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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

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mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Nuova sfida stellare

Post n°164 pubblicato il 22 Maggio 2009 da tuttiscrittori
 

 

“Uno scrittore è un uomo che con una musica gentile si tira vicino un lettore poi gli appiccica una frustata in faccia e questa frustata è salutare perché o fracassa una menzogna convenzionale o schianta in due un pregiudizio...” (Mario Mariani)


Vi proponiamo, in collaborazione con WebTrek Italia www.webtrekitalia.it , un nuovo gioco narrativo. Si parla di cinema, di creatività, di critica e di pregiudizi.

Curiosi?
Anzitutto leggetevi l'interessante premessa di Giancarlo Manfredi sul nostro sito www.tuttiscrittori.itquindi "affilate le penne".

Poi andate al cinema a vedere il nuovissimo film di Star Trek.

La sfida che vi proponiamo è proprio quella di confrontarvi rivestendo i panni di critici cinematografici. 

Nello svolgere questa sfida dovrete affrontare due problemi: il poco tempo a disposizione per scrivere (l'iniziativa scade il 7 giugno prossimo), e il poco spazio a disposizione (massimo 1000 caratteri)  per recensire l'opera cinematografica in oggetto. Vi sarà possibile riassumere la storia, integrandola con notizie sull'autore e sul contesto che ha portato alla realizzazione della pellicola,  spiegare i significati del film e, alla fine, esprimere un giudizio di valore effettivo: l'obiettivo è senso critico e nessun pregiudizio!  Al termine verranno selezionate le migliori recensioni, le più creative, divertenti, appassionate, critiche che entreranno a far parte di una mini antologia in formato pdf, mentre il miglior testo sarà premiato con il libro tratto dal film e scritto da Alan Dean Foster

Ora la penna passa a voi: fateci vedere se siete veramente bravi! 

 

 

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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 22/05/09 alle 19:33 via WEB
Bellissima frase!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Warp9 il 22/05/09 alle 20:01 via WEB
Un saluto da parte mia e della redazione di WTI. Sono Warp9 e questa che vi propongo è la recensione che ho scritto "a caldo", dopo la visione dell'anteprima del film in una sala di un Warner Village pieno di gente. "A caldo", quindi senza troppi filtri e rimuginamenti applicati dal tempo che passa e che costringe a riletture. Devo comunque dire che, anche riletto ora, il giudizio rimane lo stesso. P.S.: naturalmente io sono fuori concorso... ;-) Live long and prosper. =/\= =/\= =/\= =/\= =/\= =/\= CTRL-ALT-CANC Alla fine JJ ha colpito. Nel bene e nel male. Sinceramente non so come comportarmi: applaudire a un filmone con effetti, coreografie, costumi, azione, humour, momenti tesi ecc. ecc. come forse un film di Star Trek non vedeva dai tempi di First Contact, oppure andare a cercare JJ per chiedergli che gli passava per il cervello quando ha approvato la sceneggiatura. Sì, perché qui si parla di un reboot. Ma andiamo con ordine. Finalmente ho visto una nave come dovrebbe essere una nave: brutta e sporca in certi punti e decente in altri. La USS Kelvin è così. Ferro, botte, graffi, divisori in gomma trasparente, ponti dappertutto, scale, luce che arriva dove può, turboascensore in stile cantiere, confini indefiniti. QUESTA è una sala macchine. Il ponte invece è vivibile, niente di strepitoso, ma organizzato e vivibile. COme deve essere. La Enterprise riflette invece un evidente progresso dettato dai 25 anni che passano dagli eventi iniziali. Una plancia luminosa, touch screen, leve cromate e una sala macchina più pulita, ma sempre caotica, piena di tubi. Lontana dalle sale macchine che eravamo abituati a vedere. Sotto il profilo della caratterizzazione dei personaggi, JJ ha battuto ogni mia più rosea previsione. Ogni battuta e comportamento rivela un'analisi attenta dei vecchi telefilm e in qualche frangente diciamo che si è permesso di applicare una piccola "evoluzione" dettata dai tempi. Una fra tutte il fioretto di Sulu, sostituito da una katana ultra tecnologica. Tra le cose che sono rimaste identiche: le magliette rosse finiscono sempre male... Per quanto riguarda gli effetti speciali non ho niente da eccepire: siamo in linea con le produzioni odierne. Ora iniziamo la parte dolente (da qui il titolo). Reboot, CTRL-ALT-CANC, chiudi e Riavvia: insomma, un bel formattone e si ricomincia. Secondo me, JJ ha deciso che per evitare di scontrarsi con una timeline ufficiale (già piena di casini) sarebbe stato meglio farne una seconda fin dalle prime battute del film. Quindi, scordiamoci gli eventi che sarebbero seguiti (TOS compresa), qui si riparte innestando la quarta con il vantaggio degli universi alternativi. Tralascio eventuali paradossi temporali perché sarebbe come disquisire del famoso dilemma "uovo-gallina" e continuerò a ripetermi che tutta la baracca è solo un film. Certo è che siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione o, se volete, rinascita. Questo produzione è figlia dei tempi che stiamo vivendo ed è stata pensata per raggiungere una platea più ampia di quella data dai soli fans. Il vecchio Star Trek è finito e ne comincia uno nuovo. E' un bene o un male ? Sta, come sempre, alle persone (siano queste fan oppure semplici spettatori) formulare un giudizio. Il mio è di un film che piacerà ad uno spettatore normale ma farà godere un conoscitore della serie. E' sulla reazione dei fan "duri e puri" che ho qualche dubbio... Su una cosa non si può discutere: niente sarà più come prima. =/\= =/\= =/\= =/\= =/\= =/\=
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Warp9 il 22/05/09 alle 20:03 via WEB
Ops... Mi scuso per la formattazione ma ho copiato da un file di testo e pensavo la mantenesse. Sorry...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 24/05/09 alle 13:50 via WEB

