Una pera al giorno

Interim o non interim, this is the question..

Storace, il ministro della salute, implicato in una questione di spionaggio politico, si è dimesso, facendo una scelta onorevole e obbligata.

Senza soffermarmi sul caso di spionaggio, le intercettazioni sul quale parlano chiaro, non posso dire altrettanto della scelta di dare l'interim su un ministero così importante al presidente del consiglio dei ministri, soprattutto in questo frangente così delicato per la campagna elettorale e per l'arrivo dell'aviaria in Italia.

La campagna elettorale, questa campagna elettorale di veleni e ingiurie, di delegittimazioni e contestazioni, comporta un notevole spreco di tempo e risorse per ogni candidato; figuriamoci cosa comporta per Berlusconi, già stremato per le numerose incursioni su tanti canali televisivi nei mesi scorsi e ora impegnato, dopo il confronto con Diliberto, a preparsi per quello con Prodi.
E sì che il cavaliere dei miracoli è una bestia da palcoscenico, un'animale televisivo che si è temprato sulle navi da crociera, ma anche lui risentirà dei molti impegni e della mancanza di tempo.
Questo già basterebbe a contestare l'assunzione del nuovo incarico..
Ma poi si aggiunge l'aviaria...

Il virus dell'H5N1 rappresenta una minaccia su tre fronti: il fronte classico della malattia; il fronte della psicosi derivante; il fronte dei consumi di pollame.

Nel primo caso, data lo scarso grado di contagio e pericolo, per l'uomo, il lavoro è ridotto sebbene resti complesso e difficile per l'alta contagiosità tra gli animali. Per decidere ed attuare misure precise ed efficaci nel contrastare la diffusione territoriale del virus, c'è bisogno di concertazione fra il ministero della salute e quelli dell'agricoltura e dell'interno: la cosa richiede tempo, tempo che già tre ministri candidati non hanno a sufficienza e che il subentrare del premier al posto di uno di essi ridurrà eccessivamente, rendendo impossibile il trovare ed applicare mosse intelligenti, col rischio di fare poco, male e in modo disorganico, aumentando i danni.

Nel secondo caso, c'è già un'urgenza maggiore di interventi, possibilmente diversi dalle buffonate di certi giornalisti con un pollo arrosto in diretta e dalle melliflue, false e insopportabili facce sorridenti di politici più preoccupati dei risvolti internazionali di una possibile e già per metà reale figuraccia nel gestire la situazione.
Urgenza maggiore significa più quantità di tempo da destinare al problema, più quantità di massa cerebrale da impegnare nel ricercare soluzioni che non siano blandi palliativi, più bisogno di sbrigarsi in fretta..

Nell'ultimo caso, strettamente collegato al secondo, bisogna avere il tempo di valutare attentamente tutto quello che si può fare per proteggere il settore senza fare avventatamente decreti legge senza un'adeguata copertura finanziaria; bisogna avere il tempo di sentire le idee di chi nel settore ci vive e di quello campa; bisogna avere tempo e attenzione.

Tempo ed attenzione. Per tutti e tre i casi, necessitano e devono essere sfruttato e focalizzata esclusivamente sull'emergenza.
Per questo ritengo che affidare l'interim a Berlusconi sia una mossa sbagliata, nociva, elettoralistica.

Jk