Un fico per ridereLa vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stesso. Finisca poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. H.Hesse |
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Stamattina, mentre stavo aspettando che la doppia dose di caffeina della mattina, iniziasse a stimolare le mie intasate sinapsi, mi ha colto un pensiero: la vita è un tubo. A mia parziale discolpa devo precisare che in quel momento stavo partecipando alla riunione di produzione, evento a cadenza settimanale durante il quale, una serie di persone si attendono da me lampi di lucido raziocinio. Il mio pensiero invece, stava incartandosi intorno a certe macchine, riassumibili appunto in tubi, ovvero ad arnesi (items diciamo noi, nel fritto misto di latino ed inglese in cui solitamente ci esprimiamo) con un ingresso ed un’uscita, in cui inseriamo certe sostanze in entrata, sperando di raccoglierne altre, più preziose, in fondo. Ad un certo punto un improvviso picco di caffeina deve aver raggiunto qualche sinapsi, nella mia testa. Ragionando sui miei tubi, quelli con i quali lavoro di solito, sono stato fulminato dal pensiero che anche noi siamo niente altro che un po’ di carne più o meno ben sistemata intorno ad un tubo. Ingeriamo, digeriamo ed espelliamo secrezioni di varia natura, comportandosi esattamente nello stesso modo in cui si comporta un tubo, alimentando quello che viene di solito chiamato tubo digerente. Non solo, noi stessi veniamo al mondo uscendo da un tubo (chiamato vagina), dopo che altri tubi di varie dimensioni hanno dato il via alla nostra personale avventura umana, convogliando sperma ed ovulo verso un appuntamento che definirei creativo. Tralascio tutte gli ulteriori esempi che ha quel punto hanno travolto, in un cacofonia delirante, la mia mente ormai persa. In cerca di un conforto mi sono rivolto fiducioso alla mia personale guida spirituale, chiamata Google, digitando od in altre parole, incanalando nell’infinito tubo delle ricerche virtuali le parole che mi stavano travolgendo: vita e tubo. Il tubo (catodico) di fronte al quale stavo, non mi ha deluso, secernendo perle di saggezza. Ho scoperto allora che esiste una metafisica dei tubi. Ho scoperto che sono state scritte sui tubi parole che non si sa se siano di una perturbante profondità o magnificamente deliranti. Che il fascino dei tubi, mi aveva travolto perché essi sono straordinari miscugli di pieno e di vuoto, sono materia cava, una membrana di esistenza che ricopre un fascio di inesistenza..
Stasera passerò in libreria. Forse.
Citazioni da Metafisica dei tubi, di Nothomb Amélie
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