Creato da coccodrilla4 il 01/02/2009
 

Un sogno in più

perchè non si deve mai smettere di sognare

 

 

8 marzo

Post n°18 pubblicato il 08 Marzo 2009 da coccodrilla4
 

No.

Non può essere solo uno il giorno delle donne.

Le donne vanno rispettate ogni singolo giorno della loro vita.

Non struprate.

Non violentate.

Non aggredite.

Non usate.

Non picchiate.

MA:

Amate.

Rispettate.

Onorate.

Questo giorno deve ricordare il massacro di quelle operaie.

Non essere l'unico giorno in cui essere donne.

Siamo donne tutto l'anno.

Con la nostra fragilità e la nostra forza.

Con il nostro coraggio e le nostre paure.

Con i nostri sogni e le nostre disillusioni.

il mondo delle donne

 
 
 

Io

Post n°17 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

Oggi voglio parlare del mio lavoro. Ho scelto di fare l'infermiera consapevole di quello che significa. Non immaginavo, neppure lontanamente, di ritrovarmi a lavorare in un reparto simile. Da un anno ormai lavoro in un centro di cure palliative e terapia del dolore, un hospice insomma. Cos'è?? Ve lo spiego subito.


Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti parte della rete di assistenza ai malati terminali, per l’assistenza in ricovero temporaneo di malati affetti da malattie progressive ed in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è più possibile o comunque risulta inappropriata.
Il ricovero negli hospice è destinato per lo più a malati affetti da patologia neoplastica terminale che necessitano di assistenza palliativa e di supporto.

L’hospice deve pertanto essere organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale del malato e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell’utilizzo degli spazi e la tutela della privacy.

L’organizzazione dell’hospice, inoltre, deve favorire la presenza e la partecipazione dei familiari dei malati, permettendo loro l’accesso senza limiti di orario; le strutture devono essere facilmente raggiungibili. E’ per questo, per esempio, che negli hospice le camere di degenza sono singole con la possibilità di pernottamento per un familiare e che, anche se realizzati in zone periferiche e tranquille, avranno una dislocazione territoriale servita da mezzi di trasporto pubblico.

Il miglioramento della qualità della vita del malato e dei suoi familiari deve essere l’obiettivo costantemente perseguito da tutti gli operatori dell’hospice.

Qui vengono ricoverati malati che non possono più permanere, per motivi medici e/o assistenziali e/o psicologici e/o sociali a casa propria, e che necessitano di un "rifugio" dove poter trovare soluzioni ai molti problemi che affliggono le fasi terminali delle malattie inguaribili che, nella stragrande maggioranza dei casi, è rappresentata dal cancro.

Se l’inguaribilità è l’elemento che caratterizza la fase della malattia, va sempre tenuto presente che la curabilità (intesa come "prendersi cura") della persona è il fondamento su cui si basano le cure palliative, protratte fino all’ultimo istante di vita.
La sofferenza dell'ammalato di cancro che è entrato nella fase terminale della malattia è stata studiata in maniera approfondita; essa è un intreccio di dolore fisico, psichico, sociale e spirituale, tale per cui si è parlato di "sofferenza totale".

E' chiaro quindi che risulta falsa l’affermazione "non c'è più nulla da fare": c'è, invece, da sedare il dolore e controllare gli altri sintomi più fastidiosi; c'è da fornire assistenza, efficiente ma non asettica ed indifferente; c'è da fornire sostegno attivo ed attento per combattere la disperazione, la frustrazione, la depressione, la perdita dell'autostima, la paura della morte; c'è da fornire sostegno sociale solerte e competente, c'è da fornire sostegno spirituale indulgente e amorevole. Infine, c'è da accompagnare alla morte il paziente, preparare i familiari e fornire, poi, sostegno al loro lutto.

Ecco in breve quello che è il mio lavoro. Va al di là del semplice ruolo di infermiere professionale. Bisogna saper essere amico, confidente, psicologo.

Insomma bisogna essere un professionista dalle mille sfaccettature. E da quando mi hanno affidato questo compito sono molto più orgogliosa della mia scelta.

Amo il mio lavoro.

 


nurse


 
 
 

l'amore...

Post n°16 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

 


 
 
 

E...

Post n°15 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

E stavolta.......????


Devo aver paura di sognare


o lasciarmi andare?


E' così difficile credere in alcuni sogni...


a volte....


mani

 
 
 

Eluana

Post n°14 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

ADDIO PICCOLO ANGELO


BUON VIAGGIO!


