Quando ripenso gli anni sessanta. mi viene un nodo alla gola , quanta tristezza e quante sofferenze per noi meridionali: I TERRUN si i terrun è così che ci avevano battezzati i milanesi......Mi viene in mente il treno direttissimo
" LA FRECCIA DEL SUD " che collegava Reggio Calabria con il nord con un percorso di 1546 km. inaugurato nel 1953, impiegava 23 ore e 55 minuti raggiungendo una media di 72 km all'ora .
La freccia del sud, il treno della speranza , rivedo ancora oggi i volti sofferenti di intere famiglie con prole a dormire lungo il corridoio delle vetture, ammassati peggio del bestiame, nuvole di fumo tutto intorno,allora si fumavano le sigarette Alfa e le Nazionali senza filtro ,l'odore era nauseante, per non parlare dei servizi igienici da terzo mondo, c'era sporco dappertutto vi lascio immaginare l'odore e questo per quasi 24 ore.
I TERRUN si è così che ci chiamavano a Milano per loro noi eravamo solo manovalanza, sporchi, mafiosi e fannulloni e pensare che molti di noi avevamo un diploma o una laurea , venivamo da una Sicilia Borbonica e patriarcale, ma con tanta voglia di emergere, di crearci un avvenire, cosa impossibile nella nostra terra priva di industrie.
" I TERRUN " faccio presente che per certi versi avevano ragione, assieme ai volenterosi è arrivata anche tanta delinquenza ,fatta di disonesti, mascalzoni e prepotenti ed aggiungo mafiosi.
Ci chiamavano " TERRUN " ( LA TERRONIA sta a significare abitanti del Tirreno ) per offenderci mentre tra di loro nei locali pubblici parlavano il dialetto stretto MENEGHINO per distinguersi , io aggiungo che non erano capaci ( la massa naturalmente ) di parlare la lingua italiana , allora negli anni sessanta l'analfabetismo era un fenomeno diffuso in tutta Italia quindi anche in Lombardia. Loro per via delle fabbriche avevano tanta ricchezza, commerciavano con tutta l'Europa , forti dalla posizione geografica , inoltre c'era anche tanta ignoranza ,pensate un pò questi signori parlavano il dialetto per distinguersi dai " TERRUN ", la maggior parte di loro veniva dal ceto medio basso , nasceva operaio e moriva operaio, senza ambizione , venivano al bar con la tuta di lavoro nonostante fossero stati baciati dalla Dea bendata.
Mi son rimaste indelebili nella mia memoria parole di uso comune: sporchi, ladri ,fannulloni , scusate puttanieri ,ed in particolare barboni, mafiosi e ignoranti, sono arrivati al punto di dire che, nella vasca da bagno piantavamo i pomodori. La storia ed i TEMPLI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE ( Magna Grecia: Sicilia e Grecia) parliamo di tremila anni fa ,sono li ancora a testimoniare che non solo c'erano le vasche da bagno, ma ci facevamo anche le saune .
Per natura sono una persona mite. grazie a Dio ora non esiste più questo fenomeno , vivo a Milano da 45 anni ,il dialetto Meneghino non si parla più tranne che in periferia. Oggi ringrazio la "GRAN MILAN" , che mi ha dato la possibilità col mio lavoro e la mia onestà, di girare il modo e quindi acculturandomi sempre ulteriormente.
Il mio primo lavoro è stato in una lavanderia industriale come operaio, non mi avrebbero accettato come ragioniere , so io quante umiliazioni ho subito e quanta stanchezza, non volevo tornare indietro da sconfitto. I Milanesi avevano il viso sbiadito ,incolore seriosi e andavano sempre di corsa non ridevano mai, inquadrati come soldatini e vistivano abiti scuri ( forse per confondersi con la nebbia) questa ,la Milano bene , noi TERRUN vestivamo con molta fantasia e nonostante la nostra miseria ,i nostri colori erano vivaci , magliette rosse,gialle,blu verdi ecc. abbiamo portato colori e calore. Oggi vediamo nelle banche fior di direttori che si presentano agli sportelli con le magliette colorate , come le avevamo noi mezzo secolo fa ... questi TERRUN ...incivili e ladri...
E pensare che Verga, Pirandello, Quasimodo.. Premi Nobel per la letteratura sono nati in Sicilia. E poi Maiorana, laureatosi a 19 anni in ingegneria, scienze fisiche e matematica, anche lui nato guarda caso a Catania nel 1906 e scomparso nel '38... ( la verità sulle ragioni di questa prematura dipartita non si è mai saputa)... E voglio ricordare anche il grande Vincenzo Bellini e la sua musica...
****** °°°° *** SICILIA : TERA DI CIURI,D'ARRANCI ,ZAGARE ,GELSUMINI E LIMUNI, MA SENZA I BARUNI E PADRUNI.
Quando I TERRUN ANDAVANO AL TEATRO TRE QUARTI DEL MONDO ERA PRIMITIVO MA QUESTA è UN'ALTRA STORIA...
" LA VALIGIA VECCHIA "
la valigia vecchia legato con lo spago ha preso il treno per andare al nord
si e' fermata alla stazione grigia di Milano è scesa ed adesso sta in un canto ad aspettare di tornare verso il sole dei paesi del sud
lillo
State ascoltando: Mi votu e mi rivotu, nella versione "Nia Maro" di Daniele Sepe.(Folk siciliano).
Inviato da: cassetta2
il 16/05/2020 alle 18:31
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 17/12/2018 alle 09:35
Inviato da: aldogiorno
il 21/12/2017 alle 22:03
Inviato da: aldogiorno
il 14/10/2017 alle 19:14
Inviato da: aldogiorno
il 14/10/2017 alle 12:17