante... (anche se nella battuta sulla partita a tresette mi sfugge qualcosa credo...). Vediamo se arrivano altri pareri o suggerimenti sulla questione del finale. Coraggio, su! Che poi procediamo! ciaoo! elliy
 
   
smile.new
smile.new il 10/09/08 alle 10:42 via WEB
Sicuramente Smil, dovendo tornare dentro la sala con Renée a vedere il secondo tempo del film, un cosa positiva la troverebbe: un nuovo secchio gigante di Pop Corn!!! :))
 
sabinferraris
sabinferraris il 10/09/08 alle 16:26 via WEB
Ma non si vive di soli Pop corn !! volete paragonare l'ingestione e l'indigestione di questi ultimi, con le sublimi sensazioni fruibili dal godimento di una sì elevata produzione delle Ottava Musa?
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 10/09/08 alle 17:08 via WEB
Grazie agli (finora) intervenuti e grazie anche ai prossimi. Su ragazzi, animo! Proponete e proponetevi: i laboratori (qst nicchia è un mini laboratorio)sono utilissimi per acquisire nuove nozioni, per confrontarsi e testare man mano le proprie abilità o meno.
Punti deboli e punti di forza: è opportuno conoscerli al fine di migliorarsi. Non abbiate timori infondati, nessuno mangia nessuno. E' come giocare: invece di starsene appoggiati all'albero, si gioca tutti insieme. Quel che ne esce è solo un passo, una prova come un'altra e pian piano, se si ama la scrittura, si procede.
Alè, forza :-)
 
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Anonimo il 10/09/08 alle 17:27 via WEB
Questa idea del laboratorio mi piace molto! Purtroppo in questi giorni faccio fatica a trovare il tempo di 'deviare' il racconto verso nuove direzioni (imprevedibili, ovviamente). Ma se appena posso... Ciao a tutti! Gianpaolo
 
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Anonimo il 10/09/08 alle 22:37 via WEB
Ho stampato tutto e l'ho letto e riletto. Chiaramente essendo fatto da più mani risente delle diverse intenzioni. Per ora mi vengono in mente queste cose, direi piccole ... su dettagli piu che altro. -------Parte 1------- Non mi piace quando si dice che il Conte NON ... NON - RANTOLAVA, VOMITANDO SEMI E PEZZI DI ANGURIA. La parola vomitare non si addice secondo me all'atmosfera surreale del racconto. Per me verrebbe meglio con ... NON ... NON... - RANTOLAVA, SBRODOLANDO DALLE LABBRA PALLIDE SEMI E PEZZI DI ANGURIA. Così, per lo stesso motivo toglierei la stessa parola "vomito" nella penultima frase ... --------Parte 2------- Qui invece ho un dubbio. Ad un certo punto si dice ....LA SEDIA DI VIMINI SU CUI POGGIAVA IL FONDO SCHIENA DI ELLY SI SFONDO', CATAPULTANDOLA COME .... Ecco il mio dubbio è qui. Il verbo catapultandola vuole riferirsi ovviamente a Elly, ma ho il dubbio che invece formalmente sia ancora legato al soggetto e cioè alla sedia. Secondo voi il mio dubbio è corretto oppure no? Insomma, formalmente è corretto così oppure ... si spera che il lettore la intenda come vuole lo scrittore? Toglietemi sto dubbio. -------Parte 3------- Bellissima la parte dell'anguria che rotola sulla faccia del Conte. Bellissima davvero. -------Parte 6------- Qui sposterei le battute. Metterei la parte di ....LUI, CON LA BOCCA MEZZA PIENA: BAH, NON CI SONO PIù I FILM DI UNA VOLTA", subito dopo ...ANCHE TRA QUEI DENTI SEMPRE IN MOVIMENTO. Così la battuta si collega immeditamente a chi la dice. Mentre metterei la risposta (cambiata) di Renè dopo lo ... zoticone, che diventerebbe ...CON SGUARDO DISGUSTATO GLI RISPOSE SUBITO:"PER AMOR DEL CIELO CHIUDI QUELLA BOCCA". ---Un altro dubbio sul modo di parlare di Smil. Se è zoticone non credo che possa usare termini come CONTRADDITTORI e CITAZIONI. E poi un'altra cosa. Smil dice anche ....TI PORTO A MANGIARE UNA BELLA FETTA DI ANGURIA AL PINCIO. Per me dovrebbe aggiungere ... E NON DICIAMO NIENTE A QUELLA ROMPIBALLE DELLA ELLY CHE NON HA VOLUTO USCIRE CON ME E NON SA CHE COSA HA PERSO". Aspetto le risposte e i suggerimenti. Alessandro F.
 
 
smile.new
smile.new il 11/09/08 alle 09:01 via WEB
Ciao Alessandro, mi trovo daccordo con le tue precisazioni per i punti 1-2-3 e fondamentalmente anche per la parte 6, dove però volevo precisare una cosa: nella prima parte del racconto ho cercato di descrivere i personaggi e nella seconda gli ho dato vita facendoli parlare, il tuo dubbio poi che Smil possa usare termini come CONTRADDOTORI E CITAZIONI, effettivamente è un paradosso, ma voluto, perchè in quel momento lui cercava di farsi bello con la sua Renée (era la prima volta che la portava fuori) e provava ad usare termini per lui impropri.
Tornando ai racconti, io proverei forse a mettere una voce fuori campo, quasi descrittiva che sintetizzi le fasi, facendo da raccordo tra le stesse, il problema è come, e a chi farlo fare ... Ciao :)
 
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 09:02 via WEB
Letto e preso nota, appena posso arrivo. Ciao :-) Renata.
 
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 11:24 via WEB
Ma sei proprio sicuro che si dica ... NON HA VOLUTO USCIRE... mi viene il dubbio che invece si dica ...NON E' VOLUTA USCIRE .... ah sta lingua italiana che casino. Renataaaaaaaa, Elliyyyyyyyyy dove siete, AIUTOOOOOOOOOO!!!!!! Mi sento assalito dai dubbi dello scrittore. Per questo l'inglese è più facile. Ah, per la cronaca, avete visto la nuova serie della DeAgostini per imparare il cinese? Io ho preso il primo numero e sto già cominciando a studiare. Mi sa che anche il cinese è più facile dell'italiano. Pertanto a tutti ...... Nì hao (ciao). Alessandro F.
 
