Un fico per ridere

La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stesso. Finisca poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. H.Hesse

 

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Il Grande Freddo

Post n°45 pubblicato il 11 Aprile 2008 da verdepalude
 

Stimolato da Pat e dal mio post precedente, mi è venuta voglia di ricordare un dei miei cult movies degli anni ottanta: Il Grande Freddo (TheBig Chill). Uscì nel 1983, Nando Martellini aveva urlato per tre volte che eravamo campioni del mondo da circa un anno,e più o meno dallo stesso periodo, io ero iscritto alla facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Corso di Laurea in Chimica. La trama del film era per me accattivante: degli ex compagni di università si ritrovano, dopo 15 anni, per i funerali di uno di loro, morto suicida, senza alcun motivazione apparente. Dopo aver condiviso le speranze e i sogni dei giovani degli anni sessanta, si incontrano all'inizio del riflusso degli anni ottanta, avendo smarrito per strada i loro ideali e le loro speranze. In otto (più l’ex compagna del suicida) passano un week end in casa a parlare sé, di cosa avevano pensato di diventare e di cosa invece avevano fatto delle loro vite. E’ un film sulla differenza tra i decennio del grande sogno (i ’60) e il decennio del riflusso e del successo individuale (gli '80), sulla difficoltà di crescere ed affrontare la vita reale e di mantenere vivi gli ideali della giovinezza e soprattuttto sull'amicizia. Tutto il film è immerso nella musica calda e suggestiva di alcuni miti musicali degli anni sessanta: dai Procol Harum, Rolling Stones, The Beach Boys, The Band,  Aretha Franklin ed altri . Il cast era composto da attori allora giovani e semisconosciuti, ma che avrebbero fatto una buona carriera: da Kevin Kline a Wiliam Hurt, passando da Glen Close, Jeff Godblum e Tom Berenger. Particolarmente curiosa invece la partecipazione di Kevin Kostner, che avrebbe dovuto interpretare il morto suicida (Alex) in una serie di flash back, tagliati poi i fase di montaggio, e di cui, in tutto il film, si vedono solo i polsi tagliati all’obitorio.


A me e ai miei amici, quasi tutti universitari degli anni ottanta, quel film ci faceva rimpiangere di essere nati troppo tardi, di non aver potuto vivere quegli anni dissacratori e di grandi speranze, e di essere invece costretti in una realtà che ci stava rapidamente formattando l’encefalo nel suo ideale di edonismo reganiano, rappresentato da programmi TV come Drive in e da pubblicità come la Milano da bere dell’Amaro Ramazzotti, con tanto di sottofondo di Birdland dei Water Report.

Ricordo che questo film, la cui videocassetta iniziò ben presto a dare segni di cedimento, fu alla base di varie discussioni notturne sull'amicizia e su quello che sarebbe stato il nostro futuro. Epica fu quella su una delle scene finali del film, in cui Meg, avvocato di successo, ma senza un compagno, chiede all’amica Sara di prestarle il marito Harold, per permetterle di avere il figlio che desiderava avere. Sara accetta, anche per perdonarsi e farsi perdonare una relazione avuta con Alex (il suicida). Dopo circa 3 ore di acceso dibattito, le ragazze arrivarono quasi alle mani urlandosi “io glielo darei“ (sottinteso il marito, of course) oppure “io no e te sei una m…”.

Quando scoppiò la rissa, io stavo ormai dormendo da un po’ su un divano.

 

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Commenti al Post:
panteradicuori
panteradicuori il 12/04/08 alle 02:22 via WEB
...carino il commento tra l'adulatore e il dissacrante... Ho rivisto questo film l'anno scorso, in un raptus di "memorabilia" ed è un film che ho sempre visto da sola, x qualche strano caso dlla vita. Ma ricordo di averlo a lungo commentato con un'ex-collega anni fa, proprio quella che me ne aveva parlato. All'epoca, ricordo che mi aveva colpito la figura della fidanzata del suicida, che pareva quasi un po' sciocca nei suoi commenti. E senz'altro il tema "mi presti il tuo uomo x fare un figlio" aveva fatto piuttosto scalpore. Non credo proprio che sarei così generosa... Certo che tu Verde, addormentarti sul più bello della discussione... cos'era, un tentativo di fuggire x non sbilanciarsi? ;-)))))
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 12:23 via WEB
La fidanzata del suicida rappresenta i giovani degli anni ottanta (cioè noi), un pò ebeti e disinteressati a certi argomenti. Io mi addormento sempre quando le discussioni si fanno troppe accese. Se non altro per conservare la voce. ;-)
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 12/04/08 alle 10:56 via WEB
Credo di aver visto questo film almeno tre volte e anche per la colonna sonora. E' il genere di film che ti fa rimpiangere di aver cambiato paese perché strada facendo si perdono delle amicizie (o presunte tali). Mi piaceva molto Tom Berenger ma lui mi è sempre piaciuto come attore. Poi, anche la figura di Wiliam Hurt così tormentata apportava molto al film (e credo di aver pensato che i "tenebrosi" non erano fatti per me). Un bel film sul come la vita "trasforma" le persone, come l'amicizia può resistere (o meno). Ma anch'io sono stata "ggiovane" negli anni ottanta e non è la stessa cosa.
Sono arrivata in Italia in pieno Drive-in e... beh sì... guardavo e un po' mi ha aiutato nell'apprendimento dell'Italiano. Lo so, si spiegano tante cose ;))
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 12:45 via WEB
La colonna sonora è una delle parti fondamentali del film (tra l'altro se clicchi sul video in alto a destra la puoi ascoltare, fino a quando non capisco come farla partire in automatico). Sei sicura che occorra cambiare paese per perdere le amicizie? :-)
 
