Creato da centrostudimcinque il 08/11/2010
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Concorso allievi marescialli dei Carabinieri (490 posti). Compila la tua domanda online e segui i nostri corsi di prerarazione

Post n°1 pubblicato il 08 Novembre 2010 da centrostudimcinque
 

Compila la tua domanda online e segui i nostri corsi di prerarazione online, servizio help desk per la compilazione del modulo online:

Clicca qui per scaricare il Bando di concorso

Clicca qui per scaricare l'allegato A

Clicca qui per scaricare l'allegato B

Clicca qui per scaricare l'allegato C

Clicca qui per scaricare l'allegato D

Clicca qui per compilare la domanda online

Per ottenere aiuto in linea per la compilazione della domanda, clicca qui

 

 
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Perchè studiare online?

Post n°3 pubblicato il 12 Novembre 2010 da centrostudimcinque
Foto di centrostudimcinque

La risposta è semplice!

Potrai essere seguito da professionisti competenti e disponibili, non spendendo cifre da capogiro.

Non dovrai pagare alcuna somma di iscrizione, ma pagherai solo quello che consumerai realmente.

Non dovrai spostarti da casa o lavoro per seguire le lezioni o per gli incontri di consulenza Tesi (tempo e fatica risparmiati).

Potrai fissare le lezioni quando vorrai tu (mattina presto, pausa pranzo, sera, sabato).

Potrai seguire le lezioni anche se sei fuori per il week end, sei in un'altra città, sei in vacanza, sei all’estero.

Se lavori tutto il giorno, potrai seguire le lezioni nei tuoi ritagli di tempo, senza stancarti ulteriormente per gli spostamenti, evitando code nel traffico, treni in ritardo, giri per il parcheggio.

Potrai ottenere risposte e chiarimenti ai tuoi dubbi in modo veloce e competente anche se non è il giorno di lezione, contattando il tuo Tutor in videoconferenza.

Molti studenti come te si iscrivono ad un centro di preparazione per essere supportati per uno o più esami, seguiti per l’anno scolastico, indirizzati per la Tesi; magari pagano anticipatamente e si impegnano per un lungo tempo, per poi  non riuscire a concludere il percorso per mancanza di tempo per seguire le lezioni.

Invece immagina che comodità e che innovazione, sfruttare ogni momento utile della tua giornata, senza fatica, spostamenti, spese ulteriori, code in macchina, problemi di parcheggio.

Studiare in modo facile, veloce, divertente e a costi contenuti.

..e in tutta Italia!

                                                           Meglio di così!!!

 
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VOLONTARIO IN FERMA PREFISSATA DI 4 ANNI

Post n°4 pubblicato il 12 Novembre 2010 da centrostudimcinque
 

CHI E'
Il Volontario in Ferma Prefissata a 4 anni è un militare professionista proveniente esclusivamente dai VFP1.
Può concorrere per fare il VFP 4 soltanto chi è stato Volontario in Ferma Prefissata ad un anno (domande dal 9° mese di servizio).
Deve avere meno di 30 anni e deve aver dimostrato di possedere ottime qualità militari oltre ai requisiti di moralità e condotta incensurabile.

Il Volontario in Ferma Prefissata a 4 anni, durante il periodo di ferma potrà conseguire il grado di Caporalmaggiore.
Lo sbocco naturale della carriera da VFP4 è quella da Volontario in Servizio Permanente.
Inoltre, i VFP4 possono concorrere ai bandi interni riservati ai militari per l'Accademia di Modena per diventare Ufficiali.
I Volontari possono rinnovare la ferma.

L'IMPIEGO
I VFP4 saranno preparati per l'impiego in qualsiasi contesto operativo entro e fuori dal territorio nazionale.

I POSTI A CONCORSO
I posti disponibili sono 3055 suddivisi in due immissioni da 1520 e 1535 posti.