CANDLE




E ora lasciatela andare.


No all'autopsia.

 
 
 

Oh mamma!

Post n°13 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da coccodrilla4

Stamattina mi hanno nominato amministratore e moderatrice di un gruppo su facebook:


The Secret Loggia of Associazione BelleTette


accorrete numerosi e votate votate votate!!!


belle tette

 
 
 

^__^

Post n°12 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

E oggi ho visto l'arcobaleno fra le nuvole...

rainbow

 

 
 
 

E...

Post n°11 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

La vita e i sogni sono pagine di uno stesso libro.


Leggerle in ordine è vivere.


Sfogliarle a caso è sognare.


 
 
 

Io! Me medesima!

Post n°10 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

Avevo già detto in qualche post precedente che non sono più la ragazzina fragile e sognatrice di qualche mese fa.


Ora sono una Donna. Con la D maiuscola.


Testarda. Caparbia. Tenace. Disillusa. Risoluta. Forte. Sono una donna che sa quello che vuole dalla vita. Sono una donna che non ha bisogno di un uomo ancor più fragile per risplendere, ma sono una donna che risplende di luce propria. Sono indipendente. E lo ripeto ancora una volta:


FORTE.


Sogni infranti, speranze deluse, ferite profonde, sono queste le cause del mio cambiamento. Ferite e dolori accumulati nel tempo che mi hanno forgiato.


Un mio amico ha detto che non sono più la ragazzina che ha incontrato la prima volta 6 anni fa... quasi 7... ha detto che sono DIVERSA.


Eh te ne sei accorto prima di me... come sempre... e mi hai detto che ora sono una donna migliore.


Ora so che posso avere tutto quello che voglio.


Potrei avere il mondo se solo lo desiderassi.


Non sono più spettatrice silenziosa della mia vita. Ora sono io la mia vita.


Sono io a crearla.


Sono io il mio destino.



 
 
 

X te bambolotto mio!

Post n°9 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 
Tag: amici

Di parole da dire ce ne sarebbero a fiumi.... ma non servirebbe.


Sai cosa penso... mi conosci più di quanto mi conosca.


Sei parte di me anche se sei lontano.


Ti voglio davvero bene.


 
 
 

Ma allora?!?!

Post n°8 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

Ancora una volta qualcuno che si intromette, ancora una volta qualcuno spezza le ali di Eluana. Fino ad ora nessuno s'era mai interessato a proporre un decreto legge sul testamento biologico, e ora che le sofferenze di quell'angelo stanno per terminare, il sig. Sacconi non riesce a farsi i benemeriti fattacci suoi e si intromette. E ci si mette anche l'assessore regionale alla salute del Friuli. "La quiete" non è il posto giusto! E ora ci mette bocca anche il clero!   Si perchè loro ne capiscono assai di sofferenza Ne capiscono assai di quello che può provare una persona in quelle condizioni.   Visto che siamo uno stato laico (o almeno così dice la costituzione ) la chiesa non dovrebbe metter bocca in questioni che non la riguardano. Pensasse alla cura dello spirito, ad aiutare i poveri... non a metter bocca nella sanità. Mamma quanto mi irrita...

 

Lasciate morire in pace Eluana!

 

 

 
 
 

Per Eluana...

Post n°7 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

 

 

L'ambulanza è arrivata stamattina alle sei, ancora tre giorni e toglieranno il sondino naso gastrico attraverso cui viene alimentata da 17 anni. Verrà poi sospesa l'idratazione.

In qualche giorno Eluana ci saluterà.

Credo che se potesse parlare sarebbe grata a chi le ha concesso quest'opportunità.

Si parla di diritti umani, tutela dei bambini, delle donne, diritto alla salute e di mille altre cose... tutte nobili.

Non si parla mai del diritto di MORIRE.

Del diritto di morire DIGNITOSAMENTE.

Del diritto di morire CONSAPEVOLMENTE.

DEL DIRITTO DI MORIRE.

Dal basso della mia conoscenza ed esperienza è giusto poter decidere fino in fondo della propria vita, fino alla morte.

Non solo fino a pochi mesi o giorni o anni prima.

Se si può decidere se essere buoni o malvagi.

Se essere single o sposati.

Se essere sfaccendati o ottimi lavoratori.

Potrei andare avanti ancora.

Si DEVE poter decidere come morire, o quando.

Non parlo tanto per dare aria alla bocca.

Ancora una volta parlo per cognizione di causa.

Da giugno 2007 lavoro per i pazienti in stadio terminale di cancro.

