tutto casa e lavoro

turismo macabro ovvero poter dire: " io c'ero"

Ancora una volta devo ringraziare uno dei miei blog amici per lo spunto su un argomento su cui avevo postato ai tempi della piccola Sara e la sperduta Avetrana invasa al tempo della disgrazia da bus turistici nel week end.
Immancabilmente  si ripresenta pure nella splendida isola del Giglio a rischio ambientale dove ho scoperto che  una giovane coppia di cretini sorridenti - una delle tantissime - si è fatta riprendere con la nave con il suo carico di cadaveri.
Mi fanno rabbrividire come coloro che assistono alle corride o come gli storici spettatori dei combattimenti dei gladiatori, in attesa dello spettacolo del sangue.
Provo per loro pena e vergogna come per quegli infelici ed annoiati che si fermano o rallentano pericolosamente appena vedono un incidente sulla rete stradale ed autostradale, spero rischiando altri incidenti a catena.
E tutto per uscire in qualche modo dall'anonimato, essere ripresi magari da una telecamera ed avere il famoso quarto d'ora di celebrità come ci ha insegnato quel buon pazzo di Paolini che almeno ha avuto il merito di avere fatto incazzare fra i tanti quel servo ruffiano di Fede - che, fra parentesi , lascerà finalmente il tg4 fra poche settimane!!