I REQUISITI
Il Concorso è aperto ai soli VFP 1 con età fino a 30 anni e statura minima 1,61 per le donne ed 1,65 per gli uomini.
I Candidati devono possedere requisiti di moralità e condotta incensurabile e devono possedere un diploma di istruzione secondaria di primo grado (III^ media).
Possono essere single o sposati e devono riportare l'esito negativo agli accertamenti diagnostici per l'abuso di alcool e per l'uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti, nonché per l'utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico.
Non devono avere avuto procedimenti di proscioglimento d'autorità o d'ufficio.


LA DOMANDA
La domanda di concorso dovrà essere presentata, sul modulo scaricabile, per tramite gerarchico presso il proprio Ente/Comando d'appartenenza che provvederà a farla giungere a:

Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare – I Reparto – 3ª Divisione – 2ª Sezione – Viale dell'Esercito n. 186 - c.a.p. 00143 – Roma.

Il personale in congedo o in forza assente, deve inviare la domanda tramite raccomandata con avviso di ricevimento, da indirizzarsi a:

Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare – I Reparto – 3ª Divisione – 2ª Sezione – Viale dell'Esercito n. 186 - c.a.p. 00143 – Roma.

I residenti all'estero potranno inoltrare la domanda, entro i termini sopra indicati, tramite l'Autorità diplomatica o consolare.
ATTENZIONE: la domanda deve essere firmata dal candidato, pena l'invalidità.

LE DATE PER L'INVIO DELLA DOMANDA
Come indicato il concorso prevede due immissioni in servizio, ciascuna dedicata a due dei quattro blocchi VFP1.

1^ IMMISSIONE
La domanda di partecipazione per la 1ª immissione può essere presentata dai VFP1 incorporati con il 1° e 2° blocco 2010, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 1° e 2° blocco 2009, nonché con il 1° e 2° blocco 2008, con il 1° e 2° blocco 2007, con il 1°, 2° e 3° blocco 2006 e con il 1°, 2° e 3° blocco 2005, entro il termine perentorio di trenta giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4ª serie speciale. .

2^ IMMISSIONE
La domanda di partecipazione per la 2ª immissione può essere presentata dai VFP1 incorporati con il 3° e 4° blocco 2010, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 3° e 4° blocco 2009 nonchè con il 3° e 4° blocco 2008, con il 3° e 4° blocco 2007, con il 4° e 5° e 6° blocco 2006 e con il 4°, 5° e 6° blocco 2005, dal 2 marzo 2011 ed entro il termine perentorio del 1° aprile 2011.

LE PROVE DEL CONCORSO
Per ognuna delle immissioni di cui al precedente art. 1 è effettuata una prova di selezione a carattere culturale per i concorrenti delle tre Forze armate in un'unica sessione, mediante la somministrazione di un questionario, da espletare in un tempo predeterminato, vertente su nozioni ed elementi di conoscenza commisurati al livello di istruzione secondaria di primo grado.

La suddetta prova consisterà in 100 quesiti a risposta multipla ripartiti tra le seguenti materie e per le rispettive percentuali sotto indicate:

    15% matematica;
    20% italiano;
    15% educazione civica;
    20% storia;
    15% geografia;
    10% scienze;
      5% inglese.

Note:
La domanda di partecipazione per la 1ª immissione può essere presentata entro il termine perentorio di trenta giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale, cioè entro l'8 novembre 2010;
La domanda di partecipazione per la 2ª immissione può essere presentata dal 2 marzo 2011 ed entro il termine perentorio del 1° aprile 2011

Per ciascuna immissione, la prova di selezione culturale si svolgerà secondo le seguenti modalità:
a) per la 1ª immissione la prova si svolgerà nel luogo, nei giorni e secondo le modalità specificate mediante avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 10 dicembre 2010.
b) per la 2ª immissione la prova si svolgerà nel luogo, nei giorni e secondo le modalità specificate mediante avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 31 maggio 2011.

per scaricare il Bando di concorso clicca qui

per scaricare il modulo di domanda e gli allegati clicca qui

 
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Informazioni sugli impianti fotovoltaici

Post n°5 pubblicato il 17 Novembre 2010 da centrostudimcinque
 
Foto di centrostudimcinque

  