«Il denaro non esiste nel XXIV secolo.
L'acquisizione della ricchezza non è più la forza motrice delle nostre vite, noi lavoriamo per migliorare noi stessi e il resto dell'umanità»
(Jean-Luc Picard, Primo Contatto)

Per l'ennesima volta non se ne fara' nulla!
Sto parlando del piano di raccolta differenziata dei rifiuti nel mio comune. Al di la delle possibili ragioni, l'anti-politica, la dis-economia, la semplice e micidiale coniugazione di avidita', ignoranza e accidia, ancora una volta il treno del futuro e' passato e lo abbiamo perso.
Cosi' scopro che le campane di vetro, carta e plastica, pur esistenti, vanno ad alimentare l'incubo di Malagrotta (che per chi non la conoscesse e' la piu' grande discarica d'Europa, satura dal 2004, sede di gassificatori, raffineria, e deposito di rifiuti speciali).
Poi guardo desolato gli scatoloni dove differenziamo i nostri rifiuti domestici aumentando cosi' la confusione nella mia veranda.
E mi viene da pensare che forse non ne vale la pena, che il mondo, oggi lo salvi qualcun'altro! Che io, quello che potevo fare, dall'Avis, alla Protezione Civile, passando per Amref, l'ho fatto! Ma non ho ancora terminato di pensarlo che ho gia' chiara la cruda realta'.
Se mi arrendo, se ci arrendiamo noi che ancora ci crediamo nel futuro, quasi sicuramente non ci sara' futuro. Sapete, spesso mi domando come saranno le persone negli anni a venire.
Al di la' della fantascienza (con i suoi viaggi avanti e "narre'" nel tempo), infatti, sono veramente curioso di sapere se prevarra' il pensiero ottimista di un possibile miglioramento per l'umanita' (vedi l'enciclopedia alla voce "Star Trek") o se ci aspetta il medioevo prossimo venturo (alla "Mad Max" per intenderci).
Una risposta a questa domanda potrebbe indicarci quale strada intraprendere, quali soluzioni a lungo termine scegliere, come educare i nostri figli. Perche' sulla base di scelte collettive come queste, in materie fondamentali quali la politica energetica, alimentare, ambientale, sociosanitaria e scolastica, determineremo il mondo di domani.
Allora i nostri eredi, supponendo ancora l'esistenza di un pianeta abitabile, potranno agire ed essere come i membri dell'equipaggio dell'Enterprise, volti ad esplorare l'universo (sia quello interno che quello esterno - vedi la citazione iniziale) o piuttosto far parte di una banda di rozzi cyber-guerrieri che si contendono le poche risorse di una scomparsa civilta'.
E cosi' pensando, mi domando anche come si comporterebbe mio figlio se (scongiur, scongiur), dall'oggi al domani, io dovessi sparire. E qui non posso che pensare all'ultimo film di Star trek (certo che sono proprio maniaco!) dove un paradosso temporale rende orfano il giovane (non ancora capitano Kirk) facendone un bullo da bar. Ma poi...
Va bene, basta cosi'! Non vi voglio facilitare il compito.
Adesso chiamo il mio erede e insieme andiamo a buttare 'sti scatoli fetenti nelle appropriate campane.
Magari mentre facciamo la strada insieme gli racconto una storia.
Naturalmente ambientata in un futuro non troppo lontano...

 
kallida
kallida il 25/05/09 alle 14:35 via WEB
Buongiorno, ma si può partecipare anche senza avere visto il film?...Mi sa di no, vero? Peccato:) La mia sfida è terrena e piange nei momenti meno opportuni:) davvero è il caso di dire là dove (la pazienza di )nessun uomo è mai giunto prima...
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 25/05/09 alle 15:15 via WEB

Si può partecipare senza aver visto il film?

