(ASCA) - Roma, 10 dic - Lo spread e' salito dopo l'annuncio delle prossime dimissioni di Mario Monti ma e' lo stesso premier, da Oslo al termine di un colloquio con il premier norvegese, a rassicurare. ''Io conosco le reazioni i mercati - dice nelle dichiarazioni alla stampa - reazioni che non debbono mai essere drammatizzate''. fdv
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
MILANO (Reuters) - Le pesanti vendite viste stamane sul mercato dei Btp nel pomeriggio si sono attenuate e lo spread sembra aver trovato in chiusura una stabilizzazione in area 350 punti base, con un allargamento dunque da venerdì di circa 25 punti base.
Gli strategist e i dealer si chiedono se quella di oggi è stata una reazione emotiva destinata ad esaurirsi oppure se sar un trend più lungo.
"La performance di oggi è il risultato del mix esplosivo tra l'annuncio delle dimissioni di Monti e il ritracciamento dopo il potente rally delle ultime settimane" dice Alessandro Giansanti strategist di Ing a Londra. "Lo spread si era stretto eccessivamente in relazione ai rischi ancora esistenti nella zona euro legati alla crescita, al livello di indibitamento di alcuni paesi e anche ai rischi politici, come si è visto in questo week end. Mi aspetto dunque che l'allargamento proseguir attraverso la fine dell'anno e anche nei primi giorni del nuovo anno".
Dello stesso avviso è anche il dealer di una grande banca italiana. "Il mercato era anche salito molto, troppo. Qualcuno aveva gi iniziato a prendere profitto alla fine della scorsa settimana e oggi, con l'annuncio delle dimissioni di Monti, si è visto un'accelerazione".
In chiusura su piattaforma Tradeweb il differenziale di rendimento tra decennali italiani e tedeschi tratta in area 352 dopo un massimo stamane a 363 pb, il livello più alto dal 9 novembre scorso, dopo un'apertura a 349 punti base e una chiusura di venerdì a 325. All'inizio della scorsa settimana lo spread aveva segnato un minimo da marzo sotto quota 300, a 297 punti base.
Parallelamente, il rendimento sul dieci anni italiano si attesta in area 4,83%, dopo essere salito stamane fino a 4,90%, massimo dal 20 novembre. All'inizio della scorsa settimana il rendimento era sceso fino a 4,38%, il minimo da novembre 2010.
Le stime di Ing parlano di uno spread che da qui all'inizio del mese prossimo torner verso i 400 punti base e di un rendimento del Btp decennale che torner verso il 5,25%.
Sul futures Btp l'area tra l'attuale livello di 107,70/80 e il 106,85 è considerato critico, perchè un nuovo calo verso il margine basso aprirebbe la strada verso l'altra soglia chiave a 105. �
Comunque non è certo solo una questione di ritracciamento tecnico, perchè il rischio politico in Italia è evidente, anche perchè restano ancora aperti molti tavoli su cui si stavano discutendo le riforme. "Ciò che le autorit internazionali monitoreranno sar la capacit dell'Italia - a prescindere dal tipo di governo - di riuscire a mettere a segno le riforme chieste" dice un altro strategist. Monti oggi da Oslo ha detto che la reazione dei mercati non va drammatizzata e che il prossimo governo italiano sar responsabile e orientato a rispettare gli impegni presi a livello comunitario [ID:nL5E8NAC9M].
Il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ha sottolineato che il lavoro di Monti comunque rimane alla base. "L'Italia è stata messa in sicurezza" ha detto oggi.
La borsa di Milano che stamane perdeva oltre il 3%, stasera ha contenuto il calo a poco più del 2%, sempre ben più accentuato rispetto alle altre borse europee.
Dopo che venerdì il Tesoro ha annunciato l'asta Bot annuali di mercoledì con l'offerta di 6,5 miliardi contro i 10,7 miliardi in scadenza, stasera sar la volta delle aste a medio-lungo termine di giovedì 13, con l'attesa del nuovo Btp a 3 anni dicembre 2015.
