I miei Pensieri

Il film

Salve a tutti.
Vediamo oggi di che vi posso parlare....mmm......mmmm....trovato!
Vi racconto di una esperienza fatta alle medie.
In 3a media la nostra scuola fu invitata al Giffoni Film Festival.
Potevano partecipare solo 5 alunni e io fui uno di quelli, insieme al mio amico Rino.
Dopo aver visto tutti quei film fatti dai ragazzi, tra le nostre menti serpeggiava l'idea di farne uno anche noi.
Nell'ora di educazione fisica, avendo la supplenza, io e Rino ci mettemmo a scrivere la trama di questo possibile film.
Le scrivemmo, forse le ho ancora qui in giro per i cassetti, le confrontammo e alla fine decidiamo di unire la prima parte mia con il finale suo.
Il risultato fu un film horror, con la classica festicciola fra amici che finisce in un bagno di sangue per mano di un assassino e si salva solo la più bella.
Il titolo era "Un sabato da incubo"
Dopo la trama decidemmo le ambientazioni. La prima parte doveva essere girata in casa mia, qui nella mia stanza. Poi quando uscivamo dalla porta di casa mia, lo scenario doveva spostarsi a casa del mio amico Pasquale, per la sua cantina e infine per fuori la casa di Rino, nelle piante di noccioline.
Decise le ambientazione, èra giunto il momento di raccogliere gli attori. Stando la trama, servivano due ragazze e due ragazzi, un killer e un cameraman.
Io e Rino eravamo i due ragazzi, le mie anìmiche Valentina e Simona erano le due attrici femminili, Tony faceva il killer e Peppe il cameramen.Io ero il primo a morire, Rino il terzo.
Compriamo la cassetta per la telecamera e ci diamo appuntamento a casa mia.

Prima Scena: IO, Rino e le mie amiche eravamo sul divano guardando la TV, ignari della presenza del killer (Le battute si decidvano al momento di girare).

Questo è il tempo reale della storia:
Valentina:"Che ruttura di palle!"
Io:"Ma cambiamo canale!"
Rino:"Io avrei un'altra idea..."
Valentina:"Cioé?"
E cominciano a baciarsi.
Io guardo Simona, la prendo e la comincio a baciare.

La scena si sposta vicino al contatore della corrente e, mentre quest'ultimo è inquadrato, arriva la mano del killer e lo fa saltare.

La scena torna su noi quattro, che ci stiamo ancora baciando, e si spegne la luce.

Rino:"Cosa è stato?"
Valentina:"Aspetta veniamo con te."
Rino va ad accendere il contatore e trova il mo corpo steso per terra.
Rino:"Oh cazzo!"
Valentina"UMBERTO!"

Purtroppo il film si interruppe qui, per problemi di tempo e di attori.

Quanto riportato sopra dura si e no una ventina di secondi.
Noi per girare questa ventina di secondi ci abbiamo messo 3 ORE.

Problemi prima scena: Risate da parte di Simona e Valentina prima e durante il bacio.
                      Mentre facevamo finta di guardare il film, faceva la publicità.
                      Al cameramen scappavada ridere e/o tremava troppo col braccio.
                      Batteria telecamera scarica.
                      Quindi ci abbiamo messo circa 1 ora e 30 minuti a girarla.

Problemi seconda scena: Nessun problema. Dura si e no 3 secondi. Poi l'ho girata io...

Problemi terza scena: Risate da pate degli attori durante lo svolgimento.
                      Risate da parte del cameraman.
                      Dopo che siamo riusciti a stare senza ridere, Rino quando arriva al contatore non sa come accenderlo.
                      Nel corridoio, mentre la luce è spenta, Valentina sbatte contro la porta.
                      Nel corridoio, mentre mi sdraio per terra, Rino cade su di me.
                      Quindi ci abbiamo messo circa 1 ora e 20 minuti.

Ora mi hanno informato che è in progeto un altro film.
Anche se quello non lo abbiamo finito, ci siamo divertiti VERAMENTE tanto.
A giudicare da come comincia, semba un film porno. (l'idea di base di Rino era quella)
Poi ogni volta che sbagliavamo dovevamo cominciare da capo, quindi dovevamo baciarci di nuovo. Io e Rino andavamo bene. Poi non facevamo finta di baciarci, lo facevamo veramente ed anche appassionatamente.
Vabbé ci vediamo. Vi farò sapere se faremo un altro film.
Se qualche ragazzo/a vuole proporsi come attore non esiti a farlo.

Ciao ciao, Umberto.