panteradicuori
panteradicuori il 12/04/08 alle 13:58 via WEB
...x far partire la colonna in automatico e in continuo basta che vai su blog tools http://digilander.libero.it/corso_html/blog/index.htm e fa tutto lui. Sono d'accordo, le amicizie si perdono indipendentemente dalla distanza; spesso resistono di più quelle fisicamente lontane di quelle che incontri tutti i giorni. Credo sia un po' come il matrimonio, ciò che si dà x scontato finisce x esaurirsi. Io sono un po' meno giovane, nell'81 mi sposavo e nell'84 e 85 avevo i figli, quindi forse il mio occhio sulla realtà partiva da un'angolazione diversa, andavo oltre le parole e scrutavo attentamente gesti e sguardi. Buon week-end! ^____*
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 22:25 via WEB
Grazie per il suggerimento! Le persone cambiano e chi ti era vicino a vent'anni può esserlo ancora a 40. Ciao Pat!
 
stentarella
stentarella il 12/04/08 alle 15:23 via WEB
Ciao Verde, m'imbarazza un po' confessare che il film non l'ho visto, o, almeno, non lo ricordo. Ma rimedierò al più presto. Purtroppo non ho una gran memoria a lungo termine. Comunque io in quel periodo non mi perdevo molto in analisi sociali, ero molto più concentrata ad analizzare me stessa, le mie inquietudini, persa nel tentativo inconsapevole della famosa "conoscenza di sè". Vero è che io, in quegli anni, rispetto a te, stavo vivendo tutta un'altra realtà. Comunque la dormita sul divano mi pare più sensata che il perdersi in quella discussione. Tra l'altro io il marito a quella lì non gliel'avrei prestato nemmeno per una questione di vita o di morte. Sono un filino possessiva, io.
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 22:29 via WEB
Se ti capita guardalo. Ricordo che in quella discussione si accanirono soprattutto le ragazze. I maschietti assistevano un pò ebeti e, forse, speranzosi che la propria metà facesse una scelta generosa. Io all'epoca ero single, quindi non mi sentivo parte in causa... ;-) Ciao
 
simocuriosando
simocuriosando il 12/04/08 alle 16:01 via WEB
io non me lo ricordo forse perchè ero molto piccinaaaaaaaaa! tu in effetti sei un po' + su come età.. però se mi capita lo voglio vedere..hai il dvd da prestarmi ?? ciauuuuuuuuu
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 22:30 via WEB
Simo, ma te sei una ambina, come puoi ricordatelo....;-) Te l'ho messo a scaricare appena è pronto te lo porto. Ciao Simo!
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 12/04/08 alle 18:49 via WEB
Film bello, musica bellissima e tanta nostalgia per quello che avrebbe potuto essere e non è stato...
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 22:34 via WEB
Già, è proprio quello il punto. Il guardarsi indietro e vedere quante dele tue speranze dei vent'anni, sono evaporate come rugiada al sole. Ciao
 
anna0772
anna0772 il 12/04/08 alle 19:22 via WEB
Leggendo il post ieri sera pensavo : "mio dio,lui era gia` all` universita` che io facevo ancora le elementari !" oggi il senso di "piccolezza" si fa piu` forte leggendo che l`amica pantera quando io andavo in giro con la cartella e i calzettini corti partoriva... eppure, non so se e` anche la vostra sensazione, ma piu` gli anni passano piu` le differenze di eta` diventano "meno sensibili" e infondo l`eta` di ciascuno, quella vera, e` quella che ci sentiamo dentro. Ecco io mi sento una donna centenaria, diciamo ! Il film ovviamente non l`ho neanche visto e non so se adesso mi piacerebbe visto che quell`eta` l`ho passata da un pezzo...Ciao Roberto! Buon WE!
 
 
verdepalude
verdepalude il 12/04/08 alle 22:38 via WEB
Cara Anna, ti accorgerai che ti capiterà di considerare "coetanei" persone nate 10 o più anni dopo di te. E queste tutto pensano tranne di essere tuoi coetanei! Fai un buon Week end anche tu. Ciao!
 
   
anna0772
anna0772 il 12/04/08 alle 23:43 via WEB
No no no, io considero coetanei quelli che hanno minimo minimo novant`anni ....e tu per me sei un bimbello bischerello :-))))))
 
     
verdepalude
verdepalude il 14/04/08 alle 21:34 via WEB
90? Allora sono salvo! ;-) Ciao Anna!
 
panteradicuori
panteradicuori il 13/04/08 alle 03:05 via WEB
...è proprio vero, con il passare degli anni l'età anagrafica conta sempre meno e la distanza tra le persone si misura più sul modo di vivere la vita. Io ho alcuni amici più grandi di 10 anni e molti amici coetanei e anche più giovani di 10 anni e con tutti loro ho un bellissimo rapporto alla pari. Quello che ho imparato è che se ascolti veramente le persone, capisci e quasi sempre riesci ad instaurare un rapporto, a volte più profondo a volte più superficiale, a seconda della compatibilità che senti con l'altra persona. Buona domenica! ^_____^
 
 
verdepalude
verdepalude il 14/04/08 alle 21:35 via WEB
Hai proprio ragione. Grazie Pat!
 
natyzia
natyzia il 14/04/08 alle 22:38 via WEB
I sogni, le speranze, le ambizioni di allora sono come quelle di oggi,e il finale dopo è lo stesso!!!!!
 
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