Creato da Assurro il 04/10/2005
Dacci oggi la nostra pera quotidiana

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

hellisforheroestho.mascfabrizio_bonacinanicolaesergius2chiccoridertoni.marandocry29strprogettil3onardo1993fico.ffElioDiDomenicovalentina.simonteatty4Assurro
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« TAV o non TAV?Contro l'Iran in ordine... »

Contro l’Iran in ordine sparso (I)

Post n°22 pubblicato il 03 Novembre 2005 da Assurro
 
Foto di Assurro

“Lo stato d’Israele deve essere cancellato dalla carta geografica”.
Purtroppo le dichiarazioni fatte in questi giorni dal neopresidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad non ci stupiscono più di tanto. C’era da aspettarsele. Molti se le aspettavano.
Sono la logica conseguenza della politica americana di fronte al terrorismo islamico e la miope scelta di identificare in questi il braccio armato di alcuni paesi medio-orientali. Con simili premesse la guerra contro il terrorismo non poteva non assumere le sembianze di una guerra contro il medio-oriente tout court.

A qualsiasi persona dotata di una minima conoscenza dell’arte diplomatica sarebbero apparse quantomeno inspiegabili le parole più volte pronunciate negli ultimi cinque anni da Bush a proposito della minaccia iraniana. Qua non c’interessa affermare se esistesse o meno una minaccia iraniana. L’irrazionalità di tali dichiarazioni sta nel fatto che venissero pronunciate a proposito di un Iran guidato dal presidente moderato Mohammad Khatami. Era intuibile che simili dichiarazioni avrebbero avuto l’effetto di alimentare lo spirito nazionalistico, creando problemi ad una presidenza moderata.
Delle tre l’una: 1) o Bush pensava che gli iraniani fossero dei vigliacchi che si arrendono di fronte alla prima minaccia del prepotente di turno, 2) o le sue dichiarazioni erano parte di un piano che prevedeva un’estremizzarsi dell’opinione pubblica iraniana che giustificasse un successivo intervento americano, 3) oppure davvero Bush e tutta la sua amministrazione non sono solo una massa di ignoranti incompetenti ma anche privi di un minimo di razionalità.

Il 12 gennaio 2005, il generale Aharon Zeevi, capo dell'intelligence militare israeliana affermava: «Se non si interviene, tra sei mesi l'Iran sarà in grado di produrre uranio arricchito, e avrà così la possibilità di fabbricare entro il 2008 la sua prima bomba atomica», sosteneva inoltre che l'Iran già disponesse di un missile della portata di 1300 km, lo Shihab-3, «in grado di colpire il cuore dello stato di Israele». Ancora poche ore prima dell’aperture dei seggi, Bush dichiarava le elezioni iraniane non democratiche e ingiuste.

C’è da stupirsi se, all’indomani del suo insediamento, un presidente eletto grazie ad un montante clima nazionalistico decide di lanciare dichiarazioni che alimentano l’orgoglio della propria popolazione? Direi di no, tanto più adesso che lo schieramento occidentale mostra evidenti segni di cedimento. Come non approfittare della situazione di debolezza del nemico americano, incapace di uscire a testa alta dalla situazione irachena e con un’opinione pubblica sempre più contraria alla guerra.

Con poche parole, che non necessitano di avere seguito in azioni concrete, Mahmoud Ahmadinejad può diventare un nuovo punto di riferimento per l’estremismo islamico. Come reagirà il mondo occidentale?

(Continua)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963