La radiazione solare che raggiunge il pianeta Terra può essere convertita in energia elettrica mediante:

  • la conversione fotovoltaica, che permette la trasformazione diretta dell’energia solare in elettricità sfruttando il fenomeno fisico dell’effetto fotovoltaico che si genera quando la luce colpisce particolari materiali;
  • la conversione termica (termodinamica), che utilizza differenti sistemi tecnologici per raccogliere e concentrare la radiazione solare su un fluido termovettore. Il calore immagazzinato dal fluido è successivamente trasferito al circuito di una convenzionale centrale per la produzione di energia elettrica.

Il dispositivo elementare che è alla base della tecnologia fotovoltaica è la cella fotovoltaica costituita da un materiale semiconduttore (in genere silicio) opportunamente trattato. Un insieme di celle fotovoltaiche collegate tra loro in serie o in parallelo costituisce il modulo fotovoltaico, il componente base commercialmente disponibile. Più moduli, connessi elettricamente fra loro ed installati meccanicamente nella loro sede di funzionamento, compongono un campo fotovoltaico.
Un impianto fotovoltaico è costituito da uno o più campi fotovoltaici, dai convertitori di corrente continua in corrente alternata (inverter) e dai componenti di protezione e controllo da situare in base alle normative vigenti.

Gli aspetti positivi della tecnologia fotovoltaica possono riassumersi in:

  • assenza di qualsiasi tipo d’emissione inquinante durante il funzionamento dell’impianto;
  • risparmio dei combustibili fossili;
  • estrema affidabilità poiché, nella maggior parte dei casi, non esistono parti in movimento (vita utile superiore ai 20 anni);
  • costi di esercizio e manutenzione ridotti;
  • modularità del sistema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli).

A fronte di tali vantaggi, bisogna mettere in conto aspetti penalizzanti rappresentati da:

variabilità ed aleatorietà della fonte energetica (l’irraggiamento solare);
costo degli impianti attualmente elevato, a causa di un mercato che non ha ancora raggiunto la piena maturità tecnica ed economica

A causa dell’elevato costo d’investimento, richiesto per realizzare un impianto fotovoltaico, in molti paesi (Germania, Francia, Spagna, Grecia) lo sviluppo di questa tecnologia è guidato e sostenuto da programmi e meccanismi d’incentivazione governativi, che hanno innescato una forte crescita del mercato, attualmente caratterizzato dal più alto tasso di crescita annuo dell’intero settore elettrico (30-40%).

APPROFONDIMENTI


Un impianto fotovoltaico permette di trasformare direttamente l'energia solare in energia elettrica in corrente continua grazie all'effetto fotovoltaico.
Tale fenomeno si manifesta nei materiali detti "semiconduttori", usati anche nella produzione di componenti elettronici.
Il materiale sicuramente più utilizzato è il silicio cristallino, uno degli elementi chimici più diffusi sulla crosta terrestre sotto forma di biossido di silicio non puro (SiO2) denominato silice (polvere amorfa marrone o in cristalli grigi).
Se si limita l'analisi ai soli prodotti commerciali, le tecnologie di realizzazione più comuni sono:

  • Silicio monocristallino;
  • Silicio policristallino;
  • Silicio amorfo (film sottile);

Altri materiali utilizzati per la produzione di dispositivi fotovoltaici sono arseniuro di gallio e di alluminio, solfuro di cadmio, telloruro di cadmio, solfuro di rame e materiali plastici. Quasi tutti sfruttano la tecnologia del film sottile.
L’elemento base della conversione fotovoltaica è denominato cella.
Le prestazioni di una cella fotovoltaica sono influenzate prevalentemente dalla temperatura e dalla quantità di luce o irraggiamento; in particolare la corrente di corto circuito risulta proporzionale all’irraggiamento mentre la tensione a vuoto si riduce considerevolmente con l’aumentare della temperatura (per il silicio cristallino la tensione si riduce del 4 % per ogni 10 °C di aumento della temperatura).
L’efficienza di conversione varia tra l’8 e il 20% secondo il tipo di cella utilizzato. Un sistema fotovoltaico è composto da:

  • moduli o pannelli fotovoltaici;
  • struttura di sostegno per installare i moduli sul terreno, su un edificio o qualsiasi struttura edilizia;
  • inverter;
  • quadri elettrici, cavi di collegamento e locali tecnici per l’alloggiamento delle apparecchiature.

