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the UNFAIR FASHION

Articoli di qualsiasi genere...pubblicati e da pubblicare...da leggere e commentare...Ovviamente non si parlerà solo di moda...potete pubblicare gli articoli che più vi colpiscono o anche solo per avere un riscontro con le opinioni degli altri bloggers! Spero che questo blog aperto possa diventere presto una "piazza" per scambiare pensieri e interessi!

 

 

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COCO' SFIDA YVES

Post n°9 pubblicato il 01 Novembre 2007 da BlindSte

(Parigi Fashion, di Enrico Alexis) – Due stili a confronto: Coco Chanel contro Yves Saint Laurent. Sobrio Yves, esuberante lo stile Chanel. Stefano Pilati (maison Saint Laurent) ha realizzato il radical chic: pantaloni ampi e giacche stilè. Tanti applausi da Catherine Deneuve, Cecilia Sarkozy, Pierre Bergè e Courtney Love. Lo stilista Karl Lagerfeld (maison Chanel) ha preferito il material girl per le fan di zio Sam: jeans a gogò, dal pantalone al gilet e al trench, stivali di pitone argento lunghi alla coscia, nell'ultima foto una sua proposta. Il “via” a Parigi con Dior, Vivienne Westwood e Gay Mattiolo. Poi, uno dietro l’altro: Chanel, Saint Laurent, Givency, Vuitton, Valentino e tanti altri big. Domandina: come mai l’italiano Valentino ha disertato la kermesse milanese? Chez Dior, nella foto una proposta , lo stilista John Galliano in passerella con tuba, frac e boxer, praticamente nudo, nella foto. Risata generale del pubblico ai lati della passerella. E per Dior sogna Marlene Dietrich e Greta Garbo: tailleur gessati, gonna longuette e giacchina avvitata; la lingerie a pagliaccetto di raso e pizzo. Galliano è bravo (un po’ stravagante!): tanti applausi. Vivienne Westwood molto pudica, pur ricordando Marilyn Monroe con reggiseni e fondoschiena esasperati. C’è di tutto da Vivienne: compreso scollature molto generose. La stilista è pronta, con Madonna e Mick Jagger per un disco-rap. Gai Mattiolo festeggiato ed ammirato per la sua meravigliosa Africa: leopardati leggeri nei caftani di chiffon e nelle tuniche di jersey drappeggiati: nel parterre per Mattiolo: Claudia Cardinale, Amanda Lear, Ivana Trump. Il vestito petita di Mattiolo è fatto da trecentomila mini-borchie d’oro, ha richiesto quindici giorni di lavorazione. L’abito squaw, la neo-hippy di Balmain, s’ispira alle indiane d’America con frange, piume, perle sulla minigonna. Uno studio sulle forme per Martin Margiela: tessuti effetto flash per stupire. Jean Paul Gaultier, ha presentato piratesche romantiche: un po’ “segui l’amore, non la guerra”, perché lo stilista è contro la cultura della violenza. Per Gaultier il sexy style è finito. “Mi piaceva fare omaggio all’idea di una donna che ruba pezzi da ogni posto in cui va”, dice il celebre stilista Gaultier. Per Hermès l’eclettico Gaultier ha disegnato l’india dei maharaja: turbanti di seta scivolati in linee morbide. Applausi a scena aperta per il duo belga Viktor & Rolf che si sono ispirati a Pierrot, con colli pompon qua e là, e una cascata di nero, bianco e rosa: violini dipinti sugli abiti lunghi adatti per una prima all’Opera. Anche Balenciaga (by Nicholas Ghesquiére), con broccati e tessuti techno, è romantica, la sua collezione è tutto un fiore, persino le maniche delle bluse paiono ortensie. Romantica anche la stilista greca Sofia Kokosalaki, più grintosa del solito, che rende omaggio all’Egeo. Deliziose creazioni di Marithée e Francois Gribaud, né stagioni, né colori ma miniabiti drappeggiati. E’ un poeta Miyake, abiti come sogni proiettati nel tempo e nello spazio, ma nello stile nipponico; sorprendente Yohji Yamamoto con il davanti pantalone e dietro sono gonne. Lo show di Valentino, nella foto il suo celebre rosso e a seguire il lungo applauso al maestro, tutti in piedi per gli applausi, lo stilista molto commosso perché era il suo addio. “Dovevo smettere a luglio, però il prèt-à-porter parigino era troppo vicino e troppo importante. Ora ho deciso il mio the end”. Per il creatore italo-francese in passerella abiti coloratissimi, dai fiocchi ai plissé, dai tailleur con la manichina a sbuffo alle gonnelle svasatine. Sottane sopra al ginocchio. Sera in lungo naturalmente in rosso, accessori grintosi. Matteo Marzotto ha fiducia in Alessandra Facchinetti pronta a ricevere il testimone: “La Fachinetti – dice Marzotto – è una stilista con grande talento e grande tecnica”. E dice Valentino: “Lascio alla Facchinetti una patata bollente, ma anche un bel archivio”. In piedi Marisa Berenson, Afef Jnifen e la star Maria Grazia Cucinotta, anche loro una lacrimuccia. “Dai, non esagerate – diceva loro Valentino – per il vero saluto dovete aspettare in passerella l’alta moda di gennaio, allora sarà gran festa”. In passerella: soprabito con cappello dei pescatori i mini trench