   
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Anonimo il 11/09/08 alle 11:36 via WEB
Uscire verbo anomalo della 3° coniugazione nei tempi composti ha per ausiliare essere. Nì hao. Renata.
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 09:25 via WEB
Mi sa che l'analisi dell'ausiliare sia da fare sul verbo VOLERE e non USCIRE... che dite? Ciao;-) Gianpaolo
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:02 via WEB
Quando è seguito dall'infinito (uscire) prende l'ausiliare dell'infinito che, nel caso, è essere. Renata :-)
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:46 via WEB
Leggendo QUI, la faccenda sembra essere meno semplice di quanto appaia. Come del resto mi sono accorto in molte occasioni da quando ho iniziato a buttar giù più di due righe consecutive. Mi affascina proprio la grammatica italiana! Ciao ;-) Gianpaolo
 
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 11/09/08 alle 11:49 via WEB
Eccomi Alessandro, ottime le domande e la precisione con cui le poni. Bravò! Ordunque: Parte 1: hai ragione sul verbo vomitare, non è bello dato che in un surreale più si sta leggeri meglio è (Queneau insegna).
Parte 2: La sedia di vimini su cui poggiava il fondo schiena di Elly si sfondò, catapultandola come una pera cotta per terra, in mezzo al giardino, dolorante, come se 100 cavalli la avessero calpestata coi loro zoccoli di pietra. Tutto il periodo è un po’ confuso – c’è cmq da dire che in sede di riveduta finale ogni particolare (o quasi) sarà messo a posto – io sono per semplificarlo chiudendolo col punto fermo dopo dolorante. Però ricapitolando in un editing a modo mio: La sedia di vimini su cui poggiava il fondo schiena di Elly si sfondò, catapultando la poveretta, dolorante e avvilita, in mezzo al giardino.
Per il resto concordo.

Ad esempio il mio finale sarebbe questo: Il Conte infin trionfò e gli venne assegnato il meritato premio: un etilometro da installare sulla Twingo. Per chi compra il rosso a chili miglior compenso non vale. Scherzo, ovviamente. Attendiamo altri interessanti interventi. Ciao Nì...ah no, era Nì hao...ma saranno mica romani 'sti cinesi?

 
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Anonimo il 11/09/08 alle 09:36 via WEB
@ Alessandro: letto e preso nota si riferisce al tuo esaustivo commento.
@ Smile: se cerchi un paradosso voluto, dato che il pezzo è surreal/comico, esagera e storpia le parole: l'effetto è quello di un incolto che per non apparire tale cerca termini d'effetto a lui conosciuti solo per sentito dire e clamorosamente non li azzecca. Comincia a pensarci :-)Renata.
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 12:06 via WEB
Beh, mi sento più tranquillo. Ero stato preso dall'ansia della coniugazione. Ah, per quanto riguarda il cinese e la Cina .... confesso di amare la loro cultura, consapevole dell'enorme distanza culturale dal nostro modo di vivere. Oltre la loro grande muraglia ci sono contenuti che noi neppure immaginiamo. Anzi, consiglierei di inserire nei nostri programmi scolastici i testi di Lao Tsu e di Confucio. Anche perchè ... noi di loro (i cinesi) non sappiamo quasi nulla, ma loro sanno molto di noi. Noi ci accontentiamo di andare a vedere da loro le cose occidentali come le olimpiadi (eredità greca e occidentale, non mondiale) o le mode, ma ... l'altra Cina, quella che viene dal passato imperiale ... non la cerchiamo nemmeno, convinti che la nostra sia la sola cultura importante. Vabbè .... era una mia nota passionale. Torniamo al laboratorio. Anche perchè ho altre idee e cose da dire. Renata e Elliy non riposeranno molto.... comunque aspetto anche commenti dagli altri. Ni hao a tutti. Alessandro F.
 
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 12:10 via WEB
Personalmente non vedo l'ora di non riposare (e passi la doppia negazione) :-)) Renata.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/09/08 alle 15:25 via WEB
Sulla questione del vomito e vomitare, nel primo episodio: è stata una scelta voluta. Secondo le mie intenzioni (quella parte è stata scritta da me, quando ancora non avevo idea di dove saremmo andati a parare!) quel "vomitare" - oltre a voler essere un brusco richiamo alle debolezze umane, della vita molto molto terrena, in contrapposizione al personaggio fino a quel momento disegnato, spavaldo e sicuro di sé - rappresenta un punto di svolta nel racconto: il momento in cui Elly prende evidentemente il sopravvento (almeno per il momento).
Inoltre, a proposito di contrapposizione, l'episodio inizia volutamente con un fascinoso e misterioso Conte che getta via il suo mantello nero e finisce con Bob, sporco di "vomito" e molto arrabbiato!
Naturalmente possiamo provare a cambiare e vedere se funziona meglio, però eviterei di usare sia "SBRODOLANDO DALLE LABBRA" (troppi br-brrr - e poi da dove altro potrebbe sbrodolare??) che l'aggiunta dell'aggettivo "PALLIDE". uhmm... mumble mumble... elliy :)
 
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 17:00 via WEB
Ottima l'osservazione sulle br...brrrrrr e giustamente .... non si può che sbrodolare dalle labbra. Magari cambiando verbo .... Mah... e se si lasciassero perdere le labbra? Forse il verbo sbrodolando (che da per scontato di farlo dalle labbra) è sufficiente. Ma sul vomitare .... rimango della mia idea. E' che certe immagini forse non mi piacciono... tutto qui. E nemmeno il vomitare mi piace. Ma a chi piace? Bah!! Alessandro F.
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/09/08 alle 15:34 via WEB
Alessandro, ma... "rompiballe della Elly"???? elliy :(
 
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 16:53 via WEB
Cara Elliy, ci sono cose che Smil e Renèè non ci hanno confessato e che rimangono fra i loro misteri. Del resto, è vero che lui è uno zoticone, ma non è detto che sia bugiardo. Sai, gli zoticoni, saranno pure zoticoni, ma hanno un cuore sensibile. Forse da fuori non sembra, ma dentro ....per questo non posso mettere in discussione quello che lui afferma. In ogni caso cercheremo di indagare nel passato di questi due protagonisti andando a scavare anche nella loro vita lavorativa. Penso sia interessante verificare infatti che persone sono quelle con cui hanno a che fare quotidianamente. E la Elly ... bah, anche questo nome con la y, vuol fare la persona distinta, nobile .... capisco Smil ... e poi ... per quale motivo diamo per scontato che Smil non abbia ragione. Forse è vero. Insomma .... magari sarebbe stata un'occasione buona per cambiare carattere, per essere meno pignola, e dunque meno .... beh.... guardate che lo ha detto Smil, mica io. IL PROBLEMA DI OGNI SCRITTORE E' CHE PRIMA O POI I SUOI PERSONAGGI, GLI PRENDONO LA MANO E FANNO QUELLO CHE VOGLIONO. Alessandro F.
 
   
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Anonimo il 11/09/08 alle 17:22 via WEB
Circa i personaggi che prendono la mano allo scrittore e fanno quello che vogliono leggiti, se non lo hai mai fatto, Icaro Involato del mio amatissimo Queneau :-) Renata.
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 11/09/08 alle 17:01 via WEB
Anziché commentare la parte di Smile, ne ho fatto un editing, così può rendersi conto delle differenze ed eventualmente intervenire. Smile e tutti coloro che lo desiderano, ovviamente.

