Creato da La.Sconosciuta16 il 21/05/2011

Un solo sole...

Le mie emozioni in bianco e nero.

IN SOTTOFONDO...

 

FACENDOMI BASTARE LE MIE PAROLE.

E forse sarà un delirio iniziare a scrivere quì... C'è gente che non sa parlare. E io sono una di quelle. Io non riesco a parlare, io riesco solo a scrivere, perchè credo, e forse in maniera pressochè effimera, che scrivere mi porti lontano da qui, che mi faccia staccare la spina da tutti e da tutto. Non sono un'adolescente, la mia vita non va in frantumi, non ho voglia di tagliarmi le vene ne tantomeno tentare il suicidio.Vivo la mia vita come mi viene, con i suoi alti e con i suoi bassi. Vivo tenendomi tutto dentro... O meglio, solo pochi sanno quello che ho dentro. Uno di questi "pochi" è un foglio e una penna. Lui si che sa tutto di me. Tutte le gioie e tutti i dolori, tutte le sfumature della mia vita...
Perchè sprecare fiato nel parlare quando scrivendo si può risparmiare tanta aria per vivere di più?
Non solo non mi piace parlare (che poi alla fine non è che non mi piace, non mi riesce!), non mi piace nemmeno alzare la voce, arrabbiarmi e perdonare.
Si, perdonare non mi piace proprio! Sono più che convinta che se una persona ci tiene a te e ti vuole bene fa di tutto per NON farti stare male, e se fa qualcosa che ti fa stare male, è inutile perdonarla, perchè ormai ti ha fatto stare male, e può farlo mille e altre mille volte...
Questa sono io. A volte un pò malinconica. A volte un pò dolce. E questa è la mia penna. E questo è il mio foglio. Questa, credo, sia la mia vita.

 

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Giochi ogni giorno - Pablo Neruda

Post n°17 pubblicato il 25 Giugno 2011 da La.Sconosciuta16


Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitstrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grapolo tra le mie mani ogni giorno.

A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.


Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.

Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.

Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.


Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.

Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.

Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te

ciò che la primavera fa con i ciliegi.

 
 
 
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