Le celle fotovoltaiche collegate tra loro in serie e parallelo costituiscono i moduli fotovoltaici.
I moduli, in generale con lo stesso orientamento, sono collegati in serie o parallelo e costituiscono le stringhe che forniscono potenza elettrica in corrente continua.
Per aumentare la producibilità dei sistemi, è possibile montare le stringhe su supporti ad orientamento variabile, in grado di seguire lo spostamento del sole (impianti a inseguimento).
Più stringhe, anche con diverso orientamento, costituiscono il campo che produce l’energia avviata all’utilizzatore finale o al gestore della rete elettrica.
La corretta esposizione all’irraggiamento solare dei moduli fotovoltaici rappresenta un fattore chiave ai fini della prestazione dell’impianto. La decisione in merito alla fattibilità tecnica si basa sull'esistenza nel sito d'installazione dei seguenti requisiti, che dovranno essere verificati dal progettista/installatore in sede di sopralluogo:

  • disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli (occorre uno spazio netto di circa 8 - 10 m2 per ogni kWp di potenza, se i moduli sono installati in maniera complanare alle superfici di pertinenze di edifici; occorre uno spazio maggiore se l’impianto è installato in più file successive su strutture inclinate collocate su superfici piane);
  • corretta esposizione ed inclinazione dei moduli. Le condizioni ottimali per l'Italia sono:
    - esposizione SUD (accettata anche SUD-EST, SUD-OVEST, con limitata perdita di produzione)
    - inclinazione 30-35° gradi;                       
  • assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento.


La producibilità elettrica media annua di un impianto fotovoltaico può essere valutata attraverso un calcolo che tiene conto:

  • della radiazione solare annuale del sito (determinabile correttamente ricorrendo ad opportune formule);
  • di un fattore di correzione calcolato sulla base dell'orientamento, dell'angolo d'inclinazione dei moduli fotovoltaici ed eventuali ombre temporanee;
  • le prestazioni tecniche dei moduli fotovoltaici, dell'inverter e degli altri componenti dell’impianto;
  • le condizioni ambientali di riferimento del sito nelle quali devono operare i moduli fotovoltaici (ad esempio con l’aumento della temperatura di funzionamento diminuisce l’energia prodotta dall’impianto).


La potenza di picco di un impianto fotovoltaico si esprime in kWp (chilowatt di picco), cioè la potenza teorica massima che esso può produrre nelle condizioni standard di insolazione e temperatura dei moduli ( 25 °C e radiazione di 1000 W/m2).
Per l’incentivazione al conto energia si prevede che i moduli siano certificati secondo le norme CEI EN 61215 (per moduli in silicio cristallino) o CEI EN 61646 (per moduli a film sottile), rilasciata da laboratori accreditati per le specifiche prove, in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, da organismi di certificazione appartenenti all’EA (European Accreditation Agreement) o che abbiano stabilito con EA accordi di mututo riconoscimento.
Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono:

  1.  
    1. impianti (con sistema d’accumulo) per utenze isolate dalla rete;
    2. impianti per utenze collegate alla rete di bassa tensione;
    3. centrali di produzione di energia elettrica, generalmente collegate alla rete in media tensione.