EDITING PARTE VI (Smile.new): Le luci della sala si erano accese da qualche istante, Smil e Renée erano ancora seduti uno accanto all’altra: aspettando il defluire del pubblico in quel cinema di periferia, ragionavano sul film. Si trattava del remake de Il Conte Dracula, vampiresco girato in chiave ironico moderna, storia di sangue e anguria senza capo né coda.
La pellicola s’era rivelata pessima, su questo entrambi convenivano, ma comunque un’ottima scusa per uscire insieme e conoscersi meglio.
Smil, sorriso stampato sulla bocca, modi bruschi e un po’ rozzi, parlava velocemente senza smettere di ingurgitare popcorn: parte del secchio gigante era sparso in terra, il resto distribuito su pantaloni e camicia. Pezzetti di mais si intravedevano tra i denti, sempre in movimento.
Renée, curata nei minimi particolari, di svariati anni più giovane di lui, discorreva in perfetto italiano, privo di inflessioni dialettali, sempre attenta a formulare la giusta frase e probabilmente Smil si stava chiedendo che interesse potesse coltivare verso uno zoticone par suo.
Lui, con la bocca mezza piena:
- Non ci sono più i film di una volta.
Lei, sguardo disgustato:
- Evita le banalità, per cortesia.
- Ma…’sta storia non quaglia, i personaggi sono controitori e hanno pure sbagliato le eccitazioni.
A quel punto Renée, alzatasi di scatto, esce a fumare una sigaretta.
Smile la raggiunge dopo l’ultima bocconata di popcorn e, ingenuamente, vorrebbe tentare l’approccio con una battuta.
Lei, viso paonazzo lo anticipa:
- Ma che fai? Accompagnami in redazione, piuttosto. Ho perso fin troppo tempo, e il lavoro da sbrigare è parecchio e urgente, quando Elly va in ferie è a me che tocca sbrigare anche le sue faccende.
Lui, sbuffando:
- Va bene, ma domani ci vediamo? Ti porto al Pincio per una gigantesca fetta d’anguria!
In silenzio salgono in auto. Smile infila la chiave d’accensione nel cruscotto e si volta per fare retromarcia; improvvisa la sua esclamazione – troppo acuta – preoccupa subito Renée facendola girare di scatto:
- E questo che vuole, chi è? Ma…
Una Twingo di colore nero, giunta sin lì senza il minimo rumore, stava ferma dietro la loro macchina e, di traverso, ne impediva qualsiasi movimento.

 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 11/09/08 alle 19:39 via WEB
E a proposito dei personaggi che cominciano a vivere di vita propria e addirittura a confondere i loro autori... ormai Smil ha completamente travolto e confuso Renée! La ragazza mi ha appena telefonato dal Pincio per specificare che questa "edizione" della parte di Smile è un messaggio in codice riservato a Smil ed esula dal laboratorio vero e proprio... ma che dice?? Inoltre... ehm... secondo me sta confondendo e mischiando passato e presente, finzione e realtà... bah!
Nel merito, comunque, a parte la questione passato-presente-passato che verrà opportunamente sistemata appena cesserà lo stato confusionale, vorrei segnalare alla stessa Renée che con la sua frase "probabilmente Smil si stava chiedendo che interesse potesse coltivare verso uno zoticone par suo" sta cercando inutilmente di rigirare la frittata.
Secondo me lì - INDISCUTIBILMENTE! - è Renée che si chiede "ma che cavolo sto facendo qui con questo zoticone??"
Ha ragione Alessandro F. quando dice che anche gli "zoticoni" hanno un cuore e anche molto sensibile. Noi stiamo scherzando su questa cosa con tanto amore, sia ben chiaro. Cercando di ironizzare per prima cosa su noi stessi! firmato: quella "rompiballe di Elly" (grrrrrrrrrrrrrr!!!) elliy :)
 
 
smile.new
smile.new il 12/09/08 alle 09:21 via WEB
Renata, il racconto riscritto da te ha una forma sicuramente più corretta, è lineare... forse troppo.
Mi sembra cioè cha abbia perso l'anima, risulti freddo ed impersonale, non sia più cosi un pezzo, come tu l'hai definito precedentemente e giustamente surreal/comico..
(ma non è che mi hai voluto castigare per aver chiesto di elliy? :))
lo sai che io sogno sempre quel famoso bacio malese!!)
:))
 
   
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Anonimo il 12/09/08 alle 09:40 via WEB
Ciao Smile :-) devo ripostarlo in forma diversa, ho fatto delle modifiche; cmq non l'ho editato ai fini del laboratorio, l'ho fatto affinché tu potessi paragonarlo al tuo e vedessi le differenze.
In quanto all'anima, quella ce la deve mettere l'autore, chi fa l'editing (almeno in qst caso) lavora sulle espressioni dell'autore; se ci lavori tu è ovvio che rimarrà più soddisfacente, almeno per te, poi bisogna vedere cosa ne penserà il lettore.
Prendi l'incipit:

Le luci della sala si erano accese da qualche attimo, ma Smil e Renée erano ancora seduti uno accanto all’altra nella saletta di quel cinema di periferia,[...] Tu dici: sala, saletta, cinema, in pratica lo stesso luogo ribadito 3 volte in 2 righe sì e no. Quindi "nella saletta", visto che hai già parlato di sala, è inutile perché poi specifichi cinema.
Non mi pare di averlo disanimato, ma semplicemente posto in forma più corretta. Prova tu a rivederlo e riproporlo così come lo intendi, oppure sei convinto della tua prima (e finora unica) versione?
Io sono qui, anyway. Chiedi, confronta, discutiamone. :-) Renata.

