Un blog creato da tuttiscrittori il 07/10/2007

tuttiscrittori

A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)

 
 
 
 
 
 

SOSTIENE... KREMUZIO

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ALBERGO A ORE (HERBERT PAGANI) PERF. EDITH PIAF

 
 
 
 
 
 
 

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ARTE & DINTORNI

mostra evento di Costantino Giovine presso Il trittico - Roma Piazza dei satiri - inaugurazione sabato 26 febbraio alle 18.30

locandina

 

 

 
 
 
 
 
 
 

YOU'LL FOLLOW ME DOWN - LABORATORIO CONCORSO

Il presidente della giuria, Luigi Bernardi, ci comunica che

   The winner is Paolo Zaffaina

La motivazione:

Statale 61 è un bel racconto giocato su molteplici livelli, tutti resi con stile adeguato.
I continui cambi di prospettiva, fino allo scioglimento finale, ne fanno un testo godibile ed estremamente accattivante.
Un bel saggio di scrittura al servizio di un'ottima idea.

adesso rileggiamolo iniseme >>>clicca qui

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli (E. Salgari) 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Messaggi del 02/06/2008

 

Dalla Vetrina d'Autore

Post n°91 pubblicato il 02 Giugno 2008 da tuttiscrittori

Torna Claudio Chillemi, che abbiamo già conosciuto in occasione della pubblicazione sul sito di  Web Trek Italia dell'ultimo episodio di una particolare serie dedicata a Montalbano: "La rabbia di Montalbano".
Questa volta ci propone un racconto scritto qualche tempo fa, risultato vincitore nell'anno 2000 del Premio letterario Giovannino Guareschi.
Ci ha chiesto di sottoporlo alla lettura e al commento (e anche alle eventuali critiche) degli amici di "Tuttiscrittori". Eccolo qui.

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L'ULTIMA VISITA
di Claudio Chillemi

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Quando mia madre morì, ricordo che mio padre non pianse. Rimase a lungo a guardare quel corpo privo di vita, e parlava a bassa voce con esso, come se lei potesse rispondergli, o, quel che è più incredibile, gli rispondesse. Pensai ad una sua pazzia, che il dolore l’avesse distrutto fino al punto di piegare la sua mente, ma non fu così o, almeno, così non sembrava. Egli viveva quei momenti quasi senza sconforto, animato da una speranza, che non aveva nessuna ragione di esistere. Mio padre viveva come se mia madre fosse ancora con lui, ed io? Mi ero sposato già da due anni, ma li sapevo tranquilli, e, ogni tanto, andavo a trovarli. Morta mia madre andai da mio padre molto più spesso, credendolo solo ed abbattuto, ma, come detto, non era così.
Il giorno in cui mio padre morì era una di quelle domeniche che io avevo deciso di passare con lui, dopo aver lasciato mia moglie e mio figlio da mia suocera. Giunsi verso le nove al paese, e già le vecchie signore vestite di nero erano per strada di ritorno dalla messa di un’ora prima. Arrivai a casa di mio padre e posteggiai l’automobile sotto l’ombra di una tettoia, dove si arrampicavano molte piante di viti. Chiamai ad alta voce, e qualcuno mi rispose dall’interno...(leggi tutto)

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BOCCONCINI DI SCRITTURA - 3

 

Terzo bocconcino caldo caldo. Da sbocconcellare in pochi minuti. Questa volta parliamo un po' del punto di vista del narratore. Prima persona? Terza persona onnisciente o quasi? (entra)

 

 
 
 
 
 
 
 

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