Gli incentivi in “conto energia” sono concessi solo per le due tipologie d’applicazione 2 e 3 , in particolare per impianti con potenza nominale non inferiore a 1 kW collegati alla rete elettrica di distribuzione per l’immissione o il prelievo di energia.
Per rendere compatibile l’energia generata dai moduli fotovoltaici con le apparecchiature per usi civili ed industriali occorre trasformare la corrente da continua in alternata alla tensione e alla frequenza di funzionamento della nostra rete elettrica (50 Hz). Questo si ottiene interponendo tra i moduli e la rete un inverter.
Gli inverter dedicati alle applicazioni fotovoltaiche devono rispondere a requisiti che ne attestino l’elevata affidabilità ed efficienza, il basso costo e dimensioni e peso contenuti.
La maggior parte degli inverter di ultima generazione per poter realizzare la conversione impiega semiconduttori di tipo IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) oppure MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor); mentre i tiristori, che hanno trovato largo impiego nel passato, sono tuttora utilizzati solo per le grandi potenze.
Sia per sistemi fotovoltaici in isola che per quelli connessi alla rete elettrica la tecnologia di realizzazione dei dispositivi si basa quasi esclusivamente su gruppi a commutazione forzata, che utilizzano la tecnica di modulazione degli impulsi (PWM, Pulse Width Modulation).
Oltre all’inseguimento del punto di massima potenza (MPPT) è importante che nei sistemi connessi alla rete (grid-connected) ci sia sincronizzazione con la frequenza di rete.
Inoltre, nel caso la rete pubblica venga disalimentata, per esempio per un guasto o per manutenzione programmata, l’impianto deve escludersi automaticamente, per evitare che la rete stessa venga mantenuta in tensione dall’impianto fotovoltaico.
Per questo, il gestore della rete pubblica può richiedere l’installazione di un set omologato di protezioni di minima e massima tensione e frequenza (protezioni di interfaccia).

La connessione alla rete degli impianti fotovoltaici è regolata dalla normativa CEI 11-20 e dalla normativa CEI 82-25.
Tuttavia, ciascun distributore stabilisce le regole e le condizioni tecniche per l’allacciamento dell’impianto alla rete di distribuzione.
La connessione avviene in bassa tensione (BT) monofase per potenze nominali d’impianto inferiori a 6 kW, in BT trifase fino a una potenza di 50 kW, per potenze superiori a 75 kW gli impianti vengono generalmente allacciati in media tensione (MT) attraverso l’interposizione di un trasformatore.
I soggetti responsabili degli impianti di potenza nominale non superiore a 20 kW ed i soggetti responsabili degli impianti, entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2007, di potenza nominale superiore a 20 kW e non superiore a 200 kW, possono avvalersi del servizio di Scambio sul Posto stipulando una convenzione con il GSE.
Per tutti gli impianti, il soggetto responsabile può cedere, parzialmente o totalmente, l’energia prodotta attraverso la vendita diretta in borsa o ad un grossista, o ad attraverso il Ritiro Dedicato garantito dal GSE.
Per poter contabilizzare l’energia prodotta dall’impianto sono installati due contatori (M1 e M2). Generalmente M1 è un contatore bidirezionale che misura l’energia assorbita dalle utenze e l’energia che dall’impianto fotovoltaico fluisce verso la rete, M2 contabilizza la totale energia fotovoltaica prodotta che viene incentivata dal GSE. 

 
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Energy brokers settore impianti fotovoltaici

Post n°7 pubblicato il 17 Novembre 2010 da centrostudimcinque
 
Foto di centrostudimcinque

Per azienda leader nel settore si ricercano collaboratori per promozione e vendita impianti fotovoltaici.
Si richiede: serietà, motivazione, predisposizione ai rapporti interpersonali.
Si offre: opportunità di collaborare con azienda multinazionale, già affermata sul territorio nazionale, possibilità di carriera e di ottimi guadagni.
Corso di preparazione online di 50 ore a cura di questo centro studi

 
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Diventa Energy Broker ed inizierai a guadagnare subito

Foto di centrostudimcinque

L’Energy Broker è un referente fondamentale per chi sceglie un impianto fotovoltaico ed è protagonista del successo di NWG. Trasmette al cliente tutte le informazioni necessarie alla decisione per poi seguirlo passo dopo passo, dall’eventuale richiesta di finanziamenti fino al collaudo e alla fase post-vendita. Per diventare Energy Broker non occorrono inizialmente approfondite conoscenze tecniche, ma è necessario conoscere e saper illustrare in modo semplice i contenuti degli incentivi statali che fanno della scelta delle rinnovabili un ottimo investimento, oltre che una scelta consapevole dal punto di vista ambientale.