 
     
smile.new
smile.new il 12/09/08 alle 10:23 via WEB
Ciao Renata, aspetto la nuova versione, per poi fare le mie modifiche; ripeto il tuo editing è in una forma sicuramente corretta (non avevo notato per esempio il ripetersi in due righe di termini così simili, anche se "saletta" di "cinema" di perfieria l'ho usato proprio per caratterizzare il personaggio di Smil che invece di portare Renè a teatro al Sistina aveva scelto come luogo per un primo incontro un luogo dove probabilmente si sentiva più a suo agio). Ma è da questi consigli che si cresce, se una persona vuole migliorarsi. Ho sempre sostenuto che si può sbagliare, ma anche imparare da i propri errori.. Poi c'è la personalità che uno mette in quello che scrive, che resta tale sempre, giusta o sbagiata che sia, quella è inconfondibile.. Mi piacerebbe poter scrivere qualcosa un domani, con la tua correttezza e bravura, con la fantasia di elliy, con la simpatia di bob, e con la rabbia di Gianfranco... e con il mio sorriso :)))
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:31 via WEB
Va bene, la riguardo per bene in modo da non avere altri ripensamenti. La posterò nel pomeriggio.
E mi fa molto ma molto piacere che tu tragga incoraggiamento dal mini laboratorio: così ha da essere. L'ho già detto, ma mi ripeto volentieri: se non si fa non s'impara; è un laboratorio? e dunque qualche provetta può scoppiarci tra le mani, ma mica per qst rinunciamo alla ns passione, anzi. Non abbiate paura di sbagliare, gli sbagli si correggono e solo correggendo gli sbagli si arriva ad una buona scrittura, pian piano e col tempo che occorrerà. se c'è passione i risultati arrivano. poco ma sicuro. Renata :-)
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 23:10 via WEB
L'editing della nostra RENATA ha falciato tutte le osservazioni che avrei potuto fare. Ma quante ne sa questa Renata???? Per quanto riguarda invece le vicende della nostra Renée .... non so come potranno andare le cose fra visti i casini attorno a sto benedetto Pincio di cui mezza Italia parla. Sicuramente lei e Smil non potranno stare tranquilli e magari potrebbero essere disturbati proprio nel momento fatidico, insomma proprio nel momento in cui il nostro Smil avrebbe potuto dare spazio alla passione. Ma forse questo non è una cosa negativa. Non escluderei che il destino voglia impedire la cosa e insistere sulla possibilità che al posto suo ci sia la Elly (E L L Y ). Smil è convinto che lei (ELLY) voglia, ma faccia le solite storie tanto per far la preziosa. Gli zoticoni dopotutto, sensibili come sono, hanno anche altre caratteristiche: caparbi, insistenti e purtroppo con i denti sporchi. Forse è questo che lo frega. Sarà mia cura fargli recapitare uno spazzolino elettrico (con batterie) e un bel tubetto di dentifricio. E poi vedrete se ELLY non accetta. Insomma, io non ho ancora capito se Smil preferisca Renèe o Elly. Bah! Ci devo pensare. Alessandro F.
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 23:13 via WEB
IO NON HO ANCORA CAPITO SE SMIL PREFERISCA RENEE O ELLY. Questa è una di quelle frasi che mi fanno impazzire. Insomma, e qui torno a chiedere l'aiuto di Renata e di Elliy (E L L I Y ), il congiuntivo mi fa sempre star male. Secondo voi, meglio così oppure il preferisca andrebbe meglio ll'indicativo "preferisce"?. Secondo voi è meglio usare sempre il congiuntivo oppure no. Aiutoooooooo. Alessandro F.
 
 
vi_di
vi_di il 11/09/08 alle 23:19 via WEB
Alessandro..io lunedì devo tornare a scuola a fare la maestra, ero venuta qua per distrarmi un pochino e vedere se potevo dare un minimo contributo al laboratorio e tu mi accogli coi congiuntivi...quando si dice istigare all'omicidio!!!
 
   
smile.new
smile.new il 12/09/08 alle 09:27 via WEB
VI-DI avrò bisogno di lezioni private prima che ti scoppi una mania omicida, perchè io di congiuntivi ed indicativi non ci capisco proprio niente... la mia maestra di italiano è rimasta 5 volte incinta in un anno e la lezione ce la faceva il bidello, con tutte le conseguenze del caso!!! che si vedono!!
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:08 via WEB
Hai avuto una maestra davvero sorprendente. Comunque questo dimostra che non è una persona che perde tempo e nemmeno che si annoia. Ma allora ... che cosa ha insegnato? E in quanto al bidello ... mi fa venire in mente quei casi nei quali si scopre che un tale, senza laurea, ha operato chirurgicamente con buoni risultati in ospedale da almeno vent'anni. Sono casi terribili. Non perchè qualcuno ha operato senza laurea, ma perchè possono far sorgere il sospetto che la laurea non serva. Saluti. Alessandro F.
 
 
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Anonimo il 12/09/08 alle 08:34 via WEB
E' giusta la prima, quella con "preferisca", l'indicativo si userebbe se fosse: Io non ho ancora capito: Smil preferisce Renée o Elly?
 
   
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Anonimo il 12/09/08 alle 08:35 via WEB
E' giusta la prima, quella con "preferisca", l'indicativo si userebbe se fosse: Io non ho ancora capito: Smil preferisce Renée o Elly?
Renata :-)
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 17:13 via WEB
Sia ben chiaro: ELLY PREFERISCE IL TENEBROSO CONTE BOB. non potrebbe mai fare a meno della musica del suo juke box... nonostate quegli stivali da cavallerizzo! ELLY
 
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Anonimo il 11/09/08 alle 23:28 via WEB
Io credo che è ora che vi facete i fatti vostri. SMIL
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 12/09/08 alle 00:41 via WEB
(Aiuto! è successo per davvero! i personaggi stanno prendendo il sopravvento... attenti a SMIL!)

P.S. - ragazzi ho le lacrime agli occhi dal ridere... ciaoo! buonanotte! elliy

 
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:16 via WEB
Vedo con piacere che i nostri personaggi cominciano a materializzarsi davvero (!!!!!!). Nel frattempo, vedendo la serie di timori che il congiuntivo fa sorgere nell'animo di ognuno di noi .... quasi, quasi... mi verrebbe da pensare che sia il caso di organizzare un breve corso sui congiuntivi. Poi magari anche uno sui condizionali... e poi uno sui pronomi relativi. Tutte cose che fanno passare la voglia di fare lo scrittore. Pensiamoci. Però farei anche un pensiero (e daieeee) sul cinese, nel quale non ci sono tempi, modi, generi e numeri. Tutti i verbi sono all'infinito, da almeno 3000 anni. Quasi quasi........... Ni hao a tutti. Alessandro F.
 
 
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:25 via WEB
Tralasciando (scusa, Alessandro) per il momento il cinese, meglio concentrarsi sull'italiano: modi e tempi dei verbi :-) che possono far passare la voglia di fare lo scrittore, ma non quella di scrivere. E già che si scrive farlo in modo corretto, dopotutto è la nostra lingua, perché non conoscerla di più? Può servire non solo a scrivere, ma a comprendere meglio.
Ad esempio: dopotutto, l'ho scritto unito e non dopo tutto, sai come si definisce qst operazione? Univerbazione o univerbizzazione. Ciao :-)) Renata.
 
