Tegola per cappello

Per incominciare

Anni di lavoro, anni di collaborazione, anni di formazione, anni di laboratori, di feste, di mostre, di eventi....

Anni di piccoli progressi.

Grandi.... per chi parte apparentemente svantaggiato.

Tutto questo, e molto altro, è stato spazzzato via da una delibera del Comune di Torino.

Così, siamo improvvisamente diventati "una spesa inaccettabile", un "taglio inevitabile".

Hanno fatto in fretta; come quando si sfila una tovaglia senza far cadere le stoviglie...
Ma... nulla è rimasto al suo posto... nulla è più come prima.

Noi; precari per antonomasia, contratti a progetto legati ad appalti che si rinnonano... sì... no... non so... massì certo.... e poi... NO... non si può.

La Cooperativa che offriva il servizio ha accettato la decisione.

Nessuno si è posto il problema di darci la possibilità di salutare per bene i ragazzi con i quali abbiamo lavorato tutti questi anni, persone disabili nei centri diurni che ospitavano i nostri laboratori di attività motorie ed espressive.

Nessuno si è minimamente posto il problema di cosa fare dei progetti lasciati a metà....

Beh... ce lo chiediamo noi!

E ci chiediamo anche perchè tutto questo deve essere fatto in silenzio?
Perchè non possiamo parlarne con i nostri ragazzi e con le loro famiglie?
Perchè non possiamo confrontarci con gli operatori dei centri diurni?

Quanti altri "tagli" alla spesa sociale passeranno sotto silenzio?

Sia chiaro: non siamo qui a protestare soltanto per riavere il lavoro, perchè sarà difficile (ma non impossibile!)... sappiamo dei problemi di bilancio, della crisi mondiale e di tutti gli "eccetera" del caso.

Quello che vogliamo denunciare con forza è lo sdegno per come sono andate le cose, nessun tavolo di concertazione con noi o con gli utenti, le loro famiglie, i loro educatori, i Servizi sociali del Comune di Torino e la Cooperativa, nessuna possibilità di "negoziare" una "chiusura dei laboratori" meno traumatica, nessuna valutazione dello "strappo", del "vuoto", della "ferita".

Abbiamo aperto questo spazio per condividere con più persone possibile questi fatti, vogliamo diffondere lo sdegno e creare vicinanza.

Ci aspettiamo che nessuno pensi di non essere parte di questi problemi; credeteci... è solo l'inizio... siamo tutti coinvolti...

"Sociale" vuol dire anche  asili e scuole, ospedali, case per anziani, comunità, sanità, pensioni, edilizia popolare, servizi in genere....
Siete sicuri che convenga aspettare di essere "toccati" in prima persona dalle "forbici della finanziaria" prima di dire che "non si fa così"?

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