NWG offre straordinarie opportunità di formazione e carriera agli Energy Broker, una grande occasione professionale alla portata di tutti, creata di recente da NWG, ma che conta già innumerevoli casi di successo.

 
Alcune testimonianze dei nostri Energy Broker:

 Nel 2006, con molti dubbi e un'unica certezza, la Legge "Conto Energia", entro in NWG. Oggi mi riempie di gioia sentirmi ringraziare da quei clienti ai quali ho permesso di realizzare un impianto fotovoltaico.

(A. Ciorra, Consulente d'impresa)

 Quando ho conosciuto NWG, da imprenditore, non mi ci e' voluto molto tempo per capire la grande opportunità che offriva.

(M.Giulio, Imprenditore)

 Ero imprenditore edile con circa 50 dipendenti. Nel 2007 ho scelto di lavorare solo per NWG e ho maggiori soddisfazioni economiche e professionali.

(Palermo Angelo Ernesto, Imprenditore Edile)

 L'enorme potenzialità del mercato e il momento giusto per affrontarlo sono il cavallo di battaglia di NWG. Nonostante qualche mia titubanza iniziale ogni promessa e' stata ad oggi mantenuta.

(U. Fedi, Ingegnere)

 
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Il fotovoltaico, energia pulita e risparmio economico

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Il fotovoltaico consiste nella trasformazione diretta della luce del sole in elettricità attraverso una reazione fisica.

Albert Einstein non ha ricevuto il premio Nobel nel 1921 per la teoria della relatività, come spesso si pensa, ma per il suo lavoro sull'effetto fotoelettrico. Un colpo di genio che, col nome di “fotovoltaico” (FV), ha compiuto notevoli progressi diventando la forma di produzione energetica più rispettosa dell’ambiente.

Negli ultimi anni il fotovoltaico è stato utilizzato con sempre maggiore frequenza. Il continuo aumento dei consumi e dei costi dell'energia, i cambiamenti climatici ed il progressivo esaurimento delle risorse energetiche fossili hanno reso sempre più evidente la necessità di ricorrere a soluzioni energetiche sostenibili, a basso impatto ambientale e sostanzialmente inesauribili.

Tra queste, il sole può offrire energia pulita per i prossimi 5 miliardi di anni e sarebbe sufficiente da solo a soddisfare il fabbisogno energetico dell'intera popolazione mondiale.

Un impianto fotovoltaico cattura l'energia solare e la trasforma in energia elettrica in corrente alternata.


La tecnologia fotovoltaica sfrutta il cosiddetto “effetto fotovoltaico” che è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori in grado di generare elettricità quando vengono colpiti da radiazione solare.

Questo processo di elettrificazione viene realizzato dalle celle solari, che in genere sono collegate in serie e formano dei moduli fotovoltaici. Quasi il 95% delle celle solari è costituito da silicio semiconduttore, che rappresenta il secondo elemento più diffuso nella crosta terrestre ed è disponibile in enormi quantità. Una cella solare è costituita da due strati: uno strato caricato negativamente e uno caricato positivamente.

Quando la luce del sole colpisce la cella solare, scatena una reazione fisica che genera corrente continua. Grazie a un dispositivo chiamato “inverter” la corrente continua è trasformata in corrente alternata, ossia la tipologia che consumiamo abitualmente nelle nostre case.

L'energia prodotta può essere accumulata e conservata in batterie (impianto in isola) oppure immessa nella rete elettrica pubblica (impianto in rete) per poi essere prelevata al momento del consumo.