   
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:46 via WEB
Univerbazione o univerbizzazione --- sono parole terribili. Assolutamente mai sentite. Magari pensandoci ... uni (una cosa sola) e verbazione (fare un'azione sulle parole) ... si, insomma fare una parola sola. Però a me viene un altro dubbio sul caso: l'univerbazione è una operazione che si può fare, ma necessaria? Insomma, adesso ho paura anche solo di scrivere DOPOTUTTO oppure DOPO TUTTO. E' corretto se penso che si possano utilizzare entrambe le forme? Hai visto che coraggio nel mio P O S S A N O? Per la lingua ... sono d'accordo con te. La lingua italiana è quella nostra e va coltivata. Anzi, a dire il vero sono dell'avviso che sarebbero da ridurre i tanti insegnamenti a scuola (specie nelle prime classi) e concentrarsi su tre cose: italiano, matematica e pensiero scientifico. Tre cose che non si trovano più. Figuriamoci ... ai ragazzi secca anche solo scrivere un sms di più di sette,otto parole. Troppa fretta ... forse nessuno insegna loro che le cose fatte in fretta vengono sempre male. T U T T E! Grazie Renata. Ciao. Alessandro F.
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 10:57 via WEB
Sì, sono corrette entrambe. Come: se mai=semmai - e come=eccome - così detto=cosiddetto. L'uso dipende da chi scrive e da cosa vuole fare dei termini usati, come per altre parole non univerbizzate. La scrittura unita ci porta all'essenza toscana della ns lingua; certi temini sono ormai uniti e il loro uso diviso è ormai desueto. Renata :-)
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 11:03 via WEB
Interessante. Renata ... sei una enciclopedia vivente. Alessandro F.
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 11:12 via WEB
Grazie Alessandro, ma...esageroma nen come dicono a Torino :-))ovvero non esageriamo; sono semplicemente una persona che ama leggere e scrivere (alla follia, qst sì) e che da molti anni pratica entrambe, sicché, a forza di dai e dai, qualcosa nella capoccia è rimasto. Qualcosa, niente di più. Renata :-)
 
     
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Anonimo il 12/09/08 alle 12:08 via WEB
A fuarce di far s'impara. Proverbio friulano. Alessandro F.
 
renata.maccheroni
renata.maccheroni il 12/09/08 alle 17:20 via WEB
PREMESSA: Questo editing NON vale ai fini del laboratorio, ma è da intendersi solo indicativo per Smile. Anziché commentare il brano segnalando via via imperfezioni sintattiche, l'ho rivisto nel suo insieme, così lui può fare il confronto. Aspettando ovviamente la sua NUOVA RISCRITTURA! Renata :-)

EDITING PARTE VI (Smile.new):
Le luci della sala si erano accese da qualche istante, Smil e Renée erano ancora seduti uno accanto all'altra: aspettando il defluire del pubblico in quel cinema di periferia, ragionavano sul film. Si trattava del remake de Il Conte Dracula, vampiresco girato in chiave ironico moderna, storia di sangue e anguria senza capo né coda.
La pellicola s'era rivelata pessima, su questo entrambi convenivano, ma comunque diventava un'ottima scusa per uscire insieme e conoscersi meglio.
Smil, sorriso stampato sulla bocca, modi bruschi e un po' rozzi, parlava velocemente senza smettere di ingurgitare popcorn: parte del secchio gigante era sparso in terra, il resto distribuito su pantaloni e camicia. Pezzetti di mais si intravedevano tra i denti, sempre in movimento.
Renée, curata nei minimi particolari, di svariati anni più giovane di lui, discorreva in perfetto italiano, privo di inflessioni dialettali, sempre attenta a formulare la giusta frase. Probabilmente, in quel momento, si stava chiedendo quale interesse potesse nutrire verso un simile zoticone.
Lui, con la bocca mezza piena:
- Non ci sono più i film di una volta.
Lei, sguardo disgustato:
- Evita le banalità, per cortesia.
- Ma…'sta storia non quaglia, i personaggi sono controitori e hanno pure sbagliato le eccitazioni.
A quel punto Renée, alzatasi di scatto, era uscita a fumare una sigaretta.
Smile, avvicinatosi dopo l'ultima boccone di popcorn, ingenuamente avrebbe voluto tentare l'approccio con una battuta.
Lei, viso paonazzo, lo aveva anticipato:
- Ma che fai? Accompagnami in redazione, piuttosto. Ho perso fin troppo tempo e il lavoro da sbrigare è parecchio e urgente. Quando Elly va in ferie è a me che tocca sbrigare anche le sue faccende.
Lui, sbuffando:
- Va bene, ma domani ci vediamo? Ti porterò al Pincio per una fetta d'anguria grossa così!
In silenzio, salirono in auto. Smile infilò la chiave d'accensione nel cruscotto voltandosi per fare retromarcia; la sua esclamazione improvvisa – troppo acuta – preoccupò Renée, facendola girare di scatto:
- E questo che vuole, chi è? Ma…
Una Twingo di colore nero, giunta sin lì senza il minimo rumore, stava ferma dietro la loro macchina e, posteggiata di traverso, ne impediva qualsiasi movimento.

 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 12/09/08 alle 19:07 via WEB
Smile, datti da fare: aspettiamo la riscrittura del tuo episodio, daiii!!! elliy :)
 
   
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Anonimo il 14/09/08 alle 20:14 via WEB
Domani farò del mio meglio..... Smile :)
 
     
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 15/09/08 alle 07:07 via WEB
Non so se ti sei reso conto che siamo rimasti tutti con il fiato sospeso, in silenzio, ad aspettarti... vai Smile! elliy :)
 
 
smile.new
smile.new il 15/09/08 alle 10:19 via WEB
Ok, l'avete voluto voi!!!
Accetto critiche, positive e negative, ho fatto una scorta di cioccolato, so già che mi dovrò consolare :))