Evidentemente si, poichè, come troverai nell'articolo che accompagna l'iniziativa, anche affermati critici recensiscono senza conoscere minimamente l'opera in oggetto.
E' che sia somma abilità creativa o somma "faccia di sedere", qui poco importa.
Ciò che conta veramente è la voglia di esplorare e di superare i propri pregiudizi.
Poi, tutto considerato, è sempre un film che consigliamo per passare una serata alternativa e divertente con gli amici, magari inventandosi una cena "a tema".

Che ne dite, siete con noi?

 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Franz il 25/05/09 alle 19:26 via WEB
L'ho visto e mi e' piaciuto. Il che' potrebbe sembrar banale, ma non lo e' dal momento che faccio parte della schiera dei "conoscitori" di Star Trek, ovvero dei fans, quelli che per lo piu' hanno criticato questo nuovo episodio etichettandolo come fumettone, troppa azione e poche idee.
Fumettone lo era anche la serie originale, eppure la sua genialita' era proprio questa: stuzzicare la voglia di avventura di una generazione per farla riflettere su argomenti "seri".
L'ho trovato fresco, avventuroso, emozionante, e l'idea di fondo (il passato distorto e quindi una nuova linea temporale) e' molto piu' credibile di tante altre "trovate" fatte in film ed episodi precedenti per resuscitare personaggi "morti e sepolti".
Ho solo paura dei sequel: di solito riescono a rovinare tutto...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 27/05/09 alle 12:22 via WEB

Non siate timidi!
E, per la vostra curiosità, ecco altri commenti "spot" che mi sono arrivati via e-mail:

Abrams non è Kubrick, non è Robert Wise e non è neppure Gene Roddenberry.
JJ Abrams è solo una persona superficiale con un'immaginazione in sintonia con i gruppi demografici che consumano TV e i prodotti pubblicizzati, sia che si tratti di tredicenni in calore che si eccitano con Alias, sia che si tratti di delusi newagers in cerca di una nuova religione alternativa in Lost. Quindi che faccia un film veloce, semplice, intenso e fragoroso mi va benissimo. Chiaramente se il film si chiamasse Star Wars oppure Buck Rogers tutti capirebberebbero e accetterebbero l'idiozia necessaria all'avventura, però chiamandosi Star Trek e portandosi il peso e il pedigree di una fantascienza intelligente alcuni lo affrontano nel modo sbagliato.

Sequel ?
Un'idea sta facendosi strada nelle mie strambe considerazioni: e se fosse un bel pilot per una serie televisiva ? Più passa il tempo e meno la vedo così campata in aria...

In definitiva direi un bel film
Vedremo se riaccende la passione del nuovo pubblico giovane e se comunque incassa abbastanza per un sequel, qualche volta un po' smargiasso (mi ha fatto ricordare, a volte, atmosfera da film-fumettone), ma ritmi elevatissimi, pensato e costruito nei particolari dettagliatissimi, personaggi abbastanza caratterizzati (chi piu' chi meno). Gli interni delle astronavi mi hanno spiazzato (ma io provengo da un futuro alternativo TNG), ma non si puo' avere tutto. Certo le leggi della fisica non sono per nulla le stesse del nostro universo :-)

Cinema pieno. Qualcuno in costume.
Reazioni delle più varie, ma fondamentalmente siamo stati tutti spiazzati. Bisogna metabolizzare la cosa.

Niente sarà più come prima.
Ieri l'anteprima, oggi la prima, da domani in rete inizierà la GUERRA dei pareri. Sono molto combattuto nel giudizio, ne parleremo quando lo avrete visto tutti quanti.

Ho visto Star Trek
odio dirlo ma ve l'avvo detto. ...dov'è finita l'utopia che ci ispirava a migliorarci?

E via discorrendo, letteralmente decine di commenti: se vi prendete la briga di esplorate in giro per la rete potrete constatare come lo stesso soggetto viene percepito e vissuto, in maniera estremamente personale.
E' naturale, direte voi, ma è tuttavia importante che l'originalità di pensiero ed il confronto delle opinioni, restino vivi nella nostra cultura.
Vivi e contrapposti ad una società che sembrerebbe invece premiare l'omologazione delle idee.