L'impianto fotovoltaico ha un basso impatto ambientale e consente di auto-produrre energia senza alcuna emissione di gas nocivi per l'atmosfera terrestre. Può essere installato ovunque, senza problemi particolari: tetti residenziali, pensiline, terrazze, coperture di capannoni industriali o attività commerciali (hotel, centri commerciali), giardini o terreni, parcheggi e altro. Gli unici fattori da tenere in considerazione sono la disponibilità di superfici su cui installare i pannelli senza ostacoli all'esposizione del sole; le dimensioni e l'orientamento di tali superfici e lo spazio per installare inverter e cavi.

Una volta installato, l'impianto è praticamente autosufficiente; i moduli fotovoltaici hanno una vita che va dai 50 ai 100 anni, ma è plausibile che dopo 25/30 anni ci siano riduzioni di efficienza a causa dell' obsolescenza della tecnologia.


COMPONENTI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

L'impianto fotovoltaico in rete è formato da:

  • Moduli fotovoltaici Sono a base di materiali semiconduttori, come il silicio o altri composti chimici, che generano l'effetto fotovoltaico (conversione della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua).
  • Struttura di montaggio che serve a sostenere e a fissare i moduli alla superficie di appoggio (tetto inclinato o piano, terreno, pensilina).
  • Inverter che converte la corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata a 230V da immettere nella rete elettrica pubblica.
  • Cavi solari che collegano i moduli all'inverter e quest'ultimo alla rete elettrica.
  • Sezionatore che consente di staccare l'inverter dal generatore fotovoltaico in caso di guasti o anomalie o per eseguire lavori di manutenzione. Contiene scaricatori che permettono di salvaguardare l'impianto da possibili scariche atmosferiche o sovratensioni.
  • Contatore che misura l'energia fotovoltaica prodotta dall'impianto e immessa nella rete elettrica pubblica in modo da calcolare gli incentivi in Conto Energia.
  • Sistema di monitoraggio (ENERGY CARE) che consente di monitorare il funzionamento e i dati di produzione dell'impianto, anche da remoto, per poter intervenire tempestivamente in caso di anomalie o guasti ed evitare lunghi tempi di fermo.
 
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Tutti i vantaggi del fotovoltaico

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VANTAGGI ECONOMICI

  • 20 anni di contributi in denaro. Il Conto Energia la legge italiana di incentivazione al fotovoltaico, prevede l’erogazione per 20 anni di contributi in denaro per l’energia prodotta tramite impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica. I contributi variano a seconda delle dimensioni dell’impianto e del suo grado di integrazione architettonica. Investimento ad alto rendimento e basso rischio. I valori di rendita annua arrivano fino al 20% e i tempi medi di ritorno sull’investimento sono tra i 6 e i 13 anni. Ricavi dalla cessione di energia alla rete. Oltre agli incentivi in Conto Energia, il proprietario dell’impianto beneficia di ulteriori vantaggi economici, diversi a seconda che scelga o meno il cosiddetto "regime di scambio sul posto", che prevede una compensazione tra energia prodotta e prelevata per i propri consumi o ceduta dell’energia alla rete. Bassi costi di manutenzione. Il fotovoltaico ha costi di manutenzione inferiori a tutte le altre fonti energetiche (rinnovabili e non) grazie anche alla tecnologia priva di parti in movimento.

    VANTAGGI AMBIENTALI

    • Nessuna emissione di gas serra. A differenza delle fonti energetiche fossili, che risultano altamente inquinanti, il fotovoltaico produce energia senza alcuna emissione di gas serra. Per ogni chilowattora di energia fotovoltaica prodotta, si evita l’emissione in atmosfera di oltre 500 grammi di anidride carbonica. Ridotto impatto visivo e minimo ingombro. Un impianto fotovoltaico si inserisce in maniera poco invasiva nel contesto ambientale circostante. ha bisogno di aree dedicate, in quanto sfrutta aree che altrimenti rimarrebbero inutilizzate (tetti, pensiline, facciate di edifici, aree compromesse). Nessun inquinamento acustico o olfattivo. L’impianto fotovoltaico è totalmente silenzioso e non produce nessuna emissione odorosa. No agli sprechi. L’energia elettrica viene generata direttamente sul punto di consumo evitando perdite dovute al trasporto e ai cambi di tensione e cali di tensione.