NEW EDITING parte VI
Le luci si erano accese da qualche istante. Smil e Renée, erano seduti uno accanto all’altra in un cinema di periferia e discorrevano del primo tempo del film: un remake de “Il Conte Dracula”, girato in chiave ironico-moderna: una storia di sangue ed anguria senza né arte né parte.
Avevano capito subito che si trattava di una pessima pellicola, ma era stata comunque una buona occasione per uscire insieme e conoscersi meglio, quello che lui sperava.
Smil, sorriso stampato sulla bocca, modi bruschi e un po’ rozzi, eccitato dalla vicinanza di lei, cercando di superare la timidezza con la spavalderia, parlava velocemente ma senza smettere di ingurgitare i pop corn: una parte del secchio gigante era sparsa in terra e una dose abbondante era distribuita anche su pantaloni e camicia. Pezzetti di mais si intravedevano tra i denti, sempre in movimento.
Renè, curata nei vestiti e nei minimi particolari, molto più giovane di lui, si esprimeva in perfetto italiano, privo di inflessioni dialettali, sempre attenta a formulare la giusta frase: probabilmente si stava chiedendo quale interesse potesse mai nutrire nei confronti di quello zoticone.
Lui, con la bocca mezza piena:
- Bah, non ci sono più i firme de una volta!
Lei, con sguardo disgustato:
- Evita le banalità, per cortesia.
Lui, mentre cercava di togliersi i semini dai denti:
- Ma ‘sta storia non se regge in piedi, i personaggi sono controitori ed hanno pure sbagliato le eccitazioni… però quella attrice è proprio bona.
A quel punto Renée, alzatasi di scatto, era uscita per fumare una sigaretta.
Smil l’aveva raggiunta dopo l’ultimo boccone di pop corn, per tentare un approccio.
Lei, con viso paonazzo, lo aveva anticipato:
- Ma che fai, Sei pazzo? Lasciamo perdere questo insulso film, e accompagnami in redazione piuttosto! Ho perso fin troppo tempo stasera e il lavoro da sbrigare è di notevole impegno e urgenza inderogabile. Lo sai, Elly è in ferie e debbo occuparmi anche delle sue faccende. Orsù, andiamo!
Lui sbuffando:
- Va bene, ma domani ci vediamo? Ti porterò al Pincio, a mangiare una fetta di anguria gigante, quella del firme!
In silenzio, erano saliti in auto. Smil aveva infilato la chiave d’accensione e si era voltato per fare retromarcia: la sua esclamazione improvvisa – troppo acuta – preoccupò Renée, facendola girare di scatto:
- Chi sarà mai costui? Cosa vorrà? Ma...
Una Twingo nera - arrivata misteriosamente, senza il minimo rumore – era ferma di traverso dietro la loro macchina. Non potevano uscire dal parcheggio, non potevano andare da nessuna parte...
Ciaooooooo!!!! :))

 
   
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Anonimo il 15/09/08 alle 10:53 via WEB
Non potevano andare da nessuna parte? Me ne sei sicuro issimamente sicuro? Nemmanco a lavorare? Perché se non potevano andare nemmanco a lavorare...yuppi!! E' un'ideona!! Eppoi ammè le firme piacciono, adoro les griffes: ci ho gli armadi pieni di armani, o gli armani pieni di armadi? Beh, 'nsomma...una cosa così. Renée :-))
 
     
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Anonimo il 15/09/08 alle 11:00 via WEB
Ciao Renée, complimenti per la parte che hai avuto nella storia che stiamo portando avanti. Ti confesso che quando scrivo il tuo nome ho sempre paura di sbagliare l'accento anche perché mi verrebbe da scrivere "Renee" oppure "Renèè" oppure anche "Renéé" oppure ancora "Renèe" insomma, non è facile. In ogni caso, attendiamo da parte tua dei consigli sulla storia. E non aver paura di fare dei commenti cattivi. Gli scrittori non meritano tanto rispetto dai loro protagonisti. Li trattano sempre male e vogliono far fare loro quello che loro non hanno il coraggio di fare. Alessandro F.
 
   
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Anonimo il 15/09/08 alle 10:54 via WEB
1) Io metterei invece di .... Smil e Renée, erano seduti uno accanto all’altra .... metterei Smil e Renée, seduti uno accanto all’altra ....... insomma togliendo ERANO. Poi sarebbe per me da togliere "e" dopo periferia e da sostituire con la virgola. 2) Mi lasciano perplesso i due punti messi due volte di seguito. Si può fare? I due punti si mettono per spiegare in dettaglio quanto detto prima dei due punti. Più tardi leggo anche il resto, comunque vedo il miglioramento, ma una cosa è rimasta: la Elly è una che lascia le cose da fare agli altri. Una persona insomma poco seria!!!!!!!!!!!!!!!! Alessandro F.
 
     
smile.new
smile.new il 15/09/08 alle 11:07 via WEB
Alessandro hai ragione, i secondi due punti devono essere sostituiti da una virgola (refuso); per la prima eccezione non sono daccordo in pieno, ho provato anche io a togliere la "e" mettendoci una virgola, mi sembrava però di troncare l'incipit.
Grazie del suggerimento.
:))
 
     
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Anonimo il 15/09/08 alle 11:37 via WEB
Eh la questione punteggiatura (sospiro). La grammatica segna rosso che più rosso non si può i due punti usati nella stessa frase. Bocciatura totale. Però però molti autori oggi lo fanno e nessuno trova a ridire, anzi spesso ritornano utili. Il cambiamento fa parte dell'evoluzione (speriamo la sia sempre)del modo di scrivere: qualcuno prende la strada - a ragion veduta secondo lui - gli riesce bene e altri seguono. Anche perché, riguardo l'interpunzione, la nostra grammatica indica solo divieti, concessioni quasi mai. E allora c'è chi se le prende senza interpellarla. Comunque se in un periodo, magari leggendo ad alta voce, sentite che i due punti nella medesima frase possono starci senza che il ritmo ne risenta, ma al contrario se ne avvalga, usateli. Attenzione, al contempo, a non esporvi troppo in virtuosismi se non sentite la penna ben salda tra le mani. Renata :-)
 
     
smile.new
smile.new il 15/09/08 alle 11:57 via WEB
Ho iniziato a mangiare cioccolata, lo sapevo che avrei dovuto consolarmi, ma addirittura una bocciatura totale, qui mi farai fare un'indegestione!! (e poi non hai letto la mia risposta ad Alessandro!!)..
:(((
 
     
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Anonimo il 15/09/08 alle 12:10 via WEB
Ho parlato in generale, non mi riferivo al tuo scritto. Son mica qui col fucile puntato ogni volta che qualcuno dice qualcosa. Alessandro ha chiesto in merito ed io gli ho risposto. Il riferimento al tuo brano è stato solo lo spunto per discorrere sulla questione 2 punti. Tout simplement. Quindi "bocciatura totale" si riferisce al fatto che la grammatica non tollera due punti nella stessa frase. Vabbè...sennò mi ripeto. Renata :-)
 
     
smile.new
smile.new il 15/09/08 alle 12:22 via WEB
Ma sul racconto in New Editing? Non hai nulla da dire?
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 12:57 via WEB
"Discorrevano del primo tempo del film": non va bene, io ti avevo suggerito "ragionavano sul film" e mi pare ancora la meglio delle due. I secondi 2 punti li puoi sostituire col punto fermo. Benché, così facendo, alzi il ritmo del tuo dire e qui non mi pare occorra alcuna frenesia, quindi opterei, tutto sommato, per una virgola. Per quel "erano" ha ragione Alessandro. Renata :-)
 
LadyAileen
LadyAileen il 15/09/08 alle 15:33 via WEB
Complimenti per l'iniziativa. :) Ho letto il racconto e faccio i complimenti a chi lo ha realizzato. Peccato che non è il mio genere di lettura. Buon lavoro!
 
