Creato da bobbi57 il 12/09/2012
attualità.poesia.letteratura
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

bobbi57nicole.clown85felicemadisoccupatapatrizia.ceraenrico505VEDO.TUTTOpaolo1974latina.camLSDtripjohnny.bluesfugadallanimaamelia.irisailata76nadir63lexodus1984
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

OGGI..IO

Fuori la calma, dentro tempesta,

sorridono gli occhi, bruciati dal sale,

accarezzo pensieri, allontano illusioni,

affronto la vita, non temo la fine.

Vorrei, ma non posso, non oso volare,

ma non per timore, che possa cadere,

non temo il dolore, è vita, mi attrae,

ma tu non sei pronta, attenta, fa male.

Finiamola qui, nonostante parole,

nonostante speranze,  emozione e dolcezza,

vivi felice dimentica amore

riponimi lì, dove possa sognare

( Da "L'Amore secondo me" F.G Altromondo Editore)

 

 

 

Ultimi Commenti

ROMA_SPQR
ROMA_SPQR il 21/12/12 alle 22:16 via WEB
Sto preparando alcune cose e vado ci rileggiamo giovedi 27 ma avevo tanto piacere di passare da voi amici e lasciarvi il mio piu sincero augurio di un ottimo fine settimana e soprattutto un sereno e amoroso Natale, perdonate il copia incolla che non è da me ma voglio passare da tutti ed ho pochissimo tempo... un abbraccio ideale ma dal cuore Fabri
 
ROMA_SPQR
ROMA_SPQR il 15/12/12 alle 11:32 via WEB
saggio Tommaso! buon week a te
 
bobbi57
bobbi57 il 28/11/12 alle 15:08 via WEB
Ti ringrazio per il tuo commento. Certo tante volte si scrive per se stessi e soltanto l'autore sa Veramente cosa voleva dire. Altre volte si scrive per dire qualcosa a qualcuno, ma è' giusto quello che tu dici. Ognuno da a quel che legge il senso che vede in quelle parole.Tuttavia il soggetto al quale lo scritto e' rivolto, non riesca a cogliere le intenzioni di chi scrive, quanto meno, dovrebbe chiedere spiegazioni.. Grazie per la visita
 
refaela.peraj
refaela.peraj il 28/11/12 alle 12:18 via WEB
vedo che il mio commento si è "clonato". pardon!
 
refaela.peraj
refaela.peraj il 28/11/12 alle 12:16 via WEB
per caso mi sono imbattuta in questa sua riflessione e non so se è giusto che io risponda o meno. di solito non leggo mai e tanto meno mi fermo a commentare blog e cose varie e nemmeno frequento comunity e insomma 'sta roba..... la posta elettronica mi serve solo come posta elettronica non come una rete per accalappiare pesci. ora, dopo questa lunga e inutile premessa vorrei arrivare alla parola. sappiamo, o dovremmo sapere, che la parola non è molto legata al significato che tramanda ovvero non c'è sempre un legame stretto tra significato e sigificante(possiamo solo escludere le onomatopee) il ché però non rende la parola meno importante anzi...esalta moltissimo la sua importanza importanza che quando interloquiamo non si vede più di tanto, anzi direi per niente perché quante volte parliamo d'istinto senza pesare quel che andiamo a dire?, beh.. infinite volte il ché non è altro che poca attenzione per la parola. le cose però cambiano quando si scrive quando si communica attraverso la scrittura.. quando ti trovi davanti a quel foglio bianco e ti chiedi "e ora? cone cosa lo riempio? come mi specchio?" e non vorresti mai scrivere pieno di scarabocchi per questo hai la gomma al tuo fianco e anche il bianchetto nel caso... ma nonostatnte ciò ti impegni al massimo per evitare di sbagliare. non vuoi cancellature. detesti le sbavature. io non penso che chi scriva lo facciano per farsi capire, no! chi scrive, almeno nel mio caso,io, lo fa semplicemente per sfogarsi per ascoltarsi per urlare.. un urlo strano in realtà considerndo che non tutti lo sentiranno ma forse per questo lo facciamo.. per non farlo sentire molto per non farci scoprire nudi di fronte a queto mondo di gelo. non ha importanza che ciò che noi scriviamo venga interpretato come noi lo vogliamo interpretare ma ha ancora più importanza che abbia una diversa interpretazione...sarà utile a noi stessi per scoprire quanto si estende l'infinito..e quanto vicino a noi sia. es. io leggendo,quando ero all'ultimo anno delle superiori, una poesia famosa di Montale(ho sceso dandoti il braccio alemno un milione di scale) dissi al professore che vedevo la discesa delle scale come una salita e adesso che lei non c'è lui si sente perso e tradito si sente lasciato solo a proseguire la salita una salita che la sua amata non gli aveva mai fatto scalare da solo e adesso lui non sa come fare. si perde. il professore mi contraddisse (abbastanza scocciato) e mi disse "no montale voleva dire che con lei ha fatto tanto viaggio il viaggio verso il basso verso la morte, e adesso si sente realizzato ... sente di ringraziare lei." non sono d'accordo che ci si debba inniettare il significato dello scrittore ma dobbiamo rendere la poesia nostra..mi chiedo se il prof. avesse mai cercato di vestire la poesia.. adesso mi torna in mente una canzone di Giorgio Gaber che dice (vado a memoria) "chissà se i professori sono dei veri pensatori o solodei coglioni". come quando compri un vestito o un paio di scarpe.. ora non perché lo stilista porta la/il 42 anche io devo portare la/il 42? beh è ovvio che no .. ognuno ha le sue misure. la parola ha infiniti significati e infiniti punti di vista.. perché allora non rendere una parola nostra? quel che l'autore scrive è importante ma quel che l'autore scrive lo scrive per far pensare te oltre che per dar voce a se stesso. mi rendo conto di aver scritto molto "così così" ma sono molto di fretta .. spero che lei non se la prenda per questa furtiva risposta :) buona giornata.
 