Da luglio 2008 mi occupo anche di persone in stato vegetativo persistente.

Nessuno di loro ha avuto la possibilità, o mai l'avrà, di avere una morte dignitosa.

Di morire prima di essere quasi irriconoscibile persino a se stesso.

Di morire prima di essere incoscente.

Di morire prima di diventare completamente dipendente.

Ovviamente è, e deve rimanere tale, una scelta strettamente personale, deve seguire un percorso fatto di colloqui non solo col personale medico, infermieristico e psicologico.

Ma soprattutto con se stessi.

Con la propria famiglia.

Con i propri cari.

Queste persone vanno accompagnate lungo questo percorso di fine vita.

Accompagnate non costrette.

E per chi, come Eluana, non può seguire un simile percorso, può essere preso in considerazione quello che pensava prima di quel tragico incidente.

UN TESTAMENTO BIOLOGICO.

Si.

Valido, dettato mentre si è ancora capaci di intendere e volere, nelle piene facoltà mentali.

Non riesco a capire perchè deve essere lo stato italiano a decidere della morte di una donna.

Non riesco a capire perchè deve decidere della morte di tutti coloro che non possono decidere da soli.

Perchè mi lascia libera di vivere come mi pare e non mi lascia morire come voglio?

Posso capire i motivi degli estremismi religiosi.

Non quelli di uno stato laico.

OGNUNO DI NOI HA DIRITTO AD UNA MORTE DIGNITOSA.

Tutto ciò che non la rende tale è accanimento terapeutico.

Idratazione ed alimentazione FORZATA in stato vegetativo persistente è ACCANIMENTO TERAPEUTICO.


Ho acceso quella candela all'inizio del post... segna l'inizio dell'ultimo viaggio di Eluana.

Come infermiera, come donna, come figlia, come madre, come sorella, come amica, le tengo la mano in questo viaggio e le illumino gli ultimi passi.

Spegnerò la candela quando Eluana ci saluterà.

 

 
 
 

Con affetto!

Post n°5 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 
Tag: amici

Lo so... non è lo stesso... non fa lo stesso effetto... ma spero che riesca a regalarti un sorriso, così come ci sei riuscito te venerdì notte... Un pensiero carino, gentile che, senza che tu lo sapessi, ha alleggerito il peso del lavoro, che mi ha fatto pensare che li.... lontano chilometri e chilometri... c'è un amico, che neanche mi ha mai incontrata nella realtà, ma che ho incontrato sulla strada della vita...

Non sono molto brava con le parole, spesso mi restano nella mente e non riesco a tirarle fuori...

Un semplice saluto, un semplice grazie...

si perchè nonostante mille cose riesci sempre a trovare le parole giuste al momento giusto!

E per questo voglio dedicarti un abbraccio... "non radiofonico" ma altrettanto forte... sperando di strapparti quel sorriso...

Oh se sai che rumore fa la felicità registralo e fammelo sentire ;)

E' per te Dony ;)

 

Besitos

 
 
 

^__^

Post n°4 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

 

 

E questa notte

mi aspetta un altro sogno...

E non ho paura di sognarlo...

non mi spaventa...

non mi fa paura....

mi rende viva!

 
 
 

Io

Post n°3 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da coccodrilla4

Ora sorrido....


 






Perchè so di poterlo fare!

 
 
 

Si ricomincia

Post n°2 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

E' arrivato il momento. Mettere una pietra sul passato e ricominciare a vivere. Troppe le emozioni e troppi i ricordi che non fanno più parte di me. Tante le persone che hanno attraversato quest'ultimo frangente della mia vita; alcune lasciando segni indelebili e altre passando in silenzio. Ora sono una donna diversa. Segnata da tutto quello che ha vissuto negli ultimi anni. Pronta a proiettarsi verso il futuro a testa alta. Affrontando le nuove occasioni che la vita le offre con maggiore responsabilità, con meno paure. Al mio fianco avrò solo poche persone che ho voluto fortemente stringere a me. Solo chi ha saputo credere nelle mie scelte. Senza giudicare, senza criticare o lodare. Senza voler prendere il mio posto. Ed è a queste poche persone che dedico la mia rinascita... a chi c'era prima e continua ad esserci... e a chi c'è da poco ma è come se ci fosse da sempre.


A voi.....


questa è la nuova Sabrina!

 
 
 

Disillusioni

Post n°1 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da coccodrilla4
 

No. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa - da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza - e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. "La vita come mezzo della conoscenza" - con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere.

 
 
 
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