 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 27/05/09 alle 14:00 via WEB
Ciao Giancarlo! Io son tutto fuorché timida, ma se mi levi dall'Odissea di Kubrick non ci azzecco una cippa lippa. Porta pazienza. In bocca al lupo per il sito, sempre!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 27/05/09 alle 14:35 via WEB

"Saluti Starfighter. Sei stato arruolato dalla Lega delle stelle per difendere la frontiera contro l'armata degli Xdur e dei Ko-Dan."

E' proprio questo il punto: inoltrarsi senza preconcetti in un territorio (narrativo) inesplorato.
Per certi versi è come tornare bambini, per loro un mestolo scolapasta può diventare l'astronave Enterprise (e se ci fate caso è vero, ma non ci saremmo mai arrivati con il solo nostro modo di riconoscere gli oggetti).
Ora, al di là della mia nota passione per l'argomento, so bene che stiamo parlando di un tema spesso giudicato "di mero genere" e comunque poco popolare (almeno in Italia, non è così nel resto del pianeta) e nessuno deve sentirsi obbligato a partecipare.
Ma, a maggior ragione, il gioco che vi proponiamo è una sfida a superare la quotidianità: improvvisate, barate, copiate o scopritevi in nuove vesti.

"Voglio mettere in pausa il gioco. Il gioco può essere messo in pausa, non è vero? Intendo dire, tutti i giochi possono essere messi in pausa, giusto?"

 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renata il 27/05/09 alle 14:44 via WEB
"Di mero genere": anche la pornografia è un genere cinematografico e si contano pure dei bei film di quel genere. Quindi la fantascienza è un "genere" (ho virgolettato apposta) a pieno titolo e non invidia niente agli altri. E' che io al pensiero di scrivere di fantascienza la tastiera si pietrifica e così anche la creatività. Eppoi son di vecchia guardia, monsieur, se una pellicola non l'ho veduta non ne posso dire. Est più forte di me. Anyway ne stiamo parlando, e ciò è un bene. Salut!
 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 27/05/09 alle 15:29 via WEB
Se non sbaglio la storia era legata ad un videogioco, che in realtà era uno strumento di selezione per individuare piloti nella galassia.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianfranco il 27/05/09 alle 16:43 via WEB
"Voglio mettere in pausa il gioco. Il gioco può essere messo in pausa, non è vero? Intendo dire, tutti i giochi possono essere messi in pausa, giusto?" è Cronenberg vero? Un grande manipolatore di lucide follie e folli realtà. i film diretti da lui difficilmente lasciano indifferenti ---- ---- Non me la sento di commentare su Star Trek, ma una cosa la voglio dire. La serie televisiva mi ha spesso fatto compagnia in passato, i suoi personaggi restano scolpiti nella memoria, gli episodi erano sempre pervasi di imtelligenza, solidarietà ed etica "stellare" - di questi tempi non è poco...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 27/05/09 alle 19:33 via WEB
Confermo: si trattava di Giochi Stellari (The Last Starfighter) ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 27/05/09 alle 19:38 via WEB
... e si, la seconda citazione veniva da eXistenZ di Cronenberg. Complimenti!
 
kremuzio
kremuzio il 08/06/09 alle 14:26 via WEB
Arrivo in ritardo, ed anche con un testo un po' allungato, ma gli organizzatori mi perdoneranno ;) ----- Fa sempre un certo effetto rivivere il test della Kobayashi Maru e capire che a volte, l’unica via di scampo è l’imbroglio. Ma non mi piacciono le storie basate su mondi paralleli, sia se conseguenze di paradossi o rimescolamenti temporali. Sa un po’ troppo di “deus ex machina” il meccanismo tramite il quale la storia si aggiusta e risolve proprio quando ti accorgi che il protagonista sta per avere la peggio. Vedi quando alcuni mostri sul pianeta Delta Vega si mangiano a vicenda invece di ingoiare d’un sol boccone Kirk. Già all’inizio, quando una gigantesca nave romulana sbuca da un buco nero, comincio a storcere il naso, dato che questa allegra convenzione per la quale le singolarità, altro nome di questi fori spaziali, possono essere passate quasi a piacimento, mi risulta troppo antiscientifica. Magari mi sbaglio, ma prima voglio vedere almeno una nocciolina uscirne integra. Altra pecca la ripresa nervosa che a me proprio non piace, sa troppo di videogame, specie durante i movimenti veloci, che non mi fanno godere delle scenografie, seppur virtuali. E poi quei maledetti rumori che si ascoltano nello spazio esterno, riducono una storia che potrebbe dir molto per quel che riguarda gli effetti speciali, trasformandola in una favola molto più simile a guerre stellari. Le battaglie spaziali delle ultime Battlestar Galactica rimarranno non sorpassabili ancora per molto tempo. Ma sapere che Uhura e Spock avevano una storia e che Chekov parlava con una pronuncia russa alla “ti spiezzo in due” non è niente in confronto alla constatazione, compresa tramite la solita bella interpretazione dei doppiatori, che il vecchio Spock porta la dentiera!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 08/06/09 alle 15:00 via WEB

