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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da udc.cesena08
Foto di udc.cesena08

Al Sindaco, Al Vicesindaco,  All’Assessore Ambiente e traffico, Al Dirigente Ambiente e Traffico, All’Assessore ai Lavori Pubblici, Al Dirigente Lavori Pubblici, All’Assessore alla Polizia Municipale, Al Dirigente Polizia Municipale, Ai Presidenti e relativi Consigli di Quartiere, Ai Capigruppo Consiliari, Agli Organi di stampa.

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Le agenzie ARPA e ASL, preposte al controllo ambientale e alla tutela della salute dei cittadini, da tempo rendono pubblici dati scientifici ambientali attestanti i livelli elevati di inquinamento acustico e atmosferico della nostra città e del nostro territorio. E’ noto infatti che l’alterazione dello stato naturale dell’aria deriva principalmente dalle emissioni in atmosfera di prodotti inquinanti derivanti dalle industrie insalubri, dal riscaldamento civile , ma soprattutto dal traffico veicolare. Su di essi, ripetutamente, associazioni, comitati cittadini, singoli cittadini, stampa hanno richiamato con insistenza l’attenzione della Amministrazione Comunale. Gli obiettivi perseguiti dalla Amministrazione Comunale sono unicamente obiettivi di sviluppo produttivo che destinano la nostra città a polo industriale e nodo stradale, del resto costituivano il punto essenziale del programma elettorale del Sindaco; purtroppo vengono perseguiti senza alcuna considerazione dell’impatto negativo che tale scelta produce sull’ambiente e quindi sulla salute e sulla vita delle persone.                                                                                Dove è, dunque, finita la tanto celebrata storica vocazione di Cesena quale città turistica, culturale, salubre, a misura d’uomo? Come, dove e quando i gestori della cosa pubblica intendono conciliare queste due diverse concezioni di vita della nostra comunità, data la contrastante filosofia che le sottende? Il Comune di Cesena prosegue nella direzione di consolidamento di questo modello di città convulso e inquinato, in spregio ai principi fondamentali della convivenza collettiva e cioè della salute pubblica, della sicurezza, dello spazio, estendendo la città accanto alle aree industriali, portando traffico selvaggio in zone di nuova progettazione, non togliendo, nello stesso tempo, il traffico dal centro della città. Abbiamo preso atto della bozza di PRIM (Piano regolatore integrato della mobilità) che l’Amministrazione Comunale sta divulgando, documento articolato su una tematica complessa quale quella del traffico nella città: inquinamento acustico e atmosferico, sicurezza sulle strade e salute; ma riteniamo che per quanto in essa contenuto, ancora per molto tempo, rimarremo immersi nei veleni, notte e giorno. Al documento va riconosciuta la validità dell’analisi effettuata sull’attuale stato delle cose: analisi approfondita e condivisibile, ma che esiste di per sé senza consentire un nesso logico tra essa stessa e le responsabilità del degrado e del caos che non trovano all’interno del documento un inquadramento storico: chi e cosa hanno causato il danno lungo il corso del tempo? Le cause vanno ricercate e rimosse, le responsabilità non vanno sottaciute. La storia fatta di reiterato atteggiamento di inerzia rispetto ai temi salute e sicurezza, più volte sollevate da istituzioni, associazioni, comitati e cittadini, lascia perplessi di fronte a una bozza di progetto che vuole mostrarsi tanto innovativo: mancano proposte coraggiose che intendano realizzare, in tempi chiari e definiti, interventi atti a ridurre e, dove possibile, eliminare i disagi derivanti dall’eccessivo traffico che procura danni e pericolosità, soprattutto ai pedoni e ai ciclisti che rappresentano la fascia di cittadini più esposta. La secante sembrerebbe avere un ruolo determinante nella soluzione del “problema traffico”, ma dal documento non appare chiaro se, quando inizierà a funzionare, assorbirà tutto il traffico di transito e ridurrà il traffico cittadino e se, quindi, realmente, costituirà una possibilità di respiro per la nostra città. Non vorremmo che lo scopo della secante fosse, prevalentemente, quello di agevolare il traffico legato agli scambi economici e produttivi interzonali anziché quello di ridurre il traffico all’interno della città. Di fatto essa resterà, data la sua ubicazione, una strada di centro molto inquinante: consentirà un traffico agevole, ma molto intenso; aumenterà, con molta probabilità, gli interscambi con la città. L’aumento di accessi verso di essa produrranno inevitabilmente una ricaduta dei livelli della qualità dell’aria. Nella bozza di PRIM non trovano spazio interventi risolutivi a breve termine, interventi che nel giro di pochi mesi possano avere una effettiva attuazione. Resta molto confuso l’atteggiamento della Amministrazione Comunale nei confronti del traffico di transito che costituisce la prima e più importante criticità della città. Questa Amministrazione quando e come intende affrontare l’annosa questione del traffico di transito in città e, particolarmente, del traffico dei mezzi pesanti? Le numerose rotonde fin qui realizzate e quelle che verranno non possono costituire la soluzione del “problema traffico”; certamente lo rendono più scorrevole, ma non lo eliminano, quindi il problema di fondo resta. Riteniamo che, comunque, siano possibili interventi facili e veloci da adottare, in grado di portare beneficio immediato alla gente; interventi che non comportano costi per la comunità, capaci di risultati: un’ordinanza del Sindaco che vieti l’ingresso dei mezzi pesanti in città non sarebbe già un primo importante atto a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini? E perché non incominciare con il fare rispettare la datata ordinanza che prevede lo spegnimento dei veicoli in sosta?

E’ nostro intendimento, sollecitati da molta parte della cittadinanza che ci racconta del comune disagio, entrare nel merito della questione augurandoci che queste brevi considerazioni possano dare l’avvio ad un confronto costruttivo.  

Prof. Giorgio Fiori  

 

 
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