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Anonimo il 15/09/08 alle 16:10 via WEB
Posso partecipare al laboratorio? Ho provato anch'io a riscrivere la 'mitica' VI parte. Mi raccomando, è solo un gioco! Ciao, Gianpaolo.
(VI)
I titoli di coda scorrevano veloci e confusi come i pensieri nella testa della povera Renè: ma come aveva potuto accettare l'invito di Smil e farsi vedere in quel cinema? E con quel film poi! Lui, poverino, era anche simpatico, ma ora che le luci si erano accese impietose e lei si trovava lì, fianco a fianco di Smil nell'unica fila riempita, un gesto di stizza le fece rovesciare il secchio di popcorn e in mezzo ai fiocchi ingialliti e stantii ci finirono pure gli occhialetti 3D di cartone.
Smil invece pareva soddisfatto: non si erano certo raggiunti i livelli stratosferici di "Kong VS Godzilla 3", ma gli effetti speciali non erano stati male e la trama tutto sommato credibile. Vabbè, un'anguria che rotola e si spiaccica sul testone di un vampiro non si era mai vista in nessun splatter, neppure thailandese, ma era stato divertente vedere tutti quei semini sparsi tra i capelli del conte Bob, zozzo ovunque di polpa rossa e sangue schizzato.
In silenzio raggiunsero l'uscita. Solo in macchina Smil abbozzò un tentativo di dialogo: "Piaciuta la sorpresa alla trattoria? Succede sempre così in questi film: quando meno te lo aspetti, ecco il colpo di scena che ti fa saltare dallo spavento!". Renè per la verità non aveva avvertito il sussulto del cinema per il movimento unisono dei 12 spettatori in sala, ma sorrise quel minimo che bastava per trasmettere a Smil il segnale di ricevuto. A lui tanto bastava: l'attenzione di lei lo faceva volare in alto di almeno due gradini nella sua personalissima scala sociale, dove in fondo annaspava quell'odiosa della Elliy e in vetta splendevano Chuck Norris e Steven Seagal mano nella mano .
Innestò la retro con un sorriso ma subito frenò per l'inaspettato ostacolo che occupava il centro dello stretto corridoio sotterraneo: una Twingo, nera e lucida, dai finestrini oscurati, se ne stava immobile senza motivo proprio dietro di loro e impediva a Smil qualsiasi manovra per uscire.
 
 
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Anonimo il 15/09/08 alle 16:32 via WEB
Spero che Renée non si offenda per il modo in cui è stato scritto il suo nome. Alessandro F.
 
   
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Anonimo il 15/09/08 alle 16:36 via WEB
Offendersi? Ma figurati! A proposito: dove abiti tu? Mica per niente ma spesso i miei killer sbagliano indirizzo. Anche loro non sono più quelli di una volta, la categoria è in sofferenza. Renée.
 
 
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Anonimo il 15/09/08 alle 16:45 via WEB
Chuck&Steve? Il pitbull della Renée si chiama Van Damme, guarda caso. Chissà com'è fatto un esperto di splatter thailandesi, curiosa è, la Renée. Il commento a codesto tuo lo farà Elly, il suo doberman si chiama Under Taker. Renée.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 16:56 via WEB
Eccheccavolo! Mi sono sbagliato, lo ammetto. Ho pescato dal testo originale di Smile l'unica volta che ha scritto sbagliato il nome di Renée: "Renè, curata nei vestiti e nei minimi particolari,...". Non sapevo poi che Relée avesse un canile... ;-))Gianpaolo
 
     
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Anonimo il 15/09/08 alle 17:08 via WEB
Infatti non ce l'ha. Non ancora. Firmato: Crudelia De Mon.
 
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Anonimo il 15/09/08 alle 16:58 via WEB
Mi sa che qui la letteratura sta lasciando spazio ai peggiori istinti umani e animali. Per quanto riguarda il mio indirizzo ... accidenti... non me lo ricordo più. Ah, che bella la memoria opportunista. Alessandro F.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 17:05 via WEB
...fiuuuuuu!!! Per un attimo ho temuto che la bella Regéè ce l'avesse con me. Gianpaolo
 
   
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Anonimo il 15/09/08 alle 17:08 via WEB
Se continui a cambiarle il nome .... finirà si per odiarti. Alessandro F.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 17:15 via WEB
Grazie Gianpaolo per esserti offerto volontario. E' una cosuccia semplice: l'artigiano che le ha create appositamente pur muà mi consiglia di provarle prima di indossarle, sono calzature con tacco stiletto 15 cm. Mi ha detto testuale: "Per vedere se vanno bene passeggi sulle spalle di qualcuno."
Che idea bizzarra, la sua! Passeggiare sulle spalle di qualcuno, non l'ho mai fatto. Sarà divertentissimo! Au revoir mon chou! Renée.
 
     
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Anonimo il 15/09/08 alle 17:35 via WEB
Sei sicuro che non ci sia una "s" di troppo? Alessandro F.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 17:37 via WEB
Sei sicura che non ci sia una "s" di troppo? Alessandro F. (versione corretta al genere)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 08:10 via WEB
Sicurissima: c'è una "s" di troppo. Renée.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 17:00 via WEB
"Ti porterò al Pincio, a mangiare una fetta di anguria gigante, quella del firme!" ---- Scusa Smile, ma che cosa significa FIRME? Alessandro F.
 
 
smile.new
smile.new il 15/09/08 alle 19:46 via WEB
Ciao Alessandro.. capisco dalla domanda che non conosci il dialetto romano(firme=film ;forse avrei dovuto mettere i sottotitoli) ma non è che un accenno dialettale, Smil si stava esprimendo con un pasticcio linguistico misto italiano e misto romanesco... :))
 
   
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 16/09/08 alle 00:37 via WEB
che belli questi scambi: fuarce vs/ firme! grandi! elliy :)
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 15/09/08 alle 18:08 via WEB
Sì Gianpaolo, bella idea quella di offrirti volontario. Questa notte ci sarà la luna piena, di nuovo. E quell'odiosa di Elly saprà come ringraziarti... Sarà l'ultimo plenilunio d'estate, quello di stanotte. E non si tratterà di un film...