    VANTAGGI PRATICI

    • Facilità d’installazione. L’impianto richiede la realizzazione di poche opere civili nel sito di installazione e, consentendo la produzione dell’energia direttamente nel punto di consumo, non necessita di infrastrutture per la sua distribuzione. Vita utile superiore ai 30 anni. Minime cadute di prestazioni nel tempo. Impianto totalmente rimovibile. Consente un facile ripristino del sito al termine della sua vita di esercizio. Produzione mirata dell’energia. Massima produzione energetica nei momenti di maggiore necessità (estate e ore diurne). Sistema modulare. Dimensionabile in base ai bisogni e facilmente espandibile o riducibile.

 
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Il conto energia

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Il Conto Energia è un meccanismo di incentivazione che nasce per sostenere lo sviluppo e la diffusione dell’energia solare fotovoltaica. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, solare prima di tutto, è infatti tra le priorità di tutti i governi nazionali, in relazione all’emergenza clima e all’esaurimento progressivo delle fonti fossili quali petrolio, gas, carbone.


Con il Conto Energia,accolto nella nostra legislazione nel 2005 e soprattutto con la sua revisione attraverso il D.M. del 19.02.2007 che recepisce la normativa dell’unione europea in materia, lo stato italiano ha creato le condizioni necessarie per un uso redditizio degli impianti fotovoltaici.
Il Conto Energia 2007/2010 sarà in vigore per tutto il 2010 e sarà applicabile alle condizioni indicate dalla legge 129/2010 anche agli impianti realizzati entro la fine dell'anno che entreranno in servizio entro il 30 giugno 2011.


Il nuovo D.M. del 6.08.2010, che regolamenta il Conto Energia per il triennio 2011-2013, ha apportato alcune modifiche che non cambiano nella sostanza la possibilità di ricavare un guadagno economico attraverso l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. La tecnologia degli impianti fotovoltaici è inoltre in continuo avanzamento: le tariffe incentivanti saranno dunque calcolate sull’energie prodotta da impianti fotovoltaici sempre più potenti.


Grazie a questo sistema di incentivazione, produrre energia elettrica con impianti fotovoltaici rappresenta un investimento di grande interesse, proprio come avveniva già da anni in altri paesi d'Europa, Germania e Spagna in testa.


A differenza del passato, in cui l'incentivazione all'utilizzo delle fonti rinnovabili avveniva mediante assegnazioni di somme a fondo perduto, grazie alle quali il privato poteva limitare il capitale investito, il meccanismo del Conto Energia è assimilabile a un finanziamento in conto esercizio: consiste nell'incentivazione della produzione elettrica e non dell'investimento necessario per ottenerla.


Il privato proprietario dell'impianto fotovoltaico percepisce somme in modo continuativo, con cadenza solitamente mensile, per i primi 20 anni di vita dell'impianto. Condizione indispensabile all'ottenimento delle tariffe incentivanti è che l'impianto sia connesso alla rete. I soggetti pubblici interessati da questa campagna sono il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici che eroga nella pratica gli incentivi e il gestore di rete che prende in carico l'energia.


Il Conto Energia distingue 3 tipologie d'impianti a cui corrispondono differenti tariffe di incentivazione:

  • impianto non integrato con moduli installati al suolo, oppure collocati su elementi di arredo urbano e viario, sulle superfici esterne degli involucri degli edifici, di fabbricati e strutture edilizie.
  • impianto parzialmente integrato che prevede moduli installati su tetti o facciate di edifici in modo adiacente alle superfici, senza sostituire i materiali di rivestimento delle superfici delle pareti o dei tetti.
  • impianto totalmente integrato in cui i moduli fotovoltaici sostituiscono i materiali di rivestimento degli edifici, assumendone le funzioni. In questo caso i moduli sono installati al posto di tegole, vetri nelle facciate, elementi di balaustre, pannelli fonoassorbenti in barriere acustiche e altro.

Per maggiori informazioni sul Conto energia www.gse.it

 
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