Finalmente una recensione, critica e decisamente competente.
Ancora una volta viene da pensare che, quella cui abbiamo assistito, sia un'operazione di marketing rivolta al pubblico americano.
Di fatto proprio al botteghino degli "States" questo film sta andando veramente bene, anzi benissimo - tra i primi, se non il primo dell'anno.
Ma questa (la sensibilità cinematografia degli europei) è storia antica. E non è consolatorio per i fan italiani sapere che la minestra che ci aspetta è questa.
Oppure saltare dalla finestra...di lancio ;-)

Lunga vita e prosperità
Giancarlo

 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 08/06/09 alle 15:32 via WEB
Caro Giancarlo, hai ragione sulle differenze di gusti fra il pubblico americano e quello europeo, ma non va trascurato un fatto importante: il gusto o meglio il contesto americano è quello che ha prodotto la serie. Nel contesto europeo non nascono certe cose, e viceversa naturalmente. Un salutone, vecchio mio.
 
 
kremuzio
kremuzio il 08/06/09 alle 17:51 via WEB
Beh, si tratta comunque di prequel, che non disdegno, ed ho gustato il fatto che Scott abbia disintegrato il beagle di Archer... O meglio, vaga sotto forma di energia da qualche parte in qualche dimensione. Scommetto che uscirà fuori, prima o poi, magari nel sequel del prequel...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 08/06/09 alle 15:47 via WEB

Mmmh... a dirla tutta Star Trek, prodotto americano come la torta di mele, ha anche un precursore europeo (tedesco esattamente, vedi anche http://it.wikipedia.org/wiki/Le_fantastiche_avventure_dell'astronave_Orion) e alcune serie televisive inglesi (addirittura coprodotte anche dalla Rai negli anni '70) non erano poi così malaccio.
Vero semmai è che la mecca del cinema e della televisione è, resta e probabilmente sarà sempre, Hollywood.
Il problema dello scarso interesse verso la fantascienza è tutto e solo italiano, ed è una pesantissima eredità culturale (religiosa?) di avversione alla scienza e alla tecnologia (insomma noi i Galileo,Fermi, Rubbia, etc... o li condanniamo o li costringiamo all'emigrazione).
Importiamo e subiamo pertanto tecnologia, ricadute scientifiche e filmografie fantascientifiche di seconda mano.
Non entro poi in merito alle produzioni di fiction televisive per il mercato nazionale dove il passato la fa da sovrano, il presente impera e il futuro non è neanche menzionato.
Strano tutto questo, vero? Fa meditare.

Giancarlo Manfredi

 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 08/06/09 alle 17:38 via WEB
caro Giancarlo, hai ragionissimo ancora. L'Italia è e rimane un paese culturalmente umanistico, artistico, filosofico, e fin qui è tutto nobile, ma anche il paese dell'approssimazione e della libera interpretazione delle regole. In effetti, all'interno di un contesto del genere la fantascienza ha difficoltà a svilupparsi a essere riconosciuta, ma del resto è la scienza stessa ad essere riconosciuta a fatica. E tieni conto anche che il nostro contesto impedisce alle idee innovative di farsi vedere, di svilupparsi... gli scienziati italiani infatti vanno all'estero a mettere a frutto le proprie capacità. La religione? Fa parte del contesto umanistico.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giancarlo Manfredi il 03/07/09 alle 09:38 via WEB

Imperdibile per la sua profondita' critica e originalita'.
E' il commento di Sophi Mihic, professoressa associata di Scienze Politiche presso la Northeatern Illinois University, al nuovo film di Star trek.
Lo trovate a questo link in versione italiana.
E' la logica conclusione di questo post e di una iniziativa che speravo (ma certo non pretendevo) potesse riscuotere un maggior coinvolgimento nella comunita' di TuttiScrittori.
Come dice sempe un mio amico: "Cosi' va la vita."

Lunga vita, etc...

Giancarlo

 
 
kremuzio
kremuzio il 04/07/09 alle 11:20 via WEB
Bello! Fa pensare, ragionare ed immalinconire.
 
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