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ROMA (Reuters) - Il presidente dimissionario Mario Monti sta riflettendo se proseguire nel suo impegno politico entrando in prima persona nella contesa elettorale o accettando di sostenere una delle forze in campo. Alle 10,20 la borsa di Milano perde il 3% con i titolo bancari in calo tra il 5% e 6% e lo spread a 355 pb. Ecco i commenti raccolti oggi tra politici, economisti ed opinion maker.
GIOVANNI SARTORI, politologo ed editorialista
"Se il tasso di interesse (sui titoli a 10 anni) torna ai massimi visti in passato (7,3%) è molto probabile che a Monti venga chiesto con insistenza e lui accetti di presentarsi alle politiche".
"Berlusconi pensava di avere più tempo, almeno fino a marzo, per prepararsi al voto e pensava nel frattempo di logorare Monti. Ma il presidente del Consiglio ha preso in contropiede Berlusconi annunciando le dimissioni immediate dopo l'approvazione della finanziaria. Entrambi hanno lanciato un sasso nello stagno e saranno i mercati a decidere. Se lo spread schizza Berlusconi è bruciato".
LUCA CORDERO MONTEZEMOLO, presidente Ferrari (Repubblica)
"Non si tratta di fare il Terzo polo. Si tratta di non disperdere il patrimonio di governabilit interna e di affidabilit internazionale costruito da Monti in questo anno a Palazzo Chigi. E proprio per questo è fuori discussione che se il Professore decidesse di candidarsi, la leadership sarebbe sua"
ENRICO LETTA, vice segretario del Pd (Repubblica)
"Monti ha dimostrato grande saggezza nelle scelte politiche e penso che far lo stesso anche in questo frangente. Aspettiamo e vediamo. Non penso che torner alla Bocconi e sarebbe negativo se lo facesse. In questo anno Monti e Bersani si sono intesi bene, sono certo che troveranno la soluzione migliore"
PIERLUIGI BERSANI, segretario Pd (Repubblica)
"Il Pd va dritto per la sua strada. L'indicazione delle primarie è stata chiara. E all'indomani del voto, se vinceremo, il mio primo incontro sar con il Professore, per capire quale potr essere il suo impegno".
RENATO BRUNETTA, ex ministro governo Berlusconi (Repubblica)
"Siamo stati messi in una condizione di emergenza. E mi faccia dire: un presidente del Consiglio che è stato chiamato in quella situazione, dovrebbe poi abbandonare ogni velleit politica".
CESARE GERONZI, ex presidente Generali (Rai 3)
"Non mi sono sorpreso della decisione di Monti di dimettersi, si è esaurito il suo compito di premier tecnico. Secondo me è stata una buona mossa perché non prefigura la sua uscita dal campo politico... Credo sia necessario che Cincinnato scenda in campo... Sarebbe un buon presidente della Repubblica".
ANGELO BAGNASCO, presidente della Cei (Corriere della Sera)
"Il governo Monti è stato fin qui sostenuto da forze trasversali a motivo della gravit eccezionale dell'ora. Il momento presente richiede di continuare a concentrarsi sui problemi prioritari dell'economia, sul modo di affrontare la drammatica questione del lavoro e sulla lotta alla corruzione. Da questo punto di vista, sarebbe un errore in futuro non avvalersi di chi ha contribuito in modo rigoroso e competente alla credibilit del nostro Paese in campo europeo e internazionale evitando di scivolare verso soluzioni irreparabili".
TITO BOERI, economista Bocconi
"Mi sembra che lui sia a disposizione, ha dato chiaramente segnali che vuole impegnarsi e questo è quello che rassicurer i mercati. Che scenda in prima persona o che rimanga una riserva e si metta a disposizione della coalizione che vincer , i mercati sanno che lui non è affatto uscito di scena. Monti resta fondamentale per la credibilit del nostro Paese, quali che siano le sue decisioni".
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Precedenti |
Successivi » |