(come hai potuto confondere Elliy con Elly? ci sono errori che non si possono correggere: sono quelli imperdonabili). elliy

 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/09/08 alle 18:16 via WEB
Sono d'accordo. E' una grave colpa quella di confonderle. Certo, sarebbe anche da chiedersi quale delle due ci perde nel confronto. Ci devo pensare. Per non sbagliare .... mando un salutono affettuoso ad entrambe. Alessandro F.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 09:49 via WEB
Basta, mi arrendo! E' tutto troppo complicato: non si potevano chiamare più semplicemente Maria, Anna, Luigi e il conte Giuseppe??? ;-) Gianapaullo
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 10:02 via WEB
Arrendersi sempre crederci mai! Bravo Ullogianpa!! Rejée.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 10:25 via WEB
Devo forse continuare il racconto, superare le Porte di Tannoiser (... la Twingo) e scrivere del triste destino che colpì la dolce Reject??? Ah!, devo prima trovare il coraggio... JeanPaul
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 10:29 via WEB
Ma tutte e due le porte della Twingo si chiamano Tannoiser? E come si fa a distinguerle? Vai a Chi l'ha visto, trova il coraggio e torna qui. Buona fortuna Pagianolo! Rekée.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/09/08 alle 16:19 via WEB
gianpaullo?!? con un nome così devi spassartela sulla paullese tra le province di cremona e milano, tu hai scritto un racconto sulla caccia o sbaglio? dalla parte della preda però. da quelle parti non li vedo bene i cacciatori ...volano uccelli d'acciaio enormi e rombanti, da linate :)) ciao, gianfranco
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 15/09/08 alle 23:03 via WEB
Volevo fare i complimenti per la locandina..davvero divertente, rende l'idea.....Ciao Elliy!
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 15/09/08 alle 23:05 via WEB
http://byfiles.storage.live.com/y1p9ReSlY_L6_SJpSMyH-oTqPiWCs8WWJ94BGkEVzjhS1lA6M-JOMH7qzOoVBCM80IiCzbfRFsdYGM per Elliy!
 
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 16/09/08 alle 00:38 via WEB
Ehi Bob... ma che pensierino delicato e gentile! confusa e felice, ringrazio di cuore :)) elliy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/08 alle 11:41 via WEB
".... l'attenzione di lei lo faceva volare in alto di almeno due gradini nella sua personalissima scala sociale....". Chiedo al nostro Gianpaolo un chiarimento. Mi chiedevo se sia accettabile l'immagine. Il volare alto mi fa pensare a qualcosa di ... alto, che sta molto al di sopra delle altre cose, non appena due gradini. Mi verrebbe da usare un altro paragone per descrivere il fatto che ... lo faceva volare alto... che so... lo faceva volare alto in quell'olimpo tutto suo personale che si era creato sin dalla giovinezza..... però si protrebbe anche togliere la parola ...alto... così verrebbe ".... l'attenzione di lei lo faceva volare xxxxxxxxx di almeno due gradini nella sua personalissima scala sociale....". Che dici della proposta? Alessandro F.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/08 alle 12:28 via WEB
dico che la soluzione migliore è sempre la più semplice ".... l'attenzione di lei lo faceva SALIRE di almeno due gradini nella sua personalissima scala sociale....". :) gianfranco
 
   
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Anonimo il 17/09/08 alle 13:37 via WEB
SALIRE va benissimo, ma non rende l'idea. SALIRE implica fatica, VOLARE invece è come ti senti quando sei trasportato da un sentimento, un'emozione, il sorriso di Renée appunto. Che poi, chissà cosa ci trova Smil in Renée...;-) Gianpaolo
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/08 alle 14:04 via WEB
Eh? Ho sentito bene? Cosa ci trova? Il lato B di Belen Rodriguez, le tette di Monica Bellucci e il cervello di Madame Curie. Ecco cosa ci trova. Più molto altro, ma siamo in fascia pro(tetta) e non ci vogliamo dilungare, nevvero. Ché Hugh Hefner quando ci ha fatto il paginone centrale ha dovuto comprare una rotativa apposta.
 
     
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Anonimo il 17/09/08 alle 14:15 via WEB
... e chi sei tu??? TianZaulo
 
     
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Anonimo il 17/09/08 alle 14:29 via WEB
ZanTiaulo, io sono una talmente gnocca ma talmente gnocca che il sabato molti festeggiano solo per questo motivo. Ciapa lì!
 
     
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Anonimo il 17/09/08 alle 14:38 via WEB
... perchè il sabato non esci di casa? (comincio ad avere un sospetto sulla tua identità)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/08 alle 14:56 via WEB
Chiedimi piuttosto perché non rientro gli altri sei. Ariciapa lì! (Ho la vaga vaghissima idea che il mio posto in redazione stia pericolosamente vacillando, mi metteranno in mobilità...sul cubo, ovviamente.)
 
     
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Anonimo il 17/09/08 alle 15:52 via WEB
Già ti vedo vacillare sul cubo: che spettacolo!
 
     
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Anonimo il 17/09/08 alle 16:04 via WEB
...e chi sei tu??? AnzaIulot, TizanAulo o NazTiuloa? (e con questo mi son giocata la redazione.)
 
 
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Anonimo il 17/09/08 alle 14:02 via WEB
'Volare', come ho scritto a Gianfranco, era per rendere l'idea di estasi mistica del povero Smil di fronte a Renée (anche se continuo a non capirne il motivo). Certo, due gradini sono pochi come volo... però possiamo considerarli molto alti! ;-)) Gianpaolo
 
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Anonimo il 17/09/08 alle 16:51 via WEB
Una delle cose che alla fine si conferma difficile rimane l'uso delle parole. In effetti ognuno di noi (malgrado il dizionario ufficiale) attribuisce alle parole dei significati personali con sfumature diverse. Come ben sanno gli allievi dei miei corsi sulla comunicazione ognuno ha in mente un insieme di significati diversi per ciascuna parola, figuriamoci poi con le frasi. Si chiama ALONE semantico e sta a indicare come ciascuna parola abbia un significato non così chiaro per tutti, specialmente nelle sue sfumature. I casini nella comunicazione interpersonale dipendono proprio da questo. Per fare un esempio... la prima cosa che dico di fare ai corsi è disegnare una sedia. Oggetto sul quale non c'è molto da dire. Eppure alla fine tutti si accorgono che ciascuno ha disegnato una sedia diversa dagli altri. Applicando sto discorso alla scrittura ... si capisce la difficoltà di scrivere e anche quella di correggere quello che scrivono gli altri. Ah... sto benedetto editing. Saluti a tutti. Alessandro F.
 
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Anonimo il 17/09/08 alle 16:58 via WEB
Non sapendo dove scrivere, lo faccio qui. COMPLIMENTISSIMI ALLA RENATA. Magari stasera starò un pò più attento se attraverso dei vicoli. Alessandro F.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/09/08 alle 17:07 via WEB
Grazie Alessandro (c'è un refuso che ho chiesto a Barbara di correggere, se e quando ne avrà voglia. Mea culpa, cmq)
Interessante il tuo post sul significato delle parole e di come ciascuno le pesi in maniera diversa. E allora m'è venuto alla mente il Palomar di Calvino. Tutto basato sulla descrizione minuta di cose minute e dove l'uso della singola parola ha effetto portante. Quando si riferisce di un negozio di formaggi - ora: che mai avrà di così interessante una rivendita di formaggi? - sarà perché lo fa Calvino, ma diventa una vera goduria per il lettore. Ecco un libro da consigliare a chi desidera imparare a de(scrivere.)Renata :-)
 
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