di Sonia Rykiel, leggerezza di pepli e chiffon; gli short in pelle molto belli di Arfango; il turco cipriota Hussein Chalayan con abiti che si illuminano e sitrasformano; Giambattista Valli, romano, si è ispirato alla più affascinante regina, Rania di Giordania: giallo fluo, fucsia acceso da lampi come di neon, linee semplici e appena rigide, scostate dal corpo, vestitini immacolati dalle piccole pieghe, dai grandi fiocchi che sottolineano la vita. Applaudivano la regina Rania, Victoria Beckham e Sara Jessica Parker. Bella la collezione di Celine (stilista la croata Ivana Omazic), in cui le gonne si allargano sorrette da rigidità (stecche di balena) e la vita si stringe intorno alla figura. Debbo assicurare che per Celine la stilista Omazic ha creato una collezione raffinata: gonnelle arricciate, piccole giacchine, pantaloni morbidi, tante trasparenze. Antonio Marras con una collezione (Kenzo) ambientata nella giungla tropicale, fra mille colori e collari di piume. Alexander McQueen ha dedicato la collezione a Isabelle Blow, morta suicida qualche mese fa: grandi ali d’uccello, pazzeschi cappelli di Philip Treacy, piccoli short, maniche a kimono, abiti gabbia in pelli verniciate, bustier corazza: un perfetto ricordo di Isabelle. Da Chloè colori tra il pastello e il fluo, come pennellate. L’israeliano che piace alle americane Elie Saab, sue clienti Beyoncé e Diane Kruger che vanno pazze per i suoi abiti da sera e…i pepli dalle infinite scollature. Sbarazzina la donna per Paul & Jo: mini abiti di paillettes, kaftani leggeri e short. Affascinanti infermiere da Louis Vuitton: dodici molto sexy, in camice bianco, berretto, mascherina, labbra blu e verdi. E tra loro Naomi Campbell, Stephanie Seymour, Nadia Auermann ed Eva Herzigova, reclutate per il lancio di vestiti crazy-borghesi, loush per notti “Dolce Vita”. Fantastico il successo di Miu Miu con mini-tutù che faranno storia: bravissima Miuccia Pradacon in passerella femmine come ballerine, in maxi-mini, kellerine, conigliette di Playboy. E dice lady Miuccia: La moda è rappresentazione, ci si veste per recitare una storia”. Alber Elbaz, per Lanvin, afferma: “La moda è come la cucina se non è commestibile non è buona. Si deve vedere per strada”. Per Lanvin ha creato “Tagli divini, colori sobri come il fango o elettrici per abiti pallone”, dice la super lady Paola Pisa. Ennio Capasa, Costume National, con Mick Jagger alla consolle, con un defilé con donne affascinate dall’Oriente: l’India chic, il sari, sahariane e parka di nylon senza maniche, rossi, geranio, fucsia, tabacco e nero. Capasa ha presentato scolli fascinosi e moderne le trasparenze del Goa chic. Deliziosa la collezione di Dries Van Noten trionfano pigiami in seta: i patchwork indonesiani sono delle sete stampate, pantaloni morbidi, gonnelle paree, kaftani corti e scollati. Givency con tanto nero, bianco e un pallido celeste: Riccardo Tisci, per la maison Givency, ha deciso per gonnelle a pieghe, bluse drappeggianti, pantaloni over. Tisci ha pure presentato gladiatrici Anni 3000 che sfoggiano vestiti corti e molta pelle, lampi metallici e mise a pois irregolari. Straordinari i colori di Lacroix per i suoi cappelloni per stupire. Lusso da Roger Vivier, gruppo Della Valle. Serata mondaiola in Aveneu Montaigne, invitati da John Galliano per la maison Dior. E’ arrivata anche Monica Bellucci che mostrava un décolleté mozzafiato, la deliziosa Juliette Binoche, elegantissima Marisa Berenson, Charlotte Rampling con il designer Peter Marino, l’imperatrice di Persia Farah Diba. Poi, la principessa Clotilde di Savoia accompagnata dal fotografo Ali Mahdavi (il marito Emanuele Filiberto assente…giustificato), Elton John (con le chiome bionde) abbracciato a Sharon Stone, Eva Herzigova agghindata con un vestito trasparente e le mutandine nere in bellavista. Un party, quello di Galliano, con 800 bottiglie di champagne...allegria! Rane, teschi e crocifissi in un mix suggestivo e irriverente, decorati con pietre pregiate, perle e brillanti. Anelli, collane e bracciali firmati dalla deliziosa Delfina Delettrez. Al party, nella boutique Colette, più trendy di Parigi, è stata festeggiata con simpatia la dolce Delfina, la fanciulla di casa Fendi: sua nonna la cara Anna Fendi e la mamma Silvia Venturini Fendi. Il papà Delettrez è un celebre autore di gioie.

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Commenti al Post:
ZuKkErOsAmEnTe_VaNy
ZuKkErOsAmEnTe_VaNy il 01/11/07 alle 12:05 via WEB
karino il vestito rosso! buongiorno... incomincia la tua giornata con un sorriso: è la migliore ricetta per una giornata coi fiocchi! VaNe
 
 
Blindste2
Blindste2 il 04/11/07 alle 12:06 via WEB
Vero??? lo penso pure io!!!!! Cmq io adoro la prima foto del post...baci grazie per essere passata!
 
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