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Mulini a Vento in Olanda
Se chiudete gli occhi e provate ad immaginare un paesaggio in grado di infondere pace e serenità magari ricco di fiori ed elementi peculiari, sgombrando la vostra mente da paesaggi tropicali o monumenti simbolo, di certo l’Olanda sarà in testa ai vostri pensieri. Panorami a perdita d’occhio carichi di tulipani colorati e intorno tanti mulini a vento per secoli ne hanno caratterizzato il profilo e ancora oggi milioni di turisti giungono da queste parti per pote fotografare e scoprire da vicino tali elementi tipici. Come è fatto un mulino e quale era la sua fondamentale funzione. Goolliver vi aiuta a scoprirlo in un viaggio olandese tra zoccoli dalle gradazioni cromatiche accese, fiori recisi e tratti peculiari di questa terra abbastanza vicina all’italia.
I primi esempi in tal senso fecero capolino già nel XIII secolo e il loro utilizzo è stato diversificato nel tempo. Servivano, ad esempio per la macinazione del grano e dei semi da olio, ma azionavano anche le segherie. In ogni caso, i mulini a vento sono formati da un corpo centrale fisso e da una calotta che supporta le pale.Un tempo nei Paesi Bassi se ne notavano migliaia, ma oggi invece, ne sono rimasti circa mille, molti dei quali visitabili e funzionanti.
Molto bizzarri erano i mulini a vento per la farina che erano ricoperti da un tetto in canne e assomigliavano a enormi macinapepe. Le macine erano collegate alle vele tramite l’albero motore. Si preferivano per macinare il grano, l’orzo e l’avena.
Oggi sono presenti un pò ovunque i moderni aerogeneratori che li ricordano lontanamente ma con meno romanticismo. Sono dette anche turbine a vento e hanno preso piede proprio in Olanda. Garantiscono l’elettricità senza l’inquinamento provocato da combustione di olio e carbone. Particolari, infine, i mulini a grambiule per il pompaggio che si diffusero nel XVII secolo e venivano usati in serie per per il drenaggio dell’acqua.
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