refaela.peraj
refaela.peraj il 28/11/12 alle 12:14 via WEB
per caso mi sono imbattuta in questa sua riflessione e non so se è giusto che io risponda o meno. di solito non leggo mai e tanto meno mi fermo a commentare blog e cose varie e nemmeno frequento comunity e insomma 'sta roba..... la posta elettronica mi serve solo come posta elettronica non come una rete per accalappiare pesci. ora, dopo questa lunga e inutile premessa vorrei arrivare alla parola. sappiamo, o dovremmo sapere, che la parola non è molto legata al significato che tramanda ovvero non c'è sempre un legame stretto tra significato e sigificante(possiamo solo escludere le onomatopee) il ché però non rende la parola meno importante anzi...esalta moltissimo la sua importanza importanza che quando interloquiamo non si vede più di tanto, anzi direi per niente perché quante volte parliamo d'istinto senza pesare quel che andiamo a dire?, beh.. infinite volte il ché non è altro che poca attenzione per la parola. le cose però cambiano quando si scrive quando si communica attraverso la scrittura.. quando ti trovi davanti a quel foglio bianco e ti chiedi "e ora? cone cosa lo riempio? come mi specchio?" e non vorresti mai scrivere pieno di scarabocchi per questo hai la gomma al tuo fianco e anche il bianchetto nel caso... ma nonostatnte ciò ti impegni al massimo per evitare di sbagliare. non vuoi cancellature. detesti le sbava
 
refaela.peraj
refaela.peraj il 28/11/12 alle 12:08 via WEB
per caso mi sono imbattuta in questa sua riflessione e non so se è giusto che io risponda o meno. di solito non leggo mai e tanto meno mi fermo a commentare blog e cose varie e nemmeno frequento comunity e insomma..... la posta elettronica mi serve solo come posta elettronica non come una rete per accalappiare pesci. ora, dopo questa lunga e inutile premessa vorrei arrivare alla parola. sappiamo, o dovremmo sapere, che la parola non è molto legata al significato che tramanda ovvero non c'è sempre un legame stretto tra significato e sigificante(possiamo solo escludere le onomatopee) il ché però non rende la parola meno importante anzi...esalta moltissimo la sua importanza importanza che quando interloquiamo non si vede più di tanto, anzi direi per niente perché quante volte parliamo d'istinto senza pesare quel che andiamo a dire?, beh.. infinite volte il ché non è altro che poca attenzione per la parola. le cose però cambiano quando si scrive quando si communica attraverso la scrittura.. quando ti trovi davanti a quel foglio bianco e ti chiedi "e ora? cone cosa lo riempio? come mi specchio?" e non vorresti mai scrivere pieno di scarabocchi per questo hai la gomma al tuo fianco e anche il bianchetto nel caso... ma nonostatnte ciò ti impegni al massimo per evitare di sbagliare. non vuoi cancellature. detesti le sbavature. io non
 
ROMA_SPQR
ROMA_SPQR il 24/11/12 alle 14:05 via WEB
vero!buon fine settimana...
 
ROMA_SPQR
ROMA_SPQR il 13/11/12 alle 19:33 via WEB
ciao Bobbi buona serata
 
bobbi57
bobbi57 il 10/11/12 alle 00:08 via WEB
Verissimo..un abbraccio
 
Successivi »
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963